Racconti Erotici > tradimenti > IL MIO TRADIMENTO
tradimenti

IL MIO TRADIMENTO


di antoanto
19.02.2009    |    4.015    |    1 9.6
"Imbambolato e con le mani tremanti gli detti i soldi, e lei disse: ti aspetto fra dieci miniti nel bagno e guardandomi negli occhi aggiunse: cerca di venire..."
Certo che di troie in giro ce ne sono, ma come quella che ho conosciuto io è difficile incontrarne, quando meno te l’aspetti ti compare davanti e tutti i tuoi programma cambiano, la tua vita non’è più la stessa, ma ciò che conta è viverla per quello che ti dà, mi chiamo Antonio, ho 35 anni e vivo in un piccolo paese dell centro Calabria, sono sposato con una donna molto bella e fino al giorno che ho conosciuto quella strafica di Giorgia ero un straconvinto che non bisogna mai tradire la propria moglie quando la si ama, ma la situazione in cui mi sono trovato io mi ha portato a tradirla e a cambiare idea sulla fedeltà.
Ero stato invitato ad una festa in casa di amici, e come al solito ci andai in compagnia di mia moglie, c’erano molti invitati che non conoscevamo tra cui molte donne veramente molto belle, tra loro vi era Giorgia, splendida donna che si dava da fare per intrattenere gli ospiti e a presentarli tra di loro, indossava un elegante abito rosso che lasciava scoperto il fondoschiena veramente molto bello ed aveva uno spacco laterale che ad ogni passo lasciava scoperta gran parte della sua bellissima coscia, il suo ancheggiare metteva in evidenza due bellissime natiche che per un uomo era impossibile non guardare, tanto che quando si incontrava gli amici ci lasciavamo a delle battute tipo: non fossi sposato cercherei di conoscerla meglio, dovessi tradire mia moglie sceglierei lei, dopo mia moglie penso sia una delle donne più interessanti della serata. mi sono accorto che Giorgia sentiva i nostri discorsi ed era compiaciuta delle nostre battute, al che ho detto: inutile che fate programmi, secondo me quella è una donna con la testa sulle spalle, neanche vi vede. La prima a rispondere questa volta è stata mia moglie dicendo: quanto siete sciocchi, non avete capito che quella lì è una che ci sta, bastono pochi euro e la conquistate. A queste parole Giorgia (che si trovava di fronte a me) indirizzò lo sguardo verso mia moglie per un po’, poi guardò fisso me ed iniziò a scuotere la testa come a dire lasciamo perdere che è meglio.
C’ero rimasto male per le affermazioni di mia moglie, ma ero sorpreso per il comportamento elegante che aveva tenuto Giorgia ed avevo deciso che se si presentava la possibilità, gli avrei chiesto scusa per quello che aveva detto mia moglie.
Durante i balli cercavo di cogliere il momento buono per invitarla a ballare, visto che di tanto in tanto concedeva qualche ballo agli invitati, cosa che riuscì a Carmelo, uno degli amici del mio gruppo, ma mentre ballavano Giorgia rifila una sberla a Carmelo dicendo: queste proposte le puoi fare a quella Signora vestita in nero, riferendosi a mia moglie, e si allontanò da lui. La moglie di Carmelo reagì andandosene e quello stronzo la seguì supplicandola di fermarsi che non aveva fatto niente, che lui non aveva fatto nessun avance, ma lei non tornò indietro andando via e forse è stata la cosa migliore perché Carmelo la seguì.
Per fortuna la festa continuò senza problemi, dopo una mezz’oretta dissi a mia moglie che andavo a fumare una sigaretta in veranda e la invitai a seguirmi; rispose dicendomi che adesso incominciava a divertirsi un po’ e preferiva restare a ballare, quindi mi avviai in veranda, accesi la sigaretta e stavo guardando un bellissimo tramonto quando senti alle mie spalle: stupendo vero? Mi giro e vedo Giorgia, rimango un po’ spiazzato e non dico nulla, forse sono più stupenda io? O forse hai perso la parola per paura di quella stronza di moglie che hai? Faccio un bel respiro e rispondo: ti chiedo scusa per quello che ha detto mia moglie ma vedo che anche tu nel dire le tue opinioni non sei da meno. Questo è niente a confronto con quello che ho in mente di fare. Non capisco fu la mia risposta. Neanche il tuo amico ha capito niente, non mi ha fatto nessun avance, e oltre a prendersi un bel ceffone in viso ha il suo da fare con quell’altra troietta di sua moglie. Cosa? Fu la mia risposta, senza che lui ti abbia offeso tu le hai creato questo bel casino? È quello che vi meritate anche tu adesso pagherai le conseguenze. Ei, ei aspetta, cosa intendi dire, non vorrai creare dei problemi anche a me? Dipende da te, fu la sua risposta, e senza darti il tempo di replicare continuò: adesso mi dai 10 euro per un bocchino, altrimenti mi metterò a urlare che mi hai molestato. Rimasi senza parole, incredulo di quello che stava succedendo e prima ancora che potessi parlare lei disse: avanti tira fuori 10 euro o mi metto a urlare. Imbambolato e con le mani tremanti gli detti i soldi, e lei disse: ti aspetto fra dieci miniti nel bagno e guardandomi negli occhi aggiunse: cerca di venire altrimenti te la faccio pagare e si allontanò.
Rientrai in sala che ero tutto infreddolito, raggiunsi mia moglie e mi sedetti pensando a quello che era successo, mia moglie capì subito che c’era qualcosa che non andava e mi chiese se stavo bene, risposi di si, che avevo un leggero mal di pancia ma che non era niente di preoccupante, e per rassicurarla la invitai a ballare. Feci due balli e le disse: senti cara devo andare in bagno, torno subito. Sicuro che stai bene? Vuoi che venga con te? Ma no cara, non ti preoccupare, devo solo andare di corpo, stai tranquilla, le diedi un bacio e mi avviai verso il bagno.
Accanto alla porta del bagno c’era un atrio dove le donne hanno lasciato i soprabiti ed in mezzo a questi soprabiti c’era Giorgia che mi ha chiamato invitandomi a raggiungerla. Mi guardai intorno per essere sicuro che nessuno mi vedesse e mi infilai in mezzo ai soprabiti cercando di nascondermi dietro il più possibile, Giorgia era già in ginocchio, abbassò la lampo e tirò fuori il mia cazzo mezzo moscio, se lo mise subito in bocca e nel giro di mezzo minuto il cazzo conquistò tutta la sua grandezza tanto che Giorgia lo tolse per un attimo lo guardò e disse: però chi se lo immaginava, bello grosso e tosto come piace a me, se lo rimise tutto in bocca ed inizio un pompino come pochi in vita mia mi avevano fatto, la sua lingua percorreva tutta l’asta, per poi soffermarsi sulla cappella e fare un succhiotto da farmi tremare le gambe, per poi rimetterlo tutto dentro fino raggiungere l’ugola, fermarsi e poi dare l’affondo per raggiungere con le labbra la base del cazzo, poi lo lasciava uscire lentamente e ripeteva l’operazione, dopo tre-quattro volte non resistette più e liberai dentro la sua bocca un abbondante primo schizzo di sborra, lei per tutta risposta se lo ficcò fino in gola ingoiando direttamente gli altri schizzi, lo tirò fuori lentamente e lo ripulì per bene con la lingua poi si passò la lingua sulle labbra e disse: dammi il numero di cellulare o faccio vedere questo filmato alla tua mogliettina, e mi fa vedere il suo cell. che stava ancora filmando. Le ho dato il numero e feci appena in tempo a dirigermi verso la sala che incontrai mia moglie che stava venendo a trovarmi. Mi chiesi come mai ritardavo e le ho detto che ero un pò indisposto, mi chiese se volevo andar via e le rispose che non era il caso. Mi misi seduto e mia moglie non ancora convinta del mio stato di salute si sedette vicino a me, poco dopo squilla il mio cell. il numero era riservato, rispondo e dall’altra parte una voce femminile dice: mi faccio vivo io stronzo, goditi adesso la tua bella mogliettina. Guardo in mezzo alla folla e vedo Giorgia che guarda verso di me chiude il cell. e mi sorride girandomi le spalle. Rientrai a casa con mia moglie e andammo subito a dormire, a dire il vero io non ho chiuso occhio ripensando a quello che mi era successo e cercando il modo per uscirne fuori, mi addormentai che era quasi giorno e con la scusa che stavo ancora poco bene non andai a lavorare.
Dopo due giorni squillò il mio cell. era Giorgia, mi disse che nel primo pomeriggio del giorno dopo mi aspettava presso l’hotel ………… cercai di dissuaderla ma lei replicò: ricordati che ho un filmato.
Non mi restava altro che recarmi all’appuntamento e con la scusa che il giorno prima non ero andato a lavorare disse a mia moglie che avevo del lavoro urgente e che non rientravo per pranzo, cosi verso le 14,00 mi recai all’appuntamento, nonostante Giorgia fosse una gran bella donna , nonché una gran fica, avevo pensato di offrirle un pò di soldi pur di chiudere questa storia, ma quando mi trovai davanti alla porta n.6 dopo aver bussato senti Giorgia che mi invitava ad entrare e di chiudere subito la porta, entrai e subito chiusi la porta senza guardare avanti, nel girarmi restai a bocca aperta, quella magnifica creatura era sul letto a carponi, nuda con solo le giarrettiere, e con una mano muovendo l’indice mi fece segno di avvicinarmi. Mi avvicinai incantato dal suo meraviglioso culo, che lei faceva ancheggiare un po’ per darmi la possibilità di vedere anche un po’ di fica, tutto il discorso che avevo preparato non esisteva più, io non connettevo più, l’unica cosa che adesso esisteva era Giorgia, la sua bellezza inebriò la mia mente, non ero riuscito a dire nulla, il mio cazzo stava scoppiando, era da parecchi anni che non lo sentivo così duro e mi faceva anche un po’ male, ormai giunto a ridosso del suo corpo e appoggiai una mano sul suo culo quando lei disse: che cazzo fai, prima metti 10 euro sul comodino, la puttana si paga. Quella parola risvegliò i miei sensi, avrei preferito che non l’avessi detta, ma visto che si definiva tale decisi di trattarla male e le dissi: allora puttana per dieci euro che servizio offri? Fare l’amore stronzo, senza baci in bocca, mica siamo fidanzati e muoviti spogliati che non ho tempo da perdere. Mi spoglia in un baleno e le saltai addosso cercando con una mano la sua fica, lei sorrise e disse: ei, vacci piano non vorrai farmi godere subito, e poi un passo alla volta, prima voglio assaggiare il sapore di questo bel randello poi vediamo come lo sai usare e guardandomi negli occhi iniziò ad infilarselo in bocca, dapprima lo cosparse di saliva poi se lo infilava tutto dentro fino in gola per poi toglierselo lentamente facendo pressione con le labbra lungo tutta l’asta, si soffermava sulla cappella e alternava bacetti con il strusciare dei denti e guardandomi sempre negli occhi disse: te lo mangerei tutto, mi piace proprio, adesso prendimi, lo voglio in fica e si mise a gambe aperte sul letto. Avevo voglia di leccarla un po’, ma ero talmente eccitato che mi buttai su di lei e la penetrai brutalmente in un solo colpo che lei accusò bisbigliando:
mmmmmmm come lo sento tutto, siiiiiii cosiii dammelo tutto.
Si, gli risposi, te lo do tutto fino a romperti l’utero troia , siii, siiii, spaccami tutta, riempimi la fica di cazzo, non fermarti dai spingi più forteeeeeeeeeeeeee, ohhhhh siiiiiiii che belloooooooooo, cosììììììììììììììì continua cosìììììììììììììì e la sentivo sciogliersi sotto di me, accompagnava i miei colpi con il bacino e quando gli presi un capezzolo in bocca, incrociò le gambe sulla mia schiena ed iniziò ad agitarsi sempre più forte dicendo: hai un cazzo fantastico fammi godere, fammi godereeeeeeeeeeeeeee e si lasciò andare ad un orgasmo che la stravolse tutta, scuoteva la testa e continuava a dire siiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiiiiii sto godendo come una troia , la tua troiaaaaaaaaaaaa e mentre godeva mi guardava e mi sorrideva, anche io ormai ero al limite e feci per uscire, lei mi fermo e disse: sborrami in fica, riempimi tutta, mi lasciai andare ad un orgasmo lunghissimo, e ad ogni mio schizzo lei si agitava dicendo: ahaaa che bellooooooooooo, come è calda, ancoraaaaaaaaaa ancoraaaaaa ed ebbe un ‘altro orgasmo che la lascio stremata.
Restammo per un po’ abbracciati, entrambi avevamo il fiatone, ero ancora dentro di lei e mi piaceva osservare i lineamenti del suo viso che cambiavano in continuazione, era bellissima, avevo una gran voglia di baciarla, ma mi ricordai il suo appunto e mi trattenni, nel frattempo lei mi fece scendere dal suo corpo e mi offrì una sigaretta che accettai volentieri, mi offri anche da bere e disse: sei ancora arrabbiato con me? No risposi subito, adesso non più. Bene rispose lei, allora sarò tua amica e ti confesso che non sono una puttana di professione, ma mi piace essere trattata da puttana, mi fa eccitare tantissimo e mi faccio pagare solo per evitare complicazione sentimentali. Mi disse di essere fidanzata e che voleva bene al suo ragazzo, ma che di tanto in tanto aveva bisogna di forti emozioni e che quando incontrava qualcuno che le piaceva trovava sempre il modo di scoparselo, e che con me ha capito che per portarmi a letto doveva minacciarmi e per confermarmi che aveva detto la verità prese il suo cell. e cancellò il video davanti a me. Rimasi ancora una volta senza parole e per riconoscenza alla sua lealtà, gli dissi che adesso ero io a desiderarla almeno un’altra volta e che vorrei scoparla anche dietro. Mi guardò, mi sorrise e disse: va bene, oggi sarò la tua proietta in tutti i sensi. A queste parole il mio cazzò ritornò di nuovo duro come il marmo, lei lo prese subito in bocca ed inizio un pompino da urlo, anche io desideravo leccare la sua splendida fica e la tirai verso di me iniziando un favoloso 69, i suoi umori bagnarono buona parte del mio viso che si frusciava su tutta la sua apertura per consentire alla mia lingua di penetrarla e di succhiare la cicloide ininterrottamente, in breve tempo lei godette, si mise a mozzacandela su di me e si lasci andare finchè non lo sentì tutto dendro, iniziò ad andare su e giù ed ad ogni penetrazione gemeva e si contraeva dicendo: mmmmmmmmhhh che bello, lo voglio tutto dentrooooooooooo, si dai sbattimi tutta, voglio essere la tua troia e puttana, riempimi di questo magnifica cazzo, dai più forteeeeee, siiiiiiiiii piùùùùùùù forteeeeeeeeeeeeeeee, nel frattempo avevo afferrato le sue tette e le facevo girare sul palmo delle mani per poi afferrare i capezzoli e strizzarli un po’, siii cosiiii stringeli più forteeeeeeeeeee, a siiiiiiiiiiiiii godoooooooooooooooo, mamma mia che belloooooooooooooo, cosììììììììììì cosììììììììììììì e si abbandono su di me, mentre ancora ansimava di piacere mi sfilai sotto di lei e andandole dietro la posizionai alla pecorina, umettai con la lingua il suo sfintere e appoggiai il mio cazzo, all’inizio la sentì irrigidirsi poi si lascio andare e pian piano spinsi il cazzo dentro quel strettissimo culo, lei alzò la testa per facendo un lamento di dolore, mi fermai e dopo pochi secondi la senti rilassarsi, così iniziai un lento avanti e indietro finche i suoi gemiti di dolori si mischiavano a gemiti di piacere e pian piano iniziava ad abituarsi ai miei colpi, dopo qualche minuto girò la testa verso di me dicendo: dai continua così che adesso mi piace, siiiiiiiiii spaccami il culoooooooo, dammelo tutto fino alle palle, siiiiiiiii dai che godoooooooooooooo e iniziò a tremare tutta, tutto il suo corpo era scosso dal piacere, io la guardavo e ascoltavo i suoi gemiti di piacere e più mi eccitavo, in poco tempo aveva avuto due orgasmi, lo sflilai la fece mettere a pancia in su, le alzai le gambe sopra le mie spalle e la penetrai d’un colpo nella fica che accolse il mio cazzo con un siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii molto prolungato, piazzai un po’ di colpi ben profondi che la portarono ad avere un altro orgasmo, poi tolsi il cazzo e lo appoggiai nuovamente al buco del culo, e lo spinsi nuovamente dentro che lo accolse senza problemi, guardavo Giorgia che stava ad occhi chiusi, era come in trans, emetteva gemiti di piacere e dal suo viso traspirava gioia e felicità da ogni poro, questa visione mi ha portato all’apice del piacere e non mi trattenni più sborrando dentro il culo di Giorgia un mare di sborra la quale sentendo gli schizzi sembrava quasi ululassi: uuuuuuuuuuuuuuuuummmmmmmmmmh come è caldaaaa mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhh che bellooooooooooooooooo e iniziò ad abbracciarmi fino a quando con mia grande sorpresa mi cacciò la lingua in bocca e mi regalò il più bel bacio della mia vita.
Si era fatto tardi, dovevo andare, non avevo il tempo di fare una doccia, dissi a Giorgia di farla lei, così era più facile andare via mentre lei non c’era, mi ero avvicinato per salutarla dandole un bacio sulla guancia, lei afferrò il mio viso con entrambe le mani lo tirò verso di se e mi ha nuovamente baciato in bocca, poi è corsa in bagno senza voltarsi.
Stavo per lasciare la stanza quando girandomi indietro ho visto i 10 euro che le avevo dato all’inizio, ho preso una penna e le ho scritto sopra: “A Giorgia, la più Puttana e Troia del mondo”.


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per IL MIO TRADIMENTO:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni