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Gay & Bisex

Risveglio inaspettato - 2


di versatiles
19.10.2016    |    6.562    |    2 9.4
"I nostri cazzi tornano ad essere duri come il marmo ed ora scivolano l'uno contro l'altro, donandoci sensazioni mai conosciute..."
Il corpo di Giorgio era disteso sul mio ed i nostri cazzi giocavano fra di loro, regalandoci forti emozioni. Le mani accarezzavano i nostri corpi alla scoperta di ogni cm. della nostra pelle. Io curiosamente, accarezzavo il culo di Giorgio, che fremeva ad ogni mio passaggio. Oso posare le mie dita sul suo buchetto ed in modo maldestro comincio a tastare il suo ano. Il mio indice si fa strada, incentivato dai suoi mugolii di assenso, che mi autorizzano a continuare. Delicatamente ed aiutato da alcune gocce di sudore, lavoro il suo anello, che cede, permettendomi di entrare, poco a poco, dentro lui. Gli piace, lo sento da come si muove e si contorce sotto le mie dita. L'indice é completamente dentro ed inizia a scivolare, avanti ed indietro, trovando sempre meno resistenza. I nostri cazzi tornano ad essere duri come il marmo ed ora scivolano l'uno contro l'altro, donandoci sensazioni mai conosciute. Giorgio, con il suo indice, comincia a farsi strada fra le mie chiappe. Mi tocca il buchetto, che freme sotto le sue carezze, curioso di scoprire nuove sensazioni. Il suo indice lascia la sua presa per infilarsi nella sua bocca, bagnarsi di saliva e ritornare a massaggiare il mio ano che umettato a dovere, comincia a cedere, provocandomi un piacere nuovo e completamente sconosciuto. Ci ritroviamo a limonare con entrambi il culo, riempito dal dito dell'altro, vogliosi di andare oltre, di scoprire nuovi confini del piacere fra ragazzi. Giorgio estrae il suo dito dal mio culo e scivolando sul mio corpo comincia a leccarmi i capezzoli, provocandomi brividi a ripetizione. Io sono costretto a mollare la presa perché le mie dita non riescono più a raggiungere il suo buchetto. Mi lascio sopraffare dal piacere di quei baci, un po' ruvidi ma pieni di eros. La sua lingua scende a leccare il mio ventre, il mio ombelico, il mio pene che velocemente viene aspirato dalla sua bocca che comincia un lento, quanto fantastico pompino. Ormai avevo il cervello in tilt, non pensavo più al fatto che il mio miglior amico mi stava leccando il cazzo. L'unica cosa che mi interessava era quella di godere ed al diavolo se il piacere mi arrivava da un uomo. Giorgio succhia la mia asta, succhia le mie palle, infilandosele in bocca, scende ancora con la lingua ed arriva a leccarmi il buco del culo. Io per il piacere inarco la schiena, agevolando le sue operazioni, mugolo di piacere ed un "mi piaceee" esce dalla bocca quando la sua lingua penetra dentro il mio ano. La sento lavorarmi il buchetto, umettato dalla sua saliva, mentre la sua mano corre a lavorarmi il cazzo che mi fa quasi male da quanto é duro. Dopo qualche secondo la sua lingua viene seguita dal suo dito medio che entra dentro me con una facilità inaspettata. La lingua ed il dito si alternano in un massaggio anale incredibile, che mi fa saltare dal piacere sul materasso. Non contento Giorgio vuole infilare anche l'indice. Io subito dico un "no, mi fai male" senza troppa convinzione ed ecco che ora le dita che entrano ed escono dal mio culo sono due. Mi lavora l'ano cercando di farmi abituare alla loro presenza, dicendomi parole dolci, che fanno aumentare l'eccitazione tra noi. "Siii, cosìììì, continuaaa". Sentivo che il mio buco cominciava a rilassarsi, aprendosi e chiudendosi ad ogni passaggio delle sue dita. A quel punto Giorgio mi prende le caviglie e le porta sulle sue spalle, lasciandomi con il culo per aria ed alla portata del suo cazzo che prontamente comincia a poggiare sul mio sfintere, cercando di entrare e riempire il vuoto lasciato dalle sue dita. La sua cappella spinge ma é più grande delle sue due dita e mi strappa un urlo di dolore. Giorgio si ferma, riprova ma sono troppo teso ora. Il dolore supera il desiderio di essere penetrato e come unico risultato, il mio culo si stringe per impedire al suo cazzo di entrare e causarmi nuovo dolore. Siamo tutti e due infoiati, vogliamo rompere quella barriera, superare quel tabù. Ed ecco che Giorgio, ancora una volta, riesce a sorprendermi. "Aspetta, vado in cucina e torno subito" Pochi secondi e lo vedo ritornare con qualcosa in mano che nella penombra non riesco ad inquadrare. A letto torna a prendersi cura del mio cazzo, diventato moscio a causa del dolore provato pocanzi. In un attimo, ecco che reagisce, tornando a svettare duro dentro la sua bocca.
Le sue dita riprendono a lavorarmi il culo che risponde alle sue carezze, tornando ad essee elastico e ricettivo.
Qualcosa di morbido comincia a posarsi sul mio sfintere, agevolando la penetrazione. Ora le sue dita scorrono veloci, senza trovare resistenza. "Cosa mi hai spalmato sul culo?" chiedo meravigliato. "Burro" mi risponde.
"Mi sono ricordato del film Ultimo tango a Parigi e voilà". "Ma come cazzo ti é venuto in mente..." "Lascia stare e pensa solo a godere, perché ho voglia di entrare dentro quel tuo culo .. burroso" mi dice ridendo. Io cedo, anche perché le sue dita mi riempono e svuotano il culo, allargandomi e facendomi godere a più non posso.
Ecco che ritorniamo al punto di prima... le mie gambe sulle sue spalle ed il suo cazzo che cerca di entrare, spingendo contro il mio ano. "Rilassati" mi dice "spingi con il tuo culo come se dovessi andare in bagno" Io seguo i suoi consigli e ecco che la sua cappella comincia ad entrare, unta dal burro, facendosi strada. Questa volta non sento male. Il mio muscolo si allenta, si rilassa e lui guadagna centimetri, entrando e con piccole spinte, arriva a sbattermi le palle contro le chiappe. "Hai visto? E' stato più facile a farsi che a dirsi" Sento il suo cazzo dentro di me e devo ammetterlo, mi piace. Ho 20 cm. dentro il mio culo, che si muovono avanti ed indietro, provocandomi un piacere sconsiderato. "Siii.... cos^ììì...." Il mio culo avvolge completamente il suo cazzo. "Sembra di scopare una figa, ma é molto meglio", mi dice. "E' caldo, è bellissimo, non ho mai provato niente di simile". Sento la sua cappella che probabilmente gioca con la mia prostata, causandomi sensazioni pazzesche. Il mio cazzo che sfrega contro il suo ventre. Siamo un tuttuno.
Il piacere mi assale, ma voglio venire con lui. E' così che le mie dita cominciano a cercare il suo buco, per entrare dentro, per stimolare il suo piacere. Gli piace. "Sii scopami il culo con le tue dita...mi piace...sto per venire" Tutti e due siamo travolti dal piacere, io per il suo cazzo che mi lavora il culo e lui per il piacere ricevuto nel penetrarmi e nell'essere penetrato dalle mie dita. Godooo Sento il suo sperma dentro il mio ano, uno schizzo due, tre ed ecco che anche io mi lascio andare e schizzo sul suo petto, senza neanche essermi toccato. Sfiniti ci buttiamo l'uno sull'altro. Sento il suo cazzo che lentamente comincia a perdere consistenza fino ad uscire dal mio culo. Siamo tutti e due sudati e sporchi di sperma. Decidiamo di andare a farci una doccia...
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