Racconti Erotici > tradimenti > LA MIA CARA COGNATINA
tradimenti

LA MIA CARA COGNATINA


di toroscarenato
27.04.2007    |    81.958    |    0 9.4
"Non dimenticherò mai quella fatidica domenica, dopo pranzo mia moglie mi chiese se potevo andare dalla sorella per riparare una tapparella che si era rotta ed..."
La storia che vi sto per raccontare risale a circa un anno fa. Sono sposato da ormai quasi due anni, fidanzato da sei ed in tutto questo tempo avevo tradito mia moglie solo due volte la prima la sera del mio addio al celibato e la seconda con un avventura capitata per caso, ma nella mia vita sessuale mancava qualcosa, mancava una vera troia da scopare e che mi facesse fare le più grandi porcate, tutto quello che l’immaginazione può osare. Sapevo di avere una cognata troia ma mai avrei potuto immaginare tutto quello che sarebbe accaduto. Io e mia moglie viviamo in un piccolo paese ed a pochi passi da casa nostra vive mia cognata con il marito che lavorando su di un mercantile è fuori casa per lunghi periodi, quindi mi capita spesso di dover andare da lei per fare qualche lavoretto domestico anche se la mia speranza era sempre stata quella di fare qualche lavoretto alla padrona di casa. Non dimenticherò mai quella fatidica domenica, dopo pranzo mia moglie mi chiese se potevo andare dalla sorella per riparare una tapparella che si era rotta ed io con poca voglia, ma per non cominciare qualche discussione inutile accettai subito, presi la cassetta degli attrezzi ed andai a fare la riparazione. Arrivato a casa della sorella, bussai e mia cognata venne ad aprire la porta con in dosso un vestito di cotone estivo dato che la calura di luglio era forte, dopo i saluti di rito le chiesi dove dovevo riparare la tapparella, e mentre mi accingevo a fare il lavoro cominciammo a parlare. Lei mi confesso che ultimamente la mancanza del marito si faceva sempre più forte e che non avrebbe resistito a lungo, e si lamentava che anche quando lui era a casa la trascurava, ed io la rassicuravo dicendo che era colpa della stress del troppo lavoro ma nella mia testa già la stavo scopando sul divano. La mia eccitazione era ben visibile e notai che lei ci aveva fatto caso infatti butto li una battutina”quasi quasi ti faccio un pompino, così per vedere se sono ancora in forma” a questa parole io rimasi di stucco ma non appena finito il lavoro mi andai a sedere vicino a lei sul divano e la folgorai a mia volta dicendole”per tutto questo lavoro dovresti almeno farti scopare” pentendomi poco dopo della mia frase, ma invece dello schiaffo che mia aspettavo mi ritrovai con la sua lingua e la sua mano sul cazzo,anche se ancora trattenuto dai pantaloncini sentivo il calore della sua bocca, ormai non capivo più nulla ero perso nel turbinio della passione e cominciai ad accarezzarle prima il seno per poi scendere tra le coscie che si aprirono con molta facilità, con grande stupore notai che era senza perizoma e cominciai a toccala, la sua figa era già tutta un lago, ma io volevo leccarla così la feci stendere e cominciai a mangiarla, una figa splendida molto curata con solo un rettangolo di peli a coprire il pube e con un sapore unico un sapore di donna di donna vogliosa. Mentre la leccavo le sue labbra si dischiusero dandomi libero accesso al frutto proibito, cominciai a scoparla con la lingua e mentre assaporavo i suoi umori lei mi tiro per i capelli facendomi affondare nel suo lago, stava venendo ed io non volevo che una sola goccia del suo nettare andasse persa, ma capivo che non le bastava, voleva di più voleva che qualcosa le entrasse dentro mi girai e presi un cacciavite dalla casette degli attrezzi ed incominciai a martellare la passera con l’utensile studiato per altro ma che si adatto alla perfezione, ed in contemporanea le mordevo e succhiavo il clitoride ma la sua voglia era incontrollabile allora decisi che dovevo riempirle anche il culo, infilalai il mio pollice di un colpo nello stretto orifizio che si apri senza troppe resistenze, pensando chi sa quanti cazzi erano passati prima di lui. Io però stavo scoppiando il mio cazzo reclamava un po’ di sollievo e le feci notare che lei aveva lasciato il lavoro a meta, allora mi fece stendere a terra e cominciammo uno splendido 69, non so quante volte fosse venuta ma io avevo la faccia tutta bagnata dei suoi caldi umori volevo svuotare il mio cazzo, le dissi che stavo per venire e senza scomporsi minimamente continuo a pompare sul mio cazzo con lo stesso ritmo leccandolo dalle palle alla cappella, e proprio mentre stavo per svuotarmi lo ficco dritto in gola e mi fece inondare la sua bocca. Per il momento volevo un po’ di tregua, cosi mi sdraiai sul divano ma lei voleva un cazzo nella figa, mi disse che non poteva aspettare ma io le risposi che ci voleva un po’ di riposo, ma mentre lo dicevo mi trovai con la sua bocca sul cazzo che pompava freneticamente, voleva che diventasse subito duro e per farmi eccitare di più infilo il suo indice nel culo, ebbi un sussulto ma la cosa mi piacque, ed in poco tempo mi ritrovai con un cazzo di marmo, lei non fece attendere la sua reazione s’impalò immediatamente pompando come una forsennata, io non capivo dove trovava tante energie e prima che potessi rendermene conto le stavo dicendo che era una troia che avrei dovuto sposare lei e non quella frigida della sorella e che volevo spaccarle il cuolo e senza troppi problemi si tolse il cazzo dalla figa e lo infilo nel culo ed io dopo pochi colpi svuotai le mie palle dentro di lei, ma lei non accennava a fermarsi mi disse che voleva venire ancora che voleva ancora sborra che aveva fame di cazzo. Quando il mio cazzo era ormai troppo moscio gli diede pace, ma era solo una tregua momentanea, difatti prese il telefono chiamò la sorella e disse che non sarei ritornato prima di cena, poi con fare sospetto prese dal mobile della cucina qualcosa, al momento non capivo cosa fosse ma quando me la porse era tutto chiaro, un compressa di viagra mi spiegò che aveva troppa fame arretrata e che quello era l’ unico modo di appagata, io lo presi senza toppe discussioni, mi disse che avremmo dovuto continuare a scopare ancora e che avevo solo una trentina di minuti per darmi una sciacquata in bagno. Usci dal bagno con adosso l’accappatoio del marito e lei mi disse di toglierlo perché voleva subito cominciare a scoparmi, il viagra stava facendo effetto ed io mi ritrovai con un palo tra le coscie dato che lo spettacolo che vedevo era splendido lei si stava masturbando sul divano e la cosa mi diede un’erezione spaventosa il cazzo mi faceva male volevo solo svuotarlo così cominciammo a scopare come forsennati, lo facemmo per tutto il pomeriggio fino a quando non avevamo più la forza di pompare. Allora mi diedi una veloce pulita e tornai da mia moglie, con la consapevolezza che ora avevo la mia troia tanto desiderata a pochi passi da casa. Quando tornai a casa, notai negli occhi di mia moglie una luce strana e le sue parole mi colpirono, mi disse”mi sorella è proprio come piace a te”, ma questa e un'altra storia.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA MIA CARA COGNATINA:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni