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una strana serata portoghese


di Membro VIP di Annunci69.it lara_diva
30.10.2017    |    927    |    1 9.6
"” che tradotto è un margarita speciale con il tuo sperma su una foglia di menta, lui mi guarda sorride e comincia a preparare, mi guarda negli occhi e io mi..."
Due giorni di libertà. Inutile pensare di tornare a casa, non fa caldissimo e quindi posso uscire truccata senza troppi problemi. Sono strana, in hotel mi vesto e mi trucco quasi senza pensare, non ho quasi voglia di uscire, da tempo non ho più incontri, sono stufa di maschi sporchi e volgari sono appena tornata dall’Olanda e il caldo dei giorni scorsi mi ha lasciata apatica e triste, un ultimo sguardo nello specchio della stanza mi fa rabbrividire… ma come mi sono vestita? Non è possibile l’unica traccia di femminilità sono le scarpine con un tacco da 9 cm. La gonna di pelle sotto al ginocchio con il suo spacco a lato scopre appena un po’ di coscia e la camicetta bianca sotto al golfino rosa antico mi conferisce un’aria così insignificante che mi viene da piangere. Il trucco poi è da brava signora sposata, leggero e delicato nei colori mi demoralizza, oddio bello e ben proporzionato ma così nessuno mi avvicinerà o si ecciterà vedendomi. Massì chi è causa del suo mal pianga sè stessa e così decido di uscire come sono. Certamente i tacchi bassi hanno un vantaggio, sui marciapiedi sconnessi, non ti uccidono le caviglie e così la mia andatura rimane elastica ed ancheggiante senza esagerare. Un passaggio al bar per tirarmi su facendomi gli occhi con il barista, un moro pazzesco, al quale di solito non sono indifferente, con un attrezzo che mi fa impazzire solo ad immaginarlo, anche se di sicuro vestita così non mi vedrà nemmeno. A quest’ora non c’è nessuno e così mi avvicino al bancone e mi siedo facendo salire la gonna in modo che lo spacco lasci trasparire il bordo della calza con il reggicalze nella speranza di farmi almeno notare. Il personaggio arriva quasi subito e, avendo lavorato per diversi anni in Italia, parla discretamente italiano per cui il suo “ Cossa possiamo servire per scaldare la nostra italiana? “ Mi suona stranamente malizioso, lo guardo e il rigonfiamento nei suoi calzoni non lascia dubbi, strano, vestita così non avrei scommesso un soldo, decido di provocarlo spudoratamente “ uma margarita … especial … com seu esperma en una folha de hortela..” che tradotto è un margarita speciale con il tuo sperma su una foglia di menta, lui mi guarda sorride e comincia a preparare, mi guarda negli occhi e io mi lecco piano le labbra, suda e la sua maglia mostra le sue forme, mi eccito nel vedere la sua erezione, lo voglio ma so che non è possibile, non almeno in questo momento, versa il cocktail nel bicchiere e poi, presa una foglia di menta mi dice “ eu vou tomar o especial…” aspetto pochi minuti e ritorna con la foglia con su lo sperma, rimango esterrefatta ed eccitata oltre ogni immaginazione, non mi aspettavo che lo avrebbe fatto davvero! Appoggiata delicatamente quella meraviglia sul ghiaccio nel bicchiere mi chiede “ va bene così italiana? “ annuisco e sorridendo prendo un cucchiaino e comincio a godermi l’especial. Divino, avevo una voglia folle di sperma anche se non immaginavo di poterlo avere così, mi sentivo svenire dal piacere il mio ventre si contraeva con forza ma riuscii a terminare il mio regalo ma, appena bevuto, mi ricordai che non posso assumere nessun tipo di alcolico perché non ho l’enzima che lo trasforma in zucchero per cui mi va nel sangue tal quale ubriacandomi immediatamente e facendomi, a volte, perdere coscienza. Facendo ricorso a tutte le mie forze, pagato e ringraziato il mio moro, ancheggiando vistosamente per non perdere l’equilibrio, lasciai il locale ringraziando l’aria fresca che arrivava dal mare per l’aiuto insperato. Andai verso l’elevador de Santa Justa per salire al barrio alto. Cammino lentamente, più preoccupata a tenermi in piedi che a cercare uomini quando una vettura scura accosta al marciapiedi dove sono io e, abbassato il finestrino, un tipo distinto mi chiama “ scusi lei è italiana vero?” rispondo affermativamente e il personaggio mi invita a salire in macchina, cosa che faccio senza pensare alle possibili conseguenze, maledetto alcool, non sarei nemmeno in grado di scappare, lui mi spiega di avere un nipote particolare, affetto da turbe psichiche, non pericoloso, che ha difficoltà a relazionarsi con il mondo per cui è costretto a procurargli le persone per avere rapporti sessuali. Sono terrorizzata ma non riesco a connettere gli chiedo cosa dovrei fare e quale tipo di turbe affligge questa persona, mi chiede di mantenere il più assoluto riserbo senza rispondere e io lo rassicuro in merito, mi dice che si tratta di suo nipote e, che non correrò alcun pericolo, che mi ha vista dalla finestra e da quel momento continua a ripetere che mi vuole, non mi accorgo neanche che nel frattempo ci siamo spostati, fino a quando entriamo in un cancello che si richiude dietro di noi, ho paura, gli effetti del drink sono scomparsi gli chiedo cosa devo fare ma lui mi rassicura e, sorridendomi, mi porge una busta dentro la quale avverto esserci del denaro. Mi accompagna in questa residenza ricchissima e splendida, saliamo al primo piano e guardando dalla finestra vedo il panorama di Lisbona dall’alto, siamo al barrio alto e non mi sono resa conto di niente. Il mio ospite mi fa accomodare in una camera dove oltre al letto ci sono pochi mobili di evidente valore oltre ad un grande tappeto al centro della stessa, mi fa posare la borsetta su una poltrona poi scoperti i miei polsi mi lega, chiedo spiegazioni ma niente, mi fa accosciare per terra e mi lega anche le caviglie, il gag ball in bocca mi impedirà di chiamare aiuto, sono terrorizzata, la paura mi paralizza e diventa terrore quando il mio accompagnatore lascia la stanza. Tra due ore sarà buio io non so dove mi trovo e senza modo di chiedere aiuto cerco inutilmente di liberarmi quando sento arrivare qualcuno, mi volto e lo vedo… un bel ragazzo altissimo e fisicamente perfetto, si china su di me e mi solleva la gonna, mi accarezza dolcemente le cosce, le gambe, e mi abbassa le mutandine, poi si rialza, apre i calzoni e vedo il suo attrezzo, non sembra un granché fino a quando, masturbandosi mentre mi guarda non lo porta in erezione…notevole davvero, si accende un desiderio morboso verso questo personaggio che non ho idea di cosa voglia farmi. Si sdraia dietro di me e sento il suo respiro e poi i suoi baci sul collo, mi apre di più la camicetta e mi scopre le spalle, continua a baciarmi con una dolcezza incredibile ho il terrore di cosa potrebbe fare l’attimo dopo. Adesso sento il suo membro contro di me, appoggiato in tutta la sua lunghezza tra le mie cosce, mi tocca aprendomi con le dita il culetto, si appoggia e mi penetra con un solo colpo di reni, il lubrificante, che avevo messo prima di uscire, attenua solo in parte il dolore della dilatazione e non riesco a trattenere un gemito di dolore “ ti faccio male bella signora? “ sbalordita dal tono dolce faccio segno di no con la testa e lui comincia a scorrere dentro di me, mugola di piacere e ripete ossessivamente sempre le stesse parole “ sei bella signora” alternandole a sospiri e baci sul collo e sulle spalle, la sua resistenza comincia a calmarmi, lo sento muoversi e provare piacere la paura lascia il posto all’eccitazione il suo ripetere quella frase mentre mi possiede mi fa sentire desiderata, vorrei liberarmi e abbracciarlo, baciare quelle labbra che mi accarezzano la pelle, ma eccolo, comincia a muoversi più velocemente il suo respiro si fa più breve sento le sue mani afferrare i miei fianchi e trattenermi gli ultimi colpi sono violenti e poi…il suo pulsare sento il suo sperma dentro di me…” bella bella bella..” mi bacia freneticamente, sono senza forze, le sue mani dalle mie caviglie scorrono lungo le gambe procurandomi un brivido di piacere il gemito che mi scappa lo eccita, senza uscire ricomincia a muoversi, pochi movimenti, è di nuovo grosso e adesso essendo io piena del suo seme scorre con molta più facilità, dio quanto vorrei baciarlo sono eccitata alla follia, assecondo i suoi movimenti sempre scanditi dalla solita frase, non importa cosa mi farà dopo sono felice mi sento appagata e donna, non so quanto tempo sia passato ma la sua nuova eiaculazione mi meraviglia per la quantità di sperma che mi rovescia dentro, lo stringo per non perdere nulla di quel ben di dio che mi rendo conto di desiderare, almeno quanto una impossibile maternità, restiamo fermi per un tempo infinito quasi non oso respirare, sento la sua bocca calda sul mio collo, muove lentamente le mani sul mio ventre, mi accarezza i reggicalze, sospira ancora “ bella” sento la paura tornare, passata l’eccitazione cosa succederà? Lo sento sfilarsi dal mio culetto che continuo ostinatamente a stringere, sento il suo pene scivolare lungo la mia pelle poi sulle calze, le sue mani scendono lungo le mie gambe fino a prendermi le caviglie ancora legate… dolcemente comincia a baciarmi il collo del piede accarezzando le mie scarpine, dio mi sento impazzire dal piacere, sentirmi baciare le caviglie mi fa morire ma ecco che comincia a sfregare il suo membro sui miei piedi, ritorna eretto, sento i residui di sperma bagnarmi le calze e poi ancora quel rantolo che precede il suo orgasmo e poi il suo seme caldo sui piedi… mi irrigidisco in uno spasmo di piacere ricordo il mio gemito e poi il buio…sono svenuta in un orgasmo incredibile.
Rinvengo quando mi sento toccare i polsi e mi vengono slegate le mani e poi le caviglie, il mio amante è addormentato profondamente, steso sul letto, il suo respiro è calmo e profondo, è bellissimo, il mio accompagnatore esce dalla camera mentre mi ricompongo, metto un assorbente per ovvi motivi, e prima di uscire non posso non accarezzare dolcemente i capelli di lui, mi chino e sfioro le sue labbra con un bacio, nel sonno sorride…splendido, ho ancora nella mente i suoi “ bella signora ” scendo le scale e risalgo in macchina, in silenzio, vengo riaccompagnata dove ero stata prelevata, prima di scendere lo zio rompe il silenzio e mi ringrazia io, naturalmente, ringrazio a mia volta e mentre cerco la maniglia per aprire la portiera mi sento afferrare dolcemente e quando mi volto la sua bocca è sulla mia…un lungo bacio a cui fa seguito un dolce arrivederci a presto, mi lascia sconvolta e frastornata, mi avvio a piedi verso l’hotel, sistemandomi il rossetto sotto un lampione, ritrovo la busta con i soldi, la apro e ci trovo 500 €, ritorno alla realtà sono solo una prostituta, corro in camera dove finalmente posso piangere…quando smetterò di cercare amore?
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