Una serata finita in Buonanotte

"Giovedì sera, ore 23.30, serata passata a bere un cocktail in compagnia dei soliti 4 colleghi di lavoro che oramai, che dire, sono quasi monotoni. Mi alzo, drink finito. È ora di tornare a casa, domattina sveglia presto e se tardo a lavoro sono nei guai. Esco dal locale...il solito. Mi incammino verso il parcheggio dove mi aspetta lei, la mia solita compagna di avventure, la mia macchina che ne ha viste di belle e di brutte. Sto per aprire la porta quando dietro di me noto una sagoma che si avvicina tranquilla con fare gentile. Una ragazza...alta, snella, con bellissime curve e un viso che mi allieta nel vederlo. Con un vestito da sera ma non troppo elegante, mi porge la mano e si presenta dicendomi che mi aveva visto arrivare e l'avevo incuriosita. Cominciamo a parlare e noto in lei un comportamento simpatico, docile e festoso ma con quella sicurezza di qualcuno che sa cosa sta facendo e perché. Ad un tratto mi prende la mano, se la porta al fianco e mi chiede se mi piacevano le sue forme. La guardo negli occhi. Annuisco basito. Lei mi tranquillizza con un sorriso e la sua mano arriva sulla mia gamba e mentre sale capisco il perché di quelle parole socievoli. Mi tocca provocandomi un brivido di piacere misto a stranezza e mi invita a seguirla verso la sua macchina. Arrivati noto un'altra figura ad aspettarci, un uomo. Bel portamento, tranquillo e in attesa del nostro arrivo. Subito lei fa le presentazioni e senza indugiare alza il vestito girandosi e mostrandomi una forma così definita e perfetta che quasi mi pareva impossibile crederlo. Le gambe semi aperte lasciavano intravvedere la sua femminilità, un frutto che tutti vorrebbero poter vedere, toccare e assaporare. Le faccio i complimenti con parole titubanti per la meraviglia che avevo di fronte. Mi dice di abbassarmi. Lo faccio. Lei indietreggia fino ad arrivare ad un palmo dal mio naso con quello scrigno delle meraviglie che impossibile ma vero, era aperto dinanzi a me. Mi dice che avrei avuto la possibilità di assaporare quella delizia se solo avessi accettato di mostrarle la mia virilità e così feci. Abbassai i pantaloni e lei mantenne la sua parola. La presi, lei ancora in piedi si appoggiò all'auto e affondai la lingua fino a sentire quel gusto...quel meraviglioso gusto dolce. Non potevo farne a meno. Era una droga, più cercavo di muovermi più lei mi teneva la testa spinta tra le sue forme quasi da soffocarmi. Un gemito ruppe il silenzio e le dolci gocce che avevo assaggiato, erano diventate uno scroscio di nettare divino. Ne bevvi il più possibile, nulla doveva essere sprecato! Travolta dal piacere, non era riuscita a trattenersi e come una cascata si trovò zuppa di essenza. Quasi mi sentii in colpa e per sdebitarmi mi offrii di asciugarla ma senza carta, solo con la lingua, la stessa che l'aveva disciolta in un orgasmo da me inaspettato. Mi rialzai e mi diede un bacio sulla guancia ringraziandomi del tempo passato con lei assicurandomi che la volta successiva sarebbe toccato a me. Le sorrisi e augurai ad entrambi Buonanotte... Una buona, meravigliosa e indimenticabile notte.