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Gay & Bisex

Amore proibito


di Membro VIP di Annunci69.it archer81
19.04.2020    |    8.597    |    9 8.8
"Da quella notte erano moltissime le volte in cui mi addormentavo tra le sue braccia mentre mi stringeva forte al suo petto cullandomi con il ritmo del suo..."
Eravamo abbracciati sul mio letto nella nostra stanza, unico momento di tranquillità di una giornata intensa e cadenziata da appuntamenti fissi, ripetitivi e monotoni; stare tra le sue braccia mi infondeva serenità e sicurezza come quella prima volta quando durante una delle prime notti che trascorrevamo insieme avevo avuto paura di continuare il percorso che avevo scelto, temendo che me ne sarei pentito.

Quella prima volta aveva sentito il mio respiro pesante e i miei singhiozzi e abbandonando il suo letto era venuto a sedersi sul mio convincendomi a parlare con lui dei miei timori e delle mie ansie fino ad abbracciarmi forte a sé e strappandomi un primo dolce innocente bacio sulle labbra.

Da quella notte erano moltissime le volte in cui mi addormentavo tra le sue braccia mentre mi stringeva forte al suo petto cullandomi con il ritmo del suo respiro e baciandomi teneramente sulla fronte e sul viso fino ad arrivare a un primo bacio che ancora oggi ricordo.

Le sue labbra si erano appoggiate sulle mie senza forzare in alcun modo quel gesto; da parte mia avevo leggermente dischiuso le mie labbra permettendo alla sua lingua di entrare nella mia bocca e cominciando un bacio colmo di passione e di trasporto che durò un tempo che a me parve infinito e che mi turbò intimamente facendomi provare la mia prima vera erezione con un uomo.

Ripensare a quella dolce sensazione mi donava serenità e mi faceva capire ancora di più quanto tenessi a lui e quanto fosse importante per me e come lo stesso valesse per lui che riservava nei miei confronti molta dolcezza e passione.

Abbandonati i ricordi, lo baciai nuovamente prendendo il suo volto tra le mie braccia ed accarezzando i suoi capelli arruffati mentre lui mi stringeva ancora più forte a sé chiedendomi se non fossi ancora sazio per il piacere che avevamo appena finito di provare.

Non gli risposi ma continuai a baciarlo mentre con una mano ero sceso ad accarezzarlo tra le cosce sentendo che anche lui era pronto a donarmi nuovamente quel piacere che solo con lui avevo avuto il coraggio di provare.

Scesi a leccargli i capezzoli come piaceva a lui solleticandoli con la lingua e mordicchiandoli leggermente senza provocargli alcun dolore ma capendo quanto lo eccitasse sentendo la sua stretta farsi ancora più vigorosa mentre con una mano cercava i miei glutei massaggiandoli e stringendoli forte.

La sua mano palpava il mio sedere ancora umido per l’amplesso precedente ed il suo dito poteva entrare dentro di me senza alcuna fatica facendomi provare dei brividi di eccitazione che scuotevano il mio corpo e mi facevano emettere gemiti di piacere che lui soffocava con i suoi baci per evitare, forse, che qualcuno ci sentisse.

Prese il mio volto tra le mani e dopo avermi baciato nuovamente mi fece capire che avrebbe apprezzato sentire le mie labbra sul suo pene; scesi col mio volto all’altezza del suo inguine e cominciai a leccare dapprima la sua cappella turgida ingoiando poi tutta la sua asta sino alla base mentre con una mano gli massaggiavo le palle come mi aveva insegnato lui facendomi capire quanto lo facesse godere.

Sussurrava parole d’amore e di piacere nei miei confronti invitandomi a non smettere muovendo leggermente il bacino e dandomi il ritmo di quel pompino durante il quale il suo pene scendeva nella mia gola facendomi mancare a volte il fiato ma facendomi ricoprire il suo cazzo di una quantità considerevole di saliva.

Mi fece smettere e si mise a sedere sul bordo del letto invitandomi a sedermi su di lui guardandolo in faccia. Il suo pene non fece fatica ad entrare dentro di me per tutta la sua lunghezza mentre nuovamente eravamo impegnati in un bacio coinvolgente.

Mentre lentamente iniziava ad entrare ed uscire dal mio culo senza smettere di baciarmi mi sembrava di essere in una dimensione parallela, lontano da tutto e da tutti come se nulla ci fosse attorno a noi e come se esistessimo solo noi e nient’altro.

Un colpo più deciso e profondo mi riportò alla realtà avendomi fatto godere più degli altri e spingendomi a mordergli leggermente un labbro prima di appoggiare la testa sulla sua spalla mentre i colpi più forti e ritmati violavano il mio sedere rischiandomi di farmi urlare dal piacere.

Lui sapeva la fatica che facevo per trattenermi dal gridare tutto il mio piacere e sembrava quasi divertirsi nel farmi godere così tanto salvo poi tapparmi la bocca per evitare problemi.

Mi prese in braccio e mi adagiò sul letto mettendosi le mie gambe sulle sue spalle e rientrando senza alcuna fatica dentro di me guardandomi fisso negli occhi mentre riprendeva a scoparmi con passione e desiderio mentre io chiudevo gli occhi e ansimavo spingendo il mio bacino verso di lui per farmi possedere mentre con le mani lo tenevo stretto per i glutei temendo che smettesse ed uscisse da me.

Quella posizione mi faceva impazzire ma purtroppo il cigolio del letto non ci permetteva di mantenerla per troppo tempo e pertanto dopo avermi fatto sdraiare sul letto su un fianco si sdraiò alle mie spalle baciandomi il collo e le spalle.

Spinsi in fuori il mio sedere a cui il suo cazzo sempre duro si era appoggiato divertendosi a giocare stuzzicando il mio buco con la sua cappella. Avrei voluto sentirlo nuovamente dentro di me ma l’attesa del piacere era essa stessa una parte del piacere che provavo con lui.

Finalmente decise di ritornare dentro di me riempiendomi totalmente con il suo cazzo mentre la sua lingua continuava a percorrere il mio collo prima di mordicchiarmi i lobi delle orecchie.

Nel silenzio della stanza si sentiva indistintamente il rumore del suo bacino che sbatteva sulle mie chiappe in modo ritmato e veloce interrotti ogni tanto dai miei gemiti di piacere che si mischiavano a sui.

Mi teneva stretto a sé cingendomi poco sopra il mio inguine mentre continuava a scoparmi con veemenza senza mai stancarsi ed arrivando ad accarezzare il mio pisello che in quella posizione era tornato ad essere turgido.

Mi scopava mentre mi segava sapendo che avrei resistito per poco tempo ancora prima di schizzare il mio piacere ed accelerò il ritmo dei suoi colpi volendo godere insieme a me.

Dopo pochi minuti lo sentii tendersi dagli spasmi e mi strinse forte a sé quasi facendomi male mentre il suo cazzo riempiva di innumerevoli fiotti di sborra il culo e le sue labbra cercavano le mie per baciarmi nuovamente mentre veniva scossa da quel godimento animalesco.

Rimase dentro di me mentre mi segava dolcemente e permettendomi di schizzare il mio piacere mentre mi teneva stretto al suo petto.

Non avevo la forza di alzarmi da quel letto e non avevo assolutamente voglia di abbandonare il calore del suo abbraccio. Mi sarei goduto la dolcezza del mio uomo per quella notte, almeno fino all’alba del mattino successivo quando il suono della campana ci avrebbe riportato alla realtà.

Era dura la vita di un giovane novizio in un monastero.
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