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IL MIO PRIMO LAVORO (seconda parte)


di tanganica
11.06.2013    |    11.962    |    2 9.7
"Giovanni apre le conversazione al solito raccontando una sua avventura sessuale, alla quale si aggiugono anche quelle del capo, naturalmente poi ci sentiamo..."
Il giorno dopo avevo già preso la mia decisione e dico a Giovanni " Va bene ci sto " - " D'accordo - mi risponde- lascia che sia io a preparare tutto, tu fai quello che ti dico io ". In macchina adesso con noi c'è anche il capo. Giovanni apre le conversazione al solito raccontando una sua avventura sessuale, alla quale si aggiugono anche quelle del capo, naturalmente poi ci sentiamo tutti molto eccitati. Sul posto di lavoro mi sembra di essere stretto tra due fuochi, mi sento strofinare "involontariamente " sul culo il pacco del capo o di Giovanni, altre volte mi trovo con uno di loro che "involontariamente" si appoggia al mio culo mentre aiuto l'altro sulla scala trovandomi con la bocca vicina al suo uccello, faccio finta di niente aspettando le mosse di Giovanni. Verso mezzogiorno, avevamo portato già di molto in avanti il lavoro e ci fermiamo per la pausa pranzo. Giovanni allora parla delle mie capacità di imparare subito le cose, dell'impegno che ci metto a svolgerle e in tono scherzoso rivolgendosi al capo dice " Sa capo, ha anche imparato qualcosa che a me ha fatta tanto piacere ricevere e suppongo anche a lei lo farebbe ". Dicendo questo toccandosi il cazzo apre la cerniera e lo tira fuori, velocemente mi fa un segno con gli occhi per dire che era giunto il momento, fingo un pò d'imbarazzo e tentenno un pò facendomi convincere dalle sue parole e dai suoi complimenti. Mi avvicino per prenderlo in bocca, ma lui mi ferma e dice " Aspetta, prima fallo al capo, a me l'hai fatto ieri ". Lui tutto contento si avvicina a me calandosi la cerniera e tirando fuori l'uccello, a guardarlo era più piccolo di quello di Giovanni, lo stringo tra le mani mentre lui abbassa completamente i pantaloni, rimango subito colpito dal vedere che aveva le parti intime depilate pube, coglioni e natiche eran prive di pelo, bianche e lisce come quelle di un bambino. Lo metto in bocca ripetendo quello che il giorno prima avevo fatto a Giovanni, prima lo succhio, ci gioco con la lingua prima sulla cappella e poi lungo tutto il suo cazzo. Il suoi cazzo comincia a prendere dimensione nella bocca e sento che il lavoro che sto facendo al suo cazzo gli sta piacendo tantissimo. Rivolgendosi a Giovanni con una voce piena di piacere gli dice " Ahhh....... Andrea è proprio bravo, mi sta tirando un pompino da favola, penso proprio che lo dovrò assumere, non voglio perdere uno con una bocca così ". Giovanni accanto a noi osservava, come gli facevo il pompino dando anche dei suggerimenti e toccandosi il cazzo per l'eccitamento. Io continuavo a tenerlo in bocca, gustando anche il sapore dell'uccello del capo. A questo punto Giovanni suggerisce al capo di incularmi - " Capo, adesso dovrebbe provare anche il suo buco, è piccolo ma accogliente, dai Andrea sistemati come hai fatto ieri ". Eseguendo i suoi ordini tolgo i pantaloni e mi metto a quattro zampe sul pavimento, avvicinandosi a me Giovanni dice sottovoce " Cerca di rilassarti, che non sentirai dolore ". Il capo si sistema dietro di me con il cazzo in mano e senza neanche darmi il tempo di rilassarmi lo spinge dentro, nonostante il suo cazzo fosse più piccolo sentii del dolore quando entrò e lanciai un piccolo grido " Ahiiii mi fa male " - " Scusami non volevo, adesso cercherò di essere più delicato, non immaginavo che il tuo buco fosse ancora quasi vergine". Dopo avermi dato il tempo di calmare il dolore, lentamente comincia a pomparmi, sento muoversi il suo cazzo con un movimento che diventa sempre più piacevole, sento le sue mani cercare il mio uccello e cominciare a segarlo. Quando mi facevo le seghe in bagno era la mia mano che stringeva il cazzo, ma adesso sentire la mano di un'altra persona che lo faceva per me mi stava mandando in estasi. Il ritmo della sua mano stava seguendo quelllo del suo cazzo dentro il culo, che andava avanti e indietro come la sua mano. Bastarono pochi minuti di questi massaggi per farmi godere, con grande piacere sborrai sul pavimento e le mie convulsioni nel farlo fecero dire al capo " Andrea, poco fa ti ho fatto male, però adesso ti ho fatto godere come non avevi mai fatto, hai visto quanto sborra è uscita dal tuo cazzo ?, ma se lo vuoi io e Giovanni sapremo farti godere tante altre volte allo stesso modo". Dopo questi bellissimi momenti ricomincia ad incularmi, in piedi accanto a noi era rimasto Giovanni che ancora non aveva partecipato a niente ed eccitato si guardava la scena. E proprio in momento sento e vedo cose che mai avrei immaginato di vedere, il capo continuando ad incularmi si rivolge a Giovanni con voce carica di piacere dicendogli " Dai, vieni, sono pronto, inculamiiii... sfondami tuttooo.... ti vogliooo...." A queste parole Giovanni si toglie i pantaloni e con in mano il cazzo si mette dietro al capo e con un colpo solo glielo mette dentro. Sentendosi anche inculato il capo inizia a mugolare per il piacere " Ahhhhhh......... mi state facendo godere da matti , cosi più forte Giovanni sfondamiii tuttooooo....... è fantasticooo....". Se la stava godendo proprio tutta, mentre inculava me, veniva inculato da Giovanni che faceva sentire i suoi poderosi colpi anche al mio culo, in mezzo a noi due era quello che se la godeva di più, poteva godere di cazzo e di culo. Ma ormai il suo cazzo stava per raggiungere il massimo piacere, mi sento tirare per i fianchi e schizzare la sua sborra che in parte si spande nel culo mentre una parte tirando fuori il cazzo si sparge sulle mie natiche. Durante la goduta capo Giovanni si era dovuto staccare da lui e si era messo in piede davanti a noi mostrando il suo cazzo umido degli umori del culo del capo che ancora una volta mi lascia sorpreso perchè gli dice " Bravi, adesso Giovanni vieni qua, che adesso voglio bere la tua sborra, lo sai che mi piace tantissimo, mettimi il cazzo in bocca che voglio berla tutta." Come un assetato lo vedo succhiare il cazzo di Giovanni che godendo tantissimo gli versa la sborra in bocca ed anche sul viso, lui con le mani raccoglie anche quella arrivatagli in viso e la mette in bocca " Uhmmmm... è buonissima, dolce come il miele, mi piace sempre bere la tua sborra". Rimaniamo per qualche minuto seduti sul pavimento per riprendere fiato per la bellissima scopata, quando ci siamo rivestiti il capo ci dice " Basta lavorare oggi, il lavoro per oggi l'abbiamo portato abbastanza avanti, possiamo andare tutti a casa ".

Sono rimasto con quella ditta per oltre sei anni, ho sempre ricevuto una buona paga oltre a numerosi regali che il capo mi faceva e qualche volto sono stato pure io ad incularlo.





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