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La mia prima esperienza da bull


di juvarra
27.01.2016    |    10.636    |    1 9.0
"Le compare un’espressione maliziosa, mi lecca via qualche goccia dal glande, si alza e bacia il suo uomo..."
Questa che mi accingo a raccontare è la mia prima esperienza da bull. Avendo perso i contatti con questa coppia, ho preferito usare dei nomi di fantasia.

Prologo:

Una sera dell’inverno del 2008, navigando su internet, sempre incuriosito dal mondo del trasgressione, giunsi su un sito che all’epoca contava poche centinaia di iscritti e una grafica abbastanza essenziale. Ad intrigarmi era il nome e l’argomento fulcro del sito: si trattava di una community di cuckold e bull. Per semplice curiosità mi iscrissi, giusto per aver modo di vedere le foto che gli utenti caricavano. E così fu per alcuni mesi, fino a quando, incuriosito dalle centinaia di foto di splendide signore e da annunci a dir poco eloquenti e diretti, caricai qualche foto ed iniziai a prendere contatti con delle coppie interessate a dei giovani bull (avevo giusto 21 anni).

Settembre 2008

La prima coppia che mi rispose, interessata alla mia mail e alle mie foto, viveva nell’hinterland milanese, a pochi chilometri da casa mia. Ci accordammo così per un sabato sera, giusto per bere una cosa e conoscerci meglio. Appuntamento fuori dalla metropolitana, mi vengono a prendere con un'utilitaria scassatissima, ma i loro sorrisi mi infondono grande fiducia.

Alessandra e Silvio (nomi di fantasia) sono una coppia sulla trentina. Lui bassetto, un po’ tondo; lei piccolina, un ovale dai lineamenti marcati incorniciato da un caschetto nero, un bel culetto, seno piccolo. Giunto a casa loro, mi fanno accomodare nel salotto, e di fronte ad un buon rhum , si inizia a chiacchierare del più e del meno; il primo a rompere l’imbarazzo è Silvio, che, evidentemente avvezzo a queste situazioni, mi chiede un po’ dei miei gusti sessuali, delle mie precedenti esperienze, e mi racconta un po’ dei loro trascorsi; nel frattempo, Alessandra è seduta sul divano al mio fianco, e mi sta sfiorando il braccio sinistro.

All’improvviso Silvio mi chiede cosa penso della sua donna. Alessandra lo prende come un segnale, e mi porta la mia mano sinistra sulla sua coscia. Un istante dopo la sto baciando con trasporto, con Silvio dall’altro lato del salotto che ci osserva. Sparito l’imbarazzo, mi avvento su Alessandra, e le sfilo la camicetta: come avevo intuito, non indossa il reggiseno. Nemmeno lei perde tempo, e subito sento la sua mano sul pacco. Mi blocca, mi sfila i jeans, è questione di un secondo, la mia cappella sparisce nella sua bocca ingorda; mi succhia come se fosse un bisogno vitale, ha fame di cazzo, lo leggo nei suoi occhi...tra me e me penso: “ecco una femmina che sa davvero come si fa un pompino” Se lo lascia scivolare nella gola, mi piace sentire il glande stretto, al caldo… mi sembra quasi di scopare! Le metto una mano nelle mutandine…è deliziosa, liscissima, non ha un pelo! Rimango basito quando sento i suoi umori sulla mia mano, non mi è mai successo di stare con una donna che si bagna così tanto durante un pompino! Le tolgo il perizoma, scendo tra le sue gambe, e davanti agli occhi mi si presenta uno spettacolo: una fica bella, con le labbra precise, simmetriche, non troppo scure…mi tuffo con la lingua sul quel paradiso, mentre la sento agitarsi e sospirare.

Adoro leccare, mi piace avere la sensazione di condurre il gioco, scegliere come e quanto stimolare la mia partner; è un piacere da animale, che solletica le sfumature più primitive del mio carattere, e poi c'è tutta una dimensione di desiderio che mi si innesca con l'odore di una donna eccitata e che non sono assolutamente capace di raccontare… Effettivamente le erezioni più vigorose le ho proprio mentre lecco.

Silvio inizia a fare delle foto con la digitale,e lei continua a sbrodolarsi! Le metto un dito dentro, e lei continua a bagnarsi e a mugolare. Le porto le dita zuppe dei suoi umori alla bocca, le forzo le labbra serrate; finge di non volere, ma cede, mi lecca le dita, me le succhia: “ Non lo faccio mai…” mi dice, con uno sguardo malizioso.

Silvio posa la fotocamera, e le offre il suo membro: è piccolo e tozzo, Alessandra ne approfitta per farlo sparire completamente dentro la sua bocca. Ora è lei che ci guida…ci fa sedere sul divano, e a turno si dedica ai nostri cazzi. Ma è un crescendo di libidine: sempre con il mio uccello tra le labbra, porta le mie mani sulla sua testa…è un chiaro invito a scoparla in bocca! Sento la sua gola che cede sotto le mie spinte vigorose, sento il mio cazzo scivolare sempre più a fondo! E i colpi si susseguono, sempre più forti e decisi. Mi sta facendo impazzire, non resisto, vorrei venirle in gola! “sborrami in faccia, voglia la tua sborra in faccia” mi incita la vacca… Balzo in piedi, lei in ginocchio davanti al mio uccello teso…esplodo! Due o tre fiotti, densi, le segnano il viso. Le compare un’espressione maliziosa, mi lecca via qualche goccia dal glande, si alza e bacia il suo uomo. Si stacca, e scandendo bene le parole, gli chiede: “ Sentito il sapore di uomo?”

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