Coca? No, grazie

(questa è una storia di vita vissuta)
La ricordo con affetto, una coppia disinibita con la quale mi sono visto più volte perché amava giocare in 3 ed evidentemente avevano trovato in me ciò che desideravano.
Non era facile organizzare. Lei dopo la separazione era tornata a vivere con la mamma e, sebbene fosse ben oltre i 40 anni, doveva renderle conto di tutte le uscite. Lui frenato da una moglie che, diceva, non lo soddisfaceva più.
Primo incontro in un bar nell'Alessandrino. Quattro chiacchiere, un drink e...basta, solo lo scambio dei numeri di telefono. Non c'è alcun tipo di problema, un incontro conoscitivo ci sta. Esame superato perché pochi giorni dopo arriva la telefonata di lei: "Domani sera siamo liberi, ci vediamo?".
Certo che ci vediamo - anche lei ha superato alla grande l'esame e lui è molto simpatico - in un motel della zona. Nella doccia è tutto un toccamento e uno strofinamento, lei si inginocchia e assaggia entrambi sotto il getto dell'acqua. Accappatoi, ulteriori strofinamenti per asciugarsi e poi via ai giochi nel lettone sovrastato da un enorme specchio. Lei non si nega nulla, per finire con una fantastica doppia penetrazione.
I successivi incontri sono sempre più fuoco e fiamme perché ormai la confidernza è tanta e conosciamo le rispettive voglie. E a me è passato subito (molto in fretta!!) quel pizzico di timidezza che mi attanaglia la prima volta. Per qualcuna è sexy, per me solo un disturbo.
Saranno state 5 o 6 serate a altissimo tasso erotico quando all'improvviso l'atmosfera, almeno per me, precipita.
Sono nella solita stanza nel solito motel. Arrivano, saluti e baci. "Sorpresa" fa lei all'improvviso tirando fuoi una bustina piena di polvere bianca. "E' quello che penso?" ribatto. "Certo" rispondono all'unisono, si preparano due piste e se le fanno con il classico 5 euro arrotolato. "Prego, favorisci pure. Ce n'è per tutti". "No, grazie non fa per me". Figuriamoci, io mi sarò fatto una dozzina di spinelli quando ero ragazzo e non ne ho alcun ricordo particolare.
Per convincermi lei me ne mette un po' sul glande e inizia a succhiare. "Sentirai che flash". In realtà non sento alcuna differenza rispetto ai molti pompini che mi ha fatto, proprio nessuna.
La serata prosegue secondo il solito copione, lei a pecorina e noi ad alternarci davanti e dietro, ma la mia partecipazione è davvero minima. In qualche modo arrivo alla fine però senza grande entusiasmo.
"La prossima volta andrà meglio, vedrai" mi sussura all'orecchio lei mentre mi sto rivestendo dopo la doccia di rito.
"Non ci sarà alcuna prossima volta" annuncio mentre sto per uscire. "Non sono un santerellino, ma non uso droghe perché non mi piacciono e non mi servono. Voi siete liberissimi di sniffare quello che volete, io altrettanto libero di chiuderla qui". Non li ho mai più rivisti.