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Una nuova amicizia


di Membro VIP di Annunci69.it laurachiaretta
12.05.2015    |    14.180    |    7 9.4
"Tornato a casa rimettendo il cellulare in carica vidi che lei aveva fatto un numero, ma troppa grazia aver anche un contatto e poi era sposata, comunque..."
Ho sempre pensato che l'affetto e il voler bene a una persona non avesse un limite preciso e così è capitato una sera in un piccolo locale.
Ero uscito con alcuni amici per una birra serale in un pub molto tranquillo, non sapevamo se sarebbe diventata una pre disco o una pre dormita.. ma il piacere della birra e della compagnia ci teneva di buon umore.
Dopo qualche discorso interessante e molti banali, incominciai a guardarmi attorno, normale qualche donna incominciata a girovagare tra i tavoli.
Come sempre una attira le tue attenzioni, non fosse altro per l'effetto birra.., un viso normale ma una scollatura magnetica, confesso di averci messo dentro gli occhi più di una volta.
Poi vedo che parlotta con un tipo e questo saluta l'amico fianco a me.
Tutti e due vengono verso di noi, si presentano, la coppia era sposata e l'uomo un collega del mio amico. Si mettono a sedere proprio di fianco a me, lui a parlare al mio mio amico e lei, a fianco rivolgendomi la schiena.
Poi si volta, si scusa per la schiena e mi sorride in maniera solare. Io sono un po frastornato e anche imbarazzato visto il mio "garbo" con ci le misuravo il reggiseno.
Incomincia lei a parlare e la trovo una persona molto dolce e interessante. Le chiedo cosa fa i suoi hobby e lei mi racconta della sua passione per la medicina, è una brava infermiera, mi sembra così almeno dal trasporto con cui ne parla.
Poi quasi senza una inflessione di malizia mi dice: "Ho visto che ti piace molto il mio seno". Io mi imbarazzo come un adolescente colto con un barattolo di nutella in mano e non posso che annuire. Poi visto il modo con cui me l'ha chiesto non posso che replicare, ma in maniera delicata: "Si splendido, credo che tu sia fortunata ad avere un seno così bello."
Subito fa finta di capire il senso ma poi "Beh scusa una donna ha le sue armi di seduzione, gli uomini hanno le loro, spalle grandi, viso spigoloso, mascolinità" disse sorridendo “è così che si ottiene quello che si vuole”.
"E' verò, faccio io, ma se poi non fosse questo il desiderio?, se uno volesse approcciarsi ad una persona in modo gentile, garbato, cercando di farla sentire a suo agio, perchè così hai anche tu più possibilità di conoscerla meglio, di avere un rapporto più pieno più profondo?"
"Bhe" rispose lei "in questa società questo verrebbe etichettato come un bravo ragazzo o come un gay, che poi per alcuni sono sinonimi."
"Certo" gli risposi "ed è questo che mi lascia così tanto perplesso, sia nei miei confronti che nei confronti degli altri, solo che non mi sento gay e non mi sento etichettabile, non mi pesa il giudizio, ma il fatto che questo è sempre assolutamente parziale e gratuito".
"E che cosa vorresti allora" rispose e si vedeva che era molto incuriosita da questa discussione, forse questi temi toccavano molto anche lei.
Allora prendendo coraggio "E perchè invece di nascere uomini o donne una volta sola, non potremmo nascere ogni mattina uomini o donne come ci aggrada, mi sento più uomo con l'energia più maschile, allora camicia pantaloni scarpe e via; mi sento più sensibile con più voglia avere incontri relazioni, allora un bel paio di collant, abitino e trucco e fuori, schizzofrenia?"
"No" disse "solo una persona che cerca di adattare il suo mondo interiore a questa pazza società" stava quasi per partire una carezza, ma venne bloccata dal marito che voleva uscire, mi prese un momento il cellulare, salutò me e gli altri e se ne andò via.
Devo dire che questa cosa mi lasciò veramente sorpreso e non riuscii più a parlare per tutta la serata ripensando alle sue e mie parole che mai avrei pensato di pronunciare davanti ad una sconosciuta.
Tornato a casa rimettendo il cellulare in carica vidi che lei aveva fatto un numero, ma troppa grazia aver anche un contatto e poi era sposata, comunque l'ora era adatta solo per dormire , per i sogni poi vedremo.

Il giorno dopo al lavoro, come nelle favole, mi arriva un messaggio, il numero era quello di ieri sera: "e oggi come sei al lavoro, pantaloni o collant?" mi venne un colpo al cuore, mi prendeva in giro? Lo sapevo che non dovevo fidarmi degli sconosciuti, cavolo la birra mi aveva fatto fare un brutto scherzo e se lo racconta al mio amico?
Non sapevo cosa rispndere, se piccato o fare finta di niente, ma alla fine, anche arrabbiato scrissi un laconico "come al solito".
La sua risposta non si fece attendere.
"Peccato, perchè se avessi portato i collant forse avresti avuto bisogno di una mano per il trucco e ti avrei dato una mano volentiere" con tanto di faccine sorridenti.
Non potevo crederci, scherzava o voleva veramente farmi diventare una signorina? questo che era uno dei miei desideri più intimi e nascosti poteva avverarsi solo dopo una chiacchierata in un bar? c'era qualcosa sotto...
Mandai qualche altro sms interlocutorio e le chiesi di incontrarla, mi rispose subito di no ma che ci saremmo sentiti nel pomeriggio al telefono.
Non stetti nella pelle fino alla comunicazione e così capii quello che cercavano.
Erano una coppia molto affiatata lei e il marito, ma tutti e due avevano capito che avevano bisogno di qualcosa di più ma non volevano tradirsi, avevano fatto un po' di scambio con altre coppie ma non erano soddisfatti, avevano provato con singoli ma anche in quel caso non era andata bene. Avrebbero voluto una lei o un lui ma non tutti e due. Parlando la sera al bar con me lei aveva avuto l'idea. Una persona dolce, discreta, che potevano far diventare una splendida femmina, secondo i loro desideri, crescendo insieme secondo i desideri reciproci e sopratutto con un grande rispetto e la voglia di divertirsi.
Potevo dire di no ad una offerta del genere..
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