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Benedetto ritardo


di Avventuriero-74
24.09.2023    |    12.964    |    4 9.5
"Con fatica salgo in macchina , respiro profondamente e mi rimetto in marcia verso l’ufficio ben consapevole del fatto che il mio pensiero della..."
Cavolo questa mattina sono veramente in ritardo!
Accidenti ai miei amici, ieri sera hanno insistito per andare a bere qualche birra dopo il calcetto, fatto sta che si sono fatte le 3, ed ora mi ritrovo in macchina con mezz’ora di ritardo .
Il mio capo mi starà già aspettando, sicuramente agitato, dobbiamo consegnare il lavoro per stasera, ma,chi se ne frega,io il mio caffè mattutino me lo faccio ugualmente.
Mi fermo al solito bar,un posto tranquillo con qualche tavolino , di solito le persone però consumano il loro caffè al volo in piedi
Entro e noto stranamente che i tavoli sono tutti occupati, guardo meglio e la vedo!
Lei la ragazza più bella del paese Elettra ,sono passati oramai trent’anni eppure è ancora molto attraente, capelli neri lunghi fino alle spalle che contornano un viso ancora molto giovanile e con i soliti occhi verdi di uno splendore unico.
Mi sento mancare dopo tutti questi anni i suoi occhi riescono ancora a stordirmi, in un attimo ripenso alle sere insonni trascorse a segnarmi, immaginando che al posto delle mie mani ci fossero le sue labbra.
I nostri sguardi si incontrano e per un attimo vedo comparire sulla sua bocca un piccolo sorriso, del quale si accorge anche l’uomo seduto con lei al tavolo, cerco di riprendermi e a fatica arrivo al bancone dove ordino un caffè.
Sono stravolto la tazzina quasi mi trema in mano, mando giù il caffè in un sorso pago e mi avvio verso l’uscita, cercando ancora una volta il suo sguardo ,solo che questa volta gli occhi che mi fissano sono 4,quelli di Elettra e quelli del suo cavaliere.
Accidenti i pochi passi che mi separano dall’uscita sembrano chilometri , e i loro sguardi piantati nella mia schiena sembrano lame roventi.
Con fatica salgo in macchina ,respiro profondamente e mi rimetto in marcia verso l’ufficio ben consapevole del fatto che il mio pensiero della giornata sarebbe stato per lei, decido anche che l’indomani sarei uscito di casa allo stesso orario di questa mattina e mi sarei fermato per il caffè nella speranza di rivederla
Il giorno seguente rispetto il programma che mi sono prefissato, salgo in auto e mi dirigo al bar, quando arrivo prima di scendere mi guardo allo specchietto, ho quasi cinquant’anni ma ho ancora tutti i miei bei capelli neri, scendo ed entro ,ed eccola lì al tavolo del giorno prima ,ancora più meravigliosa del giorno prima i nostri sguardi si incrociano e un nuovo sorriso compare sul suo viso, cavolo mi sembra incredibile, quasi volando arrivo al balcone, ma ai me,li ad aspettarmi trovo l’uomo che era con lei ieri e che ha osservato tutta la scena.
Mi sento morire lui è un bell’uomo con delle belle spalle larghe e due braccia definite da un bel lavoro in palestra, mi sorride e si presenta, “ Ciao sono Carlo il marito di Eletta”, con un certo imbarazzo rispondo alla presentazione, ‘"Piacere Cristian”.
"Ascolta Cristian”, mi dice, “ho visto che tra te e la mia donna c’è una certa sintonia “.
Cerco di giustificarmi, “scusa non volevo essere invadente, ma tua moglie mi ha risvegliato dei pensieri di gioventù che non ricordavo più “
“Non preoccuparti “mi risponde Carlo, “Mi rendo conto benissimo di che effetto può fare la gran figa di mia moglie”, e continuando mi dice, “Che ne pensi di passare a casa nostra stasera e di parlarne? Questo è il nostro indirizzo, ci vediamo alle 20.30 ,presentati con una bella bottiglia di vino rosso”.
Non posso credere alle mie orecchie, mi giro verso lei e la vedo che mi fissa e dalla sua bocca escono le parole “ Ci vediamo stasera allora Cristian”. “Certo” rispondo ed esco.
In un batter d’occhio la giornata vola e alle 20.30 sono davanti alla loro porta d’ingresso con una bella bottiglia di Amarone che conservavo per le grandi occasioni.
Ad aprire la porta si presenta Carlo vestito con un paio di jeans e una maglietta nera aderente che mette in mostra il suo bel fisico, mi fa accomodare in salotto e si siede di fronte a me.
“Vengo subito al dunque Cristian, io ed Eletta siamo una coppia di larghe vedute, ci piace condividere il nostro piacere con pochi uomini che suscitino in entrambi delle emozioni particolari, vedi noi cerchiamo degli uomini che abbiano voglia di sperimentare la sessualità di entrambi, non so se capisci fino in fondo quello che intendo?”
Nel mentre Carlo finisce di parlare compare da dietro una porta Elettra, bellissima, con un abitino corto a fiorellini che lascia scoperte delle bellissime spalle dalla pelle abbronzata.
Mi fissa e mi saluta con un sorriso ricco di ambiguità, mi viene vicino mi tende la mano e mi tira a sé, i nostri visi sono vicini come mai era successo in passato ,sento il suo profumo salirmi in testa, la sua bocca lentamente mi sfiora il collo , cazzo sono eccitatissimo Mi sento gli slip esplodere, intanto Carlo si è avvicinato a noi ed Elettra con la mano gli sta slacciand i pantaloni, e tira fuori un bel canzone duro, lei mi guarda negli occhi e mi sussurra di seguirla, ci mettiamo entrambi in ginocchio davanti a Carlo Eletta comincia a leccarli l’uccello ,io sono lì a pochi centimetri è osservo la scena come in trans.
Eletta a,d un certo punto stacca la sua bocca dal cazzo di Carlo, e mi mette la sua lingua in bocca, sento il sapore di Carlo sulle mie labbra e senza rendermi conto gli afferrò il cazzo ed inizio a segnarlo mentre attaccato alla bocca di lei ci avviciniamo sempre di più alla sua cappella,e in un men che non si dica incominciamo entrambi a leccare il cazzo di Carlo.
Per me è la prima volta, ma è una sensazione piacevole, loro sono una coppia molto affiatata non hanno bisogno di dirsi le cose, così in un attimo mi trovo sdraiato sul divano ed entrambi mi levano i pantaloni e incominciano a giocare col mio cazzo diventato durissimo.
Le loro abili lingue lo accarezzano con sapiente maestria scendendo dalla cappella fino ai testicoli li osservo con ammirazione, ogni tanto si fermano per mettersi la lingua in bocca è scambiarsi il mio sapore, supplico Elettra di fare sentire anche a me il mio sapore nella sua bocca e mi accontenta subito infilandomi la sua lingua in gola, mentre Carlo continua a infilarsi il mio uccello in bocca.
Credo di impazzire da quanto sono eccitato, Elettra se ne accorge e mi sussurra nel orecchio, “ È ora che ti dia il mio personale benvenuto”, e in un baleno toglie la bocca del marito dal mio cazzo per metterci la sua.
E davvero brava a fare i pompini e riesce con la lingua a sollecitare i punti giusti, sto andando fuori di testa sento che potrei esplodere da un momento all’altro, ma temo che tutto il seme che ho caricato in canna non riesca ad uscire dal buco, Elettra si rende conto del mio grado di eccitazione e con grande delicatezza mi infila il dito indice nel culo, mentre con la lingua si concentra sulla sommità del mio cazzo
In un attimo, che sembra un eternità, le esplodo in bocca, mi sembra che stia uscendo anche la mia anima oltre allo sperma da quanto è inteso il piacere che provo.
Elettra non si scompone e ripulisce tutto, e con la bocca ancora piena del mio seme incomincia a baciare Carlo, la scena mi manda in bisbiglio e con un filo di voce la supplico di farmelo assaggiare anche a me, lei si stacca da Carlo e con la bocca ancora piena incomincia a baciarmi passandoci tutto lo sperma rimasto.
Una volta liberata la bocca con un sorriso si rivolge a me e a Carlo dicendo, “Ora cari maschietti tocca a voi soddisfare le mie voglie”, io senza farmelo ripetere due volte le prendo i fianchi e la metto a cavalcioni sulla mia faccia ed incomincio a leccarla, Carlo da grande porco la fa sdraiare in avanti e le infila il suo cazzo nella figa davanti alla mia bocca, sento colarmi in faccia tutti gli umori di Eletta.
Anche lei è eccitatissima da questa posizione e incomincia subito ad ansimare di piacere, Carlo si rende conto di quanto sia eccitata Elettra e incomincia a sbatterla con violenza schiacciando il suo ventre contro il mio viso.
In un attimo sia lei che lui sono travolti da un orgasmo interminabile che mi riempie la bocca, è un esperienza meravigliosa ! Nella mia mente ringrazio i miei amici per avermi fatto fare tardi la sera precedente perché senza di quello non sarebbe potuto accadere quello che ho appena vissuto.
Una volta ripresi tutti e tre dai nostri amplessi decidiamo di aprire la bottiglia di vino che avevo portato e di brindare assieme per la nostra nuova amicizia.






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