Racconti Erotici > tradimenti > La prima hotwife a Milano
tradimenti

La prima hotwife a Milano


di 20MxF
24.05.2024    |    4.877    |    4 9.5
"Ci sdraiammo sul pavimento della cucina, i nostri corpi ancora ansimanti, le nostre mani che esploravano ogni centimetro della pelle l’uno dell’altra..."
Il volo di ritorno da Londra a Milano era iniziato come qualsiasi altro. Seduto al mio posto vicino al finestrino, mi preparavo a trascorrere due ore di noia e stanchezza. Avevo avuto una lunga giornata di lavoro e non vedevo l’ora di tornare a casa. Ma quando una donna bellissima si sedette accanto a me, tutto cambiò.

Era alta, con lunghi capelli neri che cadevano in onde morbide sulle spalle. Indossava un tailleur elegante che metteva in risalto il suo seno prosperoso e la sua figura sinuosa. Non potevo fare a meno di notare la fede al dito, ma questo dettaglio mi intrigava più che scoraggiarmi.

La giornata era stata lunga per entrambi, così iniziammo a parlare. Lei si chiamava Laura (nome di fantasia), una donna in carriera, affascinante e sicura di sé. Il dialogo scorreva fluido, passando dalle banalità del lavoro alle passioni personali. Il flirt si insinuava tra le nostre parole, un gioco sottile di sguardi e doppi sensi che ci faceva sorridere compiaciuti.

Il tempo volò. Quando l’aereo atterrò a Malpensa, mi sentivo come se avessi conosciuto Laura da sempre. Decidemmo di condividere un taxi per Milano centro. Lei abitava non lontano da me, così accettai volentieri l’invito.

Il taxi ci lasciò sotto casa sua. Erano quasi le 22, e la stanchezza del viaggio si faceva sentire. Lei mi propose un bicchiere di vino per rilassarci. Accettai senza esitazioni, seguendola su per le scale fino al suo appartamento. L’ambiente era elegante, arredato con gusto, rispecchiando perfettamente la sua personalità.

Lasciai la giacca all’ingresso mentre lei si dirigeva verso la camera da letto per mettersi comoda. Mi disse di aspettarla in cucina e così feci. Quando tornò, mi trovò intento ad ammirare la selezione di vini esposti. Aveva tolto i collant e indossava solo una gonna corta e una camicetta leggermente sbottonata. Il suo look era elegante, ma trasmetteva una sensualità disarmante.

Si avvicinò alla cantinetta e scelse un Greco di Tufo, un bianco pregiato che conoscevo bene. Stappò la bottiglia e versò il vino nei calici. Il tappo rotolò sul pavimento e lei si chinò per raccoglierlo. Fu allora che mi accorsi che non indossava più nemmeno l’intimo. La vista della sua figa perfetta, liscia e invitante, fece indurire immediatamente il mio cazzo.

Cercai di mantenere la calma, continuando la conversazione come se nulla fosse. Ma la tensione erotica tra noi era palpabile. Le nostre mani si sfioravano, i nostri corpi si avvicinavano sempre di più. Finché non resistetti più. La baciai. Un bacio profondo, carico di desiderio. Lei ricambiò con passione, le nostre lingue si intrecciarono in un gioco sensuale.

Mentre la baciavo, la mia mano scivolò sotto la sua gonna, accarezzando la sua pelle morbida. Sentivo il suo corpo tremare sotto il mio tocco. Le sussurrai che ormai non si poteva tornare indietro. Lei sorrise e si inginocchiò davanti a me, prendendo il mio cazzo duro come il marmo tra le mani.

Iniziò a leccarlo lungo tutta la sua lunghezza, le sue labbra carnose avvolsero la cappella, provocandomi un piacere indescrivibile. La sua lingua si muoveva con maestria, facendomi gemere di piacere. Quando non riuscivo più a trattenermi, la presi e la girai, sbattendola sul tavolo della cucina.

La sua figa era bagnata, desiderosa. Iniziai a leccarla, la mia lingua esplorava ogni angolo, assaporando il suo sapore. Sentivo il suo piacere crescere, i suoi gemiti diventavano sempre più intensi. Non potevo più resistere. La mia cappella gonfia entrò dentro di lei. Lei ansimava, mi chiedeva di scoparla forte. Non mi feci pregare. La scopai con passione, in tutte le posizioni. Il piacere era travolgente, ci perdevamo l’uno nell’altra.

Quando finalmente giungemmo entrambi al culmine, sentii il suo corpo tremare e irrigidirsi mentre urlava di piacere, e il mio orgasmo fu così potente che sentii una scarica di piacere attraversarmi tutto il corpo. Venni dentro di lei, e lei gemette soddisfatta, stringendomi forte a sé.

Ci sdraiammo sul pavimento della cucina, i nostri corpi ancora ansimanti, le nostre mani che esploravano ogni centimetro della pelle l’uno dell’altra. Laura mi guardò con un sorriso malizioso, gli occhi brillanti di desiderio. “Non è finita qui,” mi sussurrò all’orecchio, facendomi fremere di anticipazione.

Mi prese per mano e mi condusse nella sua camera da letto. Il letto era grande, con lenzuola di seta che promettevano un’altra notte di piacere. Si spogliò completamente davanti a me, mostrando ogni curva del suo corpo perfetto. Mi chiese di sdraiarmi e iniziò a leccare il mio petto, scendendo lentamente verso il mio addome, finché non arrivò al mio cazzo nuovamente duro. Lo prese tra le labbra, succhiandolo con passione, mentre io affondavo le mani nei suoi capelli morbidi.

La feci sdraiare sul letto, le gambe spalancate, la figa bagnata che brillava alla luce soffusa della lampada. La scopai di nuovo, più forte e più veloce, sentendo i suoi gemiti aumentare fino a diventare urla di piacere. Il suo corpo si contorceva sotto di me, ogni suo respiro era un invito a continuare, a darle ancora più piacere.

Alla fine, esausti e soddisfatti, ci addormentammo abbracciati. La mattina seguente, mi svegliai al suono del suo respiro regolare. La guardai mentre dormiva, ammirando la bellezza del suo viso rilassato. Mi baciò dolcemente quando aprì gli occhi, e ci promettemmo di rivederci presto, ogni volta che suo marito sarebbe stato via.

Abitavamo vicini e la tentazione era troppo forte per resistere. Fu così che iniziò la nostra relazione clandestina. Io ero la sua perversione, lei la mia. E ogni incontro era un’esplosione di passione e desiderio. Da allora non posso più fare a meno di cercare quel brivido.

Il sabato seguente, Laura mi inviò un messaggio invitandomi a casa sua. “Mio marito è fuori città per il weekend,” scrisse. Non ci pensai due volte e accettai. Arrivai nel tardo pomeriggio, il sole stava tramontando e l’aria era carica di anticipazione. Laura mi accolse alla porta con un sorriso complice e un abito di seta che accentuava ogni curva del suo corpo.

Entrammo in casa e lei mi portò direttamente in salotto, dove aveva preparato un’atmosfera romantica con candele e una bottiglia di champagne. Ci sedemmo sul divano, le nostre gambe si toccavano leggermente, e iniziammo a sorseggiare il vino. Ogni volta che alzava il calice alle labbra, i suoi occhi non lasciavano mai i miei, e sentivo una corrente elettrica attraversarmi.

Laura si avvicinò, e senza dire una parola, iniziò a baciarmi. Le sue mani scivolarono sotto la mia camicia, accarezzando la mia pelle e facendomi fremere di desiderio. Iniziò a slacciarmi i pantaloni, tirando fuori il mio cazzo già duro. Lo prese tra le mani, accarezzandolo dolcemente prima di avvolgerlo con le sue labbra. Sentivo la sua lingua muoversi con maestria, mentre io affondavo le mani nei suoi capelli, guidandola con delicatezza.

Dopo qualche minuto, Laura si alzò e mi prese per mano, conducendomi nella camera da letto. Questa volta, la stanza era illuminata solo dalla luce delle candele, creando un’atmosfera intima e sensuale. Mi fece sdraiare sul letto e si spogliò lentamente, ogni movimento studiato per eccitarmi ancora di più. Si sdraiò accanto a me e iniziò a baciarmi, il suo corpo morbido e caldo contro il mio.

La presi tra le braccia e la baciai con passione, la mia lingua che esplorava ogni angolo della sua bocca. Scivolai giù, baciandole il collo, il petto, fino ad arrivare al suo seno. I suoi capezzoli erano duri e invitanti sotto la mia lingua, e lei gemette di piacere mentre li succhiavo delicatamente. Le mie mani esploravano il suo corpo, accarezzando la sua pelle liscia e calda. Proseguii il mio percorso verso il basso, baciandole l’addome piatto e sentendo i suoi muscoli contrarsi sotto le mie labbra.

Arrivai finalmente alla sua figa, già bagnata di desiderio. La mia lingua si insinuò tra le sue labbra, assaporando il suo sapore inebriante. Laura gemette e inarcò la schiena, le sue mani affondarono nei miei capelli mentre leccavo il suo clitoride con movimenti lenti e circolari. Sentivo il suo piacere crescere ad ogni mia leccata, i suoi gemiti diventavano più intensi e il suo respiro più affannoso.

“Ti prego, scopami,” mi implorò con un filo di voce, e io non potei fare a meno di obbedire. Mi posizionai sopra di lei, guidando il mio cazzo dentro la sua figa calda e umida. La sensazione fu indescrivibile, e entrambi gememmo di piacere mentre mi immergevo completamente in lei. Iniziai a muovermi lentamente, gustandomi ogni secondo, mentre i nostri corpi si muovevano all’unisono.

Il ritmo aumentò gradualmente, e presto ci perdemmo in un vortice di passione e desiderio. La camera da letto era piena dei nostri gemiti e dei suoni dei nostri corpi che si univano con forza. Laura mi avvolse le gambe intorno ai fianchi, incitandomi a spingere ancora più forte. La sua figa si stringeva intorno al mio cazzo, aumentando il mio piacere ad ogni colpo.

Dopo un po’, la girai, mettendola a quattro zampe. Il suo culo rotondo e invitante era una visione che mi fece impazzire di desiderio. La penetrai di nuovo, afferrandola per i fianchi e spingendola con forza. Lei urlava di piacere, il suo corpo tremava sotto i miei colpi. La sua figa era così stretta e bagnata che ogni spinta mi portava sempre più vicino all’orgasmo.

Sentii che stavo per venire, e tirai fuori il mio cazzo, spargendo il mio seme sulla sua schiena liscia. Laura gemette di piacere anche mentre venivo, il suo corpo tremava ancora di più sotto di me. Ci sdraiammo sul letto, esausti e soddisfatti, i nostri corpi ancora caldi e sudati.

Restammo abbracciati per qualche minuto, riprendendo fiato e godendoci la sensazione di essere così vicini. Poi Laura si alzò e andò in bagno a pulirsi. Quando tornò, portava con sé un asciugamano caldo che passò delicatamente sul mio corpo, pulendomi con cura. La sua attenzione ai dettagli mi fece sentire desiderato e coccolato.

Passammo il resto della notte insieme, esplorando i nostri corpi e scoprendo nuovi modi di darci piacere. Ogni tocco, ogni bacio era un’esplosione di sensazioni che ci portava sempre più vicino l’uno all’altra. Laura era una donna appassionata e sensuale, e ogni momento passato con lei era un’esperienza indimenticabile.

Quando la mattina arrivò, ci svegliammo abbracciati, i nostri corpi ancora intrecciati. Ci guardammo negli occhi, sorridendo compiaciuti e sapendo che quella notte era solo l’inizio di qualcosa di speciale. Ci promettemmo di rivederci presto, ogni volta che suo marito sarebbe stato via.

Nei mesi successivi, la nostra relazione divenne sempre più intensa. Ogni volta che suo marito era via, ci trovavamo in segreto e passavamo ore a esplorare i nostri corpi e i nostri desideri. Laura mi fece scoprire nuove perversioni, nuove fantasie che non avrei mai immaginato di avere.

Una sera, mentre ci trovavamo nel pieno del nostro piacere, Laura mi guardò con uno sguardo che non avevo mai visto prima. “Devo dirti una cosa,” disse con un tono serio ma eccitato. Mi fermai e la guardai attentamente, curioso di sapere cosa stesse per rivelare.

“Mio marito sa tutto di noi,” disse infine. “Gli piace l’idea che io abbia questa relazione clandestina. Gli piace così tanto che mi ha chiesto di mandargli foto e video dei nostri incontri per renderlo partecipe.” Le sue parole mi lasciarono senza fiato per un momento, ma poi una scintilla di eccitazione attraversò il mio corpo.

“Sul serio?” chiesi, ancora incredulo ma già eccitato all’idea.

“Sì,” rispose lei con un sorriso malizioso. “Vuole vedere quanto mi fai godere, quanto mi fai sentire viva. Vuole vedere tutto.”

L’idea di essere osservato, di condividere quei momenti intimi con un altro uomo, mi eccitò incredibilmente. Laura prese il suo telefono e iniziò a registrare, riprendendo i nostri corpi intrecciati, i nostri gemiti di piacere. La guardai mentre si mordeva il labbro inferiore, chiaramente eccitata dall’idea di condividere tutto con suo marito.

“Continua,” mi sussurrò, e io obbedii, spingendo dentro di lei con rinnovata passione. Ogni movimento, ogni gemito, era catturato dalla telecamera, e l’idea di essere osservati mi fece impazzire di desiderio.

La girai di nuovo, questa volta mettendola a cavalcioni su di me. Lei prese il controllo, muovendosi sopra di me con una grazia sensuale. I suoi gemiti erano amplificati dalla consapevolezza che suo marito stava guardando tutto, e questo ci eccitava entrambi ancora di più.

“Guardalo,” mi disse, porgendomi il telefono. “Fagli vedere quanto mi fai godere.”

Presi il telefono e inquadrai i nostri corpi, concentrandomi sui suoi seni che rimbalzavano, sulla sua figa che si stringeva intorno al mio cazzo. Laura gridava di piacere, e io potevo sentire ogni suo tremito mentre si avvicinava all’orgasmo. La sua mano scivolò tra le gambe, iniziando a toccarsi il clitoride mentre si muoveva sopra di me.

Non potevo più resistere. Sentii l’orgasmo avvicinarsi, un’ondata di piacere che mi travolse completamente. Venni dentro di lei, gemendo forte, mentre la telecamera catturava ogni momento. Laura mi seguì poco dopo, il suo corpo tremava violentemente mentre raggiungeva l’apice del piacere.

Quando finalmente ci calmammo, Laura fermò la registrazione e mi guardò con occhi pieni di soddisfazione. “Mio marito amerà questo video,” disse con un sorriso compiaciuto. Mi baciò dolcemente, ringraziandomi per aver condiviso quel momento con lei.

Ogni incontro con Laura divenne una nuova occasione per esplorare i nostri desideri e le nostre perversioni. Sapere che suo marito guardava, che partecipava in qualche modo, rendeva tutto ancora più eccitante. Da allora non potei più fare a meno di cercare quel brivido, quella sensazione di essere parte di qualcosa di proibito e incredibilmente appagante.

Questa è la storia di come mi appassionai alle hotwife, alle donne sposate. Da allora non posso più fare a meno di cercare quel brivido. Ogni incontro con Laura era un’esperienza indimenticabile, e ogni volta che pensavo a lei, sentivo il mio cuore battere più forte e il mio corpo fremere di desiderio.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La prima hotwife a Milano:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni