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Gay & Bisex

Pallavolisti 04


di Membro VIP di Annunci69.it archer81
29.06.2017    |    15.976    |    2 9.7
"Era completamente partito per la tangente provando un piacere tremendo e sentendo il sedere schiudersi ad ogni strusciata del cazzo di Mirko che aveva..."
La settimana successiva non mi presentai in palestra per gli allenamenti dichiarando all’allenatore che era costretto a letto da una terribile influenza ma purtroppo, come si sa, le bugie, specie quelle raccontante male, hanno le gambe corte.

Il sabato successivo ero appena rientrato da lezione e appena terminato di pranzare suonò il campanello e mia madre che era andata a rispondere ricomparve in cucina con alle sue spalle Mirko.

Rimasi senza parole e quasi non risposi al saluto che il mio capitano mi aveva rivolto; nel frattempo mia madre ci aveva lasciato soli andando verso la camere dicendo di dover sistemare qualcosa che neanche ricordo vista la confusione che regnava nella mia testa.

Mirko prese posto su una sedia senza che io gli rivolgessi parola e dopo pochi istanti di silenzio, fissandomi col suo sguardo enigmatico, mi disse che per essere stato costretto a letto tutta settimana avevo una bella cera.

Non risposi e lasciai che proseguisse nel suo monologo con cui mi diceva che avevo degli obblighi nei confronti della squadra e che le mie cazzate personali non dovevano incidere sul mio impegno e rendimento nella pallavolo.

Nessun altro riferimento all’ultimo incontro e al fatto che mi avesse scopato la bocca; farfugliai qualcosa di sconnesso e incomprensibile e venni salvato dalla ricomparsa di mia madre che stava uscendo per comprare al supermercato sotto casa qualcosa che aveva finito.

Salutò Mirko e si chiuse la porta alle spalle lasciandomi solo con quel ragazzo nei confronti del quale non sapevo quali sentimenti provassi.

Regnava il silenzio mentre col suo sguardo continuamente fisso su di me Mirko si alzò e mi venne incontro mentre ero in piedi appoggiato al piano di lavoro della cucina avvicinando il suo volto al mio così tanto da sentire il suo fiato sulle mie guance.

Appoggiò una mano sulla mia spalla e con una leggera pressione mi fece capire cosa voleva che facessi: mi accovacciai arrivando ad avere il suo pacco di fronte al viso e senza che lui mi dicesse nulla gli sbottonai i jeans facendo uscire il suo cazzo già quasi duro.

Lo presi subito in bocca succhiandolo mentre con la lingua stimolavo la sua cappella e facendolo diventare in pochi istanti completamente duro.

Mirko che aveva cominciato ad emettere gemiti di piacere, mi prese per la nuca e tenendola ferma cominciò a scoparmi la bocca spingendo sempre più in fondo il suo cazzo e accarezzandomi la gola con la cappella.

Sentivo un leggero senso di soffocamento che però mi eccitava ancora più mentre, nei pochi attimi in cui lo tirava fuori permettendomi di respirare lo vedevo completamente pieno della mia saliva.

Dopo alcuni minuti di scopata della gola mi fece rialzare e girare facendomi voltare verso il piano di lavoro dando la schiena a lui che cominciò ad armeggiare con i pantaloni della mia tuta che velocemente scesero a terra insieme ad i miei boxer.

Mi abbracciò da dietro strusciando il suo cazzo durissimo sul mio culo mentre con le braccia aveva circondato il mio petto e con la lingua mi leccava il collo e i lobi.

Era completamente partito per la tangente provando un piacere tremendo e sentendo il sedere schiudersi ad ogni strusciata del cazzo di Mirko che aveva cominciato a puntare lentamente il mio buchino con la sua cappella.

Ero voglioso al massimo e probabilmente stavo emettendo anche dei piccoli strilli tanto che Mirko mi dovette ricordare più volte di non urlare troppo finchè non sentii il suo cazzo puntare decisamente al mio culo.

La cappella entrò quasi senza sforzo ma subito dopo sentii un leggero bruciore che mi fece lamentare chiedendo a Mirko di fermarsi; il capitano da parte sua era rimasto fermo con solo la cappella infilata dentro di me continuando a baciarmi e leccarmi il collo.

Mi abituai velocemente al suo cazzo dentro di me e spinsi il sedere all’infuori verso di lui che capì al volo che poteva cominciare a scoparmi seriamente.

Sentii il mio culo aprirsi di schianto al primo colpo che Mirko mi aveva spinto fino in fondo ma non provai alcun dolore ma anzi capii che quello era ciò che avevo da tempo desiderato provare.

Sentivo i colpi ritmici di Mirko il cui ventre sbatteva contro i miei glutei sempre con maggior intensità e frequenza fino a giungere quasi all’orgasmo.

Sfilò il cazzo dal mio culo e sempre standomi alle spalle cominciò a segarsi con velocità fino a cominciare a schizzare diversi fiotti di sborra che colpirono la mia schiena ed il mio culo.

Terminato di sborrare e di emettere dei grugniti animaleschi di piacere, tornò ad abbracciarmi da dietro e a baciarmi dolcemente il collo mentre sentivo la sua sborra colarmi sulle chiappe e sulle cosce.

Ero felice ed appagato, avevo provato un piacere mai sperimentato prima…mi sentivo in paradiso


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