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Prime Esperienze

Marco il fotografo - 4 L’aperitivo


di Nedobi
24.07.2023    |    3.830    |    3 9.7
"Mangiarono cena chiacchierando per la prima volta della loro vita..."
Parte 4…

Passarono soli 2 giorni prima che il telefono di Marco suonasse, sul display la notifica mostrava il nome di Vanessa seguito da -Ciao Marco, vorrei appendere alcune delle foto che hai scattato in casa mia, passeresti domani sera da me a cena così ne parliamo? Vieni a Villa Maliosa, sicuramente troverai dov'è -
Marco leggendo il messaggio sentì salire dentro un gran entusiasmo, pensò a villa Maliosa, in realtà la conosceva, era una villa in collina dove, una volta all'anno, le porte erano aperte al pubblico per mostrare i quadri e le sculture conservate al suo interno... Se la prese con se stesso per non essere mai andato, magari l’avrebbe incontrata prima quella donna.

Passò l'intera giornata successiva a prepararsi all’appuntamento e pensare cosa mettere, voleva essere impeccabile, si recò all’enoteca in centro città per comprare una bottiglia di Champagne e dal fiorista per farsi confezionare un mazzo di rose rosse.
Alle 19 in punto era davanti al cancello dell’imponente villa, suonò il campanello e dopo pochi secondi le pesanti porte in ferro battuto si spalancarono davanti a lui, con il cuore in gola sali in macchina e guidò lungo il viale alberato che conduceva all’ingresso della villa di evidente stile romano.
Un'ampia scalinata conduceva alla porta principale, suonò il campanello e non dovette aspettare molto prima che Vanessa si presentasse sulla soglia, per l’ennesima volta rimase senza parole, la donna indossava un collant scuro e sopra un ampio maglione di lana grigio chiaro che arrivava fino a metà coscia, Marco non poté far altro che notare come nonostante la semplicità la donna apparisse molto sensuale.
Vanessa fece cenno al giovane di seguirla, attraversarono un ampio salone con al centro un pianoforte bianco, in un angolo della stanza era presente una statua raffigurante un uomo che tendeva la mano verso l’angolo opposto dove era presente una seconda statua femminile nella stessa postura.
Una cascata d’acqua correva su un vetro che spariva nel soffitto, ai piedi della fontana, un’ampia scala di marmo nera di forma circolare portava alla balconata superiore, dove erano visibili molti quadri esposti sulle pareti.
I due presero una porta laterale e percorsero un breve corridoio, entrarono in una stanza decisamente più moderna, una cucina a vista in acciaio si affacciava su un grande salone con ampie vetrate che si aprivano sulla piscina esterna illuminata da luci blu, in un angolo della stanza un grande camino acceso, circondato da due ampi divani.

Vanessa, da buona padrona di casa, invitò il ragazzo a sedersi, si fece consegnare la giacca e dopo averla appesa in un armadio tornò da Marco che le porse la bottiglia e i fiori, Vanessa li prese, ringraziò e si incamminò, accentuando visibilmente l’ondeggiare dei suoi fianchi, verso il bancone della cucina dove due calici aspettavano di essere riempiti.
Marco non capiva se il calore che sentiva arrivasse dal camino o da dentro di lui, non sapeva cosa sarebbe successo quella sera ma desiderava ardentemente far sua quella donna e non aveva intenzione di aspettare oltre, aveva desiderato quel momento per troppo tempo.
Si diresse verso la cucina, poggiò delicatamente le mani sulle spalle della donna e la girò a se, Vanessa, presa alla sprovvista, lo guardò negli occhi e ne vide il desiderio, Marco spostò le mani sui fianchi di lei e la sollevò di peso portandola a sedere sul bancone della cucina, e senza mai staccare gli occhi dai suoi si avvicinò e la baciò sulla bocca.
Le sue labbra erano morbide, la bocca calda, le loro lingue si intrecciarono in un bacio che durò diversi minuti.
Quando si separarono, Marco, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di lei, afferrò i lembi del maglioncino e lo sollevò con movimento deciso fino a sfilarlo dal corpo della donna, finalmente davanti ai suoi occhi si mostrava il generoso seno tondo e sodo, sormontato da areole che sembravano cerchi perfetti e al centro capezzoli piccoli e chiari.
Marco li osservò quasi incantato e poi tornò a baciare la donna sulle labbra, questa volta fu un bacio fugace, la sua lingua si spostò sulla guancia e verso l’orecchio della donna, le sussurrò solo 2 parole - ti desidero - e poi riprese la sua discesa verso il collo e poi passare ai seni.
Voleva esplorare quel corpo perfetto baciandolo e leccandolo in ogni suo centimetro, non aveva fretta, voleva scoprirlo in ogni sua parte, sentirne ogni profumo e ogni sapore.
Raggiunse un seno e iniziò a solleticarne il capezzolo con movimenti rotatori, alternando la direzione e mordicchiandolo per poi fare la spessa cosa con l'altro.
Passava da un seno all’altro senza mai staccare le sue labbra da quel corpo e quando valutò essere abbastanza decise di proseguire la sua discesa verso l’ombelico dove si soffermò nuovamente, con le mani afferrò i collant e li sfilò insieme alle mutandine lasciando cadere tutto a terra. Si allontanò per un secondo, voleva ammirare quella donna in tutta la sua bellezza, nudo davanti a lui quel corpo era perfetto, si tolse rapidamente giacca e camicia per poi tuffarsi nuovamente nella sua esplorazione, riprese da dove aveva lasciato con piccoli baci sull'ombelico per poi passare verso il pube, con la lingua solleticò l’interno coscia, ma non si fermò, continuò a scendere accompagnando il movimento con la sua mano lungo la coscia della donna, fino ad arrivare alla sua caviglia, iniziò a baciare e leccare i suoi piedi così come aveva fatto la prima volta, prima uno poi l’altro, il tallone, la pianta e le dita una ad una, la donna ansimò.
Quando Marco reputò essere abbastanza prese a risalire per l’altra gamba deciso ad arrivare al centro dei suoi desideri. Arrivò al pube e si fermò un attimo per contemplarlo, lei era bagnata, lo vedeva chiaramente, guardò il sesso della donna, sembrava quasi pulsare, inizio a solleticarne il perineo e la vide cedere. Vanessa inarcò la schiena all’indietro, dalla sua bocca uscì un gemito.
Marco non perse l’attimo, si avvicinò alle grandi labbra della donna, e inizio a solleticarle con la lingua, fece questo per alcuni attimi prima di spingere la lingua più a fondo, sentiva il corpo della donna tremare, decise dunque di terminare il suo lavoro passando al clitoride, lo prese tra le labbra succhiando con delicatezza.
Lei, ormai al limite, afferrò i capelli del ragazzo e ne spinse con forza la testa verso il suo sesso, Marco accelerò i suoi movimenti, pochi istanti e l’orgasmo l’avvolse. Questa volta fu Marco a sorridere, ma non aveva intenzione di staccare le sue labbra così presto da quel corpo, ripercorse la strada che aveva fatto poco prima fino a raggiungere il suo viso e la baciò.
La donna era stesa sul tavolo, si lasciava baciare senza reagire, ancora scossa dall'orgasmo si stava godendo i brividi che percorrevano il suo corpo e appena sentì le forze tornare, aprì gli occhi in direzione di Marco e ancora distesa sul tavolo allungò un piede verso il suo pacco che come immaginava era duro.
Prese a sfregare il collo del piede sul cavallo dei pantaloni, lo guardò negli occhi, gli sorrise e si mise a sedere, gli slacciò i pantaloni e ne infilò la mano, quello che cercava era li ad aspettarla, lo afferrò saldamente in mano e lo estrasse iniziando un lento movimento di masturbazione dalla punta fino a scoprirlo completamente. Marco alzò la testa, la guardò e ripresero a baciarsi. Ad ogni suo gemito, lei rispondeva aumentando velocità e intensità del suo massaggio finchè Marco venne sparando il suo seme denso e abbondante sul tavolo della cucina.
Vanessa lasciò la presa, si avvicinò all’orecchio di Marco e sussurrò “Ora che abbiamo fatto l'aperitivo direi che possiamo cenare” Si alzò e senza vestirsi si diresse dietro il bancone, dove indossò un grembiule e iniziò ad armeggiare con il tagliere.
Marco si ricompose e si mise ad osservare la donna destreggiarsi ai fornelli.
Mangiarono cena chiacchierando per la prima volta della loro vita. Nei loro occhi era evidente il desiderio, l'aperitivo era stato solo l'inizio, li aspettava una lunga notte.


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