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Gay & Bisex

L'esperimento DUE (Quarta Parte)


di Mitchell
05.12.2012    |    6.859    |    3 9.5
"Dovevo vedere se c'era ancora un autobus altrimenti avrei dovuto chiamare un taxi..."
"Ma che cazzo! L'acqua non viene giù" esclamò Frank dopo essere entrato nel suo scomparto. "Neanche da me!" Replicò Ivan."No, niente da fare ragazzi, fatevi coraggio, non scende neppure una goccia" disseMarco. "Tutta roba elettronica, si sara' rotto un meccanismo..." replicò Julio. E Silvano commentò dicendo: "E non c'è neanche un lavandino, non possiamo sciacquarci neanche un pò!". "Per me l'hanno fatto apposta! -disse Yuri- la doccia serviva per lavarci prima di entrare nelle stanze, non per lavarci dopo...Che bastardi!". Marco chiese se qualcuno avesse delle salviette umidificanti ma la negazione alla risposta fu emessa in coro. "Non ci rimane altro che andare a rivestirci..."concluse Ivan. E tutti lo seguirono, tutti abbastanza rabbiosi per non essere riusciti minimanete a togliersi di dosso sappiamo bene cosa...
"Come mai zoppichi? -chiese ingenuamente Julio a Silvano- Non è che l'hai preso nel culo? Ahahahah!". Nè la domanda nè la risata furono molto apprezzate tantochè gli si scagliò addosso per menarlo ma fu fermato da Ivan prima che ciò accadesse. "Wee calma, che succede Silvano?" "Provate a prenderlo in culo voi la prossima volta e poi la battutaccia la farò io e sarò io quello a ridere" "Scusami- replicò Yulio abbastanza mortificato-non lo potevo sapere...Ma se vi puo' consolare a noi è toccato baciarci e masturbarci e non è stato molto piacevole..." "Neanche succhiare un cazzo è stato piacevole date retta a me - intervenne Marco- aggiungeteci poi una bella sborrata in bocca e quelli che se la son passata peggio mi sa che siamo io e Yuri!" "A giudicare dalle macchie secche che abbiamo sulle labbra mi sa che è toccata a tutti..." disse per sdrammatizzare Marco. "Scusate un attimo -parlò Ivan- Da quello che ho capito io ogni stanza era legata a una tematica differente. Posso ipotizzare sesso leggero, sesso orale, e sesso anale..." gli altri con una leggera smorfia annuirono."Ok, ma volevo arrivare al punto, scusate l'indelizatezza ma la mitragliata in bocca è arrivata a tutti mi sembra di capire...". "Già -fu Yuri a parlare- Ricordate il questionario? C'erano 2 domande sull'eiaculazione, giusto?" "Si, giusto- rispose Julio- e sono pronto a scommettere che tutti e sei abbiamo barrato le caselle dove c'era scritto ABBONDANTE e A SCHIZZO". "Siamo stati scelti per quello, loro volevano dei tipi da spruzzo e non da goccioline!" "Maiali, luridi, bastardi. Saranno stati dei fottuti gay a escogitare una trovata così perversa!" "E tutte le domande erano mescolate con altre sulla biologia del nostro corpo per confondere le acque...AVETE PROBLEMI CARDIACI, AVETE PROBLEMI DI DIGESTIONE, AVETE PATOLOGIE RESPIRATORIE, SIETE MAI STATI DA UNO PSICOLOGO?...Erano solo messe lì per non dare troppo peso alle domande sessuali, erano quelle che più importavano a loro!" "Schifosi -commentò Silvano- se a questi li becco li inculo. Li spezzo in due!" "Calmati, abbiamo fatto tutto questo per i soldi, non dimentichiamocelo" concluse Ivan. Si rivestirono, in silenzio. Poi fecero come i gatti, insalivandosi la mano per passarla sulle zone del viso che sentivano tirare per lo sperma che si era già seccato.
"E adesso?" eclamò Frank. "Adesso l'esperimento è finito, ci faranno uscire! -replicò Julio- apriranno quella dannata porta!". "Non ne sarei tanto sicuro -disse Frank- Ci hanno narcotizzato per portarci qui, non penso abbiano intenzione ora di svelarci dove si trova questo posto, scordatevelo" "E quindi?" chiese Yuri. E quindi, inaspettatamente, da un areatore sul soffitto uscì invisibile una buona quantità di gas soporifero. Fu solo questione di secondi e caddero al suolo tutti privi di sensi.

Il racconto l'avevo iniziato io e lo continuo io lasciando da parte il narratore così lo libero dal peso. (IVAN)

Mi risvegliai su una panchina nel giardino di piazza dell'Unità. Avevo un po' di nausea probabilmente causata dell'anestetico che ci avevano fatto inalare. Era già buio e sentivo le macchine passare nel traffico illuminato dai fari e dalle luci della sera. Mi alzai in piedi e guardai l'ora, erano le venti e trenta. Dovevo vedere se c'era ancora un autobus altrimenti avrei dovuto chiamare un taxi. Avvertii uno strano sapore in bocca. Sputai per terra ricollegando i fatti accaduti in quel luogo. E per un attimo mi prese l'atroce dubbio che si fosse trattato di una beffa, di uno scherzo organizzato da qualcuno. Mi sarebbero mai arrivati quei soldi? Una cifra alta, esagerata, e come mi sarebbe stata versata? Se tutto era stato progettato così segretamente da tenere nascosto il luogo in cui ci avevano portato avrebbero mai potuto mandarmi un assegno? No...da quello si può risalire a chi l'ha versato...No, non ci avrebbero mai pagato, solo dei coglioni come noi avrebbero potuto caderci. Andai per prendere il cellulare, l'avevo spento appena salito sul taxi, magari la mia ragazza mi aveva chiamato. Frugando nella tasca notai qualcosa di estraneo, sembrava un rotolino tenuto insieme da un elastico. Lo tirai fuori e guardai.E mi meravigliai. Erano banconote da 500 euro, non potevo aprirle lì in mezzo alla strada, l'avrei fatto dopo, più tardi a casa ma un sesto senso mi suggeriva che i soldi c'erano tutti. Sorrisi da solo, li' sul marciapiede, mi sentivo felice, euforico, leggero. Continuai a ridere in mezzo alla gente che passava e forse molti si girarono credendomi demente ma me ne fregai alla grande. Passò il tram e con quello sarei arrivato a casa ancora in un orario decente per la cena. Non avevo nessuna chiamata non risposta, la mia lei aspettava che la chiamassi io per dirle come era andata. Giusto, ma come era andata? Cosa le avrei potuto inventare? IDEONA! Trovai la frottola. L'esperimento consisteva in dover superare alcune prove in una cabina futuristica che ricreava una realtà virtuale. Terminato il test non sarebbe rimasta memoria dei fatti successi, così mi lavai completamente le mani senza dare troppe spiegazioni. Di vero aggiunsi solo che eravamo in sei ragazzi e che ci avevano narcotizzati per non risalire al luogo segreto. Dulcis in fundo le avrei detto che non avendo superato la prova la ricompensa non mi era stata elargita, così mi sarei tenuto quei soldi tutti per me senza bisogno di buttarne via una parte in qualche inutile regalo per lei.

Erano trascorse ormai diverse settimane dal giorno dell'esperimento e il ricordo di quello si faceva lontano come erano lontani i miei cinque compagni di avventura che comunque avrei rivisto volentieri, anche solo per bere una birra in un pub e per sentire le loro impressioni, le loro considerazioni, ma sapevo che per nessun motivo al mondo ci saremmo mai incontrati di nuovo.
Una sera, così all'improvviso, mi tornò in mente il flashback del bacio in bocca con Julio. Consapevolmente, tragicamente, irragionevolmente per la prima volta ebbi nostalgia di quel momento e realizzai di quanto mi fosse piaciuto il contatto con le sue labbra. Lì per lì non lo accettai ma poi la ragione si fece forza rompendo ogni scudo di quel cristallo etero che sembrava infrangibile. Se fosse stato lì, vicino a me, non avrei esitato e mi sarei incollato alle sue labbra. Il dubbio atroce di esser diventato frocio straripò dalla mia mente ma si placò nel momento in cui chiesi a me stesso se avessi fatto sesso con lui.Mi risposi di no all'idea di dovergli succhiare il cazzo o prenderlo nel culo o anche solo darglielo. No, non mi andava questo, non lo avrei mai fatto, ma un bacio si. Cazzo se mi andava, ma non sarei più riuscito a contattarlo. Ero stato un idiota, mi aveva chiesto di scambiarci i numeri di cellulare.
Coi giorni che passavano quell'idea rimase costante come un'ossessione, anche se cercavo di scacciarla non si allontanava. Volevo rivedere Julio, non mi sarei dato pace se non fossi riuscito nell'impresa. Provai
il tutto e per tutto! Scrissi alla mail dell'esperimento spiegando chi ero e che avevo un assoluto bisogno di rivedere il ragazzo di nome Julio. Chiesi loro se potevano mandarmi il suo numero di telefono. A loro che costava? Aspettai fiducioso dopo aver spedito il messaggio. Ma la mia mail tornò indietro quasi subito, i creatori del test avevano sicuramente cancellato il loro account per motivi di sicurezza, mi ero illuso per niente. La mia sete delle labbra di Julio si sarebbe estinta col tempo, come tutto si estingue col tempo.

E passò altro tempo, 4 mesi circa quando una mattina aprendo la posta vidi un messaggio che recava Julio Gandini come mittente. Mi prese un colpo ma mi ripresi subito, mai e poi mai potevo immaginare che fosse la persona che volevo rivedere. Lessi il messaggio dopo aver messo il cuore in pace "Ciao, come stai? Sono Julio, quello dell'esperimento, ti ricorderai di me. Non chiedermi come ho fatto a trovare il tuo indirizzo mail ma avevo assolutamente bisogno di contattarti. Ho delle importanti rivelazioni da farti che penso interessino anche te. Sarebbe meglio che ci incontrassimo. Non hai voluto il mio cellulare quel giorno e te lo scrivo ora
389.......Puoi anche rispondermi qui ma preferirei tu mi chiamassi. Grazie! Julio". Era davvero lui! Mi riprese un colpo, il cuore batteva all'impazzata e i miei occhi diventarono lucidi. Allora anche doveva aver provato le stesse sensazioni mie, per quale motivo se no voleva rivedermi? Lo chiamai subito, non persi un secondo. "Ciao sono Ivan!" "Ciao, come va? Hai ricevuto la mail allora?" "Si, l'ho appena letta e mi ha fatto molto piacere, non sai quanto" "Senti, non mi va di parlarne per telefono, dobbiamo vederci" "Quando vuoi..."
"Facciamo oggi pomeriggio o hai da fare?" "No, no, sono liberissimo. Dimmi dove e quando". Ci demmo appuntamento per le 17 e aspettai l'ora con ansia. Non avrei mai creduto in un miracolo ma al solo pensiero di rivederlo mi venivano i brividi, brividi di gioia. Ero curioso di sapere chi avrebbe fatto la prima mossa, forse avrei preferito fosse lui ma confesso che non mi sarei vergognato a dirlo io per primo. Arrivò l'ora dell'incontro, speravo che mi abbracciasse ma si limitò a stringermi freddamente la mano con un sorriso di circostanza. Il primo approccio non era stato dei migliori...Andammo a sederci al Roxi Bar e prendemmo un caffè. Dopo un piccolo dialogo con alcune domande e risposte di routine che si fanno persone che non si vedono da tempo a un tratto mi chiese: "Perchè mi guardi così? Togli quel sorriso ebete per favore perchè non hai la più pallida idea di cosa sia accaduto!". Lui era molto serio, troppo serio, talmente serio e iniziai a temere che non volesse dirmi ciò che speravo. Continuò "Ieri sera volevo masturbarmi e sono andato su un sito porno molto carino con delle scopate toste, di quelle che se le vedi ti diventa subito come un manubrio. Il brutto di quei siti è che quando fai partire il video si aprono all'improvviso mille altre finestre, molte di chat erotiche, di pubblicità o di altri siti porno" ogni tanto si interrompeva per bere un sorso di caffè senza mai guardarmi, non vedevo in lui quell'interessamento per me che mi sarei aspettato. Continuò "Poi non ho mai capito perchè se stai guardando un sito hard etero a volte ti si aprono delle pagine web gay. Ma non è poi così grave questo, basta chiuderle subito ma in un sito è comparsa una foto che mi ha costretto a rimanere in quella pagina e ad andare oltre. Nella presentazione c'era scritto in grande ITALIAN COCKS. Per curiosità ho cliccato su una foto piccola e l'ho ingrandita e ci sono rimasto di merda! Eravamo noi cazzo!!! C'erano due foto sample, una dove ci diamo la lingua in bocca e un'altra dove si vede che ci stiamo masturbando" Lo guardai sbigottito, non potevo crederci ma lo lasciai continuare. "C'erano altre immagini sample e ho riconosciuto Marco e Yuri col cazzo in bocca e anche Silvano e Frank col cazzo in culo. Il filmato era scaricabile solo a pagamento, 9 dollari mensili e con quelli ti puoi vedere tutti gli altri porno del sito" "Ma è pazzesco -replicai- ma allora l'esperimento..."
"L'esperimento non è stato altro che un pretesto per girare dei filmati gay a nostra insaputa. Le telecamere installate non erano state messe lì per controllarci ma per filmarci" "E la gente paga per vederci fare cose che non avremmo mai fatto spontaneamente ma che ci hanno obbligato a fare! Io questi li denuncio, mi faccio dare come indennizzo un milione di euro, altrochè 20.000" esclamai più feroce di una iena. "E' questo il punto, ma non so se si può fare. Bisognerebbe avere ancora la copia del contratto e leggerlo bene, se per caso vale anche come liberatoria siamo fottuti. Purtroppo il file che avevo l'ho cancellato perchè ho formattato l'hard disk..." "Io credo di averlo ancora invece, si sono sicuro, l'ho tenuto!" "Allora dobbiamo guardarci, anche subito, possiamo andare a casa tua?". "Si, certo, non c'è problema, andiamo!" Pagammo i caffè, prendemmo la sua macchina e arrivammo da me. Io ero sconvolto, avevo incassato due duri colpi nel giro di mezzora, e non sapevo quale dei due mi avesse ferito di più. Essere un attore hard in un sito per froci o constatare che ero completamente indefferente a Julio? Credo quest'ultimo.Entrammo in casa e mi chiese "I tuoi non si sono?" "No, sono al lavoro, torneranno tra un'ora". Accesi il pc, cercai la copia del contratto in pdf e la aprii. Lo rileggemmo tutto attentamente, ingrandendo i punti che erano stati scritti in minuscolo. E in fondo pagina c'era un'altra postilla talmente scritta in piccolo che nessuno ci aveva fatto caso. La portai al massimo ingrandimento e comparve ciò:
"Il sottoscritto concede l'autorizzazione alla pubblicazione delle immagini fotografiche e video della propria persona effettuate in data 18-09-2012. Per esplicito controllo ed autorizzazione alla pubblicazione, provvede a firmare indicando con l'apposizione di tale firma il proprio incondizionato benestare alla pubblicazione".
Ci guardammo completamente increduli e rimbecilliti. Julio era lì a neanche mezzo metro da me con la bocca aperta che per lo stupore aveva raggiunti livelli di erotismo inimmaginabili. Dovetti trattenermi e continuare a recitare la parte. Julio parlò "Da non crederci!!! Firmando il contratto abbiamo firmato anche la liberatoria, l'abbiamo firmata tutti, non possiamo neanche agire legalmente!!" "Un etero inossidabile come me attore di clip porno per gay vogliosi!" "E se qualcuno ci riconoscesse? Se qualche amico della mia o tua ragazza finisse su quel sito per sbaglio come ci sono finito io?" "Sarebbe la fine..."







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