Non posso sono sposata con figli... Uno: il risveglio

Non posso... se avessi un euro per tutte le volte che ho sentito dirmi questa piccola, breve frase...
Guai a confonderla con un non voglio, perché è l'esatto opposto, è un "ho una fottuta voglia ma...".
"Ma..." è al ma che ha inizio la partita, passatemi la metafora sportiva.
Quello che viene dopo il ma non è dato da chi lo pronuncia ma da chi se lo sente rivolgere il quale ha davanti a se due opzioni, raccogliere il guanto di sfida o chiamarsi fuori.

Simona ha 44 anni compiuti da poco e tutta una serie di paranoie mentali derivanti prima dal raggiungimento dei fatidici quaranta e quindi dal superamento degli stessi.
Sposata da 22 anni con Luca, impiegato ufficio e divano, e due figli Giulio di 21 anni (motivo del matrimonio) e Chiara di 18.

Se Luca pare avere dimenticato la voglia di godersi la vita lo stesso non si può dire dei figli. Giulio frequenta l'università di economia e arrotonda la paghetta facendo il pr in discoteca mentre Chiara, da poco maggiorenne e all'ultimo anno di liceo già segue le orme mondane del fratello.

Proprio nella gioia di vivere e di scopare, si scopare perché entrambi i figli non si fanno mancare nulla dal punto di vista delle gioie della carne, Simona si è decisa ad accettare l'ennesimo invito delle sue colleghe d'ufficio ad andare a ballare e passare una serata diversa, una serata viva, una serata in cui non essere una moglie e madre ma una donna, certo sempre sposata e coscienziosa ma una donna.

Arriva il fatidico venerdì, Simona esce da lavoro direzione estetista. Non si è mai trascurata ma vuole provare qualcosa di nuovo e sentirsi donna, anche se nessuno poggerà le proprie sconosciute mani sul suo sinuoso corpo alto 1,64 con annesso una terza di seno naturale e un culo sodo a mandolino. Vuole sentirsi affascinante, vuole vedere se a 44 anni ancora riesce a fare colpo e attirare sguardi, attenzioni e perché no, pensieri su quel suo corpo frutto della passione per l'attività fisica.

Uno sguardo al suo caschetto sbarazzino, è ok, non serve passare a ritoccarlo, meglio concedersi una tappa per acquistare un nuovo completo intimo, giunge davanti alla vetrina e osserva i micro perizomi esposti e pensa, sono così piccoli che sembrano non esserci... e si dirige verso casa.

La cena con le tre colleghe, Lucia, Monica e Silvia, scivola o meglio.. scende via leggera tra un bicchiere di vino e un pettegolezzo su chi all'interno dell'azienda ha in essere delle tresche o su quali dei colleghi loro quattro potrebbero avere avuto dei pensieri poco professionali.

Lucia e Silvia da buone separate non mancano di raccontare le loro avventure "interaziendali" con uomini anche sposati mentre Monica, la più giovane con i suoi 30 anni è single, bisessuale e immanicata con i migliori organizzatori di serate della città:

"allora Simo? finalmente ti sei decisa ad unirti a noi! Era ora che portassi a spasso quel bel culetto che ti ritrovi ahahahah" risero le tre.

"Voi siete pericolose... e poi per voi è facile, io sono l'unica sposata, non avete nessuno cui rendere conto voi.." rispose Simona.

"Luca è ancora geloso?" incalzò Silvia "l'ho visto poche volte per carità.. ma mi è sempre sembrato, scusa se te lo dico, un po' moscio, come se fosse sempre stanco".

Aveva ragione Silvia, ma era pur sempre suo marito.. "Ma no Silvia, è solo un poì riservato verso chi non conosce ma non è poi così moscio per fortuna.." e mentre lo diceva pensava all'ultima volta in cui le aveva fatto raggiungere l'orgasmo... senza ricordarlo con chiarezza tant'era ormai abituata a darsi piacere con le sue dita.

"Beh meglio per te allora, ma da questo momento in poi, proprio per non ricordare a noi tutte che siamo zitelle ti preghiamo di non parlare più di Luca ma di aiutarci a trovare dei bei maschioni come si deve ahahahahah" replicò Lucia.

"Speriamo ce ne lasci qualcuno - concluse Monica - così in tiro sarà il frutto proibito della serata.." disse rivolgendole una smorfietta complice.

E uscirono dal ristorante alla volta del locale... continua...