La moglie del capo PARTE II

Continuando il racconto..
avevo accompagnato la mia ragazza a lavoro e visto che il pomeriggio non ho niente da fare decisi di aspettare che lei finisse il suo turno la sera alle 21.00 quindi avevo 5 ore libere, pensai di andare a fare una passeggiata nei dintorni anche per affacciarmi a vedere se lei era a casa ma per mia sorpresa la macchina non c'era e pensavo tra me e me il perché non fosse a casa e nel mentre pensavo questo mi si avvicina una macchina e quando mi giro vedo lei con un sorriso malizioso che mai le avevo visto in volto, come se nulla fosse lei scende dalla macchina e ci salutiamo con i soliti baci sulla guancia ma questa volta in maniera più calorosa e carnale quasi come una dichiarazione di affetto e iniziamo a parlare, lai mi dice che aveva portato la figlia piccola dalla nonna dato che lei era andata dal parrucchiere ma aveva finito prima e quindi anche lei aveva 5 ore libere prima che il marito rincasasse. Dopo le classiche formalità lei mi chiede di andare a prendere un caffè ma io decido di fare la faccia tosta dicendo che è più buono quello che fa lei a casa e con uno sguardo di chi ha capito tutto mi dice che sono dolce e che non ci sono problemi. Mentre saliamo le scale lei vuole assolutamente farmi strada e io capisco il motivo: portava una gonna corta molto attillata che ogni volta che faceva un passo le vedevo le sue mutandine rosso fuoco. Una volta saliti a casa lei mi fa sedere sul divano e prepara il caffè e nel mentre la sbircio chinarsi a prendere dei biscottini, mi sentivo di fuoco e un brivido mi attraversava la schiena quando all'improvviso si gira e si accorge che la sto osservando ma con mia sorpresa mi fa un sorrisetto maligno e si china ancor di più; preparato il caffè me lo porta sul divano e si siede affianco a me ma io decido di giocare d'astuzia mettendo un film thriller che a lei spaventano e ha sempre bisogno di qualcuno da abbracciare, nel momento in cui c'è una scena ad alto tasso di colpi io mi butto apposta il caffè freddo sulla patta dei miei pantaloni e faccio finta di essere stato un disastro ma lei con fare da mamma che vuole risolvere ogni problema va a prendere un panno umido per cercare di togliere la macchia di caffè dal jeans allora mi alzo lei si inginocchia e si avverano tutte le mie fantasie più sporche in quel momento, mi inizia a strofinare con il panno sulla patta dei pantaloni e mi diventa subito il cazzo di marmo e si vede molto in evidenza ma lei con fare esperto mi chiede se la macchia non fosse entrata anche in contatto con le mutande, io mi abbasso i calzoni senza pensarci un momento ed effettivamente erano sporchi anche sulle mutande. Mi chiede di dargli i pantaloni per lavarli e mentre lo dice continua a strofinare senza sosta anche sulla mutanda ma io non resisto più, aspettavo questo momento da tanto e all'improvviso mi abbasso i boxer e il mio glande quasi gli copre una parte della faccia, credevo che si sarebbe scandalizzata visto che nessuno a parte suo marito le aveva fatto vedere il pene ma successe il contrario perché iniziò ad ammirarlo come si ammira l'aurora boreale la prima volta e mi disse che non aveva mai visto un cazzo così grosso. Iniziò a prenderlo in mano con fare deciso impugnando la verga in maniera esperta ma non gli entrava in tutta la mano e mi continuava a ripetere che la mia fidanzata era molto fortunata, io non resistevo più le presi la coda e gli schiaffai il cazzo in bocca facendola rimanere senza respiro facendo avanti e indietro mentre sentivo la sua gola profonda. Le chiesi se dovevo smettere ma a lei faceva eccitare da morire l'essere trattata da troia perché il marito non l'aveva mai fatto, dopo che mi fece un bel pompino decisi che toccava a me infatti la presi in braccio e la buttai sul letto e in modo veloce le tolsi i pantaloni e strappai le sue mutandine con i denti, iniziai a baciarla dalle tette fino a scendere al basso ventre con delicatezza e arrivai finalmente alla sua vagina: umida, bagnata, profumata e curata. La iniziai a leccare con dolcezza fino ad essere il maschio dominatore che lei ha sempre voluto farsi, le leccai la vagina per mezz'ora e alla fine quando sembrava essere finito l'amplesso le infilai l'intera mano dentro e iniziò a schizzare come se non ci fosse un domani facendo un lago sul letto e per terra. Non era ancora finita eravamo ancora all'inizio la presi la misi a pecora e allargandogli le gambe sentivo la sua vagina implorare il cazzo, glielo strofinai sull'entrata della vagina e con un colpo secco glielo misi dentro, rimase senza respiro con la bocca aperta come se avesse avuto uno shock e mentre facevo avanti e indietro lei si iniziò ad abituare alla mia verga e incomincio a dare i primi urli di piacere come se fossero urli liberatori e intanto le tiravo anche la coda e le stringevo il collo mentre sbattevo con il mio cazzo sul suo culo ma lei urlava di piacere a squarciagola fino ad essere sopraffatta dalla voglia di squirtare tirai fuori il cazzo e allagò ulteriormente il letto. Sembrava sfinita ma io non ne avevo ancora avuto abbastanza, la presi in braccio e le allargai le gambe e le misi sulle mie spalle e la penetrai più forte di prima e mentre glielo sbattevo la baciavo appassionatamente e lei squirtava copiosamente appena glielo mettevo dentro quindi la buttai nuovamente sul letto fino a scoparmela alla missionaria allargandogli poi le gambe e mentre il mio cazzo affondava molto lubrificato dai suoi umori mi accorsi che erano passate solo 3 ore e volevo farlo per altre due fino a che sarebbe arrivato il marito allora andammo in bagno e la scopai sulla lavatrice mettendogli una sua mutandina bagnata dai suoi liquidi nella bocca e si sentiva lei che mugolava come una troia che vuole essere scopata per bene fino a che andammo in cucina e la possedetti per 1 ora sul tavolo della cucina facendo tantissimi giochi con la panna e con il latte, mi spalmai anche la cioccolata sulla cappella e la succhiò con molto piacere ma era arrivato il momento di farla venire un'ultima volta ma questa volta doveva essere quella che non si sarebbe mai dimenticata più nella sua vita, la presi e andammo in camera da letto le afferrai le gambe e facemmo la carriola, la iniziai a penetrare dolcemente fino a dargli delle scariche fortissime ripetutamente e velocemente fino a che vidi nello specchio di fronte a noi che mentre urlava come una troia a squarciagola dal piacere iniziò a girare i suoi occhi all'indietro e con la bocca aperta urlò con tutta la forza che ha in corpo: GRAZIEEEEEEEE VENGOOOOOOOO! Dire che fece bagnò tutto il letto era dire poco, senza forze era stremata sul letto ma voleva che le venissi in bocca allora mi misi sopra di lei all'altezza delle tette e le passai il cazzo in mezzo come per fare una spagnola, al momento di sborrare le vengo su tutta la faccia, sul cuscino e sulla fotografia di lei e lui che si baciano.
Soddisfatto e finito l'amplesso ci rivestiamo e lei mi implora di rivederci appena lei fosse stata di nuovo libera tutto quel tempo e ho la netta sensazione che si libererà molto spesso anche perché la prossima volta il culo non si salverà dal mio cazzo.