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Una sveltina da codice penale pt.2


di poldino
01.03.2017    |    27.231    |    8 9.3
""Non temere, non ho proprio voglia di smettere adesso..."
Attesi Antonio a gambe aperte sul suo divanetto, con la figa ancora grondande di sborra che scendeva lentamente lungo le mie gambe. Trovavo la cosa terribilmente eccitante. Ne raccolsi un bel pòinfilandomi due dita in fica, sotto il suo sguardo incredulo, portando quella calda e densa crema bianca alla mia bocca.
"Non era quello che volevi? Sono certa che sono mesi che mi desideri..." gli dissi con voce calma, annuí.
"Ora non essere timido e vieni a leccarmela, io non sono ancora venuta". Inutile cercare di nascondere i miei sentimenti, ero tremendamente eccitata e volevo sentire ancora quel bel cazzo dentro di me, ed ero disposta a tutto affinchè mi scopasse nuovamente e soprattutto a lungo.
Antonio si avvicinò a me lentamente, facendomi pregustare l'attesa. Una volta di fronte, si liberò della maglietta mettendo in risalto tutta la tonicità del suo fisico. Gli accarezzai i pettorali senza un'ombra di pelo, si depilava per ragioni sportive, giocando con i suoi piccoli capezzoli che adoravo stuzzicare.
"Abbassati!" gli ordinai perentoriamente, "voglio essere leccata per bene"
"Dai ti sono venuto dentro..." obiettò
"E' roba tua non c'è nulla di male, e poi ti garantisco che è anche saporita."
Si inginocchiò, mi appoggiò le mani sulle gambe ed iniziò a leccarla lentamente. La sua lingua mi mandava in estasi, adoravo il modo in cui dolcemente mi lappava la figa. Velocemente mi liberai della maglietta che mi aveva regalato il mio fidanzato, la guardai in modo strano, mi sembrava quasi che Marco mi stesse spiando dalla maglietta e questa cosa fece crescere in me l'eccitazione. Lasciai solo la collana penzolante tra le mie generose tette cosí che potessi giocarci.
Alla loro vista Antonio mi baciò con un bel risucchio la figa, estorcendomi un grido di piacevole dolore e diresse le sue attenzioni sulle tette. Me le mangiava, leccava succhiava con avidità.
Ero in estasi, avevo completamente perso la lucidità, ero cosciente del fatto che stavo tradendo il ragazzo che amo, ed ero al tempo stesso cosciente che stavo scopando con un maschio fantastico. Avrei davvero voluto fossero entrambi con me, adesso!
Feci sedere Antonio sul divano, mi inginocchiai davanti a lui e glielo presi in bocca. Era ancora moscio e stava riprendendosi dalla sborrata. Non dissi nulla, mi limitavo a leccarlo mentre lo guardavo godersi lo spettacolo. Mi è sempre piaciuto vedere le reazioni degli uomini mentre succhio i loro cazzi. Aveva delle belle palle, non enormi per cui riuscivo a metterle tutte in bocca, una alla volta si intende, per succhiarle mentre le mie mani si prendono cura di quel bel cazzone che stava lentamente riprendendo la sua splendida forma.
Mi staccai da quel cazzo e gli dissi: "stenditi, non ho ancora finito di succhiartelo" e mi misi a 69 con lui, offrendogli senza vergogna la mia figa bagnatissima.
"Che cazzo..." dissi ad alta voce tra me e me, e mi chinai nuovamente su di esso a succhiarlo. Era meraviglioso stare su di lui, il cazzo in gola e la figa oramai preda delle sue labbra.
Volevo di più e quindi osai. Lasciai un bel pò di saliva su un dito e cercai il suo ano che penetrai. Non mi disse niente, anzi mi ricambió il favore, infilando prima un dito poi due nel mio culetto. Le accolsi bene con sua meraviglia, dopotutto mi piace da morire farmelo mettere nel culo, dal mio uomo... già dovrei chiamarlo il mio cornuto, dopotutto Antonio mi stava lavorando per bene.
Quel bel cazzone era diventato tutto rosso porpora, lo stavo succhiando da un pò e lo sentivo pulsare.
"Non venirmi in bocca, non ancora almeno" gli dissi tra il serio ed il faceto.
"Non temere, non ho proprio voglia di smettere adesso..."
"Rimani steso". Mi staccai finalmente, avevo la bocca piena di saliva che lasciai colare sul cazzo di Antonio. La cosparsi per bene lungo l'asta ed iniziai a strofinarmi la sua cappella sul clitoride, mi eccitava da morire sentirlo gemere.
"Dai mettilo dentro" mi disse...
"Muori dalla voglia vero?"
"Si Faby non ce la faccio più..."
Avrei potuto lasciarlo sul più bello, fregandomene di tutto, ma poi mi sarei dovuto perdere tutto il godimento di quel bastone nella mia figa, e perchè no, nel culo. Mi chinai su di lui, lo baciai profondamente e gli dissi "Scopami..."
Gli montai addosso e lentamente mi infilai il suo cazzone nella figa, facendogli assaporare ogni istante della prima penetrazione. Decisamente più eccitante della sveltina, che a suo modo era stata anche violenta, qui invece ero io a tenerlo in pugno e quello stronzo di Antonio lo sapeva bene.
"Mmmmmm lo sento tutto, è bellissimo"
"Hai una figa caldissima Faby"
Iniziai a cavalcarlo muovendo il bacino attorno al suo cazzo, era bello sentirlo gemere ed era meraviglioso sentire le sue mani che esploravano i miei seni. I capezzoli erano belli grandi e durissimi.
Mentre mi scopava gli presi una mano dal seno, e gli iniziai a succhiare un dito. Era chiaro che se ci fosse stato un altro cazzo, magari di Marco, sarei stata felicissima di scoparmeli entrambi.
Alzatami da lui, mi misi a pecorina, volevo sentire di nuovo quei colpi possenti in figa, dopotutto so essere troia, anche se qualora me l'avesse detto, gli avrei mollato una sberla.
Da buon bull, Antonio iniziò a stantuffarmi la figa, non potei resistere ad abbassare la testa sul divano, quasi in segno di remissione, e con una mano iniziai a masturbarmi. Venni in un lampo urlando, ma Antonio non volle fermarsi.
Che chiavata!
"Anto fermati un attimo, fammi respirare..."
Non disse nulla e sfilò il suo cazzo dalla figa, ebbi solo il tempo di un respiro quando sentii il rumore di uno sputo... Mi stava insalivando l'ano.
Ho un debole per il sesso anale, quando scopo non ne faccio mai a meno, per cui mi girai e con un sorrisetto malizioso acconsentii.
"Anto non fare lo stronzo, entra piano"
"Ahhhh", era entrata solo la cappella, rimase fermo qualche istante per farmela sentire tutta dentro e piano piano me l'ha infilato tutto dentro.
"Lo senti?"
"Cazzo Antòe se lo sento, è enorme, durissimo nel mio piccolo culetto"
SBAMMM, lo stronzo mi diede un ceffone fortissimo sul culo ed iniziò a muoversi. Ci sapeva proprio fare, evidentemente non era la prima ragazza che scopava nel culo.
Oramai ero completamente dilatata e lui aveva preso a scoparmi con forza. Non Venni di nuovo con un orgasmo violentissimo, e diedi un urlo pazzesco.
"Shhhh zitta che se no ci troviamo a casa tutto il vicinato". Giuro non avevo la forza di ridere, solo di bere la sua calda crema...
"Anto stai per venire?
"Si Faby, voglio sborrarti nel culo..."
"No Anto, fammela bere..."
Uscito dal mio culo oramai dolorante, mi inginocchio a lui e lo guardo da bimba desiderosa del suo giocattolino, gli lecco le palle mentre lui si masturba velocemente.
"Faby sto per sborrare"
"Dammela, dammela tutta"
Aprii la bocca, la avvicinai alla sua cappella e sentii un grido soffocatissimo, e tantissimo sperma arrivarmi in viso in 3 forse 4 fiotti. Tutti in gola. Mostrai ad Antonio la bocca piena del suo seme, ne feci uscire un pochino sulle labbra e con un dito me la spalmai sulle mie tettone, volevo sentirmela addosso nel tragitto fino a casa. Il resto lo ingoiai.
"Sei fantastica Faby, me lo immaginavo che eri una gran porca a letto. Scopi cosí anche con Marco?"
"Non sono affari tuoi" dissi sorridendo "comunque si io e Marco a letto facciamo questo ed altro..." "della serie non mi avrai mai al 100%", pensai tra me e me.
Mi rivestii e con la bocca che sapeva di sperma e le tette imbrattate me ne andai verso casa. Stavo per chiamare il mio ragazzo quando lo incontrai per pura combinazione. Lo adoro quando fa il tenero.
"Faby stavo venendo a prenderti da Marco, volevo farti una sorpresa"
"Mò, abbiamo da poco finito, andiamo da te che sto impazzendo dalla voglia di scopare con te..." e lo baciai.
Ma questa è un'altra storia ;-)


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