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Elisa...finalmente


di icaro80
09.03.2009    |    34.125    |    2 7.9
"Questa fu la mia fortuna in quanto di lì a poco sentii aprirsi la porta ed entrò la sorellina di Elena che era rimasta in città in quanto il suo ragazzo non..."
La storia che voglio raccontarvi è accaduta la scorsa estate ed ora mi sono deciso a condividerla con voi. Come ogni estate io e mia moglie decidiamo di passare una parte delle nostre ferie estive nella casa al mare dei miei suoceri. A me l’idea non fa impazzire ma Elena, mia moglie (i nomi sono inventati!) insiste sempre in quanto abitando lontano dai genitori ne approfitta per passare una settimana con loro; per fortuna le ho dato retta.
Come facciamo spesso una sera siamo usciti a cena ed abbiamo bevuto parecchio, sarà stato il vino o la passeggiata notturna sulla spiaggia che alla mattina seguente non mi sentivo bene.
Per quel giorno avevamo organizzato una gita in barca con amici dei suoceri ma, per fortuna, decisi, sebbene ami molto la barca, che non sarebbe stato il caso di andare ma insistetti perché Elena andasse lo stesso.
Fatta colazione i miei suoceri ed Elena si prepararono e partirono mentre io decisi di mettermi sul divano a guardare la televisione.
Questa fu la mia fortuna in quanto di lì a poco sentii aprirsi la porta ed entrò la sorellina di Elena che era rimasta in città in quanto il suo ragazzo non aveva ferie ma spesso si faceva la giornata al mare.
Le due sorelle sono molto diverse, Elena ha i capelli chiari, con un fisico asciutto, è elegante ma un po’ chiusa, mentre Elisa, con solo qualche anno di meno è mora non grassa ma formosa più sportiva ed aperta della sorella. Sono anni che le conosco e spesso le vedo girare per casa in intimo ed ho fatto non poche fantasie su quel bel corpo sempre in evidenza con l’abbigliamento da ragazzina … un bel culo tondo ed un seno che è una terza abbondante (Elena è quasi piatta).
Rimasta un po’ stupita perché non fossi in barca Elisa mi chiese come mai fossi lì e poi si offrì di aiutarmi; ovviamente ad una parola del genere ed osservando il vestitino corto appiccicato ai bei capezzoli per il sudore del viaggio in macchina mi sarebbe piaciuto tirare fuori la mia verga da 22 cm e vedere se una volta svuotata tutta non mi fossi sentito meglio. Di fatto però la rassicurai e le dissi di andare tranquilla in spiaggia o in piscina che tanto io mi sarei arrangiato. Lei disse che si sarebbe fatta una doccia e cambiata e che almeno la mattinata sarebbe rimasta in piscina tanto ormai erano le dieci passate e nel caso mi sarebbe stata utile.
Mentre si faceva la doccia ho preparato un caffè per entrambi; dopo pochi minuti mi sento chiamare. Era Elisa che mi chiedeva se potevo darle un mano ad allacciare il reggiseno.
Come detto non è la prima volta che la vedo poco vestita ed anche il seno sono abituato a vederlo in topless quindi mi sono presentato tranquillo in camera offrendole anche la tazzina di caffè. È stato per prendere questa che lasciò cadere “per sbaglio”il reggiseno. Le mie fantasie erano già volate a mille e probbabilmente il mio cazzo doveva iniziare a farsi notare bene sotto il costume aderente. Lei allora appoggiò la tazza e mi disse che forse sarebbe stato meglio che le legassi il costume anche se io le feci presente che non era la prima volta che la vedevo. Non so cosa era ma vederla così umida dalla doccia fresca che le aveva inturgidito i grossi capezzoli mi stava facendo scoppiare e vedere che accettava di rimanere in topless mentre beveva il caffè mi faceva sognare. Mi gustai un po’ tale visione e poi presi in mano il reggiseno per allacciarglielo; mi portai dietro di lei ma nel momento stesso in cui inizia a legarlo lei si sbilanciò indietro appoggiandosi a me.
Fu automatico, al contato della mia verga che già pulsava fremente con il suo culo spostai le mie mani sul davanti stringendo forte quelle due tette da urlo e strizzandole i capezzoli.
Pochi secondi e poi temendo le conseguenze mi ritrassi, lei si voltò, mi squadrò tutto, si soffermò ad osservare il mio cazzo sotto il costume, si avvicinò e mentre con un mano tastò bene il mio arnese con l’altra mi prese la testa per portarmi alle sue labbra.
Mentre continuava a masaggiarmelo mi iniziò a dire che spesso parlava con la sorella soprattutto nel periodo in cui ancora vivevano assieme e ben conosceva la mia dote e che si era resa conto come la guardavo, capii che la scenetta era stata voluta ed iniziai a tastarle nuovamente il seno per poi spingermi giù e vedere come era. Peccato scoprire che non era tutta depilata come la sorella in ogni caso la mia delusione durò ben poco dal momento che subito mi abbassò il costume e lo prese tutto in mano.
Ormai avevo capito che tanti miei sogni erotici si sarebbero realizzati e che mi sarei goduto una fantastica giornata.
Elisa è più giovane di Elena ma di certo esperta, l’ho sempre saputo che al di là di quanto mi diceva mia moglie la sorellina doveva essere una gran troia, esperta nella sega ben presto si inginocchiò davanti a me per farmi sentire quanto brava era anche con la bocca; si soffermò solo pochi secondi ad osservare come era bello grande il mio cazzo dicendomi che lo aveva notato subito che mi ero eccitato al suo ingresso in casa e che, beato me, era ora di provarla un bella verga come la mia, che certo, avrebbe potuto farsene di grossi anche in erasmus ma in fondo con me si sentiva più sicura la troietta.
È brava, iniziò subito facendo scorrere la lingua per tutta la lunghezza, arrivando alle palle per poi tornare indietro sino alla cappella … mi faceva impazzire e prese bene le misure e persa ogni remora iniziò a divorarlo in un avanti ed indietro che rischiava di farmi esplodere subito.
Volli allora iniziare a condurre io, mi stesi e la feci voltare in modo che potemmo iniziare un bellissimo 69; le avevo solo scostato lo slip del costume ma sebbene mi desse un po’ di fastidio nel leccarla non volevo interromperla; avevo capito come farla impazzire e mentre le leccavo la passerina tenevo duro quel culetto non magro ma da urlo comunque per poi continuare leccandole e solleticandole con la lingua e con le dita entrambi i buchi; lei nel frattempo gemeva e si faceva leccare gli umori mentre sentiva il cazzo sempre più pulsarle in bocca. Non riuscì a trattenermi oltre una decina di minuti ed alla fine le esplosi in bocca con mia grandissima soddisfazione.
Lei non si scompose nemmeno ed anzi mi strusciava e roteava sempre più quel culo davanti al viso in modo che il mio cazzo ridivenisse velocemente duro per scoparla veramente. Io ormai avevo perso totalmente la testa e nel giro di pochissimo fui pronto e la feci voltare per prenderla a pecorina in modo da gustarmi con gioia quel culo che spesso avevo sognato.
Sapevo benissimo che prendeva la pillola e quindi non mi preoccupai nemmeno di trovare un preservativo ma inizia a scoparla con foga più violentemente di come mai mi sono scopato la sorella. Sentivo la sua figa aperta ma e lubrificata abbondantemente ma le mie dimensioni e la mia foga la facevano comunque gemere di piacere e di dolore assieme.
Aveva tanta voglia e si capiva e dopo un po’ mi disse che voleva sentirlo tutto … mi distesi sul letto e lei dopo avermelo un po’ preso tra le sue tette che si riempirono di sborra e dei suoi umori gli si mise a cavalcioni sopra lasciandomi nel frattempo succhiargli e ripulirli le tette mentre con due dita le esploravo il buchino più piccolo … in questa posizione … vedendola cavalcarmi ed osservando il suo viso con un’espressione da troia e di lussuria assieme venni una seconda volta rimpiendole la figa.
Ci distendemmo stanchi nel letto non parlando ma ci scambiammo un bacio che esprimeva il nostro ringraziamento reciproco.
Ormai però la mia testa volava su un desiderio che avevo troppo assaporato e lei, ero sicuro, lo sapeva e lo voleva … ci guardammo e pensammo di farci un doccia assieme nella quale sempre più mi strusciai e le feci sentire sulla fessurina il mio gran cazzo. Senza nemmeno vestirci pensammo di mangiare qualcosa e di proseguire la nostra fantastica giornata …. ma questa sarà per la prossima storia…..
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