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Il treno delle sorprese (prima parte)


di OxfordBX
12.09.2023    |    59    |    0 9.0
"Difficile non andare a guardare l'autore del post quando nell'icona appare una donna matura con capelli biondi lunghi lisci, occhi verdi, labbra rosso fuoco..."
Alzarsi alle 4 del mattino per prendere un treno non è poi tanto il massimo. Ancora buio. Qualche homeless ubriaco per strada. Il trolley che rumoreggia sul marciapiedi. Spero che almeno il bar della stazione sia aperto; un bel cornetto caldo con crema mi ci vuole proprio. La serata precedente, la mia compagna con il mal di testa (sempre che fosse un vero mal di testa) che va a coricarsi alle dieci e mezza; io davanti alla televisione accesa con il cellulare in mano che guardo le stronzate dei miei amici su FB, quando all'improvviso mi appare un post di uno schianto di femmina (uso femmina con tutto il rispetto possibile; oggi sembra che le cose non possano essere più chiamate con il loro nome senza che qualcuno si offenda). Difficile non andare a guardare l'autore del post quando nell'icona appare una donna matura con capelli biondi lunghi lisci, occhi verdi, labbra rosso fuoco e trucco da modella; cosa fareste voi? Non andreste a vedere cosa c'è oltre quel visino così provocante? Un vero schianto femminile e provocante; vado a cercare le sue informazioni più personali ma il profilo è riservato ai suoi pochi amici. Mi rassegno. Però nel frattempo mi si ingrossa la cappella (come recita una famosa canzone di Lucio Dalla), lucida e umida, parte la mano pensando alla milf bionda e alle sue possibili interazioni con la mia fantasia. Andamento lento e inesorabile; gli umori sgorgano e fluidificano la mia mano che scivola dolcemente sulla cappella turgida; l'epilogo arriva in pochissimi minuti; un'esplosione di crema fluida; i primi tre fiotti arrivano sul tavolo del salotto poi la raffica diventa più debole colando sulla mano; quell'odore è provocante, lo avvicino alla bocca, mi lascio tentare e me la lecco tutta. Che porco, penso tra me e me, ma alla fine lei mi ha lasciato con il cazzo in mano e a me, in fin dei conti il cazzo è sempre piaciuto.
Ma torniamo al bar della stazione. Tutto tace. Un uomo corpulento smanetta sulla macchina del caffè per le prime operazioni di avviamento; sembra che funzioni; si gira e mi fa: "vuole un caffè?, il primo del giorno lo offriamo sempre al primo viaggiatore che arriva". Rispondo: "Grazie! Molto volentieri, ma mi dia anche un bel cornetto alla crema" (che poi tra me e me pensavo...più dolce di quella di ieri sera... e mi è venuto un sorriso sghignazzante). Cornetto caldo di discreta qualità. Non facci in tempo a dare il primo morso che con la coda dell'occhio, dallo specchio del bar di fronte a me, vedo una strafiga bionda entrare nel bar. Avete capito tutti; vero? Era proprio lei. Quello schianto di donna vista la sera prima su FB. Ma che destino irriverente. Faccio l'occhiolino al barista e gli sussurro che la consumazione della signora l'avrei pagata io. La signora ordina cornetto alla crema e caffè, proprio come me. Accenno a un buongiorno sorridente, ma non mi si fila proprio. Solo dopo che il barista le dice che avevo offerto io mi fa un gran sorriso e si avvicina. Quando mi arriva a tiro di stretta di mano, sento un brivido dietro la schiena; che stretta di mano vigorosa e che voce profonda. Resto imbambolato per qualche secondo. Sì, dico, è un piacere a quest'ora poter iniziare la giornata con un sorriso e un buon caffè; se aggiungiamo che lei è una donna incantevole la giornata diventa bellissima. Lei risponde con uno stile unico: grazie, sei molto gentile, ma le apparenze spesso ingannano. Su una cosa siamo d'accordo la giornata comincia bene tra persone che si apprezzano tra di loro e a me piace molto il tuo abito elegante; poi prosegue, piacere Debora. Ah! Piacere mio, rispondo. Alberto. In partenza per Milano anche tu? Sì, risponde, viaggio lungo e noioso. Ribatto, magari siamo vicini di posto e ci facciamo compagnia. Chissà, dice lei, il destino gioca spesso piacevoli scherzi. Quello sguardo era sempre più malizioso e io me ne stavo andando letteralmente fuori di testa solo parlando con lei e cominciando a fantasticare su come sarebbe andata la giornata in treno con lei. Andiamo verso le carrozze del treno, hanno appena aperto le porte. Posso aiutarti con la valigia? La prendo e salgo su; le porgo la mano per farla salire. (Sto facendo di tutto per fare colpo). Stessa carrozza. Primo colpo di "fortuna". Posto 14B lei, 15A io. Dai ragazzi, questo è proprio CULO! Di fronte, lei sul sedile adiacente il corridoio con le gambe accavallate verso di me e io ormai con uno sguardo da sparviero che sta per ghermire la sua preda. Sì vabbè. Fatemelo credere per un po'. Chissà dove ci porterà questo treno... Alla seconda parte sicuramente...
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