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Prime Esperienze

…tardo pomeriggio tra i colli in locali padovani (…segue)


di dami4u
06.12.2021    |    4.354    |    0 8.8
"Lei inizia una massaggio molto dolce, non energico, che ha lo scopo di essere rilassante, eccitante, me lo godo tutto e i pensieri corrono però alla..."
Appena rivestito ed uscito dall’area spa, ancora con in testa l’immagine presa da dietro di questa femmina dalla grande sensualità in un corpo minuto che mi ha piantato lì con una venuta abortita e carico di voglia.mi reco nella zona bar per bere qualche cosa di rinfrescante, forse una manciata di cubetti di ghiaccio nelle mutande avrebbe aiutato di più, ma ci accontentiamo di un’acqua tonica.

Mi guardo in giro e vedo qualche coppia appartata che si diverte con giochi a 4 guardo un po’ questi intrecci di sesso ma poi mi sposto verso la zona spa e vedo una ragazza dai tratti sudamericani seduta vicino al lettino dei massaggi. Faceva parte dello “staff” quindi ipotizzo sia lì per dar sollievo in “situazioni di emergenza”.
Mi avvicino e mi saluta sorridendo, io contraccambio il sorriso e il saluto. “Vuoi un massaggio?” e io “non aspettavo altro, sono molto teso, grazie”.

Quindi mi spoglio e mi stendo sullo stesso lettino di prima questa volta a pancia in giù. Lei inizia una massaggio molto dolce, non energico, che ha lo scopo di essere rilassante, eccitante, me lo godo tutto e i pensieri corrono però alla mogliettina traditrice di poco prima, ancora vedo il culo fantastico, e piantato nella sua fica il mio cazzo che entra ed esce...
…”Girati dai!” ed io eseguo lentamente senza discutere anche se con un ultimo leggero velo di timidezza nel mostrarle che mi è venuto duro, anche se lei non sa che più che le sue abili mani che da dietro mi accarezzavano le natiche e le palle, erano i pensieri nella mia testa a testa ad eccitarmi, senza nulla togliere ovviamente alla sua abilità.

“Non parli tanto", mi dice lei. “Sei molto brava...” replico io “…mi stai proprio rilassando”.
“Ma lui è teso poverino” dice lei guardando il mio membro e sorridendo mentre iniziava a massaggiare i miei pettorali con movimenti circolari...
“…ha avuto un pomeriggio un po’ duro!"

Nel frattempo vedo con la coda dell’occhio una figura femminile seduta a qualche metro di distanza girata verso di me che guarda la scena. Quando vede che mi volto verso di lei distoglie lo sguardo e io di riflesso inclino la testa indietro e socchiudo gli occhi. Il massaggio rilassa quasi tutto il mio corpo ed è piacevole il mio pene rimane turgido e pieno.

Sono lì con gli occhi chiusi e sono curioso di vedere l’espressione di donna latina, quindi schiudo leggermente gli occhi per non farmi vedere, e carpire la sua espressione e mi accorgo che sta fissando con un sorriso stampato in bocca verso il punto dove c’era prima la donna. Allora molto lentamente sempre facendo finta di niente ruoto la testa verso destra, per capire chi o cosa stesse guardando, tengo gli occhi solo leggermente aperti e vedo questa donna bionda, matura, con un bel fisico che si può intravedere sotto il vestito blu intenta a fissare le mani della massaggiatrice, poi alza la testa e passa lo sguardo dalle mani agli occhi della latina, in modo quasi timido, e questa passa dal massaggiarmi le cosce ad impugnare il mio cazzo e lentamente a menarmelo con un mio leggero sussulto.
Apro gli occhi e la guardo ma lei continua a fissare la donna seduta questa fissa ora il mio cazzo quasi ipnotizzata.
“Ti piace?” io non rispondo dato che non credo stesse parlando con me, guarda la donna e le dice, "avvicinati dai…!” e questa dopo un po’ di esitazione si alza e fa alcuni passi verso di me, fermandosi a un metro dal lettino, senza dire nulla.

“Vuoi aiutarmi?” ma la donna bionda con li vestito blu non risponde guarda.

“A te dispiace se mi da una mano” rivolta a me.

“No, per niente…” replico io.

Questa donna, guardandola meglio, deve aver avuto una ventina d’anni più di me ma aveva un fisico molto tonico, la pelle lasciava trasparire i segni dell’età ma le cosce erano sode e sotto quel leggero vestitino estivo s’intravedevano due seni pieni e sodi.

Continuava a fissarmi, io stavo li fermo e la massaggiatrice continuava il suo lavoro...

“Sei sicura che non mi vuoi aiutare, non essere timida!” ma non arrivava nessuna risposta e lei accelerava il movimento di su e giù, fino a che io sentivo arrivare l’irrigidimento che anticipa l’orgasmo e poi lo schizzo di sbarra sugli addominali che sono passati da rilassati a tesi.

“Bene!” dice la massaggiatrice, che nel frattempo mi ha passato della carta per pulirmi, “Grazie sei un tesoro!” replico io.

Dopo qualche istante mentre mi stavo alzando la donna cambia lato e mi guarda lavarmi e rivestirmi, poi prima che io finisca lascia la zona spa recandosi nella zona bar.

Una volta finito mi sposto anche io in quella direzione, poi vado a pascolare un po’ nel giardino estivo, mi intrigava in qualche modo questa signora matura, avvolta in un mix di timidezza e voglia. Rientro quindi nella zona chiusa ed inizio a fare un giro del priva che ha una struttura appunto a “giro” con due ingressi adiacenti che permettono di fare un percorso circolare. Guardo in giro e ci sono poche coppie intente a giocare, poi verso la fine vedo una stanza un po’ più affollata ma non vedo dentro la signora in blu che cercavo.

Mi soffermo un minuto a guardare una biondina 40enne che geme sotto i colpi di tizio sui 55 molto impegnato nel suo lavoro e poi, mentre mi sto girando per uscire dalla porta con tendina de delimita il priva a due metri da me, vedo entrare la tanto bramata signora, che fa due passi lenti un po’ spaesata dal cambio improvviso di luce, ovvero dal chiaro del bar alla luce molto tenue del privé, e avanza con una mano in avanti, come per evitare di urtare qualche cosa, io sono rimasto immobile e, abituato a quella scarsa luminosità da un po’, vedo che si muove dritta verso di me fino a toccarmi ed fermarsi a pochi centimetri da me.
“Scusa!” dice lei.
“Scusa tu...” replico io, “..tutto ok?"
“Si, solo che non vedo niente, mi sto abituando ora al buio!"

Qualche istante in silenzio e percepisco dal suo sguardo che sta iniziando a focalizzare e capire chi sono. La vedo leggermente imbarazzata quindi per stemperare mi presento e chiedo il suo nome, Lei mi risponde.

“Ti stai divertendo? Com'è il tuo pomeriggio?” chiedo io.

“Discretamente…” risponde lei continuando a scrutarmi.

“Discretamente bisognerebbe che diventasse bene, però!” e mentre controbatto appoggio delicatamente la mano sinistra sul suo fianco, per capire come reagisce e se la cosa possa infastidirla. Ma lei a parte un piccolissimo sussulto, forse più di sorpresa che altro, non si muove e continua a guardarmi gli occhi e il viso. Decido quindi di appoggiare anche la mano destra sul suo fianco, e sento una vita stretta. Con il tacco 12 è pochi centimetri più bassa di me, mi appoggia le mani sulle spalle, lateralmente e mi tasta le braccia, poi lentamente ripete il mio nome e si avvicina accostando le sue labbra alle mie, in modo delicato, per vedere cosa faccio, appena le labbra si toccano le schiudo e piano piano la sua lingua calda cerca la mia, che non si fa attendere. Poi avvicina con un mezzo passo il suo corpo al mio e continua in bacio che monta di intensità. Poi riferma e porta indietro la testa per guardarmi, porta le mani al mio viso e mi tira a se riprendendo l’intreccio di lingue appena interrotto.

Poi le mani si staccano dal mio volto e guidano le mie, ancora sui fianchi di lei verso il suo culo. Nel buio di quella dark room, con luci calde soffuse ho iniziato, dapprima piano, poi sempre più vigorosamente a tastarle i glutei, la schiena per arrivare ai seni sodi e abbondanti, forse una quarta, dalla forma perfetta ma naturali. Non ho mai visto una donna della sua età con un fisico così tonico, se non l’avessi vista avrei pensato palpandola ad una trentenne massimo. dopo qualche minuto si scosta e mi chiede di mettersi in una nicchia un po’ più illuminata e non in mezzo al corridoio, giustamente. Si posizione spalle al muro, mi tira verso di lei, e mi chiede: “Quanti anni hai?” Io replico: “33”!

Mi fissa con uno sguardo intenso misto di lussuria e disagio e mi dice “ho un figlio della tua età”. Per risposa le afferro una natica con la sinistra, un seno con la destra e riprendo a spingerle la lingua in bocca e limoniamo qualche istante. Ha capito che a me la cosa non disturbava, anzi, per un qualche motivo che non so spiegare già da bambino provavo un attrazione per donne ben più grandi di me.

Il mio cazzo era già duro da un po’, non gli serve molto anche se aveva schizzato poco prima, lei inizia a spingere il suo sesso contro il mio e strusciarlo in modo intenso.

“Sono già nonna… …ti eccita la cosa?!"
“Hai il corpo di una trentenne me lo hai fatto venire subito dure!"

“Dai toglimi le mutandine” dice lei.

Mi abbasso appoggiando un ginocchio a terra, le alzo il vestitino e dopo aver passato la mano un paio di volte sopra al perizoma, davanti, scosto l’elastico al centro infilando due dita per parte, arrivo ai fianchi e abbasso il perizoma scoprendo la sua fica depilata.

In sottofondo si sente una voce “Tra poco si chiude!!"

Faccio per allargarle dolcemente le ginocchia in modo da divaricare le sue grandi labbra, avevo voglia di infilare la mia lingua nel suo sesso, ma lei mi ferma e mi tira su dicendo “No, no, no no, faccio io… Tanti avrebbero voluto togliermi le mutandine, ma lo hanno fatto in pochi…” commenta lei, quasi a vuole sottolineare che si tratta di una eccezione alla regola.

Nel frattempo tenendosi in sulla mia cinta, va in ginocchio e guardandomi negli occhi comincia ad armeggiare con la cintura slacciandomi i pantaloni, li abbassa e passando la mano sopra ai boxer aderenti, come a pregustare il gioco di bocca s’inumidisce le labbra, poi abbassa anche le mie mutande trovandosi il cazzo che le punta verso la faccia già bello duro.

“È proprio dritto, come un gelato… …dai dammi un po’ di gelato!” e comincia a leccarmi la cappella per poi infilarsi il membro in bocca e partire con un pompino fantastico. Nel frattempo le sue mani avevano afferrato le mie chiappe e sentivo le unghie far presa e tirare il mio bacino verso di lei per infilarsi in bocca tutto il possibile.

Era avida di cazzo, la sua prima timidezza e titubanza erano cosa dimenticata, ora veniva fuori un appetito sessuale forse anche da tempo insoddisfatto.

Dopo poco ha iniziato ad aiutarsi con le mani, leccandomi le palle e masturbandomi per poi riprenderlo in bocca.

In sottofondo di nuovo “Tra poco si chiude!!"

“Dai voglio che vieni!” e dopo qualche minuto sento partire la contrazione muscolare che parte dalle gambe e cresce all’esplosione che lei riceve in bocca con un sussulto vittorioso.

 

Iniziano ad accendersi le lui, lei si è presa cura del mio pene lustrandolo con la lingua esperta.

Poi si è alzata ha rimesso il perizoma e e dopo che anche io mi sono ricomposto mi ha abbracciato.

Usciamo e lei mi racconta qualche sua vicissitudine personale, se non ci avessero invitati ad uscire avrei voluto scoparlae probabilmente anche lei.

Lei è salita in macchina con un amico, dalla situazione si vedeva che erano entrati assieme ma avevano poco a che fare tra loro. Io sono salito in moto e sono tornato a casa prosciugato.

Un pomeriggio che pareva partito male si è poi raddrizzato, due volte.

Mi sarebbe piaciuto rivederla in altre situazioni, ma la vita è così…

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