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Inculata in lavanderia


di MaraTravCa
14.02.2013    |    35.461    |    6 9.2
"Mi mise sulla lavatrice e, girandomi pancia in giù, iniziò a leccarmi dietro..."
All'hotel arrivò un cuoco sulla quarantina alto, magro, cappello lunghetto e occhi chiari. Mi colpì fin dal primo istante e fantasticavo ad occhi aperti quando Luca, il mio collega, mi diede un buffetto sul braccio e mi disse: “Hey rimetti dentro la lingua coniglietta che dobbiamo sparecchiare”.
Io mi ripresi e quasi in imbarazzo mi allontanai. Ero tutto un torpore alla sola vista del cuoco. “Come si chiama?” Chiesi a Luca fingendo disinteresse, “Che troia sei già in calore?! Comunque si chiama Giorgio, perché che intenzioni hai? Vuoi fartelo? Dovrai elaborare un piano perché normalmente i cuochi non scopano i camerieri”.
Ovviamente dovrò elaborare un piano, prendere confidenza e impegnarmi ad essere quanto più troia possibile. Iniziai a stuzzicarlo facendo battute e, in combutta con Luca e iniziai ad informarmi sulla sua situazione sentimentale. Ogni volta che finiva il servizio io proponevo per preparargli il caffè lo trattavo da vero bene.
“Ecco il caffè e l'amaro” dissi con fare servizievole.
Sculettavo come non mai in sua presenza cercando di entrare in intimità lui, dopo un po di tempo iniziò a lasciarsi andare in battutine e ad a notarmi.
Un pomeriggio mentre gli servivo il secondo amaro dopo il caffè mi chiese: “Hai la ragazza?” Era di sicuro un po alticcio dopo aver bevuto l'ennesimo amaro dopo il caffè. “No” risposi, visibilmente imbarazzato. “Perché me lo chiedi?” Continuai.
“No perché ci conosciamo da molto e non ti ho mai sentito parlare di ragazze”.
“Ok ora devo andare” dissi dirigendomi verso la lavanderia.
Dopo alcuni minuti , proprio mentre armeggiavo con la mia minigonna, lo sentii dietro: “E quella è la tua?”.
Ebbi uno riflesso automatico e cercai di nasconderla ma era tardi. Ero rosso in faccia e risposi con un appena percettibile “Si”.
“Perché non la indossi per me?” mi chiese maliziosamente. Ero eccitatissimo e impacciato: “Mi piacerebbe” dissi. Chiusi la porta della lavanderia e mi sfilai i pantaloni ero nudo. Indossai la mini ancora bagnata e lui mi guardava fisso. Mi premette le labbra sulle mie e inizio a baciarmi il collo. Mi toccava ovunque. Io sentivo il suo uccello premere contro di me, era durissimo. Mi mise sulla lavatrice e, girandomi pancia in giù, iniziò a leccarmi dietro.
“Hai un corpo eccezionale” mi diceva mentre mi baciava. Io ero a carponi sulla lavatrice a sua completa disposizione. Con il culetto umido e in balia degli ormoni mi misi in ginocchio di fronte a lui pregustando il sapore del suo membro. Un calibro medio ma venoso. Lo leccai prima da sotto e ne annusai la fragranza poi tutto dentro avidamente. Lo sentivo gemere sembrava che da un momento all'altro quella verga dovesse inondarmi.
"Sei davvero brava...mi avevano detto che i travestiti ci sanno fare con la bocca ma tu sei un artista piccolina". Lo stavo lavorando davvero bene ma iniziavo a sentire il bisogno di prenderlo dentro.
"Sfondamelo". Dissi quasi sussurrando accovacciandomi sulla lavatrice.
Lui che si adoperava per insalivarmi per bene e lubrificarmi. Era esperto usava le dita e la lingua per prepararmi.
“Ti scopo” mi disse eccitato.
Ricevevo tra le chiappe il cazzo e godevo senza proccuparmi di nulla, del baccano, di chi avrebbe potuto sentire. Ci sapeva fare. Lasciando dentro la cappella mi sbatteva da manuale. Colpi secchi ritmati e io ero sotto il suo controllo.
Continuo per un bel po sculacciandomi. Mi stava usando da troia. Mi spinse contro il muro e mi premette la faccia contro con due dita in bocca. Mi piaceva così!
"Sei molto eccitata piccola sgualdrina!" Disse su di giri. Mi prese ai capelli e mi mise a gambe all'aria sulla lavatrice. "Guarda guarda questo bel cazzetto" disse iniziando a smanettarmi.
Spingeva il cazzo in fondo e mi smanettava. Non potevo resistere a lungo prima di venire mentre lui sembrava potesse durare per ore ancora. Venni quasi immediatamente. "Ma guarda la troietta è già venuta" disse guardandosi la mano con il mio sperma e poi, passandomela in bocca mi disse: "Lecca!" Leccai tutto il mio nettare salato mentre lui continava a prendermi. Continuo ancora per mezz'ora buona mi strinse con due mani il collo da dietro e venne. "Wow ci divertiremo" pensai
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