incesto
Esperienze in famiglia 1

14.05.2025 |
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"La confidenza di Matteo mi ha lasciato senza parole , certo con molta invidia..."
Matteo era il mio compagno di banco alle scuole medie , visto che non abitavamo troppo distante ci frequentavamo anche nel tempo libero assieme ad altri coetanei del quartiere, prendevamo seriamente lo studio senza esagerare ma cercando sempre d’ottenere buoni voti comunque al di sopra della minima sufficienza, a volte anche studiando assieme e interrogandoci poi a vicenda per verificare l’effettiva preparazione,naturalmente iniziavamo ad avere le prime forti pulsioni sessuali e un deciso interesse per le ragazze, erano gli anni 70 e l’educazione sessuale era un argomento non considerato nelle scuole e appena accennato nelle famiglie, le uniche fonti d’informazione erano i ragazzi più grandi e riviste per adulti dove si vedevano foto esplicite che hanno ispirato le prime masturbazioni della nostra vita , la sola vista di un corpo femminile nudo in foto ci faceva eccitare all’istante , le ragazze coetanee erano spesso attratte da ragazzi più grandi , nel nostro gruppo pochi avevano la ragazza e comunque non erano mai andati oltre a qualche toccatina nel buio di un cinema pomeridiano ,l’orgasmo se lo procuravano poi da soli al buio della loro stanzetta ricordando i palpeggiamenti pomeridiani, ad una festa di compleanno abbiamo conosciuto due ragazze simpatiche e abbastanza carine con le quali abbiamo iniziato a vederci nel tempo libero per una passeggiata ai giardini e ad andare al cinema alla domenica pomeriggio, nel cinema cercavamo in ogni modo d’esplorare il più possibile i loro corpi con poca collaborazione da parte loro che anzi stringevano le gambe e cercavano in ogni modo d’ostacolarci , ma alla prima occasione uscivano di nuovo e la situazione andava a ripetersi , dopo qualche mese baciandola appassionatamente ero riuscito ad infilare una mano sotto alla maglietta e palpeggiare a lungo il seno e il capezzolo turgido non stavo più nelle mutande, all’uscita dal cinema avevo un evidente rigonfiamento al di sotto della cintura che cercavo di nascondere, le persone che incrociavo mi guardavano con sorrisetti ironici e le nostre ragazze mi prendevano in giro additandomi come maiale affamato di figa , il mio amico Matteo invece non aveva questo problema , quando ci trovammo soli le raccontai cosa avevo fatto nel buio del cinema , lui mi disse che anche con la sua ragazza aveva pomiciato un po’ ma che grazie ad un confronto aperto con sua madre relativamente all’educazione sessuale aveva imparato anche con esercizi pratici suggeriti dalla madre ad avere maggiore controllo sulle sue emozioni e di conseguenza anche sull'involontaria eccitazione , in particolare che non gli bastava più il semplice contatto per scatenare gli ormoni , lui raccontava e io annuivo come se fosse cosa normale parlare in famiglia di sesso ,addirittura anche con consigli pratici su come gestire gli ormoni galoppanti.Sull’autobus rientrando a casa rimuginavo su quello che mi aveva detto il mio amico Matteo circa l’aiuto ricevuto da sua madre e la conseguente curiosità sulle pratiche per controllare l’eccessiva eccitazione pomiciando con una ragazza, alla prima occasione avrei provato ad approfondire.
Il giorno dopo a scuola durante l’intervallo torno sull’argomento con Matteo che inizialmente è un po evasivo e fa il misterioso come se fosse un gran segreto ma poi mi spiega che sua madre le ha detto che le ragazze coetanee spesso anche grazie ad una rigorosa educazione cattolica considerano negativamente un ragazzo che con un solo bacio e qualche toccatina mostri troppa eccitazione o addirittura una imbarazzante erezione pubblica , roba da ragazzacci porcelli e poco seri ,per controllare la naturale eccitazione e non fare brutte figure mi ha consigliato la masturbazione preventiva così prima d’un appuntamento con una ragazza cercavo di calmare preventivamente l’ormone , nei giorni successivi ai suoi consigli probabilmente per aiutarmi ulteriormente qualche volta lasciava socchiusa la porta del bagno quando andava in doccia o la porta della sua camera quando si vestiva , così per caso l’ho sbirciata una prima volta seminuda , poi tutte le volte che andava in doccia o a vestirsi in camera sua cercavo scuse per ronzarle attorno e poter dare qualche occhiatina alle sue curve , e appena possibile ,correvo a sfogarmi da solo in camera mia ,sono quasi sicuro che in più occasioni mi abbia sentito , ma non mi ha mai ripreso, anzi forse è una mia sensazione errata ma mi sembra che asciugandosi dopo la doccia si sia voltata apposta verso la porta del bagno passando l’asciugamano tra le gambe e sulle tette in modo che potessi vedere anche le parti più nascoste.
- Caspita che fortuna che hai io non ho una madre così comprensiva e complice – Matteo sogghigna e dopo avermi fatto giurare che non avrei mai raccontato a nessuno quello che stava per dirmi e che nel caso avrei solo fatto brutta figura perché’ lui avrebbe assolutamente negato mi racconta che il mese scorso un giorno in cui suo padre era assente per lavoro ,dopo la doccia ,lo ha chiamato per aiutarla a spalmare la crema corpo su spalle e schiena , cosi’ era andato in camera dei genitori dove sua madre l’attendeva distesa sul letto a pancia in giù’ e ha iniziato a spalmarle la crema sulle spalle facendo poi scorrere le mani sulla schiena fino all’inizio dei glutei per poi risalire fino alle spalle e le braccia e in questo via vai ha iniziato a sfiorare i glutei sempre più’ in basso e passando le mani dai fianchi alle spalle le sfiorava i seni debordanti, sua madre era super rilassata e si godeva il massaggio , lasciando che le mani esplorassero il suo corpo , per alleggerire la tensione del momento le dicevo scherzando che sentivo un po troppa ciccia sotto ai polpastrelli al che mia madre risponde :
- Sara’ ma sento che ti piace - e con un sorriso - Tocca tocca pure come vuoi poi mi dirai quali sono i punti con troppa ciccia .
Le mie mani si muovevano su tutto il corpo : collo , spalle , braccia ,schiena , glutei , cosce ,esplorando ogni cm di pelle ,poi seduto a cavalcioni sulle sue cosce le cingo il busto e lo sollevo dal letto per prendere in mano completamene le tette morbide , e le dico :
– Ecco è qui che c’è tanta ciccia - i capezzoli rispondono subito al tocco cosi come il mio cazzo appoggiato ai suoi glutei , a quel punto mi ferma -
– Bene, grazie Matteo ,hai proprio fatto un bel massaggio , mi raccomando che resti un nostro segreto , cosi’ lo potrai fare ancora ,adesso vai pure in camera e sfoga la voglia del tuo pisello che ho sentito sulle mie natiche -
Sono andato in camera mia, steso nudo sul letto ho iniziato a segarmi con ancora dentro la fantastica sensazione d’avere palpeggiato le tette di mia madre , dopo pochi minuti spinto da una morbosa curiosità mi sono avvicinato alla porta della camera dei miei , era chiusa ,non ho saputo resistere alla tentazione di sbirciare dalla serratura , così ho visto mia madre distesa sul letto a gambe divaricate che si passava le dita sulla figa lucida di umori , ho ripreso la mia sega con maggior ispirazione, poi la vedo armeggiare nel cassetto del comodino e prendere una candela abbastanza grande ,lecca la parte appuntita e se la strofina sulla figa aperta geme ,aumenta il movimento inizia ad ansimare si ferma un attimo e con una lenta spinta del polso un centimetro alla volta s’infila la grossa candela quasi completamente, inizia a scoparsi con la candela mentre con l’altra mano si massaggia subito sotto al monte di venere ha la figa bagnatissima i movimenti si fanno più intensi , geme e mormora frasi sconnesse che non capisco , ogni tanto mi sembra di sentire il mio nome , mi esplode il cazzo , godo come un maiale schizzando la porta e il pavimento , preso dal panico corro a prendere della carta igienica per pulire bene il tutto ,attraverso la porta sento che si sta alzando e in punta di piedi corro in camera mia sono disorientato e combattuto tra una forte eccitazione e un bel senso di colpa ma poi penso che in effetti tutto è iniziato su richiesta di mamma e ok non dovevo poi sbirciare a sua insaputa ma galeotta fu l’eccitazione e il senso del proibito. Da allora ogni tanto quando mamma vuole ,con la scusa della crema posso esplorare il suo corpo e ho preso confidenza con le parti nascoste femminili senza parlare poi delle seguenti godute a bestia in camera mia , per questo i bacetti e le toccatine domenicali al cinema che comunque mi piacciono non mi fanno indurire il cazzo per ore .La confidenza di Matteo mi ha lasciato senza parole , certo con molta invidia.
Mia madre Giovanna mi ha avuto molto presto è rimasta in cinta a 17 anni ,mio padre era un ragazzo coetaneo compagno di scuola che dopo pochi mesi di matrimonio riparatore voluto dai genitori l’ha lasciata confessando che stava con lei prima del matrimonio solo perché era la prima ragazza con cui aveva fatto sesso ,aveva scambiato il piacere con l’amore, e questo l’aveva portato a ragionare più col cazzo che col cervello ,mia madre si è poi comunque diplomata ed io stavo con lei a casa dei nonni che l’hanno sempre sostenuta e aiutata in tutto ,due anni dopo ha conosciuto un ragazzo che è poi diventato un marito premuroso e che mi ha sempre trattato con grande affetto come se fossi suo figlio, il mio patrigno lavora come trasfertista per una azienda meccanica e spesso è impegnato all’estero per alcuni mesi ,mia madre insegna in una scuola elementare , al pomeriggio mi aiuta e controlla i miei compiti mentre corregge quelli dei suoi alunni , in un momento di pausa mentre preparava un tè mi interrogava come al solito sulle mie amicizie ,voleva sapere ogni cosa dei miei amici e di come passavamo il tempo libero ,io rispondevo a monosillabi come al solito per non alimentare ulteriori indagini , l’interrogatorio si sposta allora sul rapporto con le amiche con cui uscivamo alla domenica pomeriggio così mi viene l’idea d’imitare il mio amico Matteo racconto delle giornate al parco e dei pomeriggi al cinema tutto bene quindi ma poi con alcuni giri di parole accenno a generici problemi di poco conto sulla gestione dei rapporti con le ragazze che devo cercare di risolvere , non l’avessi mai detto , mia madre vuole che racconti nei particolari di quali problemi sto parlando
– Ma no dai mamma roba da poco conto vedrai che troverò una soluzione -
- Ok Marco ma dimmi di che si tratta magari posso darti qualche consiglio - allora racconto che in pratica quando “abbraccio” e bacio una ragazza ho la tendenza ad agitarmi molto e poi mi prendono in giro.
- Ma come , ti prendono in giro perché vi baciate ? -
No non per i baci ma per l’effetto che mi fanno !
- Ma come, quale effetto – insiste mia madre - Insomma cosa vuoi che ti dica succede che mi viene un bozzo nei pantaloni ben visibile per molto tempo anche se non ci baciamo più , non ti dico poi se i baci sono conditi con qualche palpatine – mia madre annuisce comprensiva e cerca di non ridere , poi con calma mi dice che comunque non è una vergogna ma una reazione naturale e mi consiglia di non prendermela troppo magari dicendo all’amichetta :
– Scusa ma mi piaci troppo non posso farci nulla – poi sottolinea che che probabilmente dovrei dare maggior sfogo alle mie pulsioni sessuali come fanno in genere tutti i ragazzi , altrimenti rischio di ripetere l’errore che fece mio padre che giovane e inesperto pensava d’amarla e quando dopo tanti tentativi l’ha convinta ad andare oltre ai semplici baci lei alla fine a ceduto perché l’amava veramente, ma purtroppo ha capito poi dopo il matrimonio che invece mio padre era solo schiavo del piacere fisico che senza l’amore è destinato poi ad essere sempre meno coinvolgente fino all’inevitabile rottura finale , e per finire:
– Marco alla mamma puoi dire qualunque cosa non ti devi vergognare di nulla , per esempio ti masturbi prima d’uscire o la sera prima , in modo d’abbassare la carica erotica quando ti vedi con una ragazza ? -
- Ma no dai mamma ma cosa vuoi che ti racconti, si ogni tanto , comunque ho provato anche prima d’uscire ma con solo con l’immaginazione ci metto tanto e poi devo anche avere un difetto al pisello perché non riesco a scoprire completamente la punta e comunque quando sono con una ragazza mi viene il bozzo lo stesso e mi dicono che sono un maniaco -
- Ma no ma quale maniaco, si vede che sei molto sensibile e hai una carica erotica molto elevata , vedrai che col tempo tutto si risolverà , e con la pratica anche la pelle esterna del pisello sarà più elastica e vedrai che alla fine la “punta” si scoprirà completamente quando ti masturbi-
Una sera al ritorno dall’ennesima uscita pomeridiana con amici e ragazze dove avevo fatto la solita figuraccia ed ero di nuovo stato preso in giro , entro in casa e vado in camera mia i ricordi di quanto accaduto nel buio del cinema con la ragazzina seduta al mio fianco mi fanno tornare il cazzo duro e dopo essermi spogliato completamente cerco di sfogarmi con una bella sega ,la seconda del giorno,
improvvisamente si spalanca la porta della camera e mia madre che era venuta ad avvisarmi che la cena era in tavola mi becca in piena sega , mi guarda e sorride sorpresa :
– Scusami tanto avrei dovuto bussare ,comunque la cena è in tavola , ma finisci pure con comodo – ho sentito una vampata di calore e contemporanea vergogna , credo che la mia faccia fosse diventata rossa come un pomodoro , ho notato però che mia madre prima d’uscire ha dato ancora una rapida occhiata al mio cazzo duro strizzando gli occhi come per mettere meglio a fuoco , comunque ho continuato immaginando sconcezze di ogni tipo compreso le tette di mia madre che avevo intravisto qualche volta quando usciva in accappatoio dal bagno dopo aver fatto la doccia , e finalmente è arrivato un bell’orgasmo con tanti schizzi caldi sulla pancia, rapidamente prendo un fazzolettino di carta e mi pulisco bene prima di rivestirmi con la piacevole sensazione d’essere compreso e aiutato da mia madre molto più di quanto avrei mai immaginato.
Nei giorni successivi complice anche l’afa estiva l’abbigliamento casalingo di mia madre si era ridotto ad una vestina leggera corta e ampia ,portata spesso senza reggiseno , quando stava alla scrivania china sui compiti dei suoi alunni sbirciavo la curva del suo seno e quando si chinava per svuotare la lavatrice vedevo bene le mutandine a volte semi trasparenti , ero sempre pronto ad aiutarla le ronzavo sempre attorno e l’abbracciavo ad ogni occasione godendo come un riccio al contatto con i suoi seni morbidi premuti sul mio torace e al calore della sua pelle vellutata che sentivo attraverso la stoffa sottile dell’abito. Il mio patrigno era da poco rientrato dalla sua ennesima trasferta di lavoro per un breve periodo di vacanza tra le mura familiari , non avevamo fatto nulla di male ma istintivamente mantenevo una maggiore distanza da mia madre , sapevo che sicuramente avrebbero scopato se non l’avevano già fatto la prima notte e cercavo di stare sveglio perché se non potevo vedere ero comunque curioso almeno di sentirli , la mia camera era attigua alla loro e con un bicchiere appoggiato alla parete avrei sentito anche i sussurri ,andavo a letto verso le 22 e stavo attento cercando di non dormire ,per una settimana senza alcun risultato anche perché dopo circa una mezz’ora d’attesa mi addormentavo, poi una notte quando stavo per cedere al sonno , ho sentito un flebile lamento , bicchiere alla mano prendo subito posizione e sento distintamente mia madre
– Ha ha ha si si cosi cosi cosi ha ha– e il mio patrigno che la incitava
– Si si amore mio te lo do tutto fino in fondo ,cazzo sentila sentila com’è bagnata la tua figa -
-Dai dai chiavami chiavami forte cosi che vengo cosi cosi -
Ad ogni affondo del mio patrigno sento attraverso la parete il suono dei due corpi che si incontrano fondendosi nel piacere , ciac ciac ciac ciac come piccoli schiaffi il ritmo aumenta e anche il tono vocale cosi che non serve più il bicchiere per origliare , mi stendo sul letto sono già nudo col cazzo durissimo e inizio a masturbarmi al ritmo del loro amplesso e all’ultimo intenso gemito di mia madre :
-Cosi cosi cosi mi scopa il mio amore , tutto tutto tutto spingi spingi maiale ,vengo vengo ha ha ha - e il mio patrigno che la incita
- Si si cosi cosi la tua figa mi fa impazzire vienimi sul cazzo sborra sborra amore mio -
E’ troppo per il mio pisello duro ,accelero il tocco e appena sento montare il gusto rallento fino a quasi fermarmi ,parte un orgasmo fortissimo dal cazzo alla punta dei piedi e di ritorno fino alla punta dei capelli ,come mai avevo provato , accelero il movimento , sembrava mi dovesse esplodere il cazzo e la pancia , a bocca spalancata ma senza emettere un lamento , ho goduto come non mai schizzandomi la pancia fin quasi ai capezzoli.
Sono sul letto goduto e rilassato mentre sento il mio patrigno che farfugliando accelera la scopata e in crescendo :
- Ha ha ha che gusto cazzo che figa morbida piena della tua sborra, sei tutta la mia porcona, ha ha si si si mi fai venire cazzo mi fai venire ,vengo vengo ti vengo tutto in figa ha a a a a .
Quella notte ho potuto farmi un’idea di cosa si poteva provare scopando e anche che nel segreto delle lenzuola si potevano dire cose che mai avrei pensato pronunciabili.
segue alla prossima ........
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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