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Compagna di scuola scopata a Parigi


di GG0301
25.04.2014    |    48.273    |    0 7.5
"E ricorderò per sempre il movimento che accompagnava ogni mia penetrazione..."
Parigi, hotel in periferia, gita dell'ultimo anno di liceo. Avevo una fidanzata ma sessualmente non mi ha mai soddisfatto per quanto potesse sembrarne capace; avevo una compagna (amica strettissima) che scopava come una cavallina per quanto potesse sembrare una santa.

Da settimane cresceva il suo interesse verso di me e, ad essere sincero, qualche volta a guardarla mi veniva duro sotto il banco di scuola.
La prima notte a Parigi fu indimenticabile: ero in stanza con un mio caro amico che ben presto la lasciò entrare, uscendo a sua volta.

Eravamo coricati l'uno accanto all'altra, pronti quasi per dormire, ma ad un certo punto, sentito il fiato altrui troppo vicino, scattò il bacio. E il tradimento e la gran voglia fa sì che il cuore vada a 2000, come un cavallo infrenabile.

Inutile dire che da lì a passare alle toccatine, alle strusciate, il passo è stato brevissimo. Ma la cosa più bella, coinvolgente ed eccitante è stata sentirla sotto le mie mani: pelle liscia, corpo piccolo ma tonico, dura e determinata nelle forme, culetto bello marmoreo e seno......indescrivibile. Era grande, duro, con due capezzoli mai visti in vita mia, turgidi e dritti pronti da toccare, stringere e leccare.

Fica pelosa, accogliente: calda ed umida col passare della mia mano su di essa. La penetrai con le dita, gliele infilai fino in fondo, fino a farla venire la prima volta. Le levai la maglia e il reggiseno; nella penombra della notte vidi il suo seno, con quei meravigliosi capezzoloni. E ricorderò per sempre il movimento che accompagnava ogni mia penetrazione. Ad un certo punto mi disse "Quanto odio non poter urlare.." con un filo di voce, estasiata ormai..ed io "urla, ti faccio urlare io!".

Continuò così per un'ora. Intanto lei si avvinghiava a me con le gambe nude e facevamo petting. Mi bagnò con il suo liquido e ben presto fu capace di farmi venire.

Mi sussurrò "3 ad 1"..non capii..erano le volte che io feci venire lei e la volta che lei fece venire me.

Allora da quel momento si iniziò con la scopata seria, il mio cazzo dentro la sua fica stava così bene che non lo volevo uscire. era calda e bagnata, eccitante, stupenda. E anche se non avevamo preservativi ci andavamo dentro di brutto.

E così continuò per le successive 3 notti. Senza paura, senza freni: la terza notte si coricò accanto a me e dall'altra parte del letto c'era il mio compagno di stanza. Con questo tizio a pochi centimetri le sfilai il reggiseno e lo posai sulla mia valigia che stava al di qua del letto. Fatto questo infilai la mia mano sotto il suo bel pigiamino e cominciai a farla eccitare toccandole i capezzoli che in 20 secondi erano diventati appuntiti come spade. Era così vogliosa che mi prese la mano e la portò fino alle porte dell'amore, sulla sua patatina. Il mio compagno si allontanò dalla stanza, chiamato da altri, a quel punto, furono nuovamente orgasmi, spruzzi e sborrate, urli e sospiri.
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