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Rimorso ed ossessione


di LucreziaLuxury
19.03.2019    |    17.016    |    15 9.7
"“Non inghiottire! Tienila in bocca!” Questa non me l’aspettavo..."
Dopo aver ingoiato tutto, in preda al panico, afferro il giubbotto ed esco di corsa dal cinema, mentre lui mi chiama:
“Ma dove vai? Vieni qui!”
Esco dal locale trafelato ed il vento fresco della sera mi fa ritrovare un po’ di calma, mentre dietro una colonna dei portici sputo in continuazione in preda al rimorso per l’incoscienza e la temerarietà del gesto appena compiuto.
Rientro in stanza e la notte trascorre piena di inquietudine, un misto di eccitazione per l’esperienza provata e di preoccupazione per l’epilogo imprevisto a cui non ero preparato. Alla fine prevale l’eccitazione e non riesco ad evitare di masturbarmi ripensando a quel bastone di carne che pulsava nella mia bocca ed al piacere provato nel sentirlo eiaculare abbondantemente grazie alle mie attenzioni.
La settimana trascorre in questo stato d’animo e non riesco a non ripensare in continuazione all' episodio e finisco immancabilmente per eccitarmi.
Quello che mi ha sconvolto è stato il suo modo di rivolgersi a me al femminile, quasi avesse scoperto la mia indole femminile.
Per fortuna arriva il venerdì e si ritorna a casa.
Ma il lunedì si ritorna a Bologna e riprende inesorabile la tentazione di tornare al cinema.
Alla fine cedo e finisco per ritrovarmi al buio della sala. Sembra tutto tranquillo, ma dopo l’intervallo, avverto una presenza che mi si avvicina nella fila dietro. Mi si accosta all’orecchio:
“Ma dove sei scappata? Ti ho cercato in tutti questi sere, dove sei finita?”
“Mi vergogno… è stata la mia prima volta.”
“Questo l’avevo capito… non sei di Bologna vero, dall’accento direi romagnola.”
“Si di Ravenna…”
“Cosa c’è da vergognarsi? Perché ti piace il cazzo? E cosa c’è di male?”
“Ho paura delle malattie”
“Guarda che sono sanissimo… non hai voglia di assaggiarla di nuovo?”
Sono incerta e non rispondo…
Allora lui esce dalla sua fila delle poltrone e mi viene a prendere per una mano per riportarmi nella prima fila.
“Dai, non farti pregare.”
Si accomoda in una delle poltrone di mezzo, con una mano mi fa inginocchiare, mentre si apre la cerniera e lo tira fuori già piuttosto eccitato…
Lo scappella lentamente e mi invita ad imboccarlo.
“Su, cosa aspetti? E’ tutto per te!”
Non riesco a resistere al richiamo del cazzo in tiro, lo prendo in mano e mi abbasso per lambirlo con la lingua.
Lo lecco con cura sotto al prepuzio e sul filetto mentre masturbandolo lentamente lo sento rilassarsi completamente e gemere di gusto. Aumenta di consistenza e di turgore quindi incremento il ritmo e lo stringo fra le labbra, cominciando a succhiare delicatamente. Lo sento ansimare.
“Sei proprio brava, ma usi troppo le mani. Toglile e tienile dietro la schiena.”
Eseguo docilmente e lui mi afferra la testa per spingerla più a fondo e me la tiene abbassata. Ho la bocca piena, me lo sento fino in gola e poco dopo non riesco più a respirare e cerco di sfilarlo.
Lui me ne concede solo un pò.
“Mantieni la calma e cerca di respirare con il naso.”
Comanda lui e decide il ritmo e la profondità, alternando spinte profonde a veloci pompate più superficiali.
Ad un certo punto mi ritrovo con la bocca piena di saliva che, a causa del continuo su e giù non riesco ad inghiottire e finisco per farmela fuoriuscire dalla bocca.
“Non ti azzardare a sporcarmi i pantaloni!”
Mi lascia per un attimo la testa dandomi modo di inghiottire e liberarmi la bocca. Ma è questione di un momento, mi riprende subito la testa e me la rimette a posto… riprendendo a guidarmi con maggiore foga.
Il ritmo si fa incalzante e le spinte sono sempre più profonde, la cappella mi urta la gola sforzandone la faringe e provocandomi conati fastidiosissimi.
Intanto una persona si è venuta a sedere vicino per godersi la scena, masturbandosi con vigore in silenzio.
Questo sembra eccitarlo ancora di più ed aumenta maggiormente il ritmo.
Lo sento irrigidirsi mentre il cazzo ha raggiunto un turgore incredibile.
Il suo respiro è diventato affannoso e all’improvviso mi esplode in bocca tutto il suo carico di sperma che riesco a stento a contenere, sono schizzi violenti, abbondanti che scivolano in parte direttamente in gola.
“Non inghiottire! Tienila in bocca!”
Questa non me l’aspettavo.
“Adesso fammela vedere!”
Eseguo l’ordine spalancando la bocca ed esponendo la lingua per fargli vedere il frutto del suo piacere.
“Brava, adesso puoi ingoiarla!”
Deglutisco un’abbondante boccata di sperma. Il sapore è sempre straordinario, del tutto particolare. E devo confessare, tutt'altro che sgradevole.
"Adesso da brava, puliscilo per bene."
Mi abbasso nuovamente con la lingua per nettàre con cura il suo cazzo che ha già perso consistenza, parto dalla base dell'asta e risalgo fino alla cappella che pulisco con estrema cura e delicatezza.
" Sei una meraviglia!"
“Stavolta non scappare! Voglio conoscerti, ho una proposta da farti”
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