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Lei e il suo amante


di Simo77Roby73
06.10.2019    |    1.039    |    6 9.9
"Ormai i loro corpi si erano fusi, il seno di Simona semi scoperto dalla camicia rossa, pulzava e chiedeva di essere succhiato, strizzato, le mani si..."
Sono le sette di sera e sto ritirando la macchina all'autolavaggio, sono in perfetto orario, pensai. Sistemai tutti gli accessori che avevo preparato, tendine per oscurare il retro della macchina, cestello con del prosecco, due bicchieri, tovaglioli e tutto cio che poteva servire e andai a prendere Simona sotto casa.
7.30 puntualissima la vedi uscire dal portone camicia rossa stretta in vita, ultimi bottoni lasciati volutamente aperti, gonna nera corta, collant scuri disegnati e scarponcino. Gli apri lo sportello e la feci accomodare dietro, partii per andare a prendere Fabio, il suo amante.
8.00 arrivammo sotto casa, avvertito da un mex del nostrostro arrivo, gia era li che aspettava. Un saluto apri lo sportello e lo feci accomodare dietro con la signora. ripartii destinazione ristorante ai castelli romani, una musica di sottofondo che fa compagnia ma che mi permetteva di sentire il loro chiacchierare.
Sentii il tappo del prosecco saltare e il rumore delle bollicine nei bicchieri, mi accostai e tra i due sedili anteriori sistemai dei stuzzichini per accompagnare l'aperitivo.
Il viaggio duro circa 25 minuti, sentivo le loro chiacchiere e dallo specchietto retrovisore potevo vedere le loro mani che delicatamente cercavano il contatto fisico.
Arrivati al ristorante mi fermai all'ingresso, Fabio scese apri la portiera di Simona e si avviarono verso il ristorante. Andai a parcheggiare, sistemai nuovamente la macchina preparandola per il ritorno.
Li raggiunsi al tavolo e mi misi vicino a Simona dalla parte opposta c'era Fabio.
Il locale molto carino, riservato e accogliente, ci avevano riservato la veranda. La cena passo sopra il tavolo, tra una chiacchiera e un complimento, sotto il tavolo tra piccoli sfioramenti di mani e il caldo delle gambe di Simona.
Quasi finita la cena Simona andò in bagno e dopo pochi minuti Fabio disse, ne approfitto anch'io prima di tornare in macchina. Con la scusa di fumare una sigaretta mi portai davanti alla finestra del bagno dove, come immaginavo i due amanti si erano chiusi. I loro corpi erano incollati le loro mani vogliose e cariche di eros si cercavano, lui la spinse all'angolo con una mano le afferro la coda dei capelli le fece girare un po il capo e la costrinse in un bacio di passione, Simona di istinto provo a spostarsi ma quando senti l'altra mano di Fabio che partita dal ginocchio aveva seguito tutta la coscia era arrivata al contatto con la pelle calda, alla fine dell'autoregente e sempre più sicura aveva spostato la mutandina, infilando due dita nel suo sesso.... li si lascio andare e lo bacio con passione come se non ci fosse un domani. Simona si godeva l'attimo e stringeva forte il membro di Fabio ben visibile attraverso i jeans. Ritornarono alla realta e ricomposti velocemente uscirono dal bagno, io li avevo preceduti al tavolo e gia avevo ordinato tre caffè, due barricate e un whisky per Simona. Due chiacchiere due risate, una sigaretta e poi via verso la macchina. Vedevo i loro volti, vogliosi l'uno dell'altro, ogni occasione per avere un contatto fisico non veniva sprecata, presi Simona sotto braccio e invitai Fabio a fare la stesa cosa dal lato opposto, passeggiando verso la macchina, sentivo l'erotismo nell'aria, il caldo dei corpi il tutto molto eccitante.
Arrivati in macchina si accomodarono nuovamente dietro, prima di chiudere lo sportello di Simona le sussurrai all'orecchio, sara mia cura percorrere le giuste strade per non disturbare la vostra intimità, la baciai e chiusi.
I castelli romani possono regalare strade bellissime con panorami mozzafiato, silenziose e discrete.
Iniziai a guidare, sistemai lo specchietto per poter rubare qualche fotogramma del sedile posteriore, sentivo il loro respiro sempre più accellerato, sentivo Simona ansimare, non c'erano dubbi Fabio stava gustando il suo sesso e lo sapeva fare molto bene riusciva a portare Simona al limite della goduria. Sentii dei movimenti, fabio si era messo al centro e Simona si era messa sopra di lui, dallo specchietto retrovisore vidi il pene di Fabio, le sue mani che sollevavano Simona e la preparavano per la penetrazione. Mi fermai con la macchina in una piazzola su via dei laghi, scesi ed appoggiato sul muretto, fumando una sigaretta, mi potevo gustare tutto... lei Simona, la mia signora, impalata al suo amante, che con movimenti calmi e decisi, masturbava il membro di Fabio con le labbra della sua fighetta vogliosa.
Ormai i loro corpi si erano fusi, il seno di Simona semi scoperto dalla camicia rossa, pulzava e chiedeva di essere succhiato, strizzato, le mani si stringevano, le lingue cercavono l'uno il sapore dell'altro, vidi Simona iniziare con il suo ritmo deciso e costante, il rituale della sua goduria, Fabio si fermo per lasciare che lei potesse godersi il tutto, con le mani le strinse il capezzolo e fissandola negli occhi le disse godi e vieni da me ora, lei ubbidi e si lascio andare godendosi ogni centimetro del suo membro che la penetrava e continuo fino ad abbandonarsi tra le sue forti braccia. Dopo pochi minuti li invitai a scendere e sedersi sulla panchina li vicino, sotto di loro il lago di Castel Gandolfo uno specchio di acqua calmo dove si rispecchiava il paese che sovrastava il lato opposto del lago, dietro di lui le luci di Roma che riempivano l'orizzonte, gli offrii due calici di prosecco, presi la mano di Simona e poggiandola sul membro ancora gonfio e pulsante di Fabio la invitai ad una masturbazione, io scivolai seduto in terra portando la mia testa tra le cosce di Simona, mi fermai alzai gli occhi e proposi un brindisi alla serata, loro sorseggiarono il prosecco e io mi gustai i succhi della goduria del sesso di Simona, sentii Fabio alzarsi e portare il suo cazzo verso la bocca di Simona che in modo avido lo fece scivolare dentro e inizio uno dei suoi pompini magistrali, massaggiando i testicoli succhiando e alternando profonde penetrazioni a leggere passate di lingua su tutta la cappella. Continuando a bere dalla fonte della vagina della mia signora sentii Fabio liberarsi guardando verso l'alto vidi il suo membro che lasciava uscire il suo sperma che si depositava caldo sul seno di Simona che lo guardava soddisfatta. Fabio si sedette nuovamente vicino a Simona si accoccolarono ancora un po, godendosi il panorama, ed io dolcemente leccavo la mia signora e come da lei richiesto massaggiavo le palle vuote del suo amante.
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