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Gay & Bisex

Tanti Auguri a Me


di AlexBsxPass
26.07.2020    |    855    |    2 9.6
"“Brava troietta”, ansimava, “Hai davvero un gran bel culetto sfondato!”..."
Era il mio compleanno, ed ero a casa di Giulio per festeggiare in tutta tranquillità, pregustando già l’idea di un bel festino a base di cazzo. Il suo splendido e grosso cazzo. Ormai non era più una sorpresa per me, visto che la mia bocca ed il mio culo avevano già più volte avuto l’indiscusso piacere di accoglierlo con reciproco piacere, ma ogni volta il godimento si rinnovava come la prima volta. E anche lui non sembrava essersi ancora stancato di scoparmi: aveva la ragazza, ma evidentemente lei non gradiva certi “giochetti”, che invece con me era libero di fare, e che anzi erano proprio il piatto forte dei nostri incontri, fatti di intense inculate ed appassionati pompini, il tutto condito da abbondanti schizzi di sperma rovente. Ormai diventati scopamici a pieno titolo, giocavamo e godevamo in libertà, pensando solo al reciproco piacere, divertendoci e soddisfacendo voglie perverse senza farci alcun tipo di problema. E questo era quello che mi aspettavo quella sera d’estate: certo non sarebbe stata una sorpresa, ma di sicuro sarebbe stata grossa, dura e venosa. Seduti a tavola in completo relax, vestiti solo in tuta e maglietta, la cena passò velocemente e piacevolmente tra una chiacchiera e l’altra, mentre dentro di me continuamente cresceva lentamente la voglia, alimentata dalla vista del muscoloso corpo di Giulio e dal desiderio di avere ancora per me il suo grosso uccello.

“Ti va di vedere un bel film porno?” mi chiese lui ad un tratto. “Certo!” risposi io, “Soprattutto se è pieno di pompini ed inculate: magari imparo qualcosa di nuovo...” aggiunsi ammiccando. Lui non si scompose e mi disse: “Vieni allora, c’è una sorpresa per te...”. Si alzò ed io lo seguii incuriosito, visto che andava verso la camera da letto. Pensai che avesse intenzione di guardare il film stando sul letto, ma la sorpresa che mi aveva preparato era leggermente diversa. La televisione in camera c’era sì, ma ad essa Giulio aveva collegato una videocamera pronta a riprendere le nostre evoluzioni e a mostrarle sullo schermo: il film porno di cui parlava vedeva noi come protagonisti! Rimasi quasi a bocca aperta per la sorpresa, mentre lui si era rapidamente sfilato la tuta e si era sdraiato sul letto. “Dai, vieni a scartare il tuo regalo adesso!” mi disse. Mi girai e lo vidi: aveva avvolto con cura il suo grosso uccello nella carta da regalo, ed un fiocco lo cingeva come un vero pacco dono! Sapevo benissimo cosa conteneva, ma dopo essermi rapidamente spogliato, mi misi a pecora fra le sue gambe, e lo scartai con le mani frementi di voglia, estraendo dalla carta i suoi esuberanti centimetri di carne già duri come il marmo. “Puoi buttare lo scontrino, pisellone mio”, gli dissi iniziando a baciargli la grossa cappella, “non lo voglio certo cambiare!”. “E’ della misura giusta?” chiese lui. “E’ perfetto. Sembra fatto apposta per il mio culetto!” risposi eccitatissimo, iniziando subito dopo a leccare e baciare ogni centimetro di pelle di cazzo che avevo davanti a me. “Auguri allora, troietta mia, buon compleanno!” disse Giulio godendosi il mio frenetico lavoro di bocca e di labbra.

Mi misi allora su un fianco, adagiato sul suo ventre, in modo da spompinarlo avidamente in favore di telecamera: con una mano gli accarezzavo l’uccello, mentre le mie labbra dedicavano tutte le loro attenzioni alla turgida cappella, baciandola e massaggiandone ogni centimetro. Sullo schermo mi vedevo spompinare avidamente quel grosso cazzone, vedevo le mie labbra avvolgerlo e le mie mani stringerlo ed accarezzarlo, provando il sottile piacere di dare spettacolo per me e per lui come una navigata pornostar. Mi passavo il cazzo sulle guance e sulle labbra guardando nello schermo Giulio godere del mio osceno lavoro, provando un gusto estremo nel vedere il suo enorme cazzo accarezzarmi il viso e nell’osservare la mia lingua passare lentamente e delicatamente sulla grossa cappella.
“Mi sa che come candelina per la torta è un po’ troppo grossa”, gli dissi continuando con mano fremente ad accarezzagli il cazzo. “E non ti basterà certo soffiarci sopra per spegnerla!” rispose lui, “Forse dovresti provare a sedertici sopra... Qualche volta funziona!”. Non me lo feci ripetere due volte: mi misi su di lui, con la faccia rivolta verso la telecamera per potermi gustare meglio la scena, e abbassai il bacino fino a che la punta del suo grosso uccello non fu a contatto del mio ano. Lentamente mi impalai sul meraviglioso membro di Giulio, centimetro dopo centimetro, facendomelo sparire fra le natiche: anche se avevo già preso nel culo molte volte quello splendido pisello, era comunque talmente grosso che provai come tutte le volte la meravigliosa sensazione di essere una troia affamata di cazzo che veniva sfondata per la prima volta. Mi assestai meglio seduto su quello splendido esemplare di stallone, dal corpo muscoloso e con un cazzo equino, mi appoggiai all’indietro con le mani ed iniziai la mia goduriosa cavalcata. All’inizio il ritmo era piuttosto lento, sia perché il mio sfintere doveva per l’ennesima volta abituarsi alla presenza del grosso ospite, sia perché volevo gustarmi nello schermo la vista del cazzone che lentamente entrava ed usciva dal mio culo. Era davvero eccitantissimo vedere il membro duro e percorso da vene che lo facevano sembrare un tronco nodoso, sparire con sempre maggiore facilità nel mio culo, accolto dal mio retto sempre più rilassato e sfondato. Man mano che la foia cresceva e che il mio sfintere si adattava al cazzone di Giulio, il ritmo con cui facevo su e giù impalandomi come una navigata puttana aumentava sempre di più, finché anche lui, in preda al crescente godimento, non cominciò a muovere il bacino dandomi poderose spinte verso l’alto. Arrestai il mio su e giù sul suo palo di carno, e rimasi a gustarmi sullo schermo la vista del suo bacino che dava veloci e rapide spinte, piantandomi nel culo ad ogni affondo il suo cazzone duro come l’acciaio. Lo vedevo infilarsi con estrema facilità nel mio retto ed uscirne con altrettanta velocità, mentre i coglioni grossi e gonfi sobbalzavano seguendo il godurioso andirivieni, finché nella foga il grosso cazzo non uscì dal mio culo.

Giulio mi fece allora cambiare posizione, facendomi mettere a pecora con il culetto in favore di telecamera: lo vedevo nello schermo voluttuosamente spalancato in attesa di essere ancora riempito dal fantastico cazzo del mio stallone. Che si mise dietro di me, ma in modo tale da lasciare che la telecamera inquadrasse perfettamente il buco del mio culo, e mi piantò ancora nel culo i suoi interminabili centimetri di cazzo. Iniziò un godurioso dentro-fuori, estraendo dal mio retto il grosso membro per poi riaffondarlo subito dopo, lasciandomi così gustare lo spettacolo del mio culo sfondato che ogni volta lo accoglieva docilmente. “Brava troietta”, ansimava, “Hai davvero un gran bel culetto sfondato!”. “E’ tutto per te, stallone”, gemevo io. “tutto per il tuo splendido cazzone! Dai, fottimi, inculami, riempimi di cazzo!”, lo supplicai. “Con vero piacere, troia!”, disse lui accontentando prontamente le mie voglie. Mi affondò nel culo tutto il suo cazzone, iniziando a fottermi con un vigore degno di uno stallone di razza. Vedevo sullo schermo il suo fantastico tronco di carne sfondarmi il culo in un meraviglioso avanti e indietro che mi deliziava ed estasiava, facendomi mugolare e gemere di godimento. Vedevo il mio buchetto ormai completamente sfondato risucchiare quasi completamente dentro di sé il cazzo di Giulio, che scorreva nel mio retto veloce e sicuro come un pistone nel suo cilindro. Mi inculò per lunghi e piacevolissimi minuti, durante i quali cambiò più volte ritmo, scopandomi lentamente e con foga, stuzzicandomi l’ano con la sua turgida cappella, schiaffeggiandomi le natiche col suo grosso uccello per poi riprendere a fottermi come un toro da monta. E io godevo come una vacca nel sentirlo enorme e duro dentro di me e nel vederlo sullo schermo entrare ed uscire dal mio culo.

Ma venne il momento del gran finale. Un finale già visto forse, ma non da me. L’avrei finalmente visto sullo schermo... e la cosa mi eccitava da morire. Giulio si mise in piedi regolando la telecamera in modo che riprendesse per bene il suo uccello, ed io mi inginocchiai davanti a lui, in favore di telecamera, pronto a ricevere il nettare prodotto dai suoi coglioni. Lo presi in bocca ed iniziai a spompinarlo con foga, succhiando e ciucciando quello splendido cazzone morendo dalla voglia di riceverne i caldi schizzi in faccia. Prossimo all’orgasmo, Giulio mi sfilò il cazzo dalla bocca, iniziando a menarselo con foga, mentre io cercavo più che altro di slinguargli la cappella tesa nello spasimo, ormai prossima ad esplodere. Vedevo sullo schermo l’enorme cazzo di Giulio puntato verso la mia bocca, pronto a sborrarmi addosso un rovente fiume in piena. Lo osservavo estasiato, quando il primo schizzò sgorgò prepotente dalla grossa cappella, colpendomi il viso: vidi sullo schermo il bianco nettare schizzare dallo spacchetto sulla cappella e bagnarmi le guance, seguito subito dopo da altri copiosi e densi fiotti. Era eccitantissimo vedere sullo schermo gli abbondanti schizzi che il grosso cazzone mi pisciava in faccia, e contemporaneamente sentirne il calore ed il profumo su di me. Dopo i primi schizzi Giulio lasciò che gli prendessi in mano l’uccello per accarezzarlo e farne sgorgare fuori ogni goccia di sborra, mentre la mia bocca aveva cominciato a succhiare con forza la cappella da cui ancora stille di nettare sprizzavano, deliziando il mio palato assetato. Succhiai e leccai ripulendo il meraviglioso membro di Giulio da ogni goccia di sperma, baciandolo e strofinandomelo voluttuosamente sulle guance: terminai quel godurioso show privato baciandogli l’uccello mentre guardavo la telecamera.

Ripresosi dalla sborrata, Giulio spense la telecamera e, con mia sorpresa, estrasse una schedina SD: aveva registrato tutto! “Ehi, avevi voglia di avere qualcosa da rivedere quando non ci sono?”, chiesi scherzando. “A dire il vero non è per me...” rispose lui. “Ho parlato di te ad un amico della palestra... Doveva essere lui il tuo regalo per stasera, ma non era convinto al 100%... Sono sicuro che vedendo questa si convincerà... e si morderà le mani per essersi perso una scopata con una troia fantastica!”.
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