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Ritorna potente - cap.1


di alessiapuledra
26.04.2019    |    2.183    |    10 9.6
"Che vuole, anzi pretende un’adorazione completa..."
Ritorna potente. Sono Alessia. E devo raccontarvi.
Ogni anno ormai in autunno sboccia questa mia femminilita’ imperiosa, infuocata. Che vuole, anzi pretende un’adorazione completa. Cosi’ una mattina sistemo il pc per gustarmi una compilation di enormi cazzi che sventrano culetti come il mio e nel frattempo mi dedico a me stessa. E’ diventato un rituale dolcissimo quello della depilazione. Come lo schiudersi di un bocciolo. Uscire liscissima da una corazza, indossando questa nuova vellutata sensazione di freschezza. Le gambe, il culetto ed ora anche il mio clitoride sembra lucenti e perfetti. Mentre mi avvolgo nell’asciugamano vaporoso ho una prima ondata di piacere femminile. Mi spalmo una crema profumata. Ed indosso un profumo delicatissimo.
Eccomi morbida, liscia, sinuosa. Alessia.
Per casa nuda indossando solo un paio di decollete tacco 11 chatto tramite un sito di annunci. Ho voglia di essere corteggiata. Sono fortunata. Questa sera un mio nuovo fan ha proposto di incontrarlo a casa sua. Mentre piu’ tardi un vecchio amico ha appena confermato un incontro a tre. Mi sento una vera puttanella.
Mi preparo. Perizoma nero di pizzo. Un paio di collant di neri velatissimi che imitano l’effetto reggicalze. Micro gonnellina nera a balze, dolcevita nero. Labbra lucide effetto bagnato. Trench corto, chiaro. Che fa risalatare le gambe fasciate nei collant neri. Decollete nere, scamosciate, tacco 11 a stiletto. Lo specchio rimanda l’immagine di una modella. La Bellezza riflessa e’ cosi’potente che vacillo.
Scendo in box a prendere la macchina. Mi accorgo solo dopo della naturalezza con cui ho chiuso casa e sono andata nei box, incurante di possibili incontri. Sono solo Alessia.
Il primo incontro e’ previsto in localita’ C. (vicinanze di Milano). Sono stata avvisata che il posteggio vicino all’appartamento da raggiungere potrebbe essere difficoltoso. Dopo qualche tentativo a vuoto mi faccio forza e decido di posteggiare nel parcheggio intravvisto a circa 1km dal punto di incontro.
Sono in macchina. Il cuore batte forte. Ho un po’ di paura. Scendere ed incamminarsi alle 18:30 di una sera feriale significa mostrarsi a tutti. Significa attraversare quel semaforo e percorrere il tratto davanti ai negozi prima di arrivare al citofono del palazzo. Apro la porta. L’aria mi accarezza le gambe. E’ sempre stato il momento piu’ eccitante. Quello in cui Alessia prende il controllo finale. Sono fuori.
Devo camminare nel modo piu’ naturale e sexy possible. Come una modella in passerella, incurante, anzi godendomi i tacchi alti, il loro risuonare sull’asfalto ed i fasci di luce proiettati dai fari che illuminano le mi gambe. A circa meta’ percorso una macchina rallentando per il semaforo accosta. Il finestrino si abbassa ed un uomo dall’interno dice: “Ciao Bellissima hai bisogno di un passaggio? Sei veramente troppo figa.”
“No grazie” sorrido, felice ed eccitata. Raggiungo il palazzo. Terzo piano. Eccomi. Mi apre un bel ragazzo.
“Ciao Alessia” Entro baciandogli la guancia. Appoggio la borsetta. C’e’ sempre quell’attimo di impaccio perche’ lui vorrebbe saltarti addosso mentre le convenzioni sociali impongono un fraseggio meno bestiale.
“Che bel balcone …posso uscire a fumare una sigaretta?” “Ma certo.” Mi fa strada. Accendo al sigaretta appongiandomi al muretto . Lui e’ dietro di me. Sento una sua mano che si appoggia su una coscia. Spingo il culetto verso di lui. Le mani diventano due. “Che figa che sei Alessia”. Mi bacia il collo. Assaporo la sigaretta mentre le sue mani percorrono le mie cosce delicatamente. Mi giro e gli metto la lingua in bocca.
Lascio cadere la sigaretta e ci avvinghiamo. Le sue mani sono dappertutto e la sua lingua. Sento il suo pacco duro e grosso spingere contro di me. Con una mano comincio a massaggiarlo. Mi implora.
MI inginocchio davanti a lui e gli slaccio i pantaloni. Il suo cazzo saetta fuori come un serpent liberato. Svettante e scappellato davanti alle mie labbra. E’ davvero un bel uccellone. Sono una ragazza fortunata. Appoggio la lingua alla punta delicatamente. Freme. Lentissimamente avvicino le labbra e con la bocca socchiusa lo prendo. Mi piace gustarmi questo momento delicatamente. Muovo piano la lingua. Mi ritraggo lo bacio, poi lo riaccolgo. Lui sembra impazzire. “Alessia, Alessia, cazzo sei divina….ma quanto sei brava….cazzo cosi’ mi fai venire…..mmmmmmhhhhh” Comincio a succhiarlo, leccarlo, baciarlo insalivarlo…l’aria fredda del balcone mi accarezza il culetto.
Mi rialzo. Lo bacio. “Rientriamo. Ho voglia di essere posseduta”. Con una mano tengo il suo cazzo e sculettando rientro. Ho davvero voglia di essere scopate a fondo. Di sentirlo dentro. Vado verso il divano. Lui si inginocchia dietro. Mi scosta la gonnellina e comincia a baciarmi il buchino. La sua lingua rovista e slappa…mi incendio di piacere. “ Ti prego scopami, fammi tua”. Sento che mi appoggia la cappella, spinge delicato, ma si accorge che sono gia’ completamente aperta, bagnata. Lo spinge deciso fino in fondo. Lo accolgo dentro di me. Godo. Con una mano lo tiro verso di me come se non dovesse piu’ uscire. Mi scopa forte. Urlo di piacere. Le sue mani aggrappate alle mie cosce. Mi sfonda. Poi esce. Mi rialzo e mentre gli prendo il cazzo in mano lo bacio con foga. Si siede e sono sopra di lui. Muovo il bacino. Mi impala. Spinge verso l’alto fortissimo. Sono cosi’ bagnata che il suo cazzo entra ed esce come nel burro. Scorre dentro di me. Mi possiede. Poi rantola sto per venire…allora mi alzo e seduta in fianco a lui gli prendo in bocca il cazzo. Erutta nella mia bocca. Me la riempe di sborra caldissima. La lascio colare dalle labbra mentre continuo a leccargli il cazzo. Con una mano mi tocco il buchino completamente aperto.
Con le labbra lucide di sborra lo bacio. “Grazie” “ Cazzo Alessia. Grazie a te. Non ho mai godutto cosi’ in vita mia. Sei una donna fantastica. Una figa cosi’ non l’avevo mai avuta. Voglio rivederti. Dio, guardati sei splendida. Che figa.”
Vado un secondo in bagno a riassettarmi.
Scusa caro, ma devo proprio scappare. Mi aspetta un caro amico. “Ah ma allora sei una vera porcellina…non dirmi che adesso vai a farti scopare ancora” “Ebben si. Caro.” Ci baciamo e lo saluto.
Rieccomi in strada. Ancheggio falice e sorridente. Incrocio un signore che mi dice “wow” e poi si gira a guardarmi. Sento l’aria dentro il culetto sfondato. Ho voglia di sesso. I tacchi battono sul marciapiedi un ritmo sensuale. Rallento e mi accendo una sigaretta. Attraverso davanti ad una macchina che mi illumine le gambe. Adesso vado da altri uomini....voglio sentire tutto il loro desiderio
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