tradimenti

lara


di Membro VIP di Annunci69.it mooby_65
27.08.2014    |    9.352    |    1 8.8
"Lei con la mano spinge sulla mia schiena perche' io la penetri a fondo con movimenti lenti che diventano sempre piu' ritmati ed incalzanti..."
Lara e' la mia amica del cuore. Ci conosciamo da anni. E' una mia collega. Ha 45 anni.
E' magrissima, alta un centrimetro piu' di me. E' sportiva. E' single per scelta e per destino. Ha capelli lunghi e ricci.
Ha le movenze di una gazella. E' elegante e signorile. Fuma le Marlboro. Io odio il fumo ma quando vedo fumare lei
mi pare che fuma cosi' signorilmente che non mi da piu' fastidio.
Vive con la mamma in una bellissima casa padronale in centro storico di un paese di provincia.
Tutte le mattine viene in ufficio in macchina. Potrebbe prendere i mezzi ma lei ha sempre preso la macchina.
Lara e' un maschiaccio. Se deve scegliere se chiaccherare con i colleghi maschi o con le colleghe sceglie i primi.
Ha una risata sonora e solare. Adoro Lara. Talvolta abbiamo lavorato anche sulla stessa cosa. E ci siamo sempre guardati
nel profondo degli occhi. Non ho mai avuto il coraggio di andare oltre al lavoro. Io ho una compagna. La mia compagna mi
riempie la vita per tutto tranne che per il sesso. I rari rapporti sono come uno stentato dovere. E' scomparsa
per le difficolta' della vita la limpidezza e l'eccitazione.
Ma la vita e' una giungla, l'ufficio e' una giungla, e sento talvolta il profumo di Lara quando lei attraversa
il mio spazio, la mia giungla. Lara usa da un anno una fragranza che mi fa letteralmente impazire. Sento quel profumo
e capisco per brevi attimi, prima che l'aria condizionata si porti via tutto, se e' stata in ammministrazione,
se e' passata nell'ufficio commerciale... se e' stata da me. Ogni tanto mi invita al caffe' e parliamo, parliamo.
Delle cose che vorrei fare, delle vacanze che vorrei fare, e lei pure.
Un giorno magico ho pensato a me, alla mia situazione, e ho deciso di chiedere a Lara di uscire,
non so dove ho trovato la forza per invitarla a fare una uscita serale.
Non e' successo niente di quello che si puo' pensare. Solo una meravigliosa serata fra amici dove ci siamo confessati
le cose che piu' sono profonde nella nostra anima... e stop. Un saluto, un abbraccio e buonanotte cara.
Passa un anno. Un anno grigio, quasi inutile. AL lavoro, la magia di un momento mentre ci fissiamo negli occhi alla macchinetta del
caffe' e le chiedo un po di tempo per me, non voglio entrare nella sua vita, non voglio romprere un equilibrio suo e mio
che con difficolta ci siamo guadagnati. Chiedo solo la magia di una sera.
E la magia si avvera. L'estate ci porta sulle colline a fare un giro in macchina. E ci lasciamo andare.
Risate, racconti e felicita'. La mia utilitaria mi sembra enorme, in realta' e' un piccolo mondo che ci porta su su fino a un parcheggio panoramico.
E' deserto. Si vedono le luci della pianura. Si parla e si parla. Poi mi rivolgo affettuosamente e mi porgo per baciarla.
LEi chiude gli occhi e si lascia andare. E' un crescendo.
La mia macchinina blu e' troppo piccola per abbracciarsi e baciarsi. L'oscurita' ci consente di uscire all'aperto ed abbracciarci.
Il cuore mi batte come non mai, l'emozione e' indicibile. Io sono piuttosto robusto e abbraccio questo corpo esile che quasi ho paura di stringere. Baci sul collo, sulle labbra. Poi lei inizia a togliermi i vestiti. Non riesco a descrivere la dolcezza di quelle movenze. Lei si spoglia e dopo lughi abbracci si gira e si appoggia sul cofano col seno. il buio mi impedisce di vedere il suo sesso, mi avvicino ed iniziamo ad amarci nel modo piu' profondo che si possa dire. Lei con la mano spinge sulla mia schiena perche' io la penetri a fondo con movimenti lenti che diventano sempre piu' ritmati ed incalzanti...
E' stato cosi bello. Lughi abbraccie e baci mentre ci fissiamo negli occhi. Si sentono solo i grilli, un invisibile trattore lontano
che lavora la terra. Un rumore sordo delle macchine lontane che passano sulla superstrada lontana porta via piano piano questo magico momento.
Lara torna a casa. Io torno a casa. Si risveglia piano piano la realta' facendo diventare questa bella sera un sogno lontano.
Addio sogno. Era troppo bello per essre vero.
Mattino.
Buongiorno. Mi preparo per andare al lavoro. Mi lavo. Mi rado. Tutto pronto per la giornata. Ciao cara vado.
Sono un po' in ritado. Che faccio, prendo la macchina? Esco dal garage. Mi fermo un attimo per aprire il cancellone e mi giro
CHe vedo? Sul cofano della macchina leggermente polverosa si legge perferfettamente stampata la sagoma del seno e delle braccia di Lara...
... oddio!
Allora non e' stato un sogno. Prendo la canna del giardino li accanto per cancellare quello che rimane del mio sogno...


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