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Dopo il divorzio 2/2


di MissSerena
12.05.2025    |    1.749    |    3 9.3
"“Contenta della lezione che gli hai dato ?” mi chiese Flavio ridacchiando..."
Dopo l’esperienza con Kristen volevo umiliare il più possibile il mio ex marito, dandogli una “lezione” che non avrebbe mai potuto dimenticare.
Sapevo di uomini che provavano piacere nel vedere la propria donna con altri, ma io volevo spingere questa situazione all’estremo, facendo sì che la mia perversione si trasformasse in puro sadismo mentale.
Ci voleva però l’idea giusta, qualcosa che fosse originale, ma allo stesso tempo perverso, e che mi potesse appagare come mai prima d’ora.
Iniziai col provare il mio abito nuziale, che mi stava ancora benissimo, e del resto non avevo messo un kilo dal giorno del matrimonio. Lo portai quindi a pulire e subito dopo da una sarta che “stacco” la parte dall’inguine in giù, facendo sì che la potessi togliere e rimettere con del velcro. Inoltre, tolse la chiusura posteriore fatta da una trentina di gancetti, sostituendola con una più comoda cerniera scorrevole.
Andai quindi a comprare delle calze bianche autoreggenti, e un perizoma di dimensioni davvero microscopiche, tanto che di fatto era solo l’incrocio di alcuni nastrini di raso e nulla più. Gli acquisti seguenti furono due paia di manette in acciaio, e alcuni metri di robusta corda da alpinismo.
Per avere la casa libera mandai i miei figli dormire dai miei genitori; quindi, chiamai il mio ex marito per spiegargli parte di quello che avevo in mente.
“Quindi io dovrei vederti scopare con uno ?” mi rispose alquanto arrabbiato “Ma sei scema o cos’hai nel cervello.”
“Sentimi bene brutto stronzo, sono stata dalla tua ‘padrona’ che ha un cazzo ridicolo come il tuo, e sia chiaro che i suoi giochetti mentali mi hanno solo fatto ridere, ma non è questo il problema, piuttosto vuoi che i miei figli sappiano che razza di pervertito è il padre ? Penso proprio di no quindi vien da me alle nove e vedi di non rompere, altrimenti chi s’incazza sarà io e non certo tu, chiaro ?”
“Va bene, però sia chiaro una sola volta, almeno promettimi questo.”
“Sì solo stasera, anche perché non voglio avere più a che fare con te.”
Finita la telefonata con Alfredo chiamai due ragazzi Costantino e Flavio coi quali avevo avuto una storia a quattro, i quali furono ben felici d’incontrarmi anche se in presenza di un altro uomo, anche perché capirono subito che avrebbe fatto solo il guardone.
Costantino e Flavio erano la classica coppia d’amiconi che s’incontra in tutte le palestre, dove sono più impegnati a rimorchiare che a far crescere i muscoli. Il primo era il classico biondino-carino-faccia da schiaffi, con un perenne sorriso che sembrava non dovesse finire mai. Il secondo invece era più sul bello e dannato, con un grosso orecchino da pirata all’orecchio destro, che lo rendeva riconoscibile anche da lontano.
I due arrivarono a casa mia una mezz’ora prima di Alfredo, e mi diedero una grossa mano a sistemare la camera in modo che poi non ci fosse nulla da fare se non pensare a scopare.
“Scusa se te lo chiedo, e tanto non cambierà nulla, ma perché lo vuoi umiliare in questo modo ?” mi chiese Flavio una volta che fu tutto a posto.
“Perché mi può anche andare bene che ti piaccia prenderlo nel culo, ma pagare centinai di euro una trans, che fra l’altro ha una cazzo come il suo se non un po’ più piccolo, non lo posso proprio sopportare. Sia chiaro che non ce l’ho con quella, che vive spennando polli come Alfredo dicendo che sono i suoi schiavetti, ma che in realtà prende per il culo in tutti i sensi, ma solo con lui. Anche perché io l’avrei inculato meglio e gratis.” conclusi facendo scoppiare una risata collettiva.
Lui arrivò puntuale come un orologio svizzero, e si stupì solo quando vide che c’erano due bei ragazzi e non solo uno, ma poi si fece legare ed ammanettare alla poltrona senza dire nulla, tenendo sempre la testa bassa.
“Ora dovete darmi dieci, quindici minuti, ma vi garantisco che ne varrà la pena, nel frattempo se volete c’è da bere in frigo.” dissi prima di andare nella camera degli ospiti dove avevo sistemato il mio vestito da sposa.
Anche cercando di fare il più in fretta possibile, per cambiarmi mi ci vollero una ventina di minuti, ma una volta finito mi guardai allo specchio e non vidi grosse differenze rispetto a quando avevo messo quell’abito per sposarmi. Avevo sì qualche traccia di ruga in faccia, ma nulla che un buon trucco non potesse coprire, in compenso ero decisamente più donna e meno ragazza, ma soprattutto con una gran voglia di divertirmi.

Quando tornai in camera i due ragazzi fecero un lungo fischio, prima di mettersi ai miei lati ed iniziare a baciarmi, e farmi sentire le loro mani sul mio corpo, fermandosi a lungo sul sedere.
“Sei solo una troia.” mi disse con disprezzo Alfredo alzando per la prima la testa.
“Stai zitto frocio, sai Kristen mi ha detto che sei parecchio bravo con la bocca, anche se il tuo pezzo forte è prenderlo nel culo.” gli risposi togliendomi la parte inferiore del vestito “Ora però stai zitto e guarda come godo quando ho a disposizione un bel cazzo, anzi due gran cazzi e non il tuo cazzetto da poco.”
Tirai fuori le mazze dei due stalloni che non smettevano mai di palparmi il sedere, quando non gli davano dei piccoli schiaffetti, poi senza voler perdere altro tempo li portai sul letto dove iniziai a usare la bocca per farli diventare turgidi.
“Dimmi stronzo quanto vorresti essere al mio posto.” chiesi ad Alfredo guardandolo con disprezzo “O dovrei dimenticarmi di quando la tua amica trans m’ha detto che non aspetti altro che un uomo ben dotato ti faccia sentire puttana dentro ?”
Lui da uomo sconfitto abbassò lo sguardo, ma vederlo così umiliato non mi bastava, volevo farlo piangere. Non ebbi però il tempo di pensare a qualcosa di nuovo, che Flavio s’inginocchio dietro di me per spostarmi di poco il microscopico perizoma che avevo indossato, e dopo aver dato una veloce leccata alla passera, mi penetrò con forza facendomi sobbalzare sul letto. Fu come se un proiettile pieno di piacere fosse partito dalla mia fica, per arrivare dritta al cervello dove esplose mandandomi in estasi, che si ripeteva ad ogni suo affondo.
“Puoi anche vestirti da santa che tanto rimani sempre una malata di cazzo.” mi disse il biondino mentre mi sbatteva come se non ci fosse un domani “E se eri una troia da sposata non posso immaginare quanti cazzi prenderai adesso che non sei più con questo mezzo uomo.”
“Però va capita, stava con uno che gli piace prenderlo nel culo.” gli rispose Costantino “Anche se la signora non è da meno, pensa che la prima volta che me la sono scopata è stata in palestra, e dopo un veloce pompino l’ho inculata a più non posso.”
I due ragazzi di fatto mi misero in mezzo anche facendomi cambiare posizione, ma sempre in modo che uno potesse scoparmi e l’altro farselo prendere in bocca. Inoltre, più che insultare me dandomi della puttana, se la presero con Alfredo che non era in grado di soddisfarmi, anche perché era più portato ad essere passivo che attivo.
Io godevo senza un attimo di sosta, sia perché erano entrambi due stalloni di notevole grandezza, sia perché il sentirli umiliare il mio ex marito era come un barattolo di ciliegine sulla torta.
Quando Costantino mi disse di mettermi sopra di lui non ebbi alcuna esitazione a farlo, ma mi resi subito conto che Flavio non era come di solito davanti a me, ma dietro pronto a sodomizzarmi da un momento all’altro.
Il ragazzo si prese il mio ano quasi con grazia, ma restò calmo giusto il tempo di allargarmi per bene il retto, prima di cavalcarmi da vero maschio alfa.
“Così mi rompi.” dissi con ben poca convinzione.
“E non è quello che voi ?” mi rispose Flavio.
“Sì e tu stronzo guarda come godo con due bei cazzi, altro che il tuo grissino.”
I due ragazzi iniziarono a girarmi come una bambola, facendo sì che avessi sempre le porte del piacere piene delle loro nerchie. L’unica differenza fra loro due era che, mentre Flavio mi dava in continuazione della troia, Costantino si divertiva di più ad insultare Alfredo, che oramai era sul punto di piangere.
Quanto a me era come se avessi un orgasmo dopo l’altro, oramai completamente aperta sia davanti che dietro.
Fu Costantino a dare il colpo di grazia al mio ex marito, infilandomi la sua mazza nella passera dove però c’era già quella di Flavio.
“Vedi stronzo per una donna così un cazzo solo non basta mai, figuriamoci se si poteva accontentare di quello di uno che lecca i piedi a una trans.” gli disse mentre io gemevo peggio d’una cagna in calore “Però se fai il bravo quando abbiamo finito ti portiamo dietro la stazione, dove troverai qualche bell’africano pronto a farti il culo, così diventi del tutto frocio.”
Per mia fortuna entrambi erano prossimi all’orgasmo, anche perché godevo sì ma avevo anche la passera in fiamme, così mi sdraiai per farli venire sul mio seno, che ben presto fu ricoperto dal loro sperma.
“Adesso leccami le tette stronzo.” dissi ad Alfredo dopo essermi messa davanti a lui.
“No questo no, mi fa schifo.” mi rispose girando la testa.
“Come il cazzo di un uomo no e quello di Kristen sì ? Pulisci o ti portiamo per davvero dietro alla stazione, così poi la sborra di negro te la ritrovi anche dentro le orecchie.”
Oramai sconfitto Alfredo mi leccò le tette sino a che queste non furono ripulite dagli orgasmi dei due ragazzi, che poi lo liberarono per vederlo quasi scappare via.
“Contenta della lezione che gli hai dato ?” mi chiese Flavio ridacchiando.
“Sì anche perché se la meritava, però con voi due non finisce così, anche perché adesso possiamo pensare solo a noi tre senza stronzo fra i piedi.”
Così dopo qualche minuto passato a ridere, si riprese a fare sesso e mai serata fu così intensa e piacevole.
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