tradimenti
Per amore, solo per amore

23.05.2025 |
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"Dopo qualche istante le convulsioni dell'orgasmo si fermarono e rimasero entrambi ansimanti immobili sul divano, Cinzia distesa con le gambe spalancate e Samuele su di lei, ancora con la bocca..."
Già da alcuni minuti Samuele stava osservando la scena di nascosto.Era piena notte e sua moglie Gabriella e Massimo erano in soggiorno. I loro corpi nudi e coperti di sudore si muovevano sul divano, aggrovigliati e premuti uno contro l'altro. Nel silenzio Samuele sentiva gemere Gabriella e nella penombra vedeva il suo corpo dalla pelle bianchissima che sobbalzava in sincronia con i gemiti. Massimo infatti le aveva afferrato i fianchi morbidi da dietro con le sue forti mani abbronzate e la sbatteva muovendo il bacino avanti e indietro, entrando e uscendo completamente da lei con il suo pene enorme. Lei ansimava e gemeva come mai Samuele l'aveva vista fare prima, ed era così bagnata che lo sciacquio del pene che entrava e usciva si sentiva distintamente più forte dei loro gemiti.
A quella scena, Samuele, rannicchiato nel suo nascondiglio dietro la poltrona, sentì il pene irrigidirsi. La cosa lo sorprese non poco perché da anni aveva problemi di erezione. Cominciò allora a valutarne la consistenza stringendolo forte con la mano e iniziò a muovere la pelle su e giù, prima timidamente, poi sempre con maggior decisione e infine così forte che se ne sarebbe addirittura sentito il rumore se non fosse stato sovrastato da quello di Massimo e Gabriella che scopavano.
E mentre Samuele si masturbava, Massimo continuava a penetrare selvaggiamente Gabriella. Ogni tanto, con un colpo di reni improvviso, Massimo spingeva il suo pene più a fondo, quasi con violenza, e restava qualche secondo immobile, con il corpo inarcato e il pene conficcato a fondo dentro Gabriella, che a quel punto sgranava gli occhi e li rovesciava all'indietro come se fosse sul punto di svenire.
La sequenza si era ripetuta diverse volte nel giro di alcuni minuti, ma ad un certo punto i movimenti diventarono frenetici.
-Si! Si! Ooooohhhhh! Continua! Ti pregooooohh! - ansimò Gabriella - Ficcamelo dentro ancora più forte!
-Gabri, Gabri, ecco … ti riempioooo! - gli fece eco Massimo - Ecco, ecco, godooooohhhhh! Aaaaaaaahhhhhh!
A quel punto Massimo, con un grugnito da animale, fece sobbalzare Gabriella sbattendola con un'ultima sequenza terribile di colpi, terminati i quali un fiume caldo di sperma inondò le sue parti intime.
Nel frattempo anche Samuele aveva aumentato il ritmo e raggiunse l'orgasmo quasi insieme a loro. Quando il suo pene eiaculò, riuscì a stento a trattenere un urlo liberatore, perché da anni il suo sperma non fluiva così abbondante.
Terminato l'orgasmo, tornò prepotentemente la razionalità.
Samuele tornò subito nella camera da letto, senza che Gabriella lo vedesse.
Gabriella, che era tutta sudata e con la vagina in fiamme che grondava ancora dello sperma di Massimo, si ricompose un attimo e, dopo aver intimato a Massimo di tornare nella sua stanza, si avviò anche lei verso la camera da letto, dove già Samuele fingeva di dormire. Entrò e si mise a letto, facendo attenzione a non svegliarlo.
Quella notte Gabriella, presa dai rimorsi, non riuscì a dormire.
Come erano arrivati a questo?
Col senno del poi era stato uno sbaglio affittare una camera della loro grande casa ad uno studente, solo per avere qualche soldo in più. In fondo non avevano bisogno di soldi. Certo, lo studente a cui la avevano affittata sembrava un bravo ragazzo. Massimo era in pari con gli esami e studiava tutto il giorno. La sua ragazza, Cinzia, studiava a Londra ed anche lei era molto brava. Si incontravano solo quando lo studio lo permetteva e, invece di uscire, rimanevano nella stanza di lui, spesso per studiare assieme.
O almeno così sembrava.
Poi un paio di giorni fa, Samuele mostrò a Gabriella un filmato che aveva trovato su internet. Era un porno! I protagonisti erano Massimo e Cinzia e l'azione si svolgeva nella cameretta di Massimo. Gabriella lo guardò tutto d'un fiato, con la bocca aperta e gli occhi sbarrati, senza dire una parola.
Quella sera, a letto, Gabriella e Samuele erano entrambi eccitatissimi e fecero sesso bene come non succedeva da anni.
Il giorno dopo per una strana coincidenza era il giorno in cui Massimo doveva pagare l'affitto. Come sempre Gabriella bussò alla porta di Massimo ed entrò. Stavolta però, anziché restare i soliti 10 minuti, rimase più di un'ora. Quando uscì era tutta spettinata e con un'espressione di appagamento dipinta sul viso.
Questo era successo ieri.
Tutto questo passava rapidamente nei pensieri di Gabriella mentre a letto cercava inutilmente di addormentarsi dopo la scopata notturna con Massimo sul divano. Vicino a lei Samuele invece sembrava dormire profondamente.
Ad un tratto però Samuele si mosse e restò un attimo in ascolto, come se volesse controllare che Gabriella dormisse. Gabriella, anche se sveglia, non si mosse e finse di dormire. Allora Samuele si alzò cercando di non fare rumore e uscì dalla camera da letto.
Gabriella lasciò passare qualche secondo poi decise di seguirlo. Lo vide entrare in sala dove lo stava aspettando Cinzia che aveva già collegato il portatile alla TV e si stava guardando un porno. Era un video molto intenso, dove tre energumeni palestrati e dotati utilizzavano a loro piacimento tutti i buchi di una signora sulla cinquantina che, a quanto sembrava, se la stava proprio godendo.
Mentre guardava, Cinzia aveva già cominciato a masturbarsi. Samuele si sedette sul divano vicino a lei, coscia contro coscia, e cominciò anche lui. Continuarono così per qualche minuto, in silenzio, guardando il porno.
- Io ci sono quasi. - ansimò ad un certo punto Cinzia, inarcando il suo corpo atletico di giovane nuotatrice - Ecco,... ecco,... aaaahhhhhhh! Vengoooooooo! - esclamò sgrillettandosi furiosamente il clitoride.
Samuele si era gustato la scena dell'orgasmo di Cinzia continuando a masturbarsi senza accelerare, ma stringendo forte il pene che nel frattempo si era indurito e facendo movimenti più ampi in modo che la cappella uscisse tutta dalla pelle.
Adesso ti aiuto io - disse Cinzia con malizia mentre prendeva possesso del pene di Samuele, duro come mai era stato prima,
e tirava fuori la cappella stringendolo con due mani. Samuele si sdraiò completamente sul divano e si inarcò spingendo il bacino in su. Cinzia allora gli posò le labbra carnose a forma di cuore sulla cappella gonfia, come per baciarla. Dopo qualche secondo allargò un po' le labbra e lasciò che il pene entrasse nella sua bocca calda e cominciò a muovere la testa su e giù, in modo che il pene entrasse e uscisse. E mentre muoveva la testa i suoi capelli biondi e lunghi accarezzavano ondeggiando le cosce e il ventre di Samuele, provocandogli brividi di piacere.
Ogni tanto, quando l'orgasmo si avvicinava, Cinzia riusciva sempre a fermarsi all'ultimo momento in modo che non arrivasse. Samuele era completamente in sua balia. Poi, dopo diversi orgasmi interrotti in tempo, Cinzia decise che Samuele doveva venire. Accelerò il movimento della testa e si aiutò con entrambe le mani. Quando sentì che stava per venire lo scappellò violentemente tenendo stretto il pene con la pelle tirata e la cappella tutta fuori, tolse la bocca e fece eiaculare il pene verso l'alto. I fiotti di sperma che ne uscirono furono così potenti e abbondanti che colpirono in pieno gli occhiali di Cinzia e, con uno spruzzo laterale, le bagnarono anche guancia e capelli.
- Da come te lo sei gustato direi che tua moglie non te lo fa mai. - sentenziò Cinzia.
Samuele non ebbe il tempo di rispondere.
- Ora tocca a me. - continuò Cinzia e, guardandolo maliziosamente, si distese all'indietro e spalanco le gambe.
- Avanti! Su! O devo insegnarti come si fa?
Samuele non se lo fece ripetere. Posò la sua bocca semiaperta sulla patata bagnatissima di Cinzia, poi l'aprì del tutto e cominciò a rovistarle con la lingua sia il clitoride che l'apertura della vagina, andando sempre più a fondo. Nel frattempo Cinzia gli aveva afferrato la testa con entrambe le mani e ne accompagnava il movimento premendosela forte sulla patata, mentre spalancava le gambe il più possibile.
- Così! Così! Più forte! Continua! Ecco, ecco, sto per venire,... aaaaaaaaahhhhhhhhhhh!
Nell'orgasmo il corpo atletico di Cinzia si inarcò e le sue gambe si strinsero attorno al collo di Samuele che intanto non smetteva di rovistarle il clitoride con la lingua.
Dopo qualche istante le convulsioni dell'orgasmo si fermarono e rimasero entrambi ansimanti immobili sul divano, Cinzia distesa con le gambe spalancate e Samuele su di lei, ancora con la bocca incollata alla sua patata come una ventosa e la lingua infilata nell'orifizio vaginale.
Rimasero cosi fermi e silenziosi per diversi minuti, poi Gabriella sentì Cinzia dire qualcosa che la stupì:
- Non ti da fastidio che Massimo si scopi Gabriella?
- Certo che no. Gliel'ho proposto io.
- Questo lo so. Ma perché?
- Da qualche anno io ho problemi di erezione ma voglio che Gabriella sia ugualmente felice e sessualmente appagata.
- Avreste potuto ricorrere al sesso orale. A te non è dispiaciuto, mi pare!
- Gabriella non vuole…
- Non sa cosa si perde - sentenziò Cinzia alzandosi - Ora è meglio se torniamo a dormire. Buonanotte.
E se ne andò dopo avergli dato un bacetto quasi casto sulle labbra.
Mentre se ne andava, con la coda dell'occhio Cinzia percepì la presenza di Gabriella, nascosta dietro la poltrona.
Non disse nulla e finse di non vederla, ma dentro di se sorrise.
Samuele invece rimase ancora qualche minuto sul divano. Questo diede a Gabriella il tempo di tornare in camera prima di lui in modo che, quando rientrò, la trovò addormentata. Stavolta per davvero.
Il giorno dopo era sabato e Gabriella e Samuele si alzarono tardi. Erano soli perché Massimo e Cinzia erano già usciti e sarebbero rientrati solo nel tardo pomeriggio.
- Non hai ancora detto una parola - osservò Samuele mentre facevano colazione in silenzio, immersi nei loro pensieri.
- Sono un po' assonnata - rispose Gabriella.
- Hai dormito bene stanotte?
- Come un sasso. Tu?
- Pure io. Ma adesso ho bisogno di farmi una doccia.
Detto questo, Samuele si alzò e si recò in bagno, dove si infilò sotto la doccia con l'intenzione di rimanerci un bel po'.
Dopo qualche minuto però la porta del bagno si aprì ed entrò Gabriella. Era già nuda e in un'attimo fu sotto la doccia anche lei con Samuele.
- Gabri! Che fai!?
- Non dire una parola! - rispose Gabriella insaponandogli il pisello.
- Ma...
- Zitto, ti dico!
Gabriella lavò con cura il pisello di Samuele, scappellandolo diverse volte per pulirlo bene anche dentro e strofinò bene anche la sua patata. Samuele ebbe addirittura l'impressione che la strofinasse fin troppo (!!!) e l'idea lo fece eccitare. Gabriella intanto, rapidissima, lo aveva risciacquato, asciugato e spinto in sala sul divano davanti alla TV che era già collegata al PC per guardare uno dei porno con protagonisti Massimo e Cinzia.
Samuele era già in erezione, lo spinse giù disteso sul divano e gli afferrò il pene con due mani, come aveva visto fare a Cinzia, lo scappellò e, dopo averci posato le labbra umide sopra, le aprì e lo avvolse con la sua bocca. Non lo trovò spiacevole e anzi, sentendo che in bocca si induriva ancora di più, trovò naturale cominciare a muovere la testa su e giù, in modo che il pene entrasse e uscisse. Anzi modulando la pressione delle labbra faceva in modo che la dimensione del buco fosse sempre quella giusta perché il pene fosse stimolato bene.
- Sei più brava di Cinzia! - si lasciò sfuggire Samuele, che ormai si era reso conto che Gabriella doveva averli visti.
- Si, però ora faccio una variazione - rispose Gabriella e, mentre lo diceva gli posò le mani sul petto e gli montò sopra per cavalcarlo. La patata era bagnatissima e il pene duro entrò subito. Gabriella cominciò a cavalcarlo muovendo il bacino su e giù. Non era giovane e atletica come Cinzia, così inizio subito ad ansimare, ma questo fece eccitare ancora di più Samuele. Gabriella aveva ormai le gambe doloranti, il respiro affannoso ed era tutta sudata, ma continuò a cavalcare fino all'orgasmo. Lo raggiunse urlando, dopodiché si lasciò andare, sfinita, sul corpo di Samuele.
Ci vollero almeno 10 minuti per riprendersi dallo sforzo e dire qualche parola.
- Potevi dirmelo prima che per farti indurire bastava usare un po' la bocca? Ci saremmo risparmiati un sacco di stress. E non ci sarebbe stato bisogno di Cinzia e Massimo.
- Gabri, ti ho mandato tanti segnali in tal senso, che tu non hai mai colto. Quanto a Cinzia e Massimo, se vuoi, possiamo mandarli via anche subito.
Gabriella si raddrizzo un attimo e rimase per un po' a fissarlo in silenzio con un'espressione seria.
Poi la bocca le si allargò in un sorriso.
- Assolutamente no! - esclamò. - Teniamoceli! - e mentre lo diceva andò con la mano e sentire se Samuele si era indurito di nuovo, per ricominciare.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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