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... un viaggio con imprevisto...


di Membro VIP di Annunci69.it lara_diva
30.06.2012    |    15.187    |    5 9.2
"Un paio di ciabattine bianche con un tacco adorabile completano la mia mise che andrà, penso, sprecata..."
...Lisbona ore 18 di venerdì 16 dicembre 2011, mi presento in stazione con la prenotazione della cabina letto in mano, lo steward mi accompagna, sono vestita da uomo, in Portogallo è poco salutare essere trans, e mi chiude la porta alle spalle... splendido, la cabina è quasi piacevole ed il letto matrimoniale suscita voglie che dovranno rimanere tali, pazienza finalmente mi spoglio, mi trucco, e rivesto finalmente a mio agio.. la guepière bianca mi accarezza i fianchi e i reggicalze si intravvedono sotto la camicia da notte di raso che si muove dolcemente sotto la sua vestaglia coordinata e lasciata aperta... un paio di ciabattine bianche con un tacco adorabile completano la mia mise che andrà, penso, sprecata... è buio già da parecchio e il primo sussulto del treno che finalmente parte, è passata una buona mezz'ora, mi dà come sempre una strana eccitazione sento contrarsi il mio basso ventre e questo corpo, di uomo nel quale sono stata costretta da madre natura, mi diventa quasi odioso. Accendo una sigaretta e guardo dal finestrino le luci della stazione che cominciano a scorrere quando la porta si apre ed entra lui... alto, bruno, subito lo guardo là.. e poi per dissimulare la strana eccitazione che mi pervade gli rimprovero l'errore la cabina è stata prenotata ad uso esclusivo e non ho, bugiarda, intenzione di dividerla con nessuno! lui esce va dall'omino spiega il disguido e rientra insieme al capo treno che per poco non mi sviene... balbetta qualche scusa circa un errore e si allontana dicendo di sbrigarcela tra di noi...
Magari il miracolo è successo, penso stringendo il mio culetto che non vede l'ora di assaggiare la dotazione che intravvedo nei calzoni del mio ospite che gentilissimo si premura di scusarsi e mi assicura che si comporterà in modo irreprensibile, intanto mi avvicino al finestrino e guardando fuori, per non dare a vedere il mio desiderio che intanto si accende di fantasie torbide e meravigliose. Così persa nel mio fantasticare non mi accorgo del suo avvicinarsi dietro di me fino a quando uno scossone del treno non mi fa cadere letteralmente tra le sue braccia.. le sue mani sui miei fianchi sono grandi e calde mi volto e la mia bocca è vicina alla sua... non mi ero accorta di quanto fosse alto... io sono 1,85 più i tacchi.. eppure lui mi sovrasta ancora... le mie labbra sono vicine alle sue, troppo vicine, tremo di eccitazione lui sorride e mi bacia.. la sua lingua mi apre le labbra e mi possiede la bocca sfrontata, padrona del mio essere, cerco di allontanarlo ma le sue braccia intorno a me si stringono e le sue mani scendono sul mio culetto, la mia resistenza si fa sempre meno forte e infine sento i suoi capelli tra le mie dita, lo sto accarezzando vorrei che questo bacio non finisse mai... mi spinge piano sul letto dove mi lascio cadere sorretta da lui che in un attimo è nudo, lo sento contro di me, solleva la mia camicia scoprendomi le cosce si inginocchia e comincia a baciarmi i piedi salendo con una lentezza meravigliosa, sento la sua lingua scorrere sulle mie calze e poi sulla mia pelle dio non resisto più.... mi spinge nel centro del letto, mi solleva, mette il cuscino sotto di me...mioddio, mi scosta le mutandine e... prima che io possa abbozzare una qualsiasi reazione è dentro di me... si muove piano, con maestria è meraviglioso poi comincia ad insultarmi piano alternando gli insulti ai baci, sono completamente inerme nelle sue mani... riesco appena a sussurrargli... legami... nella mia borsetta trova le catene che il mio ragazzo usa per sottomettermi ed eccomi incatenata mani e piedi al letto... il rumore del treno ed il suo muoversi aiutano questo amplesso così morboso, il suo respiro si fa caldo e breve il tempo sembra fermarsi... esce, si avvicina alla mia bocca... finalmente vedo quella cosa che mi ha sfondata per tutto questo tempo ... è davvero notevole, mi strige alla gola e tirandomi per il collare me lo infila in bocca, tutto, mi sento soffocare emetto un gemito di dolore e questo lo eccita ancora di più il suo movimento diventa violento mi sta violentando in bocca senza nessuna pietà, mi insulta ancora sussurrando e ansimando, io vorrei morire dal piacere, lui sa il fatto suo ogni tanto esce e poi mi penetra ancora dietro... gemo come una cagna sotto i colpi dei suoi fianchi... mi eccito ancora di più... gli sussurro... " ...picchiami amore..." detto fatto... con la cintura dei suoi calzoni prende a frustarmi le cosce il dolore mi fa piangere il trucco mi cola, divento un mostro lui sempre più eccitato mi slega le mani e mi butta sul pavimento e mi prende per il collare e mi costringe a riprenderlo in bocca mentre mi infila un dildo, era nella borsetta, e mi tortura il culetto ormai dolorante... ma ecco i suoi movimenti farsi più veloci la sua voce diventare rantolo... si ferma .... succhio con tutta la forza rimastami l'oggetto del mio godere e finalmente gode!!!!! la bocca mi si riempie di meraviglioso liquido caldo e bianco lo faccio scendere in me felice e appagata.. il mio essere donna esulta nel piacere dell'uomo... e mentre penso a come sarà eccomi spinta brutalmente sul letto mi toglie il dildo e ricomincia... violento sembra non finire mai mi sento morire ed ecco ancora il suo godere... questa volta un fiume inonda il mio culetto ripagandolo di tanto dolore... lo pulisco dolcemente con la lingua... schiava fino alla fine poi l'abbraccio del sogno ci unisce per il resto di una notte... breve e intensa. Al mattino arrivati a Lione lo guardo scendere lungo la banchina e... una donna lo abbraccia ha con sè una bambina... li vedo allontanarsi lui non si volta al passare del vagone... lasciandomi il ricordo reso ancora più atroce dalla solitudine che mi aspetta... vorrei morire... Lara.
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