Racconti Erotici > trio > Cinema a luci... soffuse.
trio

Cinema a luci... soffuse.


di compagnoideale
06.10.2015    |    12.705    |    7 9.2
"Anche lei sussulta e lui guarda la mia mano, più mi avvicino alle parti intime, più stringe forte la sua donna..."
Riuscivo a percepire l'eco del mio profumo mentre inserivo la marcia, poggiando l'occhio sull'orologio del cruscotto. E' vero, la velocità del tempo è del tutto relativa. Sembra tendersi ed accorciarsi come una molla solo per darti palpitazioni. Ero in ritardo, uscire dall'autostrada, librarmi tra le auto del traffico di Napoli e trovare posto nel parcheggio sotterraneo. Feci tutto di corsa, con apprensione, distratto dall'immaginarmi cosa avrei vissuto di lì a poco: quale abito avesse indossato, quale lingerie avrebbe difeso il suo corpo dai miei sguardi e tentato di allontanare i miei polpastrelli dalla sua pelle... e lui? sarebbe stato un complice accondiscendente? ostico? fantasioso? remissivo? Era tardi.

Chiudo l'auto ed infilo la scheda del parcheggio nel tastichino della giacca e lo faccio mentre aumento il passo, incalzo. L'area è fresca e intensa, è l'ora dell'imbrunire. L'ora perfetta, quando il blue stampato in cielo non è del dì e non appartiene nemmeno alla notte: è solo suo... e basta. Mi sento gli sguardi dei passanti addosso, so che è impossibile conoscano la mia destinazione, eppure mi sento quasi come se mi scrutassero e percepisco qualche ghigno, qualche pensiero: "corri, corri...". Faccio il biglietto del cinema e mentre mi avvicino alla sala aumenta un po' il numero dei respiri diventando più corti. Entro, è buio... mi avvicino alle ultime file e noto subito che c'è troppa gente. Come concordato non saranno li ad aspettarmi. Per essere sicuro scruto ogni poltrona, mi soffermo ad ogni coppia, non li conosco ed ogni coppia è quella potenziale. Ma nessuna traccia di un giubbino di pelle nera e di un vestito color pesca... Ho perso altri 5 minuti, forse di più... li sto facendo attendere troppo. Avevamo previsto questa possibilità ed anche una soluzione alternativa. Mi avvicino alluscita della sala e d'improvviso mi ritrovo nei corridoi del cinema, il mio sguardo si muove fulmineo nel cercare indicazioni su dove fosse la seconda sala concordata, la trovo. Faccio un lungo respiro ed entro...

Mi giro subito per vedere il fondo della sala e lo sguardo si posa sull'unica coppia presente. Sono loro, lo capisco perchè lei è a cavalcioni sul ragazzo dandomi le spalle e si muove giù e su lentamente. Comprendo e mi avvicino piano piano... salgo le scale aiutandomi con le lucine dei gradini. Lui si accorge di me, (non c'eravamo mai visti prima) e presumo lo dice alla sua ragazza che, con movimento repentino, si disarciona da lui e si siede al suo posto coprendosi. Facendo forse troppo rumore ma le poche persone sedute nelle file più avanti sembrano non accorgersene. Mi fermo all'inizio della fila, come concordato aspetto che mi da l'ok. Lui mi guarda e mi fa cenno di sedermi vicino alla sua ragazza. Mi siedo. Lei mi da leggermente le spalle. E' una bella donna. Longilinea, belle gambe, e sembra avere anche un bel fondoschiena. Lui le mette una mano sulla spalla e la tira a se per baciarla, questo fa sì che lei si giri su di un fianco facendomi ammirare il suo sedere, bello tondo. Ma posso solo immaginarlo perchè il vestito, anche se leggero, lo copre ancora lasciandomi intravedere solo le autoreggenti. In silenzio e fermo (come concordato) aspetto che sia lui a condurre il gioco. Mi fa capire che posso carezzarla.

Allungo la mia mano sulle sue gambe, sul ginocchio sinistro. Percepisco un fremito, si allontana per qualche istante. Probabilmente non si aspettava che in quel momento la carezzassi. Poi si lascia sfiorare. Mentre si baciano con veemenza, io le carezzo la gamba salendo pian piano su... fino a lasciare la stoffa della calza per percepire il vellutto della sua pelle. Anche lei sussulta e lui guarda la mia mano, più mi avvicino alle parti intime, più stringe forte la sua donna. Rimango con le mie dita a giocare con l'autoreggente e la pelle, proprio lì... al confine. Poi, salgo scostando il vestito dai suoi glutei e lo libero definitivamente. Mi allontano per ammirarlo meglio. Ogni scena luminosa del film proiettato in sala mi aiuta ad scoprirlo meglio quell fantastico culo ad un palmo da a me. Non indossa mutande. E' libero. Comincio a carezzarlo con la mano destra mentre con la sinistra mi tocca la patta. Ero eccitatissimo. Incredibile... c'erano una ventina di persone davanti a noi intente a vedere il film e noi lì, a condividere questa forte emozione. Mentre le carezzo il culo ed esploro il suo buco, senza affondare il dito ma solo seguendone il profilo, vedo che lui le prende la testa e la spinge verso il suo cazzo. Non mi ero accorto che lo aveva tirato fuori, e forse lo aveva lasciato sin da prima. Vedo che la testa di lei sale su e giù ed è lui a dare il ritmo... con il labbiale mi dice di tirarlo fuori e non me lo lascio dire una seconda volta.

Mi guarda segare mentre carezzo il culo della sua donna. E' in estasi, ha gli occhi fuori dalle orbite, è eccitatissimo.. Fa mettere la ragazza in ginocchio tra le due sedie e mi fa sedere al posto che si è liberato vicino a lui. Lei è li a segare con una mano me e con l'altro il suo ragazzo. Per la prima volta riesco a vedere il suo volto. E' bellissimo. Non riesco a restare in silenzio e, disattendendo i patti, pronuncio la frase: sei bellissima. Lei mi sorride timida ed aumenta il ritmo della sega... mentre il ragazza continua a dire a bassissima voce: si brava... continua, facci godere...". Stavamo vivendo un film nel film. Lui si piega verso di lei, le dice qualcosa nell'orecchio e torna a poggiarsi allo schienale. Dopo qualche secondo lei lascia il cazzo del suo uomo e comincia a giocare con il mio a due mani, per poi affondare il tutto nella sua bocca. Incrocio il mio sguardo con quello di lui... mi sorride compiaciuto mentre si sega a tutta forza. Era tanto brava quanto bella. Ma dura poco. Lascia il mio cazzo e senza dire nulla, si gira sulle gambe del suo uomo per sedersi ed autoimpalarsi. Li vedo scopare... lui sempre più fuori di testa, aumentando anche i respiri e l'ansimare, spero che nessuno se ne accorga. Poi il ritmo diventa lentissimo e capisco che lui è arrivato dentro di lei.

Mi fa cenno di lasciare spazio alla sua donna. Ritorno al mio posto, e lei si risiede per pulirsi la fica con un fazzoletto liberandola dallo sperma del suo ragazzo. Lui mi saluta. Come concordato faccio spazio per lasciarli andare, il mio sguardo incrocia quello di lei, ci scambiamo un sorriso leggero ed un po' imbarazzato. Poi vanno via. Io mi risiedo. Dovo aspettare almeno un 5 minuti prima di uscire dalla sala, avevamo concordato così e così fu.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Cinema a luci... soffuse.:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni