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Prime Esperienze

Miriam e il gioco


di Ralphluckies
16.04.2024    |    19    |    0 8.0
"Mi rispose con milioni di domande, a cui non diedi minima risposta e alla fine accettò sulla fiducia..."
A volte le cose capitano così, senza nessuno motivo o particolare ricerca, ma se si è abbastanza ricettivi la natura fa il suo corso.
Così ho conosciuto Miriam. Cioè il suo nuovo lato, perché lei la conoscevo già da molto tempo. Sposata e con figli. Essendo colleghi in ufficio più volte si finiva a tirar tardi, e a volte si decideva di continuare la discussione di lavoro davanti a un buon aperitivo.
Aperitivi che poi qualche volta finivano molto tardi, brilli a cercare qualcosa da mangiare.
È una di queste sere che chissà come si finisce a parlare di sesso, con lei che mi confessa le sue insoddisfazioni, o per meglio dire, fantasie non soddisfatte, la voglia di novità e di desideri e situazioni a cui pensava costantemente ormai.
E così via iniziammo sempre più spesso a parlare da confidenti, con naturalità sincerità e poco imbarazzo, un po' tra le risate delle cose che avremmo voluto fare e con chi e via dicendo.
Poi la svolta. Lei becca lui con un altra. Casino immondo.
Ormai da confidente e amico la consolo, cerco di farla reagire, l’aiuto e la sostengo interrompendo di fatto ogni discorso sul sesso che ormai eravamo abituati a fare.
Passano i mesi e una sera in un fine settimana mi scrive dal nulla che è a casa ubriaca, che non ne può più, è sola, ha voglia ma vuole che qualcuno la paghi, vuole usare ed essere usata come una escort.
Io da buon simpaticone gli scrivo “Dai allora mandami il listino e vediamo che si può fare”.
Mi risponde con un “50 euro e puoi farmi tutto quello che vuoi, entri mi paghi io non dico una parola finché non te ne vai”.
Qui è doveroso, fare un passo indietro. Miriam è una ragazza madre, ora ha 34 anni, fisico perfetto, terza di seno amante della moda, si veste sempre in modo particolare, non ama il reggiseno ma nemmeno scollature e vestiti troppo corti ma, nonostante ciò, quando passa tutti sono sempre li a girarsi.
Insomma, è davvero bella. Una donna bella e vera.
Quella sera rimango di sasso, non potendo muovermi per destare sospetti, dovetti rinunciare e feci cadere la cosa così cercando di tergiversare: “Non questa sera Miriam, non posso, ma se vuoi ti posso mandare qualcuno”
Quei 50 euro li avrei spesi volentieri, nonostante nella mia vita non abbia mai pagato nessuno per sesso, la cosa mi eccita. Averla, pagarla e farle tutto quello che mi passava per la mente era davvero un sogno.
Il lunedì seguente così, appena avuta occasione, la rincalzo davanti alla macchina del caffè al lavoro: “allora li abbiamo guadagnati sti 50 euro?” e lei “Dai, non fare lo stronzo, ero ubriaca.”
“E comunque no. Poi davvero è incredibile sembrate tutti morti di figa a parole e poi quando vi si presenta l’occasione state li come degli allocchi”
“Miriam, davvero?”
“Si”
“Bene allora fammi organizzare la cosa, vuoi sentirti puttana e vuoi farti pagare?”
“Si si organizza pure quello che vuoi, voglio proprio vedere. Almeno male che vada mi tiro su qualche soldo extra”
“ok, facciamo così, organizzo il tutto e ti faccio sapere con un po' di anticipo tu tieniti pronta.”
“Si si, bravo ma magari prima che non torni di nuovo vergine”.
Spavalderia e personalità, Miriam in persona.
Passò quindi qualche giorno in cui non ne parlammo più, ma dietro le quinte io continuavo a lavorare. Dopo un po’ finalmente il mio diabolico piano prese forma.
Dopo circa una settimana e mezza, le scrissi una mail in cui le chiedevo di presentarsi ad un determinato indirizzo a una determinata ora e con un determinato outfit.
Mi rispose con milioni di domande, a cui non diedi minima risposta e alla fine accettò sulla fiducia.
La sera stessa suonò al campanello di un appartamento in centro, molto signorile di un mio amico.
Le dissi che sarei sceso e di aspettarmi nell’androne dell’ingresso.
Uno spettacolo.
Aveva rispettato l’outfit se non per la minigonna (non c’era proprio verso con lei).
Tacco alto gonna lunga con uno spacco che gli arrivava fino quasi alla vita e una maglia completamente aperta nella schiena scollata il giusto per far intravedere la completa assenza di reggiseno. Capelli raccolti, rossetto rosso e ombretto che faceva praticamente balzar fuori i suoi occhi azzurri.
Avevo immaginato un outfit da escort ma a me sembrava più una modella o un’attrice pronta per il red carpet.
“Ciao Miri, ecco. Più o meno le cose stanno così. Qui in mano ho 1500 euro. Sopra ci sono 4 persone. Ho fatto una piccola asta ognuno si è comprato una tua prestazione”
“Ma, ma … davvero? ma tu sei pazzo! Ma chi sono???”
“Ahah sai come sono, che ti aspettavi una serata romantica con me? Io sono impegnato, più che altro mi godrò questo spettacolo e poi vedremo… ma bando alle ciance… se tu che devi decidere, se ora prendi questi soldi accetti di fare qualsiasi cosa per cui loro abbiamo pagato, tranquilla nessuna cosa violenta, io vigilerò il tutto e non sentirai mai la loro voce, sarò sempre solo io a parlarti e interagire con te”
“No vabbè, non se sei un cretino o un genio, ma chi sono queste persone?? dove le hai trovate??”
“Non posso dirtelo, potrebbero anche essere gente che conosci, ma tu non lo saprai mai e loro non potranno mai dire cosa è successo questa sera, te lo posso garantire. Se ora prendi questi soldi io ti bendò qui e ti sbenderò sempre qui alla fine di tutto”
“Conosco??? ma mi sputtano così… ma…”
“Ti assicuro che ho pensato a tutto, non potranno proferire parola, non potranno in alcun modo fare foto, video ecc., al max ti guarderanno con occhi diversi, ora prendere o lasciare, volevi fare la escort? volevi essere usata… ti sto dando molto di più”
“Cazzo….ti prego… tu sarai li? davvero?”
“Si”
“Fanculo e sia”
E così sia.
Miriam accetta la proposta. Mi chiede ancora la sicurezza che nessuno dei presenti faccia foto e video e a sicurezza ricevuta, con i soldi in mano, si fa bendare.
La guido verso l’ascensore. Entriamo e gli chiedo le mutandine come riconoscimento del mio lavoro svolto “Non voglio che lassù qualcuno le sciupi”.
Senza battere ciglio se le sfila e me le porge. Vedo in anteprima la sua passera perfettamente depilata. Le mutandine sono più che una prova. Sono umide. Miriam è eccitata.
“Calma Miriam, siamo solo all’inizio” gli dico ridendo.
Arriviamo al piano, l’accompagno all’ingresso e il fruscio si fondo si placa.
Silenzio e un’aura di eccitazione pervade la stanza.
“Gentiluomini la signorina ha accettato la vostra onorevole proposta, ognuno avrà ciò per cui ha pagato”. Parte un applauso.
“Bene Miriam ora spogliati”
Non se lo fa ripetere due volte, in una danza ipnotica si toglie tutto mostrando il suo fantastico corpo, le sue forme perfette e la sua figa che brilla.
“Bene cari ospiti come abbiamo precedentemente concordato, sarò io il master di questa serata, ricordo le regole, ognuno avrà ciò per cui ha pagato, non potrà avere altro e potrà rivolversi solo a me per ogni comunicazione, nessuna interazione oltre per ciò che avete contrattato e pagato sarà permessa”.
Miriam è al centro alla stanza, non vede nulla e sente solo me.
“Bene Miriam a te la scelta, da dove vuoi iniziare da chi ha pagato meno o da chi ha portato via la posta più alta”
“Beh, dipende da quale parte di me hanno preso”
“Mi spiace ma lo scoprirai solo al momento con l’entità della somma”.
“mmm allora iniziamo dal più basso
“Bene, allora in ginocchio”
Miriam risponde al comando”. Bella e sottomessa, mi avvicino al suo orecchio.
“Miriam lui non ti conosce, ha visto delle tue foto su internet ed è rimasto affascinato dalla tua bocca, ha pagato 150 euro per un pompino. Ti verrà in faccia e con la lingua dovrai completamente pulirgli il cazzo, capito?”
La sua voce nella risposta trema “ehm si.. è pensavo a qualcosa che cioè...”
“Miriam non ti hanno pagato per tentennare... devi fare quello per cui sei stata pagata, i patti erano questi, se vuoi puoi ancora ritirarti ma qui finisce la serata e qui spariscono i soldi"
Non ha il tempo di replicare che ha il cazzo in bocca del primo cliente.
Inizia in modo timido, ma piano si lascia andare.
Il primo cliente è un ragazzo di 30 anni trovato su internet su una bacheca su cui avevo messo un annuncio.
Non molto fisicato con un cazzo di dimensioni modeste, ma molto autorevolmente comincia a farsi leccare bene l’asta.
La tira fuori più volte dalla bocca di Miriam e sbatte il cazzo con forza sulle sue guance.
Miriam cerca di aiutarsi con una mano, lo sega e lo spompina sempre in ginocchio e sempre più velocemente.
Comincia ad eccitarsi, con l’altra mano comincia a toccarsi.
Tutti gli altri si godono lo spettacolo. Miriam aumenta il ritmo, e il primo cliente sembra sul punto di cedere. Allontana la mano di Miriam e con forza tira la sua testa verso il suo bacino. Incomincia così a scoparla letteralmente in bocca, Miriam arranca la si sente tossire, riesce solo a respirare dal naso.
L’avventore non gli da un attimo tregua per poi ricominciare a infilargli il cazzo in bocca, sempre più in profondità.
Pare voglia sfondargli la gola.
Miriam rantola, ha i conati, ma l’avventore non molla esce giusto un attimo prima di venire in modo copioso su tutta la faccia.
Miriam inerme cerca di riprendere fiato. L’avventore mi fa un cenno e mi avvicino.
“ok Miriam è ora di pulire tutto”.
Il cliente si siede, guido Miriam a carponi e inizia il lento lavoro di pulitura.
Lecca tutta l’asta, dall’alto verso il basso, ciuccia per bene la cappella e le palle. L’avventore ne approfitta e ripassa il cazzo sulla faccia di Miriam dove il suo succo cola copioso facendo così che lei debba ripetere più volte tutta la procedura.
Miriam lecca tutto e ingoia, non ne lascia una goccia, si ripulisce le labbra finché con un cenno di assenso il primo cliente mi fa capire di essere soddisfatto.
“Ottimo Miriam, il primo tuo cliente è soddisfatto, ora ti porto in bagno per darti una ripulita”
La chiudo in bagno, è nuda e mezza sconvolta. Le tolgo la benda, adatta gli occhi alla luce, mi vede e si rende come improvvisamente conto di essere completamente nuda davanti a me, cerca di coprirsi.
“Ahha davvero Miriam? Su hai 5 min per risistemarti, il tuo secondo cliente ti aspetta”.
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