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Gay & Bisex

Lo svezzamento


di DanteBocca
17.06.2009    |    33.393    |    1 8.0
"I primi giorni di luglio trascorsero molto intensamente, mattino presto al mare sera in giro con le ragazze conosciute..."
Mi scuso con tutti, ma riprendo un racconto che pubblicai l'anno scorso, o forse 2. Non lo voglio cambiare perchè buona parte dei fatti sono verità.

Quando si deve svezzare un bimbo gli si preparano pappe e pasti che inizialmente sputa, ma a lungo andare si abitua e mangia.
Io, in materia di sesso, sono stato svezzato in un mese.
Mi chiamo Calogero, Lillo per gli amici, a luglio del 2003 i miei genitori son dovuti partire per gli USA e io grazie all'invito del mio amico Alberto sono rimasto in Italia per andare al mare con la sua famiglia. i miei genitori hanno acconsentito perchè il padre di Alberto è (a mio giudizio una gran testa di cazzo)un caro amico di infanzia di mio padre.
Alberto aveva 17 anni e mezzo, ha un fratello, Gaetano che allora aveva 19 anni , la mamma Carmen, sposata in seconde nozze dal loro padre, che aveva 33 anni. Salvatore, il testa di cazzo, aveva circa 47 anni.
I primi giorni di luglio trascorsero molto intensamente, mattino presto al mare sera in giro con le ragazze conosciute. Gaetano aveva una comitiva a se stante e flirtava cn un sacco di ragazze, in breve era diventato il mio modello.
un giorno Salvatore ci disse che doveva rientrare in città e che con Carmen e Alberto per cui anche io sarei andato con loro.
Al mattino, però ci ripensò e chiamandomi mi chiese se preferivo restare; assonnato risposi di si.
Mi svegliai tardissimo, andai in bagno per lavarmi, ad un tratto mi sentii chiamare ma non potei rispondere, avevo il dentifircio in bocca. dal basso iniziai a sentire delle risatine femminili, uscii dal bagno senza far rumore e vidi Gaetano alle prese con Antonella, una gran Figa, alle prese nel senso che le prese le tette e gliele strizzava facendola mugolare, iniziarono a toccarsi, baciarsi, leccarsi con un ritmo frenetico, ad un tratto mentre Antonella glielo ciucciava Gaetano le girò dietro e l’inculò e io presi a masturbarmi in breve venimmo tutti e tre.
Io continuai a stare in silenzio. Dopo pochi minuti sentii Antonella che andava via da sola. Ero indeciso sul da farsi e rabbrividii sentendo Gaetano salire le scale, riuscii appena in tempo a nascondermi.
Gaetano entrò in bagno e si sedette sul bidè, non potete avere idea del mio stupore quando lo vidi alzarsi ed impalarsi sopra un flacone di bagno schiuma. Si, si inculò con una bottiglia di plastica, IL CROLLO DI UN MITO, non capivo più nulla provavo ribrezzo, schifo o non so cosa, però il cazzo mi diventava duro, più lui andava su e giù più io mi eccitavo; mi faceva schifo ma lo guardavo, guardavo il suo culo e guardavo il suo cazzo, guardavo la bottiglia entrare ed uscire, guardavo la sua mano masturbarsi il cazzo (e che cazzo), ripresi a masturbarmi e lo guardavo, godemmo insieme.
In pochi minuti Gaetano si sciacquò e velocemente uscì lasciandomi perplesso ed eccitatissimo, mi rimasturbai pensando al suo culo e a quello che avevo visto, ero sconvolto, mi eccitavano più i ricordi di Gaetano che si impalava e non Gaetano che scopava Antonella.
A pranzo Gaetano mi chiese cosa volevo fare il pomeriggio e io gli dissi che, con gli amici, sarei andato in una spiaggia ad una decina di chilometri e che saremmo andati col pulman, non so perché dissi quella minchiata.
Alle 14,00 uscii da casa e iniziai a gironzolare dopo un oretta tornai a casa, in cuor mio speravo di ritrovare Gaetano che scopava con Antonella, entrai con noncuranza dalla portafinestra della cucina, che avevo previdentemente lasciato aperta e mi avvicinai al corridoio vidi qualcosa, ma, CAZZO Gaetano era poggiato con i gomiti al tavolo ed il suo amico Giorgio lo inculava con una violenza bestiale, dopo qualche minuto, Giorgio lo tirò fuori e gli prese il cazzo in bocca, prima lo aveva inculato e adesso lo spompinava e si masturbava, iniziai a masturbarmi anch’io. Fu un’esplosione.
In silenzio riuscii da casa.
AL tramonto (circa le 20,00) tornai a casa e trovai due novità:
1) Il padre di Gaetano aveva telefonato e detto che sarebbero rientrati dopo tre giorni;
2) che Gaetano aveva preso una storta gli era gonfiata una caviglia.
Quella notte faticai a prendere sonno, mi masturbai non so quante volte e non so neanche pensando a cosa.
Al mattino, presto, ci alzammo e dopo colazione cercammo di organizzarci la giornata, inizialmente insisteva perché io andassi in spiaggia, dicendomi, però, che viste le condizioni della caviglia lui non poteva venire con me, io affermavo che preferivo restare per aiutarlo. Dopo un po’ arrivò una telefonata e finitala smise di insistere affinché andassi in spiaggia.
Ben dotati di bevande fresche, verso le 9,30 salimmo in terrazza.
Complice il sole, iniziai ad eccitarmi e quando, dopo un po’ sentii Gaetano lamentarsi per la caviglia mi offrii per massaggiargliela.
Iniziai a massaggiargli la caviglia e piano piano salii al polpaccio e andavo su e giù dalla caviglia al polpaccio, dal polpaccio alla caviglia.
Poi salii ancora più su alla coscia, passai a tutte e due le gambe e le cosce sin quasi all’inguine, Gaetano mostrava di apprezzare e mugolava leggermente specialmente quando gli toccavo l’inguine sfiorandogli i testicoli. Ad un tratto disse qualcosa che non capii e lui ripeté e con voce impastata mi chiese di massaggiargli la schiena. Si girò e io presi a massaggiarlo, sulle spalle, sulle reni e passavo alle cosce per poi tornare alle spalle.
Con indifferenza e col pretesto di fare più forza mi ci misi a cavalcioni e ripresi il massaggio.
In pochissimo, a contatto con le sue chiappe, il mio cazzo diventò di marmo, lui avvertì la pressione e mi chiese “E che cazzo, ti stai eccitando col mio culo?” io risposi “No, è che stavo pensando a tutto quello che ho visto e vissuto ieri!” mi chiese cosa avessi visto e quando gli dissi che il mattino non ero proprio uscito da casa avvertii le sue chiappe irrigidirsi, quasi imprigionando il mio cazzo, a quel punto mi chiese se lo avessi visto con Antonella, dissi “Non solo, ho visto anche come sei bravo a darti piacere e come sei instancabile” a quel punto sentii che rilassò le chiappe e iniziò ad agevolare il mio movimento, io un po’ mi strusciavo sul suo culo, un po’ mi mettevo sulle gambe per massaggiarli le chiappe e con i pollici entravo sotto il costume con lentezza ma con insistenza e decisione, presi a premergli con decisione tra l’attaccatura delle palle e il buco del culo (è una cosa che mi eccita da impazzire) lo vidi aggiustarsi il cazzo che gli si era ingrossato, a quel punto, bagnai con un po’ di saliva i miei pollici e ne poggiai uno sul suo buco del culo, irrigidì nuovamente le chiappe e disse “Un conto è quello che hai visto, ma farmi fare il culo è …..” lo interruppi dicendo “Sai ieri non sono andato al mare e sono rientrato di nascosto sperando di ritrovarti con Antonella” in contemporanea disse “Cazzo”, rilassò le chiappe ed io infilai il mio pollice, mi lasciò fare.
lentamente gli sfilai il costume e sempre tenendogli un dito dentro poi lui inarcò la schiena ed io lo inculai era caldo, era avvolgente; in un baleno venni lui non volle che lo tirassi fuori e iniziò a masturbarsi fino a godere.
Sotto la doccia ci andammo insieme e mentre ci insaponavamo si chinò per prenderlo in bocca, la sua lingua sulla mia cappella vorticava era stupendo gli presi la testa e gli impressi un movimento che assecondava il Sali scendi lo stavo fottendo in bocca, quel giorno mangiamo molto tardi.
il pomeriggio non avevamo forze e uscimmo con le rispettive comitive, ma per me era particolarmente stancante per cui tornai a casa e mi coricai.
Il mattino seguente, Gaetano mi raggiunse in bagno, avevo appena finito la doccia e carezzandomi mi aprì l’accappatoio, si chinò e iniziò a leccarmi il cazzo con la stessa bravura del giorno prima, cominciò a pressare con le dita la parte tra i testicoli e il mio culo, stronzo, aveva capito che mii piaceva, d’un tratto mi sentii invadere il culo da qualcosa di scivoloso, cercai di divincolarmii , ma le sue dita, la sua lingua e la sua forza (Minchiate, mi piaceva) mi trattennero, andò avanti ancora per qualche minuto, poi si sdraiò per terra e mi spinse a mettermi su di lui.
Mentre mi succhiava mi spinse la testa verso il suo cazzo, che schifo, ma aveva un buon odore, mi avvicinai e non so cosa mi prese, lo accolsi in bocca e lo avvolsi con la lingua, lo stavo succhiando o baciavo come se non avessi mai fatto altro e come se non avessi aspettato altro, nel frattempo le sue dita giocavano col mio buco, due o tre non so.
Nel giro di pochi minuti mi ritrovai pogiato al bidè e riempito da un cazzo meraviglioso, gradissimo, duro e morbido allo stesso tempo, stantuffava con una potenza incredibile, usciva del tutto per rientrare sino in fondo, dopo un tempo in quantificabile mi toccaai il cazzo e godetti e sentii anche lui godere.
Cercai di rialzarmi ma le gambe mi tremavano e mi sedetti, fu a quel punto che Gaetano si abbassò e mi baciò, un bacio profondo, la sua lingua aveva un sapore unico migliore di tutte quelle ragazze con cui avevo avuto rapporti.
Da allora tutte le estati passo con loro un mese e ogni anno ho avute esperienze bellissime.
Ogni anno un mese di svezzamento.
E d'inverno .....
Bacioni a tutti, Lillo.
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