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Una nuova amicizia - 06


di Membro VIP di Annunci69.it laurachiaretta
24.05.2015    |    8.288    |    8 9.4
"Accidenti suscitare le gelosie di Chiara mi rende quasi orgogliosa, ma non voglio farla soffrire sono troppo riconoscente per quello che ha fatto con me..."
Entriamo dentro a un bel ristorante poco fuori il centro. Chiara con suo marito e io e Marco a braccetto. E' bello vedere come gli uomini ai tavoli squadrano sia Chiara sia me e che qualche donna ci accoglie con delle pacate smorfie. Ammetto che il mio vestito e il seno finto è un po' vistoso, ma credo che nessuno pensi a me come un uomo, mi sento molto sicura. Insieme a Chiara siamo al limite tra la raffinatezza, la sensualità e la troiaggine e questo mi piace molto.
Marco mi mangia con gli occhi, mi fa sedere a fianco accompagnando la sedia come un vero gentlemen. La sua mano sulla mia coscia e un sorrisetto malizioso non si fa attendere, gentlemen si ma pur sempre latino...
La serata scorre benissimo, dopo qualche discorso di lavoro tra gli uomini, Chiara spiega il lavoro che ha fatto su di me suscitando commenti entusiasti. Anche il marito di Chiara si dimostra molto interessato e faccio fatica a capire se Chiara è più contenta o gelosa. Accidenti suscitare le gelosie di Chiara mi rende quasi orgogliosa, ma non voglio farla soffrire sono troppo riconoscente per quello che ha fatto con me.
Scopro che Marco oltre al bel fisico ha una testa pensante e ci facciamo coinvolgere da alcune discussioni, mi sento sempre di più attratta da lui e incomincia a mancarmi quando, raramente, toglie la mano dalla mia coscia.
Arriva poi il momento di andare in bagno, insieme io e Chiara in quello delle donne, un'altra emozione impagabile, sistemarsi il rossetto guardando nello specchio a fianco di una sconosciuta è elettrizzante.
Torniamo al tavolo e gli uomini hanno deciso. Finiamo il dessert e andiamo a ballare, c'è un locale di latini e musica anni 80 proprio a due passi.
Fin'ora ho solo ballato con Chiara, si lei faceva l'uomo, ma con un uomo vero mai; incomincio ad avere un po' di ansia.
La discoteca è grande, due sale enormi e tanta gente anche se è solo mezzanotte.
Marco ama i latini e ci tuffiamo subito nella pedana. La prima volta che mi mette la mano dietro alla schiena mi irrigidisco come se l'avesse di ghiaccio.
Poi iniziamo a ballare, mi accompagna lentamente e a poco a poco entriamo nel ritmo. Incomincio a sentire il suo corpo contro al mio, incomincio ad abituarmi ai i suoi comandi. Marco è bravo, molto bravo e mi fa sentire come se avessimo sempre ballato insieme. Nei tratti più lenti si avvicina, mi sussurra un "Sei bellissima" e mi bacia sul collo. Sono in estasi. Il ballo, quel po' di alcol della cena, la musica, Marco così passionale, sento che non avrei voluto essere in nessun altra parte della mia vita in quel momento con nessun altro.
Lentamente, sempre ballando, ci avviciniamo al bordo della pedana, seguendo il ritmo degli altri ballerini ci ritroviamo dal lato più scuro.
Quasi all'unisono usciamo dalla pista e Marco stringendomi come non mai avvicina le sue labbra alle mie e.. mi bacia appassionatamente.
Non so quanto, non so il tempo, minuti, forse ore, non ci stacchiamo più.
Ci appartiamo su un divanetto nascosto e le nostre mani, i nostri sensi , le nostre bocche si uniscono.
Rimaniamo così per tanto, solo qualche breve pausa per riprendere il fiato. Siamo inseparabili.
Poi una mano mi tocca la spalla, è Chiara: "Scusate ma dobbiamo andare, domani dobbiamo andare via presto." rimango inebetita, come è già finita, io non mi voglio staccare più.
Marco invece si alza, anche lui si vede non è contento, ma è ospite e non può opporsi. Usciamo saliamo in macchina. Sono frastornata da tutte quelle emozioni e in più ora il cuore, il mio cuore di donna batte per Marco.
I due uomini salgono davanti, Chiara di fianco a me mi accarezza e mi dice "Contenta?", faccio si con la testa gli sorrido, mi ha fatto il regalo più bello della mia vita, solo poteva lasciarmelo un po' di più.
Arriviamo a casa, ora sono pronto a ritornare al mondo, non sarà più tanto facile dopo stasera.
"Marco dorme nella stanza degli ospiti" mi dice Chiara appena arrivati "vuoi fermarti anche tu?"
Come no, certo che si, ma allora, ma potevate dirmelo subito, il mio entusiasmo riesplode. Chiare e suo marito ci salutano e dopo un secondo mi ritrovo nella camera da letto con Marco che sfoggia il suo miglior sorriso. No non è finita la serata.
Riprendiamo a baciarci come due adolescenti.
Mi stringe forte, cerca il mio sedere e io disperatamente la sua patta.
Finalmente ho il suo bellissimo arnese tutto per me dentro la mia bocca, è già durissimo e la sua cappella irresistibile.
Lo cerco negli occhi mentre lo spompino e mi muovo come una vera donna in calore, ma non sto fingendo, sono io.
Ci spogliamo e parte un bellissimo 69. Ad un certo punto inizia con la lingua a bagnarmi il buchino. Provo un brivido enorme, quasi perdo i sensi.
Inizia a farmi dei centri concentrici con le dita attorno all'ano. Ora lo sfiora ora entra un po'. E' un vero maestro e io sono assolutamente rapita.
Mi gira mi mette la sua cappella sull'ano e la fa danzare attorno.
E' grande, mai ho provato qualcosa di così grande, ma sono sua, sono la sua donna, lo faccio entrare. E' delicatissimo, quasi non avesse fatto altro nella vita, piano dentro, piano fuori. Lo sfintere si dilata, si allarga, è dentro.
Piano ricomincia a danzare, come in discoteca, un ritmo lento ma costante, inesorabile. Provo cose mai provate, vengo analmente due, tre, quattro volte.
Il mio pene è rattrappito è poco più che un clitoride, è dietro dove vengo, vengo in continuazione e Marco è instancabile.
Confido nell'insonorizzazione della stanza perché le mie urla di piacere non sarei proprio in grado di trattenere.
Ora è Marco che sta per venire si gira e una nuvola bianca mi inonda la faccia. E' il nostro sigillo. Sono stravolta. Ci baciamo ancora e ci addormentiamo tra le braccia.
Mi sveglio al mattino, la luce mi colpisce dalle finestre. Marco è ancora a fianco a me addormentato.
Vado in bagno, il trucco è sfatto.
Faccio una breve doccia, mi rifaccio il trucco, mi metto una vestaglia di Chiara e torno a letto.
Ripenso all'incredibile serata, alla cena, al ballo alla passione. Rimango in attesa di un segnale da Marco del suo risveglio, potrei guardare gli occhi, ma preferisco qualcosa sotto le coperte.
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