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Il signor Gianpiero


di spartano82
15.08.2022    |    2.578    |    0 6.0
"Quattro mesi dopo, un pomeriggio di Dicembre, passai da casa di Gianpiero per chiedergli se fosse interessato a delle questioni di vicinato e poiché aveva..."
Sentendo farfugliare mi avvicinai alla porta della stanza

appena a vista, ebbi modo di notare due piante di piedi e una donna a pancia in giù, sopra di lei Giampiero nudo, accovacciato, armeggiava dando indicazioni alla signora sul come facilitare, credo, quella sessione anale.
Mi sembrava di comprendere ciò, poiché a tratti, da quel punto di osservazione, intravedevo la punta scivolare sulle grandi labbra per poi ritentare l’affondo posteriore; da lì a poco infatti, cominciò ad incrementare le spinte e la signora di conseguenza a cercare dove afferrarsi in balia dei colpi decisi che lui indirizzava con i classici modi da vero porco sfrontato.
Colpito, sorpreso e non nascondo, eccitato, ritornai fuori scongiurando ogni possibilità di essere visto, cosa che mi avrebbe fatto vergognare; del resto ero solito entrare a casa di Giampiero automaticamente, con la porta aperta; nel tardo pomeriggio vedendolo fuori, lo salutai e fu lui stesso a farmi cenno di avvicinarmi; mi chiese se volevo un caffè ma rifiutai promettendocene uno alla prima favorevole occasione.
Gianpiero mi aveva colpito con i suoi modi educati da uomo maturo ma molto incisivo, lo avevo percepito vedendolo dirigere quel momento, con una decisione e una fermezza da vero porco; non riuscivo a togliermi dalla testa in nessun modo quella vicissitudine anche perché avevo intuito che frequentava diverse donne ma non sapevo che con quei suoi modi galanti riusciva a sottometterle.
In quel periodo avevo una relazione in via fallimentare con Arianna ragazza per bene, impiegata e della mia stessa età (all’ epoca 36 anni) semplice bella e che sapeva il fatto suo anche a letto; le cose con lei però cominciavano a non andare e ci si sentiva a singhiozzo o quando non poteva farsene a meno, preludio di un qualcosa, già comunque finito; Volendo Arianna comprare un appartamento chiedendomi parere ed in particolare come fare per avere un mutuo vantaggioso pensai a Gianpiero che in qualità di promotore finanziario presso un noto Istituto di Credito della zona poteva aiutarla alla stipula di un contratto.
lo contattai per un appuntamento cosa che egli fissò con Arianna dopo due giorni; da lì a poco Arianna mi informò che le cose erano andate bene e che Gianpiero si era mostrato persona educata e seria; fui contento e non appena possibile prendemmo un caffè, da lui, per ringraziarlo.
In seguito le cose con Arianna terminarono del tutto, lasciandoci in ottimi rapporti, ed entrambi per quanto attratti, ce ne facemmo una ragione poiché vi era un’incompatibilità caratteriale ed altre vicissitudini che non sto qui a spiegare.
Quattro mesi dopo, un pomeriggio di Dicembre, passai da casa di Gianpiero per chiedergli se fosse interessato a delle questioni di vicinato e poiché aveva acceso il riscaldamento, come suo solito, aveva lasciato una fessura alla porta;come di consuetudine ero abituato ad entrare cercandolo al piano di sopra ove lui viveva.
Ancora una volta però lo avevo colto in intimità e stavolta, decisi di vedere meglio cosa stesse combinando; rimasi gelato per qualche istante, dal momento in cui mi ritrovai davanti una scena che aveva dell’incredibile; mi nascosi rendendomi impercettibile,volevo capire meglio.
Gianpiero era in piedi e davanti a lui in ginocchio una ragazza castana afferrata per i capelli con una coda fatta a fortuna, si lasciava infilare la bocca ad intermittenza; poi tirò per dietro la presa e mentre lei lo fissava negli occhi lui inizio una spagnola, adagiandosi tra i seni della ragazza molto pieni e sodi per poi ripassare nuovamente alla bocca.
A quel punto compresi che volevo integrarmi nella situazione, mi armai di coraggio, spogliandomi e tirando un sospiro feci la mia apparizione dentro la stanza.
Gianpiero non si scompose più di tanto ma ARIANNA SI, istintivamente si mise in piedi e coprendosi mi chiese cosa c li facessi io li; Gianpiero solito porco non batté ciglio, esclamando soltanto che per lui non c’era nulla di male e che quanto stesse accadendo non era una mancanza di rispetto nei confronti di nessuno, ma solo un momento di pura trasgressione.
Compresi che Arianna non accettava lì per lì il fatto che io potessi aver scoperto che nonostante la sua serietà, si era lasciata andare con un uomo di 52 anni a fare liberamente del sesso, cosa che comunque non stavo giudicando realmente, attese le mie storie in quei mesi; in pochi istanti la situazione si stemperò la invitai a sedersi su un divanetto e con un cenno d’intesa io e Gianpiero la affiancammo, la baciammo, io sul seno lui sul ventre.
Gianpiero le si inginocchiò davanti aprendole le gambe iniziò a leccarla lentamente per poi accelerare; ansimante la tenevo per le spalle tirandole senza farle male i capezzoli, che erano diventati due chiodi; sentivo l’odore di Arianna lo conoscevo.
La feci alzare la baciammo in piedi schiaffeggiandole il culo e afferrandola tra collo e mandibole con una pressione che non le mettesse mai imbarazzo o senso della sottomissione; la girai poi a 90° sul divanetto, le entrai dentro con profondità e lentezza e dopo essermi assestato, aumentai il ritmo.
Lei da lì a pochi istanti venne due volte pulsando con le pareti sulla mia punta dura; Gianpiero che si era seduto davanti a lei all’altezza de la sua bocca, facendosi succhiare ad intermittenza e poco dopo venne a darmi il cambio, io presi il suo posto.
Gianpiero si mise in moto iniziò a sbatterla com vigore, circostanza che non mi permetteva di far affondare la mia punta fino alla gola poiché Arianna doveva pur prendere fiato; le stava piacendo era un’ altra persona continuammo, lei a gambe in aria e a turno io e Gianpiero la sbattevamo da sopra, scambiandoci per due volte di posto.
Gianpiero a quel punto la mise a terra di fianco tirando verso di se la gamba che in quella posizione sta in aria e contestualmente, affondando con il suo pisello duro dentro la ragazza che ormai era in balia del piacere, la sentii venire, lo compresi dalle sue smorfie mentre le palle di Gianpiero le battevano sulle labbra gonfie di piacere.
Ad un tratto Gianpiero le chiese di sdraiarsi a pancia in giù tirando fuori dall’armadio un tappeto gommato ed io capii subito le sue intenzioni, voleva provare quella fatidica posizione da me vista quel famoso pomeriggio.
Mi sedetti sul divanetto masturbandomi, la scena mi eccitava pure, lui provò ad armeggiare nuovamente ma Arianna, dopo qualche minuto di disponibilità, gli disse che non avendo mai fatto sesso anale in quella situazione di euforia ed emozione, forse, non sarebbe riuscita a rilassarsi come Gianpiero le chiedeva; sentendola parlare e guardando quelle natiche così tonde compresi che non avrei resistito più di tanto.
Analogamente Gianpiero la girò a pancia in sù le penetrò avanti la sbatté per qualche minuto, durante il quale lei venne ancora una volta, non esimendosi di mostrarsi totalmente abbandonata al piacere.
Gianpiero lo tirò fuori e schizzò sulla sua schiena e natiche; fu la mia volta, mi alzai e le chiesi di succhiarmi lentamente, lei lo fece, io esplosi.
lo tirai fuori e le riempii il seno con degli schizzi densi e caldi. Giunti a quell’epilogo non aggiungemmo altro al termine dell’amplesso.
Arianna si pulì con dei fazzoletti e prima di fare una doccia, con un sorriso rilassato e complice, rivolgendosi ad entrambi, disse che si sarebbe potuto provare a fare anche l’anale.
Quell’affermazione si è verificata in futuro, dal momento che tutti e tre ci siamo incontrati per quasi un anno e mezzo a casa di Gianpiero.
Successivamente a quel periodo lei si è fidanzata e sposata; ad oggi io e Gianpiero custodiamo questo segreto,cosa che fa anche lei certa del nostro rispetto nei sui confronti, contraddistinto da una fiducia che non potremmo tradire mai.
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