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Il vizio della mia amica Arianna


di cross_dresser
08.02.2016    |    6.953    |    30 9.9
"Quando mi hanno visto lui si e’ subito sfilato dalla bocca di Arianna mostrando un cazzo davvero colossale che ondeggiava davanti al suo viso, ma lei come se..."
Per riuscire a comprendere realmente quello che sto per raccontarvi dovreste conoscere la mia amica Arianna,dovreste vedere il suo viso,il suo corpo abbondante,sentire il suo profumo, accarezzare la sua pelle. Nonostante abbia quarantacinque anni sembra ancora una ragazza, quegli occhioni neri, bocca ben disegnata,due tettone invitanti e un culo da urlo. Dovreste sentire la sua voce , calda e vellutata, frequentare casa mia e ascoltare i suoi mugolii e le sue urla di piacere quando amichetti comuni se la scopano durante le nostre seratine particolari con diversi partecipanti singoli…. divertendosi a provocare ben sapendo che tutti son li a sbavare per lei. Qualcuno potrebbe pensare che e’ un po’ troia ma in realta’ e’ solo uno spirito libero, una che ama la vita e tutto cio' che le puo' offrire. Forse un po’ troia lo e’davvero dal momento che si fa qualsiasi maschio passi per casa mia,ma alla fine le piace vivere ,divertirsi e godere , e dal momento che e’ una donna generosa le piace anche far godere gli altri. Qualche giorno fa’ come abitudine ormai da un po di tempo prima di rientrare a casa, Arianna passa da me per un saluto veloce,,,un caffe’ e confidandoci degli ultimi contatti presi attraverso siti di incontri che puntualmente organizziamo da me per poi giocare insieme. Era un pomeriggio in cui avevo fissato da tempo la manutenzione ordinaria annuale della caldaia, arrivo’ un operaio della ditta incaricata, un uomo piu o meno della mia eta’ con la sua borsa da lavoro e sicuro del suo mestiere. Ero stata distratta per qualche minuto da una telefonata di lavoro.. riagganciando trovai il caldaista appogiato con la schiena al muro, aveva la patta aperta e la mia amica gli stava ciucciando la mazza con evidente gusto. Quando mi hanno visto lui si e’ subito sfilato dalla bocca di Arianna mostrando un cazzo davvero colossale che ondeggiava davanti al suo viso, ma lei come se io non ci fossi si e’ nuovamente imboccata quella formidabile cappella. Non ti dispiace vero se me lo faccio ciucciare dalla tua amica mi domando’, no no gli risposi, e a te dispiace se vi guardo? . Incoraggiato dalle mie parole l’uomo si slaccio’ la cintura e si calo’ i pantaloni mostrando due palle gigantesche, due bocce dure che Arianna prese a massaggiare con forza mentre vedevo le sue labbra e la sua lingua lavorarsi con passione i bordi della cappella. gli disse a un tratto alzandosi da terra e inginocchiandosi su una sedia,-mettimelo da dietro che voglio sentire bene- L’operaio mi guardo’ cercando un segno di assenso quasi a chiedermi il permesso, poi le sollevo’ la gonna e le abbasso’ le mutandine di pizzo facendole scivolare fino alla caviglie offrendosi alla vista quel bel culone diviso da un solco profondo e il suo bel ficone gia’ gonfio e bagnato, col cazzo che hai sono sicura che saprai farmi godere, poi si volto’ dalla mia direzione e mi guardo’ in maniera insolita, quasi a chiedermi scusa. In piedi dietro di lei l’ operaio le pianto’ la cappella tra le sue cosce e, nonostante le dimensioni del suo cazzo, lo vidi infilarsi agevolmente fino ai coglioni. Aggrappandosi con entrambi le mani ai suoi fianchi prese a pomparla sempre piu’ velocemente e mentre lei mugolava di piacere, potevo udire lo sciabordio della sua fica fradicia e il rumore delle palle dell’uomo che sbattevano contro di lei. Nell’aria c’era odori di corpi sudati. di fica, di cazzo, di culo, c’era odore di sesso insomma, quel maschio le era letteralmente montato in groppa e, tenendola ferma per le spalle cercava di affondare sempre piu’ profondamente dentro di lei assestandole dei colpi terribili che Arianna pareva gradire non poco. < Sei bravo> gli diceva < Sei proprio bravo > e’ da un pezzo che non mi chiavano cosi! Ti sento da morire, ti sento dentro di me, quando mi dai quei colpi e affondi, sento i bordi della tua cappella che mi raschiano le pareti dell’utero. Mi piace diceva …eccome se mi piace… mi stai facendo davvero godere, chiavi divinamente….Quasi in risposta a quelle lusinghe, lui indietreggio’ di un passo e si sfilo’ dalle coscie di Arianna , il suo cazzo faceva spavento da tanto che era grosso e duro con le vene spesse e scure, la cappella dilatata e violacea….. < Stavo per sborrare e mi dispiaceva lasciarti a meta’>, dammi qualche minuto cosi mi riprendo e ti faccio fare una bella goduta. Per tenerla in caldo si tuffo’ con la testa in mezzo alle cosce della mia amica e comincio’ a slinguettarla con sapiente dovizia,leccando quelle cosce sporche dei suoi succhi. Il ficone di Arianna era fradicio e talmente slargato dal passaggio di quell’animale che qualsiasi altro membro pur di dimensioni rispettabili ci sarebbe ballato dentro. Doveva essere davvero bravo perche ad un tratto vidi Arianna con gli occhi rovesciati dal piacere e un mugolio interminabile, farsi una goduta pazzesca squassata da un orgasmo lunghissimo che la fece tremare tutta mentre lui incoraggiato dal risultato che stava ottenendo aveva assunto un ritmo frenetico con la lingua sul clitoride snidato fino a portarla sull’orlo del collasso! Non so dire quanto duro’ quell’orgasmo ma alla fine la mia amica Arianna era stravolta con le guance rosse , il corpo che continuava a tremare ed il respiro affannoso. E quel tale non accennava a fermarsi avevo solo ridotto la pressione sul clitoride ma continuava a scorrere la lingua dentro e fuori.. Alzando la testa si giro’ puntando quel cazzone verso di me e con aria quasi di sfida sussurro’ ora tocca a te troietta guardona a farmi godere, voglio farti il culo……………………………..
No nel culo no protestai io, ce l’hai troppo grosso, me lo sfonderai. E’ proprio quello che voglio fare,rispose lui, voglio romperti il culo questo bel culo rotondo e sodo, voglio sfondartelo.Forse avrei dovuto chiedere alla mia amica di intervenire in mia difesa, ma ero troppo affascinata dalla scena di quel cazzone gigantesco e nodoso che cercava di farsi faticosamente strada nei miei sfinteri. Arianna invece di darmi man forte per divincolarmi dal mio stupratore, lo aiuto’ a tenermi ferma incitandolo ad affondare tra le mie chiappe.Mentre lui mi serrava le cosce e mi bloccava per le spalle con le sue manoni, lei mi tappo’ la bocca per impedirmi di urlare e tenermi ferme le braccia. A poco a poco non so come e, soprattutto, non so con quale dolore sentii quel gigantesco pezzo di carne sparire centimetro dopo centimetro tra le mie chiappe carnose arrestandosi solo dopo quando le palle di quel toro andarono a sbattere contro di me. Dai che faccio fare un giro anche a te disse lui trionfante mentre il mio viso era solcato da lacrime di dolore neanche fosse stato un motociclista. In verita’ mi inculo’ per bene e a poco a poco provai a distendere i muscoli, a rilassare il corpo e anche a portare il culo verso l’alto come per agevolarlo meglio nei movimenti. Quel tale mi inculo’ come un califfo e dopo qualche minuto non mi dispiaceva affatto quella cavalcata dentro i miei sfinteri, anzi mi piaceva da morire fino ad incitarlo: Inculami,si. Inculami per bene riempilo tutto, sfondamelo,voglio sentire che me lo sbatti fino in fondo, voglio sentire i tuoi coglioni picchiare contro le mie chiappe, voglio sentite la tua cappella raschiarmi le pareti del culo. Ora che quel porco mi stava cavalcando tenedomi per le orecchie, sentivo il suo cazzo entrare e uscire velocemente, udivo il rumore che faceva, i risucchi del mio buchetto e lo sbattere delle palle contro le mie carni sode ,sentivo l’odore del suo membro e quello del mio culo dilatato allo spasimo.Era infoiato come una bestia e decise che era ora di svuotarsi i coglioni, Mi preparavo a gustare quella goduta quando mi sfilo’ il cazzo dal culo con un risucchio che pareva avesse stappato una bottiglia di vino , volevo sentire mentre mi sborravi nel culo. Per tutta risposta quello mi diede due sonore sberle sulle chiappe. < Non avere fretta, troia, mi posso trattenere ancora un po’!! Fino a quel momento la mia amica Arianna era stata li a godersi lo spettacolo sebbene ancora eccitata ma la tregua non duro molto, quell’uomo stava impazzendo di piacere diresse le nostre bocche verso la sua cappella pronta per esplodere dicendo< Succhiate troie> Io e Arianna cominciammo ad alternare boccate lungo la sua asta mentre la sua mano sulle nostre teste impartiva ritmi del pompino fino a che a un certo punto sentii una colata calda che mi arrivo’ in gola, il sapore acido della sua sborra mi piacque subito mentre Ariana si prodigo’ per pulirgli tutto il cazzone e tirando ancora piu a lucido quella cappella per poi suggellare la nostra amicizia baciandoci con la lingua piena di sborra attente a non sprecare nemmeno una goccia mentre quell’uomo assistette a uno spettacolo tanto indecente quanto eccitante
Una visita di Arianna in un pomeriggio come tanti ma trasformato in qualcosa decisamente piu insolito e godurioso colpa e merito della mia amica ……a cui va tutto il mio affetto!!!

Lydia forever….
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