Racconti Erotici > Prime Esperienze > Anni da etero, poi...
Prime Esperienze

Anni da etero, poi...


di Sirthan
31.07.2022    |    12.128    |    0 6.3
"Mi tira un ceffone che mi fa letteralmente vedere le stelle..."
Ho iniziato a fare sesso con le ragazze a 15 o 16 anni. Le compagnette di classe, avete presente? I pomeriggi coi genitori a lavoro o le mattine d'autunno quando alle superiori si scioperava un giorno si e l'altro pure. Mamma c'è sciopero, torno a casa e mi metto a studiare. Oppure vado a casa di XXX a finire i compiti.
Non andava mai cosi, si finiva a leccarsi i genitali sul divano e scopare sotto la doccia a volte senza preservativo. Qualche volta si faceva in tempo a tirarlo fuori e si schizzava in faccia o sul pancino, altre volte non si faceva in tempo e si incrociavano le dita per settimane.
Ebbi la fortuna di fare le superiori in una classe mista, con 8/9 ragazzine e una decina di maschietti. C'era tensione sessuale, potete immaginare, a quell'età, e dopo 5 anni la maggior parte di noi maschietti aveva avuto rapporti piu o meno completi con ognuna di loro. Ovviamente loro erano gia in controllo della situazione e decidevano loro chi dove come e quando. Le gite di classe, le mattinate al mare, i bagni del liceo, i pomeriggi tutti insieme a casa di uno di noi, capitava sempre che una coppia cominciasse a scopare davanti a tutti (tanto tutti sapevano) e gli altri a guardare e fare il tifo. Bei tempi, mi è andata bene.
Mi ricordo ancora di quella mattina, era primavera, primo caldo e porta finestra aperta sul palazzo di fronte (ero esibizionista sin da ragazzino), mi stavo stantuffando sul divano M., carina non bellissima, bel corpicino, guardava i film porno nelle VHS con noi e rifaceva le mosse delle attrici, ci sapeva fare. Non era neanche la prima volta che me la scopavo, quella mattina era lei quella disponibile. Le vengo dentro due o tre volte, sempre col preservativo. L'ultima volta alla missionaria, sburro, poi mi tiro su, mi sfilo il preservativo e lo lancio dalla finestra. Quello stronzo, pieno di sperma, finisce nel balcone di quella di sotto. Panico. Non vi dico cosa ho fatto per farlo cadere di sotto...
Vabbe, stiamo divagando.
Questa è stata la mia promiscua ed etero vita sessuale fino a 21 anni, cioè fino al secondo anno di Uni.
Poi arriva la cartolina. Visita di leva, a rapporto a Macomer per il CAR.
Porca puttana. Gioventu interrotta maledetti.
A Macomer non c'è un cazzo da fare, ne ragazze da scopare. I militari di leva li vedono di pessimo occhio e anche le seghe devi stare attento perche se ti beccano sono calci in culo.
Mi imboscavo in un campetto quando faceva buio e mi segavo, mi ero portato un paio di foto delle mie amiche nude, ma al buio non vedevo un cazzo. Non c'erano i cellulari a quel tempo. Mi tiravo giu le mutande, mi sedevo a culo nudo sull'erba umida e mi segavo. La tristezza assoluta, avevo le palle viola.
Dopo le 3 settimane di CAR mi mandano a Roma.
Ma porca puttana, ma tutte a me capitano? tutti restano a cagliari e a me mi mandano a Roma?!
Roma citta bellissima e devo ammettere anche la caserma mi piaceva, bell'ambiente, ragazzi simpatici, si mangiava bene e quando uscivi eri a Roma!
Stavo rivalutando la situazione. In piu c'era questa ragazza che bazzicava la Cecchignola (quartiere militare di Roma) e ce la dava spesso e volentieri. Una puttanella senza valore che in cambio di una scopata si accontentava di un gelato o una cocacola. A volte ce la scopavamo in 3 o in 4 e lei contenta.
Tutto ok fino al terzo mese. Non ero piu un missile ma neanche un nonno, mi mandano a lavorare nel magazzino ricambi auto della caserma. Li c'era un solo militare, un caporale VFB che gestiva tutto il magazzino da solo. Aveva bisogno d'aiuto e mandarono me. Era un modo come un altro per ammazzare il tempo fino alle 17.30.
Da subito questo qui, era emiliano o veneto, non ricordo, comincio a rompermi il cazzo con battutine sui sardi fottipecora. Io lo lasciavo perdere ma un giorno mi ha rotto il cazzo al punto che abbiamo litigato. Era il doppio di me, mi ha bloccato, si è tirato fuori un cazzo da film porno e mi ha schiaffeggiato con quello strusciandomi il conchino sulle labbra che tenni serrate. Ero furibondo, l'avrei ucciso ma era troppo piu forte di me. Ed avevo capito la regola che non ti devi mettere contro i nonni se non sei sicuro di spuntarla. E io non lo ero.
Il giorno dopo me ne sto sulle mie a debita distanza. Viene da me e tira fuori il cazzo.
Fammi una sega, dice. Io rispondo di no, lui insiste, sapevo gia come sarebbe finita, ma continuo a rifiutarmi. Mi tira un ceffone che mi fa letteralmente vedere le stelle. Lo guardo incredulo per quello che aveva appena fatto, a quel punto per evitarmi altre botte glielo prendo in mano e comincio a masturbarlo. Il mio amor proprio era ai minimi storici.
Non veniva mai quel cazzo, era duro e venoso, medio e pollice non si toccavano da quanto era grosso. Mezz'ora a pomparglielo, poi finalmente vedo la prima gocciolina. A quel punto mi prende la testa, se la mette davanti al cazzo e mi riversa una quantità abnome di sperma sulla faccia. Mi allontano di scatto, urlando e piangendo lo minaccio di fare rapporto. Allora lui mi prende la testa sotto il braccio e dandomi schiaffi sulla testa mi chiese se la notte avessi voluto dormire o avrei preferito restare sveglio a fissare il soffitto nella paura che mi succedesse qualcosa. Mi lascia, me ne vado e alla prima fontanella mi lavo faccia e mimetica.
La mattina dopo mi sveglio gia incazzato. So gia come andrà a finire: arrivo in magazzino e lo trovo ad aspettarmi. Mi obbliga a fargli un pompino, mi metto a piangere, gli dico che non voglio, gli chiedo di lasciarmi in pace. Parole al vento, tira fuori quella bestia e me la mette in bocca senza troppi complimenti. 20 minuti dopo mi viene in bocca. Di li alle 17.30 ora di chiusura gli feci altri 4 pompini, ma per gli altri non mi permise di sputare, mi obbligo a ingoiare. Le prime due volte ho vomitato. Le altre ho semplicemente ingoiato senza rigurgito. Mi ricordo che quella sera non andai in libera uscita, rimasi in branda, non ero dell'umore giusto e avevo paura perche sapevo dove tutto questo mi avrebbe portato.
La mattina dopo come da copione volle il culo. Ormai non mi ribellavo piu, avevo paura delle botte e delle ritorsioni. Ero vittima di nonnismo, bullismo e stupro e nessuno poteva aiutarmi.
Sorprendentemente fu gentile, mi disse di rilassare lo sfintere, di spingere come quando si fa la cacca. Ebbe l'accortezza di lubrificare il suo pene e il mio sfintere con la sua saliva, mi lecco il culo e mi infilo la lingua dentro.
Pensai che lo facesse per evitarmi lesioni e sangue che avrebbero potuto rivelare quello che succedeva in quel fottuto magazzino. Cosi tutto il giorno, mi ha scopato in varie posizioni è venuto dentro di me ogni volta. Ogni volta mi accovacciavo per terra per far uscire lo sperma dal retto, mi rialzavo e guardavo la pozzangherina di sperma in terra e ogni volta mi chiedevo come potesse eiaculare una tale quantità di sperma. A fine giornata pensai che era andata bene, non mi aveva picchiato e non mi aveva fatto male. Avevo accettato la violenza sessuale.
I giorni successivi stessa storia, lo spompinavo e poi mi prendeva il culo, quattro, cinque volte, fino a quando un giorno successe una cosa inaspettata. Ebbi un violentissimo orgasmo anale, schizzai una decina di getti di sperma senza essermi toccato il cazzo, solo con la stimolazione del suo pene contro la mia prostata. Fu bellissimo, era una cosa nuova e di cui non conoscevo l'esistenza.
Rimasi sveglio a pensarci quella notte, arrivai alla conclusione che ormai ero abituato ai rapporti anali con quel ragazzo e il mio corpo si era rilassato al punto da provare piacere.
Il giorno dopo, in un recondito angolo della mia mente, sperai di riprovare un tale piacere.
Beh, fu anche meglio. Da quel giorno smisero di essere rapporti forzati e divennero rapporti consenzienti. Lo abbracciavo, lo baciavo, gli succhiavo il cazzo e ingoiavo il suo sperma e lui lo faceva a me, il mio culo era suo e lui non esitava a prenderselo. Avevamo una relazione sessuale e c'era intesa.
Intesa al punto di decidere di uscire un po allo scoperto: una notte andai a dormire nudo nel suo letto, volevo che mi vedessero il giorno dopo uscire nudo dalla sua camera da letto, volevo che sapessero che ero il suo amante. Una notte venne lui da me e mi scopo il culo davanti a tutti, mi fece godere e miagolai per lui davanti a tutti. Un'altra mattina mi scopo sotto la doccia davanti a tutti. Ero la sua ragazza e nessuno osava dirmi o dirci nulla perche lui era il nonno della camerata e io ero la sua puttana.
6 mesi a farmi scopare senza la minima vergogna o pudore. Volevo solo avere orgasmi anali e soddisfarlo.
Poi 2 mesi prima di me lui cambio caserma e io rimasi solo. L'ultima notte non abbiamo scopato, abbiamo fatto l'amore, ci siamo baciati con la lingua a lungo e avrei voluto essere una donna e restare incinta per tenerlo con me. Ma purtroppo il suo sperma nel mio culo non può attecchire. Dopo di lui mi sono scopato qualche altro commilitone per rivivere quelle sensazioni ma non ando esattamente allo stesso modo.
Mi congedai a settembre. Fuori dalla caserma avevo perso il giro di scopamiche e sinceramente non mi interessava.
Cominciai a frequentare i posti in cui si incontrano i caghini e i siti di annunci gay.
Qualche incontro interessante, ma niente di paragonabile al mio caporale.
Un giorno conobbi su un sito un ragazzo di 21 anni, a suo dire, alla prima esperienza. Nell'annuncio c'era una foto del suo cazzo, era un bel cazzo e decisi di incontrarlo.
Mi disse se potevo raggiungerlo a san gavino, lui non poteva scendere a cagliari.
Avevo talmente tanta voglia di quel cazzo che non ci pensai due volte.
Ci incontrammo li e mi porto in una cascina in campagna dove, disse, saremmo stati tranquilli. Quando arrivammo c'erano altri 3 ragazzi ad attenderci. Chiesi spiegazioni e mi dissero che erano amici ed erano tutti alla prima esperienza e volevano una "nave scuola" usarono queste parole.
Ci spogliammo, erano 4 ragazzi magri con cazzi enormi come piacciono a me. Avevo letteralmente la bava alla bocca e decisi di ignorare tutti i segnali di allarme. Ben presto l'incontro di 4 ragazzi alla prima esperienza con un amico esperto si trasformo in una gangbang e io ero la portata principale. Mi scoparono a turno, due per volta per ore. Senza preservativo e in maniera assolutamente brutale. Sapevano usare quei cazzi enormi e me ne diedero la prova, mi scoparono in culo, in bocca, mi legarono a gambe aperte, mi penetrarono con manici di pale e forconi e filmarono tutto col mio cellulare che mi sequestrarono. Mi urinarono addosso, mi obbligarono a bere piscio e sperma. Ejaculavano su di me e in barattoli e poi me lo davano da bere. Mi dilatarono lo sfintere e ci infilarono una pallina da tennis sudicia che con grande sforzo riuscii ad espellere. E ovviamente mi stantuffarono culo e bocca in maniera disumana per ore, riuscino anche ad infilarmi 3 cazzi in culo, non so come fecero. Durante questa tortura, io ebbi ripetuti orgasmi anali che loro interpretarono come mio gradimento incitandoli a darci dentro ancora di piu. E lo fecero, prendevano pastiglie di Cialis, le spezzavano e se le dividevano e rimasero a cazzo duro fino a notte fonda.
Ho scoperto quella notte che corpo e mente non sempre vanno sullo stesso binario. Mi distrussero fisicamente ed emotivamente.
Alla fine tra sputi, insulti e calci mi permisero di rivestirmi e mi obbligarono ad andare in un bancomat e prelevare 500 euro in cambio del mio cellulare sul quale avevano ripreso e fotografato tutto. Ovviamente fui costretto ad accettare. Rientrai in possesso del cellulare e delle chiavi verso le 3 del mattino, salii in macchina e mi diressi al pronto soccorso dell'ospedale di san gavino perche avevo perdite di sangue da dietro.
Mi misero 7 punti di sutura e passai la notte li. Ero un po malandato e mi chiesero cosa mi fosse successo, gli dissi che mi ero infilato il manico di una pala ma non rivelai nulla della mia disavventura.
Tornai a Cagliari il giorno dopo. A quel tempo ero disoccupato e avevo perso il giro di amici, quindi nessuno si accorse della mia assenza. Passai qualche giorno da solo. Poi trovai il coraggio di guardare il video sul mio cellulare. Lo salvai sul PC e riguardai i filmati e le foto di quella notte.
Mi eccitai e mi masturbai 3 volte. Provai a infilarmi un dildo, ma provavo ancora dolore, ma l'eccitazione nel vedermi preso e posseduto, sopraffatto, dominato, brutalmente abusato fu molto forte. E capii di avere un problema, capii che avevo maturato una sessualità malata che mi portava a provare piacere nell'essere abusato, cosi decisi di rivolgermi ad uno psicologo.
Andai in cura per 2 anni e mezzo e questo professionista della salute mentale riusci ad aiutarmi e a permettermi di vivere la mia vita sessuale in maniera meno disordinata.
Non ho mai smesso di fare sesso coi ragazzi con ruoli attivi e passivi e ancora oggi fantastico di essere posseduto con la forza da un militare.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Anni da etero, poi...:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni