incesto
La Zia abbondante

03.08.2020 |
2.110 |
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"La zia Luana aveva i suoi 40 anni ben portati, abbondante ma nn troppo cn un davanzale fantastico circa una 7 ma molto abbondante, fianchi presenti rotondi, ..."
Passavo come ogni anno un estate spensierata ai confini cn l’Umbria.Nonostante avessi i miei primi 18 anni conservavo nei miei meandri più scuri sempre una certa sessualità un po’ ambigua, ma cn una predilezione sempre verso l’etero sessualità’.
Ogni anno cn la mia famiglia, si prendeva una casetta molto deliziosa vicino al lago di Bolsena di cui c’era una zia di 2 grado che gentilmente ci concedeva in piena libertà l usufrutto sia dell appartamento sia del podere molto fitto di boschi.
Una zia molto graziosa, dolce, bricconcella, spiritosa e anche molto buona d’animo. Lei era per tutti la zia Luana. Oltre questo lato semplicistico e descrittivo di costei, in me dati i miei 18 anni, trapelava verso di lei un certo desiderio di sentirmela tra le mani addosso di scambiarci effusioni amorose. La zia Luana aveva i suoi 40 anni ben portati, abbondante ma nn troppo cn un davanzale fantastico circa una 7 ma molto abbondante, fianchi presenti rotondi, capelli lisci neri, sempre smalto alle unghie color rosso acceso e nonostante avesse una presente rotondità le sue mani erano bellissime affusolate ben curate e particolarmente piccoline rispetto alla sua fisicità, una manina molto carina da classica donna bambolina. Le sue mani le notavo sempre a volte mi chiamava per aiutarla nei fatti quotidiani della campagna tipo avere a che fare cn le piante, secchi da riempire, cambiare l acqua ai suoi animaletti, conigli, polli, aveva anche 2 mucche. Quindi una zia intraprendente anche lievemente maschietta ma dolce. Insomma mi piaceva veramente tanto... ed i miei avevano notato in noi una certa simpatia, ma data la situazione che ci concedeva tt questo senza pagare nulla, si annuiva. Ero abbastanza in contatto cn lei durante la giornata entravo e uscivo in casa sua, poiché io e la mia famiglia eravamo al piano sotto e la ziona abitava sopra. La notte dati i miei 18 anni mi si induriva come un sasso pensando a lei così procace mediterranea, simpatica e anche intraprendente... ma in me nn c era solo un lato maschile in lei ma anche quello femminile anzi predominava più quello femminile che maschile. Un bel giorno la zia esce per fare delle compre e rimango solo per tutta la distesa, i miei erano andati anche loro a fare spesa e mi avevano detto che nn tornassero neanche per il pranzo perché si allungavano per altre cose.... Quel mattino ero veramente eccitato andai su sopra L abitazione della zia la prima cosa che feci rovistai nel bel mezzo dei suoi cassetti intimi mi ficcai nel bagno e mi portai cn me una sua mutandina usata da prima uscisse un po’ bagnata del suo nettare è un suo reggiseno. Beh!!! Andai in estasi mi leccai la sua mutandina indossai il suo immenso reggiseno cn L odore della sua carne addosso e in culo mi buttai tre dita come niente fosse... entrarono senza lubrificare... ma volevo di più... mi giro per frugare nel bagno ed ecco lì che riflesso nello specchio di dietro mi vedo la porta che si apre ed era lei la zia Luana che aveva marchingegnato tutto almeno così pensai... nn si è fatta sentire per nulla. Mi fa: < ma guarda guarda che fantasia il ragazzo!!! Tremavo dalla goduria di quel momento tanto atteso, non aveva con se il reggiseno solo la gonna indossava... Vieni vieni... vieni dalla tua zia... mi abbasso la testa e gli cominciai a leccargli le sue immense tette, belle, bianche, sode mi faceva capire di insistere intorno ai capezzoli... osservavo divinamente tutta la sua procacità superiore insieme ai suoi capelli che accompagnavano come un orchestra una sinfonia tra rantoli e delicati gemiti, era favolosa gli leccavo quei capezzoloni grossi... più leccavo è più s induriva anche il mio Gaspare... beh dissi tra me ormai è completamente presa dalla goduria era ora proprio di scendere verso la sua Bernarda!!! Arrivo giù’ cn le dita... scivolavano come perdersi nel grandioso buco della sua figa,
bagnata fino alle cosce, belle bianche cn quel poco di cellulite che mi faceva molto sangue 🩸 da gran vacca che era... Non esitai ad affondare le famigerate tre dita... su e giù delicatamente tutto in un piacere fantasticamente bagnato, ma sciacquavano voleva di più la gran vacca... si capiva che era scarsa la capienza... Desideravo anch’io nello stesso tempo ricevere quel che davo a lei! “Lo sai che mi hai sempre eccitato cn quel tuo fare delicato, da quando eri più bambinetto che ti osservavo dietro la finestra che scorrazzavi per il cortile cn la tua bici, da quando avevi 15 anni che mi hai intrigato... disse lei...” Si cn questo tuo modo da maschio delicato, sensibile e molto buono... Si zia Luana? Si.... rispose lei... mi stai facendo impazzire la tua mano è di una delicatezza suprema... disse dai affonda buttamela tutta, in quel mentre.. tira su tutte le sue gambe cn delle zeppole ai piedi color spago e lilla bellissime veramente...per farsi affondare ancora di più la bernardona grossa grossa la grandezza di una figa di vacca... colava... colava... sbrodola che nn sei altro zia... gli dissi... dai girati fatti fistare nel culo anche a te che nn desideri altro frocetta che nn sei altro...
Ci mettemmo a 69 e da lì tutto proseguiva ad un dare e ricevere le sue belle prima tre dita piccole e affusolate... entravano ed uscivano dal mio buco del culo mi stava facendo godere di brutto... guardalo il Gaspare come si è abbacchiato mi disse lei è così che ti piace vero? Ti piace avere la pisellina tra le gambe veto? Beh ora ci penso io... fu così che emisi rantoli e gemiti inaspettati alle mie orecchie cambiai anche voce più stridula e alta e mi eccitava tantissimo tutto questo... Tutta la sua mano era entrata nel mio culo... Hai visto cosa ti ha fatto la zia Luana oggi ti ha conciato ben bene per le feste... Dai dai continua zia ti prego...
Certo disse lei posso dirti che sei una putta nella proprio come me anzi come noi... La mia pisellina era sparita Gaspare nn c era più... Desideravo mettermi a pecora mi misi lei né approfitto’ e mi stantuffava nel culo ancora più veloce... di riflesso allo specchio vedevo le sue tette che ballavano a ritmo dell incantevole movimento erotico. Eravamo entrati in un turpiloquio stupendo. Lei mi fotteva alla grande cn tutta la sua mano e mi chiedeva: ma quanto sei cagna e puttana da 1 a 10? Dimmi dai rispondi... disse lei. 13 gli dissi io. E no carino hai sbagliato... disse zia. Tu sei puttana fino a 100 200... cagna adesso la zia datosi che deve fare la pipì!!! Te la sbrodolo tutta in faccia e nn ti tolgo il pugno nel culo è ancora nn ti faccio venire... troia nipote che sei... Si mise davanti a me un po’ di sbiego e comincio’ a inondarmi del suo fantastico nettare... bevi troia bevi bevi... bevila tutta... ad un certo punto rispunto il mio Gaspare completamente stordito ma divenne procace come lei...cominciai a segarmi cn la mia mano E la sua da fata nel mio culo... raggiunsi un orgasmo strepitoso... La zia Luana nn immaginavo fosse così intraprendente e tanto maschia da potermi trattare come una zoccola... e invece si...
Sfiniti entrambi continuammo a scambiarci effusioni più dolci a pizzicarci le labbra l’un l’altro cn le labbra bollenti. Mi guarda negli occhi... uno sguardo profondo come il suo nero che avvolgeva il suo viso ed una fascia colorata color lilla per raccogliere i capelli. Siamo due zoccole al quadrato. Dandomi un bacio che nn scorderò mai più.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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