Racconti Erotici > Lui & Lei > Al Lago di Garda
Lui & Lei

Al Lago di Garda


di Membro VIP di Annunci69.it DottorZeta
20.05.2025    |    1.131    |    0 9.2
"“E tu una donna che sa affidarsi, ” risposi..."
"L'incontro al lago"

Dopo anni passati tra corsie d’ospedale, turni infiniti e una solitudine silenziosa, quella sera la chat sembrava brillare più del solito. Il suo nome apparve come un lampo tra le notifiche. “Elena, 50 anni, amante della libertà e dei piaceri della vita.” Un volto sereno, occhi decisi, un sorriso appena accennato. Le scrissi senza aspettarmi risposta. Eppure, lei rispose.
Parlammo per giorni, notti intere a scambiarci storie, fantasie, sogni taciuti. Fino a che, con una naturalezza disarmante, lei disse: “Vengo da te. Voglio conoscere il tuo mondo.” Non ci furono esitazioni.
La mia mansarda al lago era il luogo perfetto. Legno chiaro, grandi vetrate che si aprivano su un panorama silenzioso, il tramonto che si specchiava sulle acque calme. Quando arrivò, Elena indossava un vestito semplice ma elegante, e quel profumo leggero, di lavanda e mistero.
Non servì parlare troppo. Le parole erano state già dette. Si sedette sul divano, gambe accavallate, lo sguardo che diceva più di mille frasi. “Sono qui per godere,” disse piano. “Fidati di me,” risposi.
Le mostrai la mansarda, lentamente. Ogni oggetto sembrava raccontare qualcosa. Le luci soffuse, i cuscini sparsi, la musica di sottofondo — jazz, morbido come la seta. Poi, con gesti lenti, aprii il cassetto.. Dentro, un assortimento raffinato di oggetti che avevo scelto nel tempo: alcuni classici, altri curiosi, altri ancora audaci. Tutti puliti, ordinati, come strumenti di un’arte antica.
Elena li osservò senza imbarazzo, anzi, con un sorriso sottile, quasi divertito. “Sei un uomo che sa scegliere,” disse. “E tu una donna che sa affidarsi,” risposi.
Le chiesi solo una cosa: di lasciarsi andare. E lei lo fece.
Ogni gesto fu studiato, ogni momento vissuto con rispetto e desiderio. Le mani guidavano, ma era lo sguardo che conduceva. Nessuna fretta, solo il gusto di esplorare. Il suo corpo parlava una lingua che conoscevo bene, ma ogni reazione era una sorpresa. I materiali freddi, quelli caldi, quelli che vibravano o che accarezzavano. Ogni strumento aveva il suo momento, il suo ritmo.
Elena si fidava. E più si affidava, più la sua bellezza si faceva intensa, viva, potente.
Quando, decise di salire sull'altalena ancorata a grosse travi di legno, capii che era decisa a godere ed a farmi godere del suo piacere.
Senza dettagli... Ma ho baciato, leccato, sfiorato, solleticare e penetrato il suo sesso, la sua bocca, il suo sedere teso. Poi sono arrivati i toys. Misure, forme e caratteristiche diverse. Uno alla volta o combinati. Delicatezza, ma fermezza. Intensità, ma sapienza. Rispetto, piacere e un sesso remunerativo. Musica... Video eccitanti. Il suo fiore è aperto. La Mia verga è soda.
Ci parliamo. Lei mi dice cosa vuole. Mi dice di realizzare le sue fantasie e che lei è la mia di fantasia.
Insomma. Grande abbandono, grande passione, grande contorno, grande soddisfazione. Persone di cultura che desiderano il piacere reciproco.
C'era fiducia e abbandono. Si vedeva nella rilassatezza del suo corpo, nella sua Eccitazione, nel suo abbandono e soprattutto si sentiva in quello che mi diceva.
Mi guidava. Mi Aiutava. Mi suggeriva. Mi eccita va. Mi esaltava. Mi raccontava le sue fantasie più segrete ed io.. Le realizzavo... Le arricchivo, le innovavo..sembrava che lo facessimo da tempo... Lei provava piacere con regolarità... Ogni diversa sollecitazione le procurava diverse reazioni.. Dal rossore al petto... Al seno turgido...dal gushing.... All'erezione del suo sodo clitoride.
Fu una prima volta inimmaginabile...
Il suo piacere è il mio!
Fu un lungo viaggio — non solo del corpo, ma dell’anima. La notte si distese tra noi come un velo profumato. Quando la pioggia iniziò a battere leggera sui vetri, lei era distesa accanto a me, avvolta da un plaid leggero. Mi guardò con occhi lucidi, non di lacrime, ma di pace. “È raro sentirsi così… viva,” disse.
Le accarezzai i capelli. “Non è solo piacere,” risposi. “È presenza. È verità.”
Restammo svegli ancora un po’, parlando piano. Poi, il silenzio fece il resto. Nessuna promessa, nessun bisogno di spiegare. Avevamo condiviso un segreto, un angolo nascosto di libertà.
E quando all’alba il lago si tinse d’oro, capii che certe notti, come certi incontri, non chiedono altro che essere vissuti.
Ci rivedremo ancora..

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.2
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Al Lago di Garda :

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni