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trio

La bionda


di Assaggini
19.01.2021    |    16.646    |    12 9.8
"Ci sdraiammo esausti con lei nuovamente in mezzo a noi, la accarezzammo e me la baciai nuovamente, sentivo nella sua bocca il sapore del mio orgasmo misto a quello del mio uomo e mi venne un ultimo..."
L’estate si avvicinava e dovevamo decidere dove andare in campeggio, optammo per la Corsica visto che non ci eravamo mai stati.
Dissi a Marco di cercare qualche campeggio. Le scelte non erano molte poiché i campeggi erano quasi tutti pieni, quindi mi propose di andare a “la Chiappa”. Io non mi posso ritenere naturista nonostante qualche volta mi abbia portata in spiagge nudiste, per cui ero un po’ titubante. Non sapevo se avrei retto ad una settimana sempre nuda, inoltre anche al mare mi piace sentirmi sexy indossando qualche bel costumino, tutta nuda non mi sarei sentita così provocante. Però la cosa mi stuzzicava, e poi quel nome era tutto un programma, “La Chiappa”!
Sapevo anche che il mio maialino Marco mi avrebbe fatto passare una bella vacanza eccitante, così mi convinsi ed andammo!
Il campeggio non era dei più belli, diciamo che dava l’idea di selvaggio tuttavia con la situazione naturista ci stava anche bene.
Mi sembrava tutto surreale, veder passare la gente nuda mi divertiva, mi imbarazzava ed anche mi piaceva, soprattutto quando passava qualche bel ragazzo. Ma non c’era tempo di distrarsi perché c'era ancora da montare tutto. Una volta finito dovevamo fare la doccia, presi coraggio e mi adeguai all’ambiente togliendomi d’un sol colpo tutto, ovviamente Marco mi aveva anticipato nello spogliarsi.
Che strana sensazione provai a trovarmi tutta nuda così all'aperto e davanti a tutti, andammo alle docce e lì trovai la sorpresa! Mi aspettavo di avere la mia intimità ma le docce erano tutte aperte ed in comune tra maschi e femmine. Pazienza, mi dissi, ormai ci siamo! Sentivo gli occhi degli altri su di me e devo dire che tutto sommato mi piaceva, notai con la coda dell’occhio che anche le ragazze davano una sbirciatina, così in quell’atmosfera approfittai per lavarmi con più sensualità rispetto a quando sono sola. Volevo provocare un pochino senza però essere troppo sfacciata.
Devo dire che mi ambientai bene ed iniziava a piacermi lo stare in libertà. Non andavo in giro completamente nuda ma portavo un piccolo pareo sui fianchi che ad ogni passo lasciava intravedere la mia patatina sempre bella liscia come una pesca, e si sa, il vedo non vedo è più provocante. Ero soddisfatta perché avevo trovato il modo per essere femminile e sensuale anche senza il costume.
I primi giorni furono molto piacevoli, lo stare nuda mi dava libertà ma allo stesso tempo mi eccitava, sentivo gli occhi degli altri che sbirciavano sotto al mio pareo svolazzante. Anche io però guardavo molto eh, ed anche se l’età media era piuttosto alta c’erano comunque tanti bei ragazzi con dei grossi attrezzi e spesso mi eccitavo immaginandoli duri. Devo dire che c’erano anche delle belle ragazze che Marco apprezzava molto e lo si notava chiaramente.
Eravamo talmente eccitati che scopavamo tutti i giorni con grande passione.
Mettemmo anche qualche last giusto per vedere di aggiungere la ciliegina sulla torta. Risposero solo due coppie del campeggio che decidemmo di incontrare, purtroppo nelle foto erano strafighi ma di persona ci delusero e non approfondimmo la conoscenza. Pazienza, non avevamo aggiunto la ciliegina ma mangiavamo “la torta” ogni giorno, tanto che la mia patatina era stremata anche se molto felice.
Un giorno mentre cucinavamo passarono due ragazze giovanissime, bionde, probabilmente sorelle vista la somiglianza. Avranno avuto una ventina d’anni ed una era decisamente più bella, sembrava una svedese ed aveva un corpo molto bello, un seno abbondante e bello ritto tanto che poteva sembrare rifatto ma si vedeva che era naturale. Bella, molto bella davvero!! Anche se devo dire che il culo era un po’ piatto!
La “sorella” anche se appariscente era decisamente meno interessante.
Iniziammo a vederle passare molto spesso, sicuramente avevano la tenda non lontano da noi. Al suo solito, Marco iniziò a provocarmi parlandomi “della bionda”, la più bella ed intrigante.
Io anche se negli incontri con le coppie ho sempre piacevolmente giocato con le ragazze, non mi sono mai reputata bisex perché fuori dai giochi non ho mai sentito l’attrazione verso una ragazza e non ne ho mai ho guardata una in giro con desiderio.
Forse per l’insistenza di Marco o forse perché la bionda era decisamente eccitante, mi successe una cosa strana che mai avevo provato, avevo un'incredibile voglia di lei ed ogni volta che la vedevo passare mi bagnavo.
Se prima scopavamo, adesso ancora di più! Anche perché mentre lo facevamo Marco mi stuzzicava facendomela immaginare sotto di me che mi leccava, provocandomi degli orgasmi intensissimi!
Dopo tante fantasie avevamo deciso di provare a coinvolgerla nei nostri giochi. Missione impossibile perché era sempre con la "sorella" e perché immaginavamo non facesse parte di questo mondo trasgressivo.
Io non me la sentivo certo di approcciarla in quanto non ho mai corteggiato una donna e mi sarei sentita in serie difficoltà a farlo, non avrei saputo da dove iniziare. Se fosse stato un uomo mi sarebbero bastati due minuti per portarlo in tenda con noi, ma lei no, non ce la facevo. Quindi dissi a Marco che era la sua opportunità di tornare a fare il “piacione” e vedere di convincerla.
Ogni volta che le vedeva passare per andare a fare la doccia le seguiva ma poi al ritorno mi diceva che essendoci l’altra non aveva avuto il modo di parlarci o che aveva avuto paura di prendere una sberla.
Una mattina andammo in piscina ed i lettini erano tutti occupati tranne due, uno dei quali era proprio accanto a lei e stranamente era sola. Proposi a Marco di andarci, ovviamente non se lo fece dire due volte!
Si sdraiò e stette lì, immobile! Io da distanza osservavo tutto. Ma cavolo, perché non attacca bottone? Pensai.
Ero eccitatissima, senza dare nell’occhio mi accarezzavo fantasticando.
Ad un certo punto lei si alzò ed andò via, ma Marco la chiamò e le disse qualcosa. La vidi girarsi verso di lui e tornò indietro.
Vai ci siamo, pensai.
Invece quando fu lì si chinò per prendere la borsa, mostrandogli il culo e la sua fighetta ben depilata ed andò via. Capii che Marco l'aveva chiamata perché si era dimenticata la borsa, ma vedendo come si era chinata mi venne il sospetto che l'avesse fatto di proposito per mostrargli le grazie.
Nel pomeriggio passò nuovamente davanti alla nostra tenda ed era sola! Con mia sorpresa fece un gran sorriso a Marco che prese la palla al balzo chiamandola. Capii subito le sue intenzioni e mi avvicinai per farle capire che eravamo complici, anche perché era l’ultima sera che avremmo potuto coinvolgerla, visto che il giorno dopo dovevamo andare via.
La invitammo per un aperitivo al bar cercando di farle capire con aria maliziosa che oltre all’aperitivo ci sarebbe stato altro se avesse voluto, accettò!
Ero eccitatissima e per l’appuntamento misi un bel vestitino in pizzo nero comprato di proposito per quella vacanza che faceva intravedeva tutto, visto che non avevo messo intimo. Lei si presentò con un vestitino leggero e molto aderente che le metteva in evidenza il seno ed i capezzoli turgidi ma con la gonna morbida, si vedeva chiaramente che neanche lei indossava l'intimo.
Truccata era ancora più bella! La guardai dalla testa ai piedi, soffermandomi a cercare qualche trasparenza e mi bagnai all’istante pensando di poterla avere e sentire il suo sapore.
Prendemmo il nostro spritz, poi un altro ed i discorsi iniziarono a farsi più spinti. Non mi ricordo chi glielo chiese ma ci seguì alla nostra tenda. Ci incamminammo e le nostre mani si sfioravano e ad ogni sfioramento avevo un sussulto tra le gambe, poi me la prese come se fossimo due grandi amiche, mi guardò sorridendo facendomi l'occhiolino.
Ci mettemmo a sedere sul materasso con lei in mezzo a noi, la guardavo negli occhi, ci avvicinammo. Le nostre bocche si unirono e finalmente sentii la sua lingua che cercava la mia, era morbida e vellutata. Ci baciammo per qualche minuto, le nostre labbra erano umide di passione. Marco ci guardava estasiato.
Lo guardai e bastò un’occhiata per capirci, le togliemmo le spalline di quel vestitino a fiori che le cadde alla vita mostrando il suo bellissimo seno. Io e Marco con una complicità unica iniziammo a toccarle il seno, poi prendemmo i suoi capezzoli con le nostre labbra giocherellandoci. Gemeva di piacere portando la testa indietro ma volevo di più! Volevo assaporarla mentre Marco continuava a stimolarle il seno con le mani e con la bocca, quindi mi abbassai mettendomi in ginocchio davanti a lei. Le feci scorrere le mani lungo le cosce che allargò per agevolarmi, sentivo sua eccitazione con le dita. Si contorceva mentre la toccavo, feci entrare un dito, poi due, cercando il punto più sensibile per farla godere sempre di più. Le dita erano fradice così le tolsi e guardandola negli occhi me le leccai. Eravamo in estasi tutti e tre. Marco mentre le toccava e leccava il seno poggiò la mano sulla mia testa portandomela in mezzo alle sue gambe. Sotto la sua pressione iniziai a leccargliela avidamente. Le passavo la lingua dal culetto al clitoride, poi la facevo entrare più che potevo, la penetravo nuovamente con le dita succhiandole il bottoncino del piacere. La sentii venire e mi gustai quel dolce orgasmo. Avevo tutto il viso bagnato di lei e stavo impazzendo.
Marco capendo le mie intenzioni la sdraiò a pancia in su, le tolsi il vestitino che ormai le cingeva solo la vita e lui si avvicinò con la bocca alla sua fighetta, mi sedetti su quel bellissimo viso, girata verso il mio uomo per farmi leccare ma al tempo stesso per guardarlo darle piacere. Volevo che lei mi facesse godere ma desideravo che godesse anche lei mentre mi leccava e Marco ci stava riuscendo benissimo.
Era sublime, sentivo le sue labbra che me la avvolgevano, sentivo la sua lingua che mi stuzzicava, mi scavava e mi leccava il culetto mentre guardavo Marco che si dedicava a lei, dandole quel piacere che in quel momento non potevo darle io. Lo guardavo e i suoi movimenti di lingua li sentivo su di me, come se mi stesse leccando attraverso di lei. Ormai io e lui eravamo una persona sola, era la mia estensione e bastò uno sguardo per farlo entrare in lei. Non avrei mai pensato di desiderare che il mio uomo scopasse un’altra ma questa volta era diverso. Non stava scopando un’altra perché lei era solo mia e lui l’avrebbe fatta godere per me, come io non avrei potuto!
Eravamo l'una di fronte all'altro, io che offrivo la mia carne a quella splendida ragazza, lui che la faceva godere per me, guardandomi negli occhi. Ci baciammo in un lungo bacio di passione con i nostri corpi che vibravano di piacere ed un orgasmo esplose improvvisamente facendomi letteralmente tremare.
Ma non ero ancora soddisfatta, volevo che impazzisse quindi la feci mettere come una gatta, Marco entrò immediatamente in lei tenendola per i fianchi ed io mi insinuai sotto. Ricominciò subito a leccarmela mentre io la ricambiavo, sentivo anche il cazzo del mio uomo che scorreva ripetutamente sulla mia lingua mentre la possedeva, con dei colpi decisi e profondi. Venne ed io assaporai un altro suo orgasmo!
Avevo ancora voglia di lei ma iniziai a sentire anche il bisogno di un po’ di cazzo, però volevo che godesse ancora quindi invertimmo la posizione per leccarci a vicenda mentre Marco sbatteva me. Ci mise poco a farmi raggiungere il secondo orgasmo a cui seguì immediatamente il suo, lo sentii esplodermi dentro, potente ed abbondante. Lei accorgendosene rallentò il ritmo senza staccarsi mai dalla mia patatina, che ormai era diventata un lago. Sentivo che ci stava assaporando.
Ci sdraiammo esausti con lei nuovamente in mezzo a noi, la accarezzammo e me la baciai nuovamente, sentivo nella sua bocca il sapore del mio orgasmo misto a quello del mio uomo e mi venne un ultimo brivido.
Non avevo mai provato un’esperienza così coinvolgente ed intensa.
Si allontanò e non la vedemmo più perché la mattina dopo andammo via.
Dopo tante chiacchiere ed eccitazioni neanche ci eravamo presentati ma non m’importava, per me rimarrà sempre la “bionda”!

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