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Storia vera troppo breve


di effea
05.05.2025    |    10    |    0 6.0
"Verso metà strada, circa alle 16..."
Storia vera di 23 anni fa, poco prima di separarmi.
Dettero a me e ad una impiegata la gestione delle fiere e degli eventi, lei dal punto di vista burocratico ed io operativo e tecnico.
Ai tempi facevamo circa 10-12 tra eventi e fiere perciò il tempo passato assieme era molto.
Diventammo anche amici con le famiglie, io 3 bimbi piccoli, lei uno e marito finanziere, nessun ammiccamento e nessuna voglia di trasgredire, nonostante fosse, ed è, una bella donna, allora aveva 35 anni, io 31, alta 170, non magrissima ma ben proporzionata ed una 4^ da urlo oltre al lato “B” che attirava attenzioni.
Sempre vestita in pantaloni o gonna lunga, insomma la brava donna lavoro, casa e famiglia, le uniche volte vista in desabillé fu in costume al mare.
Dopo circa un anno di riunioni e trasferte in fiere ed eventi in italia e germania, iniziammo ad avere un po' di confidenza, direi piccante, sempre senza mai comunque combinare nulla.
Un giorno in viaggio per Roma, partimmo di martedì pomeriggio per essere il giorno dopo già in hotel per preparare l’evento del giovedì…. Verso metà strada, circa alle 16.00 mi disse che era stanchissima e se potevamo fermarci un po' a prendere un caffè…. Notai uno sguardo veramente stanco e le presi la mano dicendole che al prossimo autogrill ci saremmo fermati…. Non lascia più la mano e lei non la ritirò ed i successivi 15 minuti li passammo così mentre ogni tanto le accarezzavo il dorso con il pollice.
Ci fermammo, ci guardammo e le dissi… si vede che sei cotta, dai vieni che ti abbraccio…. Non centrava nulla ma lei non disse no e ci abbracciammo per qualche secondo, le diedi un bacio sulla guancia ed andammo a bere il caffè.
15-20 minuti di pausa, ci sgranchimmo le gambe e dirigendoci verso l’auto le misi il braccio attorno alla vita e dissi… meglio ora? Ti sei ripresa un poco?... lei appoggiò la testa sulla mia spalla e disse… si grazie, ci voleva questo caffè ed il tuo abbraccio…. Salimmo in auto e proseguimmo per roma.
Giunti in Hotel erano ormai le 19.00, un 4 stelle superior bellissimo su un colle romano, scaricammo le valigie ed al check-in ci dissero che le camere erano comunicanti se volevamo la chiave per la porta comune… ci guardammo e lei prontamente disse… la dia pure a me che di lui non mi fido…. Mi guardò e rise.
Come rimaniamo d’accordo per la cena?... mi disse…. Ed io… abbiamo 2 opzioni, doccia ora e poi scendiamo oppure ceniamo fra mezz’ora e dopo doccia e nanna, così ci si rilassa in pigiama.
Lei… vada per la seconda, così poi mi corico e non mi muovo più… perfetto.. le dissi… 19.40 al ristorante.
Così fu, a cena ci divertimmo raccontandoci aneddoti passati, ogni tanto le accarezzavo la mano, ed arrivati al caffè mi disse… non vedo l’ora di fare una doccia e coricarmi, oggi sono esausta, non so come fai tu a viaggiare sempre su e giù per l’italia in auto…. Io.. questione di abitudine, in auto mi rilasso e vado, ma capisco chi non è abituato, dai poi ti faccio un massaggio ai piedi e recuperi le forze per domani…
Lei… magari un bel massaggio plantare con il mio olio… ed io… l’avrai lasciato a casa… e lei.. sia mai, fa parte del mio beauty e me lo metto sempre da sola…. Ed io… stasera se vuoi te lo spalmo io…. Mi guardò e disse…
Ci devo pensare poi ti dico… ed io… a sua disposizione come sempre.
Salimmo in camera e mentre entravamo disse… apro la porta interna, se vuoi farmi il massaggio ai piedi dopo la doccia… io… volentieri, mi lavo mi metto comodo ed arrivo… lei… ok te entra pure e mettiti comodo, io sono lunga in doccia… io.. ok a dopo.
Mi lavai in tempo record, t-shirt, pantaloncino ed andai nella sua stanza, lei non c’era, bussai alla porta del bagno e dissi… ti avviso che sono qui e ti aspetto… dall’altra parte sentii che disse… ok, 10 minuti ed esco.
Mi sedetti sul letto ed accesi la tv, dopo 10 minuti precisi usci in accappatoio, capelli umidi, si avvicinò, mi diede l’olio e si stese sul letto… disse.. non sai che favore mi fai, dopo una doccia rigenerante il mio olio profumato per me è l’estasi…. Continuò… ne metti un po' sulle mani e spalmi finchè la pelle non ha assorbito tutto ed è asciutta…. Ed io… ok, ma mi sembra di capire che non mi devo fermare ai piedi… e lei… comincia da li poi se te la senti prosegui…. Co sì feci, cominciai con un piede, poi con l’altro e vidi già il viso rilassato con gli occhi chiusi ed un leggero sorriso… dissi… se vuoi vado avanti… e lei… saresti un gentiluomo ma prima lasciami spegnere la luce e mettere musica tranquilla… e così fece, la camera era illuminata solo dalla lampada sulla scrivania ed invasa da una musica soft…. Misi l’olio sulle mani ed iniziai con e caviglie, poi verso i polpacci, attendevo sue indicazioni che arrivarono quando spostò l’accappatoio fino al bacino mostrandomi un perizoma nero con laccetti laterali… nessuna parola tra di noi, solo lei un paio di volte mi disse che avevo mani delicate e calde, perfette per l’olio…. Massaggiai le gambe, fino al bacino, senza mai toccare le parti intime… arrivato li capì che attendevo indicazioni e disse… hai voglia di proseguire? Se sei stanco va già bene così…. Ed io.. no no, mi sto rilassando anche io facendolo, se vuoi proseguo… si slacciò l’accappatoio e lo aprì, con mio stupore vidi che era a seno nudo, si sfilò le maniche e si mise a braccia aperte… non dissi nulla e proseguii… ventre, fianchi, seno, braccia, collo, viso…. Si girò e feci tutta la schiena, senza indugio proseguii sul lato “B” e sulle gambe….
Terminato si girò e mi disse… sei stato bravissimo, grazie mille, mi è piaciuta anche la tua discrezione….
Stenditi qui vicino a me ed ascoltiamo la musica per un po'… grazie… le dissi… sono contento ti sia piaciuto e ti abbia aiutata… mi coricai e con la mano sfiorai la sua ed iniziai ad accarezzarla, poi il braccio, la gamba… e mi girai a guardarla mentre la sfioravo con le dita… lei ad un certo punto, sempre ad occhi chiusi mi disse…
Mauro… siamo sempre stati sinceri tra noi anche nei disaccordi… io.. certo e sarà sempre così…. E lei…
Allora sincerità per sincerità ti devo dire che mi hai eccitata ed ora andiamo fino in fondo, si girò, mi guardò e ci baciammo in modo dolce, poi sempre più appassionato finchè i nostri corpi nudi non divennero un tutt’uno…. Fu amore e sesso per tutta la notte, era una furia, il contrario della donna sempre conosciuta, si fece dare della puttana, mi diede il culo implorandomi di sbatterla più forte che potessi, tirò fuori dalla valigia un dildo doppio e guardandomi negli occhi mi disse… una parte in me una parte in te…. Mi girò e me lo infilò nel culo per poi mettercisi sopra, scopava me e si scopava da sola…. Una notte sfrenata di sesso fino all 4… dopo l’ultimo pompino in doccia con scopata a 90, ci addormentammo fino al mattino.
Al risveglio ci guardammo e lei disse…. Temo che non sarà più come prima… ed io… in che senso…
Lei…. Quando ti vedrò avrò sempre voglia delle tue mani, della tua bocca e del tuo cazzone…
Io… faremo in modo che siano molte le volte, perché anche io non posso fare a meno del tuo corpo e dei tuoi baci… e lei disse… vedi caro, faccio la segretaria seria ma dentro di me arde un fuoco perenne, che mio marito non riesce più a spegnere come voglio io…. Ed io… farò in modo di soddisfarti tutte le volte che vuoi… ci facemmo un’altra bella scopata, ci vestimmo e preparammo l’evento.
Mentre gli operai allestivano la sala mi venne vicino e mi disse… aspetta 10 minuti poi vieni da me che ho voglia di una sveltina…. Arrivai in camera ed era a 90, mani sulla scrivania, jeans abbassati e culo in vista….
Disse… dai sbattimi velocemente che non destiamo sospetti… spostai il perizoma e in 5 minuti mi facce godere… disse… bravo per un po' mi si è tranquillizzata…. Si tirò su i jeans ed uscì…. Nell’ora della pausa pranzo mi disse…. Sai che sei bello resistente e che continui a venire tutte le volte che scopi…? Ed io…
Lo so, sai l’età aiuta…. E lei… si però la cosa mi fa sempre eccitare, perché ci penso e mi si bagna…. Ed io…
Allora perché in questa ora non ti fai scopare al posto di mangiare schifezze…? E lei…. Ma mauro per chi mi hai preso? Per una puttana…? Ed io…. Si ed ora vieni con me…. In ascensore premetti l’ultimo piano, uscimmo nel terrazzo sopra l’hotel che d’estate era destinato al solarium… guarda che vista su roma…. Le dissi… ed ora abbassati tutto e goditi il panorama con un cazzo nel culo…. Mi guardò con sguardo di sfida e disse… ma anche tu sei un bel porco vedo… ed io… dipende da con chi ho a che fare… e lei… quindi io sarei una porca…? Ed io…. Una suora no di certo, ma se anche lo fossi di scoperei lo stesso…. La girai di spalle, appoggiata alla balaustra le slacciai i jeans, glieli abbassai e leccai il culo, dopo qualche minuto lo appoggiai e lo infilai in un sol colpo… urlò, mi diede del bastardo ma continuò a chiedermi di sbatterla e farla godere… dopo qualche minuto si sfilò, si girò e mi fece un succoso pompino con venuta in gola… ci sistemammo e scendemmo come se nulla fosse accaduto.
Le 2 sere successive furono solo di sesso, ci facemmo portare la cena in camera per non perderci nemmeno un minuto… era instancabile.
La storia durò un altro anno circa, abbiamo scopato in hotel, in motel, a casa sua nel suo letto mentre suo marito era in turno, in auto, in ufficio non so quante volte, nello sgabuzzino dei prodotti per le pulizie, mi fece non son quanti pompini ed io quanti ditalini mentre guidavo, passavamo nelle zone di sosta per camionisti in auto e lei con le tette fuori, ogni volta che c’era la possibilità di fare un pompino o una scopata la si sfruttava…. Dopo poco più di un anno suo marito fu trasferito e dovette licenziarsi per seguire lui.
Ci sentimmo ancora per qualche mese, quando per lavoro andavo in zona c’era sempre tempo per un paio di ore di sesso, ma poi ci allontanammo piano piano fino a quando capii che il mio posto era stato preso da un altro e non le scrivetti più.
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