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Gay & Bisex

Scommessa rivelatrice


di marco121g
09.06.2018    |    1.003    |    0 4.8
"- Vieni, andiamo dove potrai pagare il tuo debito e potrai aiutarmi a sistemare questa cosa..."
UNA SCOMMESSA RIVELATRICE

Salve, il mio primo racconto; una storia vera, accaduta tantissimi anni addietro in una cittadina di mare.
All’epoca avevo 19 anni, robusto, 1.80. Frequentavo una sala biliardi in una zona normale della mia città. La passione per il biliardo mi era venuta da qualche anno guardando la TV con i tornei dei professionisti. Mi recavo in questa sala, ormai, da parecchi mesi, giocavo da solo o con qualche mio amico nei ritagli di tempo del lavoro; un passatempo tranquillo, per rilassarmi .
Un giorno, mentre tiravo qualche colpo da solo, mi si avvicina un signore, sui 55 anni. Lo avevo visto altre volte lì a fare quattro chiacchiere con altri signori del locale.
- Ciao, mi chiamo Sandro (nome di fantasia); tu ?.
- Ciao io mi chiamo Marco.
- Ti ho visto giocare spesso, oggi sei solo ?
- Si.
- Ti va di tirare qualche colpo con me ?
- Certo
L’idea di giocare con qualche altra persona, più grande, mi stimolava.
All’inizio provavamo qualche colpo, debbo dire che Sandro se la cavava bene, ma anch’io mi difendevo.
Ogni tanto, però, notavo che Sandro, quando faceva il giro del tavolo per controllare le biglie, cercava sempre di passare dietro di me e, con ogni scusa, mi toccava il culo, o con la stecca, o con la mano. Altre volta, con la scusa di farmi vedere come meglio impostare il tiro mi si appoggiava dietro facendo pressione con il suo cazzo, duro.
All’inizio non ci feci caso, concentrato come ero sul tavolo e sul voler dimostrare la mia bravura.
Dopo qualche tempo, abbiamo preso l’abitudine di vederci spesso per giocare e confrontarci su vari tiri.
Un giorno, Sandro, mi propose di fare una partita seria, scommettendo qualcosa per rendere più “eccitante” la cosa.
Io non ci vidi nulla di male fino a quando non mi disse in che cosa consisteva la scommessa:
- Se vinco io, tu sarai a mia disposizione per 1 ora, debbo sistemare un po' di cose e tu mi darai una mano.
- Se vinci Tu, pagherò il tavolo per tutto il weekend.
La proposta mi sembrò interessante e stimolante. Accettai. La partita si svolgeva al meglio dei 5 incontri.
Dopo essere andato in vantaggio per 2-0, mi accorsi che …. Sandro sapeva giocare veramente bene…
Vinse 3-2.. sempre con pochi punti di scarto, ma vinse lui.
Ci salutammo, mi fece le congratulazioni per la bella partita e mi diede appuntamento al venerdì pomeriggio, lì davanti la sala biliardo per andare a sistemare alcune cose e pagare la mia scommessa.
Ero un po' incazzato per la sconfitta, specie perché dopo il 2-0 mi sentivo padrone del tavolo..
Arrivò il venerdì e ci vedemmo all’orario prestabilito.
- Vieni, andiamo dove potrai pagare il tuo debito e potrai aiutarmi a sistemare questa cosa.
Ci mettemmo in macchina ed andammo in un parco all’interno della città. Arrivati in uno spiazzale abbastanza isolato, Sandro si fermo e mi disse:
- Allora Marco, abbiamo detto che per 1 ora sei a mia disposizione, giusto ?
- Certo Sandro, in che cosa posso aiutarti ?
- Vedi, è da un po' che …. E lo vedevo toccarsi… Posso chiederti una cosa ?
- Certo, Sandro, tutto quello che vuoi
- Ho notato che, giocando, ti sei fatto toccare il culo e mi hai permesso di strofinarmi il pacco dietro…Senza dire nulla.. Dimmi la verità, ti è diventato duro ? Ti piaceva ? oppure hai voluto fare la troietta per farmi arrapare ?
- Non sapevo cosa rispondere, effettivamente ogni volta avevo sentito qualche vibrazione, il cazzo mi era diventato duro a volte, ma …
- Non rispondi ? Allora facciamo così, visto che per 1 ora sei mio, mi levo subito questo dubbio
Detto ciò, si abbassò la tuta e tirò fuori un bel cazzo barzotto, largo, depilato, con una bella cappella rosa.
Io rimasi immobile a guardare quel cazzo nudo davanti ai miei occhi…. Cercai di parlare, ma lui mi prese subito la mano e mi disse:
- Allora, 1 ora comincia da quando me lo prendi in mano. Decidi tu. Dicendo ciò, vedevo il suo cazzo muoversi… simulava una scopata, muoveva il bacino e lo sventolava seduto in macchina..
- Io avevo il mio cazzetto che cominciava ad indurirsi e comincia a toccarmi.
- No, No, troietta, qui se vuoi toccare un cazzo, non devi toccare il tuo, ma il mio….
E mi blocco le mani… guardandomi negli occhi….
- Allora troietta vuoi pagare il debito o vuoi che te lo strappi, subito mi afferrò il cazzo attravero i pantaloncini
- Ma che cosa è ? un clitoride ? Ho capito … vieni con me..
Si risistemò la tuta e mi disse di seguirlo all’interno del parco.
Arrivammo in una zona molto riparata e mi riafferrò il cazzo.
- Adesso vediamo quanto ce lo hai piccolo….
E mi abbassò i pantaloncini, quasi strappandomi le mutande…
Alla vista del mio cazzetto duro, si mise a ridere
- Questo è un vero cazzo, e se lo tirò fuori, duro come una mazza da baseball…
- Allora, vuoi pagare la scommessa ?
E dicendo così mi stringeva tutto il pacco..
- Si, si, farò tutto quello che vuoi, ma lasciami stare, mi fai male…. Urlai..
Lui, allora mi guardò e mi disse:
- Bene, cominciamo allora, prendilo in mano e comincia a segarmi piano piano..
Afferrai quel bastone che sentivo pulsare e cominciai a segarlo piano piano, scappellandolo tutto e godendomi quel bastone fra le mie mani..
Dopo un po', mi disse:
- Bene, risolviamo quel problemino, mettiti in ginocchio e non ti toccare, altrimenti te lo strappo e te lo faccio mangiare
Mi inginocchiai subito e, appena mi tappò il naso, aprii la bocca e me lo ritrovai tutto dentro.
- Succhia, adesso, che abbiamo appena cominciato. In 1 ora voglio assaporarti tutto, buco per buco, alla fine non potrai più fare a meno di questo.
E detto ciò cominciò a scoparmi in bocca, prima piano, poi con colpi sempre più profondi, quasi a farmi vomitare…
Io ero completamente alla sua mercé, avevo il cazzetto duro, ma, ogni volta che provavo a toccarmi, lui, col piede, mi scostava le mani minacciandomi di strapparmelo…
- Avevo ragione, sei proprio una troia.. sarai la mia buttana e mi farai guadagnare un po' di soldi.
Detto ciò mi bloccò la testa e mi disse:
- Ora ingoi tutto, o te lo taglio.. hai capito troia ?
Io obbedì ed ingoiai tutto il mio prima sperma… caldo…. Schizzò tantissimo, quasi a soffocarmi.
Alla fine me lo passò sulla lingua, controllò che avevo bevuto tutto e guardò l’orologio
- Bene, sono passati solo 12 minuti.. abbiamo tanto tempo..
- Ora alzati e togliti tutto
Rimasi nudo, con il cazzetto duro che cominciava a farmi male.
- Ti prego, fammi segare. Non resisto più
Gli dissi.
Lui rise e mi afferrò il cazzetto e cominciò a giocarci, prima segandomi piano, poi colpendolo con due dita, poi lo stringeva, mi stringeva tutto, compresi i coglioni gonfi…
- Allora troietta, facciamo così, se vuoi toccarti, mi devi dare qualcosa in cambio
- Cosa ? sono nudo, cosa potrei darti ?
Sandro cambiò espressione e cominciò ad accarezzarsi il cazzo di nuovo mezzo duro.
- Fammi pensare, girati… Si mi pare un giusto scambio..
Detto ciò mi cominciò a toccare il culo…
- Troia, ascoltami, voglio che mi implori di incularti, di scoparti come una vacca, di riempirti di sperma caldo….. Voglio che ti metti a pecora e te lo infili tutto dentro da sola… così, asciutto, voglio romperti il culo e voglio sentirti urlare e godere mentre te lo rompo… Ma prima, toccarti il culo me lo ha fatto rizzare di nuovo, mettiti in ginocchio e succhiamelo..
Mi ritrovai, nudo in ginocchio a fargli un altro pompino, con il suo piede che mi colpiva il cazzetto ed i coglioni, la sua voce che mi incitava di leccare, succhiare, leccare, succhiare…
Ad un certo punto, mi prende per i capelli, mi fa alzare e mi sbatte contro un albero girandomi
- Troia, allora, che cosa vuoi ?
E dicendo così mi afferrò il cazzo e cominciò a segarmi piano.
- Allora troia, non ti sento…. Cosa vuoi ?
Adesso non mi segava più, ma stringeva, tutto
- Ahia, voglio che mi inculi, che mi spacchi il buco con quel bastone da vero uomo – esclamai urlando, incredulo.
- Bene troia, allora inculati, da sola
Si mise dietro di me in attesa. Io cominciai ad allargarmi le chiappe, quasi ipnotizzato dalla situazione e cominciai ad andare indietro…. Fino a sentire la sua cappella vicino al buchetto..
- Mi stai rompendo i coglioni, troia, voglio romperti il culo, e mi infilò le mie mutande in bocca e mi diede un colpo secco.
Le lacrime scesero subito, il dolore era bestiale… mi ritrovai bloccato contro un albero, con il suo cazzo piantato nel culo.
- Tranquilla troia adesso il dolore passa e comincia il divertimento; tu spingi come se dovessi cagare, piano…piano… così.. brava la mia troia….. piano.. piano.. Hai un culo che è caldissimo e stretto, ma fra un po' sarà più largo di una figa di una vecchia buttana…. E tu mi implorerai di dartene ancora….
Cominciò a scoparmi piano con dolcezza, facendomi sentire ogni centimetro di verga su per il culo… Schiaffeggiandomi le chiappe ed infilandomi due dita in bocca, dopo avermi tolto le mutande, facendomele succhiare..
- Brava la mia troia.. brava, hai visto che ti piace ora ? Brava, adesso inculati da sola, prendilo tutto, muovi quel culo da vacca…. Così muovilo, ondeggia, brava.. che culo caldo… meglio di una figa… Così, brava… brava…. Muoviti…
Alla fine mi prese per i fianchi e cominciò a spingere con irruenza….
- Troia, dove vuoi lo sperma, in culo o in bocca ??? Avanti dove lo vuoi ?
- Dove piace a te, mi uscì dalla bocca
- Sei proprio una troia, avevo visto giusto. Sarai mia e ti farò scopare da tanti vecchi bavosi che pagheranno per riempirti di sperma la bocca. Il culo sarà solo mio.
E detto ciò scaricò tutto il suo sperma dentro il mio culo….
Alla fine, mi rimise in ginocchio, gocciolante di sperma misto un po' di sangue..
- Lo sai che dopo una scopata del genere cosa succede ? Che si piscia..
E mi innaffiò di getti di piscio caldo
- Imparerai a bere pure questa, non ti preoccupare, sarai tu a chiedermela
Alla fine dopo avermi spalmato le ultime gocce sulla lingua mi gurdò il cazzetto e si accorse che ero venuto senza toccarmi…
- Abbiamo ancora 20 minuti….. Vediamo un pò..... Mi sembra che ti sia piaciuto a giudicare da quanto sperma vedo lì per tera... Ma a te piace lo sperma, vero buttana ? (e mi strinse i capezzoli fortissimo a farmi male).
- Hai bevuto il mio, è giusto che assapori pure il tuo, piegati e lecca quel tuo sperma sulla pietra, adesso... o te lo strappo
Come un automa, mi inginocchiai e cominciai a leccare quella macchia di sperma sulla pietra. Nel frattempo Sandro si era portato dietro di me....
- Uhm, hai un culo che mi fa impazzire
e mi infilò due dita dentro.....
- Ancora strettino, ma lo allargheremo presto..... E sarai tu ad implorarmi di sfondarti.... Vedrai, Marco, sei mia, sei la mia troia. Era da tanto che volevo avere una troia come te, un pezzo di carne giovane da usare per il mio piacere sessuale e tu sei proprio un bel bocconcino... E adesso succhiami il cazzo.... che abbiamo ancora 14 minuti....


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