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I DUE SENEGALESI E L' AFFITTO


di tanganica
15.07.2017    |    37.688    |    8 9.3
"Cominciai la cosa che piaceva di più a loro ed anche a me: il pompino, erano entrambi bellissimi, circoncisi con un glande di un bel colore violaceo, con..."
Avevo ereditato da una vecchia zia una casa nel centro storico della città. La casa ero molto malandata e per ristrutturarla ci volevano un sacco di soldi, inoltre si trovava in una parte del centro storico che ultimamente si era molto degradato per la presenza di molti immigrati e di delinquenti per cui anche volendola vendere non ci avrei ricavato molto. Per compensare le spese delle tasse che lo stato ci impone sulle seconde case decisi di affittarla e ricavarci almeno qualcosa. Tra i tanti possibili inquilini alla fine scelsi due fratelli senegalesi che vendevano cianfrusaglie nei mercatini. Firmato anche un contratto stabiliamo che entro il 30 di ogni mese avrebbero fatto un bonifico sul mio conto per pagarmi mensilmente l'affitto. Tutto procede bene per i primi quattro mesi poi al quinto e al sesto mese non mi vedo accreditare nessun bonifico. Cerco di contattarli con il numero di cellulare che mi avevano ma non rispondeva mai nessuno. Mi decido allora di andare a trovarli per farmi dare spiegazioni o rescindere il contratto. quando suono alla porta ad aprirmi viene uno di loro vestito soltanto da un paio di slip, era estate e faceva molto caldo e non si aspettavano nessuna visita in quel momento. Ci accomodiamo in cucina dove l'altro fratello stava preparando da cucinare anche lui era con indosso il solo slip. Chiedo spiegazioni per i mancati pagamenti, mi rispondono che purtroppo in quei mesi i vigili urbani gli avevano sequestrato per ben tre volte la merce per questo hanno dovuto ogni volta ricomprarla e perdere quindi i possibili guadagni. Quei pochi soldi che hanno potuto guadagnare sono serviti a comprarsi il cibo per loro e mandare qualche soldo a i famigliari nel loro paese. Mentre ascolto le loro scuse non riusco a distogliere lo sguardo dai loro corpi che sembravano scolpiti nell'ebano e avevano una bellezza maschia e selvaggia. Una tempesta ormonale di desiderio si era scatenata in me guardando i loro corpi, il fratello che stava cucinando aveva uno slip molto slargato sulle cosce e si vedeva benissimo parte dei coglioni e dell'uccello che anche se era moscio gli slip contenevano a fatica. Mentre loro cercavano di scusarsi dicendomi che mi avrebbero pagato non appena fossero nelle possibilità, dalla mia bocca partirono parole che mai avrei pensato di pronunciare, dicendo che quei mesi glieli avrei abbuonati solo se loro scopassero con me. Sorpresi dalla mia richiesta si guardarono fra di loro per darsi l'ok e poi stringendomi la mano dissero "Affare fatto". Loro erano già praticamente nudi ed io mi spogliai velocemente mentre facevano spazio nella stanza spostando il tavolo e gettando sul pavimento un lenzuolo che si trovava sopra il divano. Ero in ginocchio davanti a loro che esibivano dei cazzi di dimensioni notevoli rispetto a quelli che avevo visto ed ero quasi pentito della mia richiesta pensando ai danni che potevano procurare al mio culo, ma ormai non potevo più tirarmi indietro. Li avevo davanti, dimenticandomi di tutto presi entrambi i cazzi uno per mano, li scalpellai e dopo averli umidificati con un po’ di saliva, cominciai a segarli decisamente e farli diventare duri come il ferro. Cominciai la cosa che piaceva di più a loro ed anche a me: il pompino, erano entrambi bellissimi, circoncisi con un glande di un bel colore violaceo, con intorno al pene un pelo riccio e ispido, lunghi più di venti centimetri. Infilai il primo cazzo in bocca, con tanta difficoltà, era tremendamente grosso, feci fatica a spalancare a bocca e a farlo entrare, ci riuscii , ma lui mi disse di non succhiarlo molto perché avrebbe desiderato incularmi. L'altro cazzo aveva un diametro minore e dopo averlo leccato a lungo, lo infilai in bocca e lo succhiai avidamente. Mi stavo dilettando a leccare e succhiare i loro cazzi come un bambino che hai in mano due coni gelati e li gusta entrambi con gran piacere. Poi mi chiedono di mettermi a pecora e succhiare il cazzo a uno di loro mentre l'altro mi apre le natiche per permettergli d’incularmi. Prima sentii un dito entrarmi nel culo e rovistarci dentro ma subito dopo sentii qualcosa di molto duro e grosso bussare al mio culo, spingendo un pò riuscì ad entrare la cappella e una piccola parte del suo cazzo. Mi sembrava che la pelle dello sfintere si strappasse da un momento all'altro, vedendo la mia sofferenza si fermò lo tirò fuori e allungando la mano prese dal tavolo una lattina d'olio, ne versò un pò nelle mani lo spalmò nel mio culo e sul suo cazzo. Mi allargò di nuovo le natiche puntando decisamente il suo bestione contro il mio buchetto appoggiò la cappella e piano piano la sentii spingere dentro. mmmmmmhhhhhhhhhhh..............piano ti pregoooo..... ahhhhhhh............. spingiiiiii..............Che sensazione meravigliosa……… il mio buco si allargava per permettere al cazzone di entrare, che strana sensazione sentivo lo sfintere era tirato al massimo mi sembrava di non sentire vero dolore ma continue sensazioni di piacere, un totale allargamento del mio buco per permettere il passaggio di quel cazzo che lentamente stava per entrarci dentro. Adesso scivolava tutto dentro senza nessun ostacolo, mi sentivo allargare sempre di più, avevo la sensazione dello sfondamento totale, non posso dire che fosse vero piacere, sarei bugiardo a dirlo, ma allo stesso tempo non desideravo per nulla al mondo che lo sfondamento avesse fine. aaahhhhhhh.....................mi piacee.......... continuaaaa........... ancora........ lui lo faceva
entrare a poco a poco, spingeva piano e si assicurava che non mi procurasse e danno, mmmhhhhh.......... finalmente lo sentii entrare tutto fino ai coglioni e dopo qualche leggero colpo di assestamento cominciai a sentirmi tutti quei centimetri fare avanti e indietro nel culo facendomi passare il dolore con i suoi passaggi. Adesso che tutta la mia tensione sul cazzo che mi trapanava il culo era finita toccandomi appena sborrai copiosamente ahhhhhhh......... godooooo......... Ora mi sentivo molto più rilassato, un cazzo si era sistemato bene nel mio culo e quindi potevo riprendere a fare il pompino all'altro fratello. Mettendo in bocca il suo bel cazzo mi resi conto di aver realizzato un gran bel sogno quello di avere due cazzi a disposizione per me. Da un segno dei loro sguardi capii che si volevano fare il cambio,avevano visto come la mia bocca sapeva succhiare e leccare, e la fatica che aveva fatto uno di loro per penetrarmi, per le dimensioni dei loro cazzi il mio culo era quasi vergine. Il cazzo dell'altro fratello era di diametro minore e tenerlo nel culo mi dava piacere e sollievo, la sua inculata aveva raffreddato i bruciori precedentemente subiti. La mia bocca ingoiò con difficoltà il cazzo intriso dagli umori del mio culo e dell'olio che ci aveva spalmato di colui che mi aveva inculato, quando lo misi in bocca avvertii uno strano sapore. Eravamo tutte e tre sul pavimento ed io in mezzo mi trovavo in balia dei loro cazzi che cercavano in continuazione i miei buchi per entrarci dentro. Mi sentivo come una di quelle bambole gonfiabili che si comprano nei sexy shop dove ognuno ci mette il cazzo nel buco che più gli aggrada. Venivo alzato di peso e messo a sedere sul cazzo di uno , mentre l'altro tenendomi la testa mi fotteva in bocca, oppure mi ritrovavo con già un cazzo in bocca e l'altro che tenendomi due dita nel culo aspettava che si liberasse per entrarci dentro. Ero in balia di due vere forze della natura, godetti almeno due volte senza avvertire nessun segno di cedimento da parte loro, anzi il contrario. Pensavo alle donne del loro paese , che fortunate che sono ad avere maschi così dotati e resistenti. Uno di loro mi fece girare e facendomi coricare sulla schiena, mi fece alzare le gambe per incularmi di nuovo fino alle palle, in quella posizione avevo difficoltà a prendere in bocca il cazzone dell'altro. Facemmo tante altre posizioni ormai la mia bocca e il culo avevano preso le giuste dimensioni ai loro cazzi. Stavo cominciando ad avere dei piccoli dolori alla mandibola per il continuo succhiare e il culo se non veniva lubrificato spesso cominciava a bruciarmi, adesso speravo che i loro cazzi cominciassero a cedere. Mentre facevo un pompino mi sento fermare la testa e nello stesso tempo partire una grande schizzo di sborra che mi riempe la bocca già tutta occupata dal suo grosso cazzo e non riescendo a contenerla nella bocca trabocca fuori colando sul pavimento. Lui tirò fuori il cazzo ancora gocciolante di sborra che ingoiai con piacere leccandolo e pulendolo da ogni residuo. L'altro fratello aspetto che finisse l'orgasmo nella mia bocca per sbattermi più forte nel culo per avere anche lui il suo. Mi tiene stretto per i fianchi e con colpi di bacino sempre più violenti mi inonda di fiumi di sborra che schizzano dentro e fuori il culo e mi lasciano esausto sul pavimento. Raccolgo dei fazzolettini di carta per darmi una pulita mentre i due fratelli si danno un bel cinque, forse per la bella scopata che si sono fatti o meglio ancora per il modo con cui avevano risparmiato due mesi di affitto. Mi rivesto frettolosamente guardando l'orologio si era fatto molto tardi, saluto e me ne vado.

Camminando mi sento che ancora gocce di sborra scendono dal buco che ancora non si è chiuso completamente, ripenso alla promessa che mi avevano nuovamente fatto di pagare ad ogni mese e all'idea che se non avessero pagato potevo sempre proporre di farmi pagare con i loro meravigliosi cazzi.

P:S. se anche questo racconto vi è piaciuto sarebbe per me cosa gradita ricevere foto o video dei vostri cazzi mentre lo stanno per leggere. Potete mandarli a questo indirizzo [email protected]

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