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Al lavoro terza parte


di troiaecuckpassivo
06.01.2024    |    353    |    6 8.5
"Lei resta in autoreggenti, scarpe altissime e strapon legato, si accovaccia sulla mia bocca e mi comanda di aprire il mio cesso..."
Giunta a casa, Simona trova il suo bravo Cuck a cui raccontare tutto quanto. La vedo vestita stranamente sexy per il lavoro e chiedo subito come mai... Non sono certo contrariato del suo vestire audace che, anzi, lo sollecito sempre ed in ogni circostanza ma sono felicemente sorpreso che lei rientri dal lavoro vestita in quel modo. Capisco subito che ci sarà qualcosa di interessante sotto. Lei toglie il soprabito e mi dice arrogante "vieni subito qui cornuto! Ma prima spogliati completamente." Eseguo eccitato il mio ordine e mi metto in ginocchio ai suoi piedi... Lei seduta comoda sul divano ed io nudo come un verme in ginocchio davanti a lei. Intanto, dice, " leccami la fica che sto impazzendo e devo avere subito un orgasmo" . Inizio a fare il mio dovere di cane da lecca e lei inizia a raccontare. Trovo le sue mutandine zuppe di umori e non appena mi comunica di aver fatto un pompino a Marco e mi dice dell'enorme quantità di sborra che ha avuto scaricata in bocca d'istinto mi precipito e baciarla per sentire se ancora si sente il sapore. Mi fa notare i capelli appiccicosi e mi sputa in gola la sua saliva che sa di cazzo ma poco di sborra... Peccato... A quel punto mi chiede di scoparla solo perché non ha scopato con Marco. Mi fa capire subito il mio ruolo di "riserva" ed io obbedisco infilando il mio cazzo nella sua figa fradicia. Mentre faccio del mio meglio Simona chiarisce subito che il mio cazzo, rispetto quello di Marco, é ridicolo ma, nonostante tutto viene tre volte in poco più di cinque minuti. Si dice soddisfatta chiarendo che non é certo per il mio cazzo ma per l'eccitazione provata nel pomeriggio al lavoro. Mi dice pure del macellaio e della sua determinazione di scoparselo presto. Io resto a cazzo duro e chiedo di farmi sborrare. Simona ride dicendo " forse non hai capito: se io appartengo a Claudia e lei a Marco e tu sei il mio zerbino é chiaro che hai dei nuovi padroni anche se loro non lo sanno e non sappiamo entrambi se vorranno usarti come meriti. Per adesso, se vuoi sborrare, lo farai come io desidero che tu lo faccia se sei capace". Detto questo va in stanza da letto e la sento armeggiare col la nostra borsa della trasgressione. Si ripresenta con lo strapon legato alla vita e mi dice di andare subito in bagno. Eseguo. Mi mette steso in doccia, sempre nudo come un cane. Lei resta in autoreggenti, scarpe altissime e strapon legato, si accovaccia sulla mia bocca e mi comanda di aprire il mio cesso. Spesso mi aveva minacciato di volerlo fare ma mai era successo sul serio. Mentre cerco di dare piacere alla mia padrona con la lingua mi sento inondare della sua piscia calda che mi riempie in un attimo la bocca ed inizia a scolare sulle mie guance bagnando tutto il viso ed i capelli. Il sapore é intenso, sa come deve sapere la piscia e tento di sputare. "Bevi cornuto!" Mi urla addosso come mai aveva fatto ed io obbedisco. Svuotata la sua vescica mi mette a quattro zampe sul tappetino della doccia, il mio cazzo pulsa e sta scoppiando, tento di toccarmelo perché sento che devo sborrare al più presto e lei mi da un colpo di cintura impedendomi di muovermi. Si bagna due dita e me le ficca in culo senza complimenti, poi tre, poi quattro.. Vuoi sborrare? Mi chiede ironica... Dovrai farlo come dico io, senza toccarti, senza che io ti tocchi e solo col cazzo di gomma in culo.. Detto questo mi punta lo strapon e con delicatezza lo fa entrare tutto fino alle palle.. É un cazzo da 22 cm nero e grosso che mi fa male entrando. Poi mi rilasso e lei inizia a pomparmi come un'indemoniata. Ormai sono spaccato e lei lo fa entrare ed uscire completamente sempre con più forza fino a quando una scarica di colpi di reni assestati con particolare violenza mi provocano un intensissimo orgasmo. Schizza la mia sborra sul tappetino del bagno senza che io possa in alcun modo controllare l'orgasmo. Lei si alza e comanda oggi dormi nudo e domani mattina mi porti il caffè a letto nudo e scalzo. Preparami i vestiti che indosserò per Marco e Claudia al lavoro. Niente perizoma. Io rispondo " si mia signora". (Continua)
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