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Lui & Lei

Dopo di lei il nulla-2


di Papy60
10.10.2011    |    14.287    |    0 9.8
"-Avevo gli occhi pallati dalla sorpresa, dalla piacevolissima sorpresa; Non resistetti a lungo e quando cercai d'allontanarla per l'imminente orgasmo, lei..."
-A queste accorate parole mi scossi dal torpore che mi avvinse nel supremo godimento; La guardai, con un'espressione tragica, mi chiedeva aiuto; Colto di sorpresa, credo che pure io divenni serio, ma subito poi per nasconderle questo mio stato d'animo, me la strinsi al petto tenendola stretta stretta tentando di rincuorarla; La sentii così indifesa da ispirarmi una profonda tanerezza " Non preoccuparti amore - le dissi - vedrai, non sarà così" Lei si strinse ancor più a me e, un poco tranquillizzata, mi sorrise.
-Le regalai una mezzora di coccole, stringendo il suo nudo corpicino e, schiacciando nel vello del mio petto, le sue piccole tette; M'ero accorto che a Lisa piaceva molto quando giocavo con i suoi senini; I suoi occhi brillavano quando ne palpavo la tenera carnina, quando le tormentavo il capezzolino col dito che le si ergeva e, sopratutto quando glielo succhiavo.
-La mia piccola amante mi stava rubando il cuore; L'odio rancoroso verso le femmine, rapido come i funghi, era nato e morto in pochi giorni; L'amore sincero che mi dava Lisa, aveva cancellato dal mio cervello quella stronza di Franca; Ormai, la piccola la sentivo mia, tutta mia; Temevo di perderla e,nonostante mi rendessi conto e consapevole dei tremendi guai che stavo rischiando, decisi di tenermela in casa; Certo che questo non poteva durare a lungo, non potevo tenerla prigioniera all'infinito.
-Anche a riconsegnarla subito alla famiglia però erano guai; Mi si sarebbe chiesto perchè non l'avevo fatto prima.
-Intanto erano passati già 12 giorni; Erano volati.
-Gli amici mi tempestavano di telefonate chiedendomi perchè li disertavo.
-Uno, Paolo, il mio amico più stretto, me ne chiedeva continuamente conto; Una sera che al telefono le dissi che mi trovavo a xxx, mi rispose che ero uno stronzo in quanto aveva visto poco prima la mia macchina sotto casa."Tu mi nascondi qualcosa - mi disse - e sei un amico di merda, se non ti confidi con me" Cazzo, aveva ragione.
-Nei due giorni successivi, quando ci si incontrava, insistette così tanto, che stremato, le svelai il mio segreto; Volle ovviamente vederla e, a malincuore una sera lo feci venire a casa mia. " Ma cazzo - mi disse poi da soli - ma è una bambina...avrà 11 o 12 anni...
guarda che ti sbattono dentro e buttano via le chiavi"
-Anche lui non le credette quando le chiese l'età e lei le rispose che ne aveva 17 ; "Portala subito dai caramba...ti faranno uno sconto di pena.
-Aveva indubbiamente ragione, ma come potevo staccarmi
da lei; M'ero innnamorato, tanto che ogni giorno non vedevo l'ora di rientrare a casa per fare all'amore.
-Ogni giorno leggevo i giornali seguendo avidamente le fasi delle ricerche; Le indagini brancolavano nel buio, ma io tremavo in continuazione; Mi vedevo già dietro le sbarre accusato di pedofilia; Nessuno avrebbe creduto che amavo veramente quella bambina e che avrei atteso la sua maggiore età per sposarmela.
-Anche Paolo, da buon amico tremava per me; Più i giorni passavano e più la situazione si aggravava, solo Lisa, nella sua ingenuità, non valutava i pericoli che si correvano. "Giorgio - mi diceva innondandomi di baci - non aver paura, ai carabinieri dirò che sono stata io a volerti, che siamo fidanzati, che ci sposeremo, perchè mi vuoi bene vero?
e mi sposerai..." "Certo tesoro mio certo, ma sei troppo giovane, sarà difficile che ti credano; Poi, come a voler allontanare quelle nuvole che oscuravano il mio sole, le baciai la boccuccia di fragola; Non mi sarei mai staccato da quella delizia; La baciai e ribaciai rspirando col naso impastando le belle labbra carnose, entrandole nel cavo orale con la lingua cercandone la sua, leccando i bianchi dentini, e mentre estasiato, godevo quei baci, le cercavo le tettine; Stava seduta sulle mie ginocchia allacciata al collo, io mi beavo nel palpare al nudo i suoi acerbi senini; Erano questi i preliminari di giochi più profondi; Infatti lasciandomi trasportare dalla forte eccitazione, mi alzai e tenendola a me per le coscette, la deposi sul divano.
-Che gioia fisica e mentale provai nel vedere questa ragazzina che mi cercava il sesso; Anche lei presa dalle gioie dei sensi e forse per dimostrarmi il suo attaaccamento, mi tirò giù lo zip; Il mio cazzo balzò fuori come una molla e, duro all'inverosimile, offriva alla mia piccola tutto il suo splendore.
-Mi diede una piccola e deliziosa menatina, poi senza invito alcuno, si curvò e, fissandomi negli occhi, posò un delicato bacetto sulla cappella paonazza; Sempre fissandomi, dopo alcune leccatine, lo prese in bocca; Restai di sasso, non avrei mai immaginato che Lisa, così giovane, sapesse fare queste cose e ancor più mi stupii dal modo che lo succhiava; Andava su e giù con la testa uscendo spesso per deliziarlo con leccatine a lingua larga e a volte, tenendola appuntita; Dardeggiava tutta l'asta con leggeri colpetti di lingua scendendo quasi a leccarmi le palle
continuando poi a pastrugnarle con una sorprendente maestria; Neanche la mia precedente troiona aveva una simile abilità.
-Lisa poi volle che mi togliessi i pantaloni, comiciando a leccarmi tutta la pancia e l'interno delle cosce baciando e tirando con le labbra i folti peli del pube.
-Avevo gli occhi pallati dalla sorpresa, dalla piacevolissima sorpresa; Non resistetti a lungo e quando cercai d'allontanarla per l'imminente orgasmo, lei staccandosi per un attimo dalla sua leccornia, mi disse " No Giorgio no, lasciami fare...vieni...vienimi in bocca mi piace...si mi piace
tutto di te..." Resta un poco indeciso, ma poi, vinto dal turbinio della libidine, le sborrai nella bella boccuccia; L'interminabile serie di schizzi non meravigliò la mia pupa, che tutta attenta alla sua opera, li inghiottì senza perderne una goccia; Credo che mai dimenticherò quel visino all'acqua e sapone che con la bocca piena del mio sperma, chiudendo gli occhi lo mandò giù in due volte; Scena altamente perversa e sublime, infine con un malizioso sorrisino,
tirò un pò giù la pelle del prepuzio leccando e pulendo tutto il cornicione mungendo e leccando via le ultime gocce che facevano capolino dal taglietto del glande.
-Poi con una lunga serie di baci, la ringraziai dell'immenso piacere che m'aveva donato, però incuriosito della sua abilità, le chiesi " Dimmi Lisa cara, mi hai fatto un pompino meraviglioso...ma, dimmi ti ha insegnato qualcuno? E' stato forse tuo zio?...mi dicevi che ti molestava...è stato lui? " Dopo un lungo silenzio di riflessione, rispose " Sì Giorgio è stato lui " e sollecitata da me, incominciò a narrare.
-"Mio zio è un tiranno, in casa comanda a bacchetta e mia zia le è succube; Le fa fare quello che vuole e io, quando rimasi orfana, loro, i miei zii, mi accolsero in casa ; All'epoca avevo sei anni, dopo pochi mesi, anche se ero piccola, cominciai ad odiare lo zio, per i suoi modi rudi che non ammettevano nessuna obiezione. Ben presto, quel porco, pretese di farmi lui il bagnetto, ogni sera, menrte la zia lo assisteva, lui si prendeva cura di insaponarmie lavarmi; Ero piccola, non capivo ancora le sue vere intenzioni; Per un paio d'anni, io senza malizia alcuna, mi lasciavo lavare, poi verso gli otto anni, m'accorsi che quando mi lavava la passerina
provavo un piacevole solletico, Lui se ne accorse, così una sera, fingendo di doversi lavare anche lui, entrò con me nella vasca da bagno "Ti piace vero Lisa quando ti lavo la ciccina " "Si - risposi io ingenuamente, sicchè lui, incoraggiato, mi disse che se lo lavavo là avrebbe avuto anche lui quel piacevole solletico. Giorgio, ora non saprei dirti come e quando, ma una sera mi mise in mano il suo coso e...da quella sera ho cominciato a masturbarlo,Andammo avanti per quasi un anno, poi sempre col tacito consenso della zia, volle che dormissi con loro nel loro lettone; Fu in quel periodo che cominciò a leccarmi sotto; Il mio corpicino si era un pò sviluppato e, sempre ingenuamente, gradivo anch'io quei giochetti, però se qualche volta non avevo voglia e mi lamentavo, lui mi minacciava di scacciarmi di casa, anzi mi obbligò a non parlare con nessuno, sempre sotto la minaccia di buttarmi in strada;Poco dopo aver compiuto i nove anni, mi fecero assistere ad un loro pompino; Era quasi un gioco naturale per me abituata a toccare tutte le sere il suo sesso, e così non mi stupii troppo; Vedendo la zia farlo, non ebbi difficoltà ad imitarla; In pochi mesi imparai a farlo godere sempre coadiuvata da mia zia, che credo, spinta da lui, cominciò a leccarmi la fessurina anche lei; Per un anno ancora, fui il loro giocattolo; Pretese anche che io e la zia facessimo il 69 mentre lui si masturbava incitandoci anche con parole oscene;
Quasi sempre si metteva dietro di me, mettendomi il sesso fra le chiappette; Una sera, avevo allora dieci anni, invece di mettermi l'uccello fra i glutei, come spesso faceva, me lo sentii puntare sulla fichetta e tenendomi bloccata per i fianchi , mi sverginò; Mi fece un male terribile, piansi tutta la notte e, per un mese non mi toccò più, poi riprese ma essendo ormai non più vergine, mio zio cominciò a chiavarmi godendomi dentro non essendo ancora mestruata; Devo ammettere che non mi spiaceva poi tanto, solo che diventava sempre più esigente; Pensa che a volte, voleva che le succhiassi l'uccello mentre stava seduto a tavola pranzando, altre volte che lo masturbassi mentre in auto guidava; Insomma cominciavo a non poterne più. " Ma tu Lisa, perchè non sei andata a denunciarlo " " Non sapevo...ero troppo piccola." E' vero ammisi costernato.
-Prima di prendere sonno, quella sera riflettei sul racconto di Lisa, il fatto che lo zio abusasse della piccola, poteva essere una buona attenuante sul mio comportamento; Gli inquirenti avrebbero sì capito che mi ero fottuto la bambina, e la prospettiva di sistemare la cosa con un mio eventuale matrimonio, poteva attenuare di molto la pena; Ero comunque sicuro che anch'io avrei subito una condanna, ma ammirando Lisa, la sua bellezza, la sua freschezza, la sua gioventù ne valeva la pena di pagarne lo scotto,anche se l'ombra della sua iniziazione graverà come un macigno su di me.-
Continua
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