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Lui & Lei

Personaggi in cerca di autori


di Zindo
24.05.2025    |    446    |    3 8.3
"La congedo rassicurandola "Mi piaci, se per qualche altro racconto futuro avrò bisogno, mi ricorderò di te..."
Questo non-racconto non è classificabile esattamente nel genere nel quale viene inserito, ma neanche in altri. Perciò è capitato qui per caso. Comunque, l'incipit a parte, dovrebbe essere un racconto a suo modo erotico.

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Mi accingo a scrivere l'ennesimo racconto da postare su Annunci 69.
Non riesco a trovare neanche un incipit decente e non per carenza di idee ma per la ressa di personaggi che mi disturbano con il loro parlarsi addosso l'uno con l'altro, formando un cicaleccio che finisce con il diventare quasi una strana musica, una specie di colonna sonora che sta sul sottofondo, a tratti piacevole a tratti no, che si snoda su tonalità e ritmi vari, spaziando dal sommesso brusio all'assordante baccano.
Non stanno qui per caso ma per il loro desiderio di esistere
Sono personaggi che affollano la mia mente in attesa che io li prenda per farli diventare protagonisti di qualche mio racconto. Personaggi che esistono ma non hanno ancora vita.
Non vogliono una grande e lunga vita, si accontenterebbero di vivere lo spazio di un solo racconto, ma vivere almeno quel tempo breve e non rimanere, per sempre, inesistenti.
Personaggi che se non trovano un autore non vivranno mai: nessuno mai saprà nulla di loro eppure vivono storie, a volte belle, a volte brutte ma solo nei racconti , perché è in questi che le loro storie si realizzano, e che i personaggi vivono.

Io scrivo tanto. Ho già dato occasione di esistere a molti personaggi, eppure nella mia mente c'è una folla innumerevole e con tutta la mia buona volontà non ce la farei mai ad accontentarli tutti, anche perché loro continuano ad aumentare di numero e, invece, il numero di racconti che io posso scrivere in una vita si riduce di una unità per ogni racconto che scrivo.
Vorrei riceverli tutti, ascoltarli, cercare di accontentarli. Non è proprio possibile.
Però qualcuno ne voglio accontentare. Lascio libera la porta della fantasia perché, a caso, chi ce la fa a scavalcare gli altri, riesca ad entrare e, se se la sentono di vivere qualcosa di erotico, darò loro una "parte" in questo racconto (che deve essere necessariamente a sfondo erotico, se no "Annunci 69" non lo pubblica e un racconto scritto e non pubblicato è la cosa peggiore che possa capitare ad un personaggio: vivere per essere messo subito in prigione, isolato da tutti, dentro un cassetto, e destinato ad essere dimenticato senza essere mai stato conosciuto.)

"Se è così, eccomi" irrompe con immediatezza lei.
Non è proprio bellissima, ma tutt'altro che brutta, A prima vista sembra una qualunque, una donna semplice, una popolana come si sarebbe detto una volta. Entrando però si sfila il soprabito, lo lancia da una parte con noncuranza e sfoggia tutta la sua "appariscenza".
In lei adesso, tutto è esagerato: lo è il rosso delle sue labbra, il rimmel nero intorno agli occhi, l'odore forte del suo profumo, l'ampiezza della scollatura della sua veste, l'aderenza del suo vestito estremamente corto, l'altezza dei tacchi, la tinta rosso-ruggine dei suoi capelli (forse una parrucca). Tutto esagerato, anche il tono di voce con il quale ha parlato.
"Tu chi saresti?" le chiedo
" Io sono, non sarei, dal momento che mi hai descritta, esisto già"
"Va bene, chi sei?"
"La prostituta"
"Cioè?"
"Ti serve un personaggio per un racconto erotico, hai detto? Quindi una prostituta ci sta bene, mi pare. A volte qualcuno nei racconti erotici ci mette persino le suore, o le madri e sorelle incestuose, perché non ci posso essere anche io?
Hai notato che quasi mai nei racconti ci siamo noi prostitute? Nei racconti erotici le donne scopano, ma lo fanno perché sono moderne, di mentalità aperta, libere da pregiudizi e altre cazzate varie come l'essere trascurate dai mariti, l'aver bevuto troppo, e via dicendo.
Mai una volta che dicessero di farlo perché ci guadagnano qualcosa.
Pare che ormai le donne solo per cortesia accettino regalini e mai nessuna ammette che solo per ipocrisia non accetta soldi in contanti ma poi tramuta quei regalini in denaro o li conserva se possono essere beni di valore assimilabili ad investimenti.
Ci avete fatto su una letteratura , quella erotica con queste fregnacce.
E noi? E io? Io che di mestiere pratico l'antico mestiere? Mai una parte importante in un racconto erotico, al massimo qualche comparsata, ma in occasioni rare.
Eppure quelle come me ne avrebbero di cose da raccontare, per esperienza diretta e non per "immaginazione" ."

"Perfetto- dico- mi hai convinto. Parlami di te. Raccontami qualcuna di queste tante cose che avresti da dire"

"Parlarti di me? Cosa vuoi che ti racconti? Perché faccio questo mestiere? Quanto tempo mi dai? Perché sai, questa storia l'ho narrata mille volte in mille versioni diverse e per dirtele tutte altro che lo spazio di un racconto o libro ci vorrebbe, caso mai una enciclopedia dovresti scrivere.
Io il mio corpo lo do a tutti ma almeno la mia storia è solo mia e non la metto in vendita né sui marciapiedi, né nelle case chiuse, né nelle mani di uno scrittoruncolo di racconti erotici.
Non ci crederesti ma anche le prostitute come me hanno una privacy e soprattutto hanno una dignità da salvaguardare.
Se vuoi ti posso dire che ho inventato molte più storie di te, perché a chiunque mi chiede di parlare di me racconto la storia che vuole sentirsi raccontare, poco o niente della mia vera storia. Prima di rispondere scruto e studio bene il mio cliente e a seconda del tipo gli sciorino una storia diversa.
Al romantico buonista parlo delle mie umili origini, della povertà della mia famiglia, delle circostanze che mi hanno spinto la prima volta e di quelle che ancora mi obbligano ad esercitare il mestiere. Sai, si commuovono e sganciano più del prezzo concordato. Non sono bastardi quelli. Sono solo ingenui....

-"Si va bene, ma smettila di toccarmi così, mi scompigli i capelli e non riesco a concentrarmi. Stavi dicendo che...?"

...raccontavo le storie di cui è fatta la mia storia. Per esempio al super macho che ha bisogno di credersi conquistatore, dico che faccio quello che faccio perché mi piace, perché l'ho fortemente voluto fare, dato che ero stufa della possessività e del maschilismo di mio padre e dei miei fratelli, e mi sono ribellata per esercitare il mio diritto di donna che, al loro pari, può scopare con chi vuole, quando vuole e come vuole.
Questo tipo di uomo deve pensare che non sto con lui solo per soldi, ma perché io non l'ho respinto; che sto con lui perché io scelgo, dando l'illusione di essere scelta, ed ho scelto lui.. Si gonfia di orgoglio e si sgonfia il portafoglio.
A chi ha qualche tendenza particolare dico storie adatte a loro.

-"Cioè? Fammi altri esempi..."

; ...Al sadico dico che il mio uomo l'ho lasciato perché lo picchiavo e lui si era ribellato; al masochista dico che che il mio uomo mi ha prima picchiata e poi lasciata; ai bigotti dico che insegno catechismo, ai libertini che mi prostituisco per capriccio, ma in realtà sono un'artista dello spettacolo e cito i personaggi famosi con i quali avrei fatto cinema o televisione.

La verità invece? La verità qual'è ?

...La verità è che io sono un personaggio, non una persona, quindi la storia che mi cuci addosso è la mia vera storia. Mai sono stata cosi vera nel dire "Sono come tu mi vuoi"

Sorrido e le dico: " Ecco, sei vissuta. Sei entrata in un racconto"

Abbassa il capo triste.
Intuisco che vorrebbe vivere un poco di più, fare qualcosa di molto spinto per piacere ai lettori del porno, ma ci sono altri personaggi che premono.
La congedo rassicurandola "Mi piaci, se per qualche altro racconto futuro avrò bisogno, mi ricorderò di te. Prima o poi scriverò qualcosa anche con una prostituta. Ti farò vivere quella storia che ancora dovrò scrivere. Ora vai".

Lei mi sorride, allunga la mano e mi dice:"Non mi paghi?"

"No. Questo è solo un provino, comunque per ora Annunci non paga gli autori dei racconti perciò gratis scrivo io, gratis lavorano i personaggi di miei racconti"

"Ma tu ci guadagni in notorietà"

"E tu ci guadagni la tua stessa vita. Se io non avessi trascritto quello che hai detto, non saresti mai esistita, invece sei il primo personaggio, in ordine di apparizione, di questo racconto"

Mi guarda, solleva un braccio verso me, porta verso l'alto la mano con le dita chiuse a pugno e rivolte verso di lei ma alzando ben dritto il dito medio e mi dedica quel gesto prima si andare via.
E' il suo saluto a me.



"Vengo io? Posso?- chiede un'altra che s'avvicina.
Che sventola ragazzi!
Avanza con passo da pantera, ha i capelli lunghi e neri tirati e raccolti in una coda di cavallo; ha le spalle e le braccia nude fino ai gomiti, dai gomiti alle mani indossa lunghi guanti neri,
Un corpetto nero che sembra essere di pelle, le modella il corpo mettendo in risalto i fianchi rotondi, il seno abbondante, le lunghe cosce. E' aperto da sotto l'ombelico in su, viene tenuto stretto da stringhe di cuoio. E' esageratamente sgambato.
Ha fantastiche e lunghe gambe dentro calze a rete e parzialmente coperte dai lunghi stivali che le arrivano sopra le ginocchia ed hanno tacco altissimo.
In una mano ha uno scudiscio che batte sul palmo dell'altra mano, a tempo con il ritmo dei suoi passi.
Ha anche una mascherina sugli occhi. Non sembra adatto a coprirle i lineamenti, semplicemente incornicia i suoi straordinari occhi.

"Mi dispiace molto-le dico- ma credo che per te non posso fare nulla: non amo il genere sado maso. Non scriverei mai un racconto di questo genere erotico!"

"Ah no?" Dice lei con tono minaccioso e dando un colpo più forte degli altri alla sua mano con lo scudiscio.

Non oso dire che mi mette paura. E' solo un personaggio. Mi basterebbe cancellare le ultime righe e lei non esisterebbe più, cancellata per sempre. Mai esistita.

La sua voce è sarcastica e al contempo minacciosa: "Questo lo dici tu. Nessun altro saprebbe che io sono esistita, ma in questi attimi che hai scritto di me, almeno per te io sono esistita. Se vuoi cancella pure le cose che hai scritte di me. Effettivamente nessuno saprebbe mai di me, del tuo avermi dedicato delle righe, del tuo avermi uccisa subito. Vuoi essere il mio assassino? Mi hai creata per assassinarmi?"

"Sei dura e volitiva davvero! Mi arrendo. Ti lascio vivere nel senso che non cancello quanto ho già scritto di te, ma non aggiungo altro, Che gusto ci provi ad essere , perché se non cancello tu rimani in questo racconto, e non avere una storia da vivere?"
Ride un maniera diabolica "Ah,ah,ah,ah sapessi quante persone esistono e non combinano niente, né di bene, né di male, semplicemente stanno dove la vita li mette; si accontentano del niente che hanno eppure esistono, come ormai esisto io, anche se resto così, senza vivere quello che mi piacerebbe vivere"

"Ti accontenti di una vita inutile, dunque?"

"Nessuna vita è inutile. Neppure quella di un personaggio precario come il mio. Tu prova ad immaginare quante persone hanno letto, leggono e leggeranno questa idiozia che hai scritto su di me, e sappi che per me l'essere conosciuta da chi legge è vita, e non vita inutile perché io sono certa che con la mia sola apparizione in qualcuno avrò acceso delle aspettative. Si saranno chiesti "Adesso che succederà? Ci saranno descrizioni di sado masochismo?" Qualcuno lo ha sperato, qualche altro lo ha temuto. Fatto è che ho suscitato qualcosa. Se sono riuscita in questo, sono stata viva, sono viva"

"Ti sbagli. Sono io che scrivendo queste cose ho suscitato vane speranze o vani timori. Io, non tu. Io ho scritto"

"Ma se non avessi scritto di me le cose che hai scritte, non avresti suscitato queste cose, non avresti suscitato neanche la delusione di chi si aspettava scene di orge a gogò e sinora non ha trovato nulla di veramente piccante. Vedi? Come io ho avuto bisogno di te per nascere, tu hai bisogno di me per vivere! Noi personaggi una volta nati, viviamo per sempre. Pensa ai miti dell'antichità studiati ancora oggi nei vostri licei, ai protagonisti immortali di romanzi, film, opere liriche ecc. I personaggi vivono. Gli autori muoiono. Dove sono oggi Omero, Virgilio, Dante, Mozart, Verdi? Dove sono? Solo nella memoria, invece Ulisse, Enea, Renzo Tramaglino, Violetta la traviata, ecc, esistono ancora, immutabili perché personaggi, non persone; non vengono deteriorati dalla vecchiaia , né distrutti dalla morte perché non sono autori, sono personaggi. Gli autori muoiono i personaggi no"

"Sei ingrata e macabra!"

"Ah, ah, ah,h. Che pensavi? Che dopo avermi descritta come una dominatrice non avrei infierito su di te? Scrivi, stupido schiavo, scrivi. Io il mio angolo di vita l'ho avuto con il tuo scrivere. Ma non ti ringrazio. Non è da me. Io sono la padrona, la dominatrice, tu sei solo uno schiavo"

Digrigno i denti. Porca miseria davvero non amo il genere sado maso. Perché dunque mi lascio umiliare così da una nullità, da chi neanche esiste davvero ma è solo un personaggio? No, mi rifiuto di subire assecondandola ancora.
Contrariamente a quanto ho promesso alla prostituta, non penso proprio che in futuro scriverò un racconto sado-maso, perciò cara bellona per te la scena finisce già qui. Non scriverò neanche una parola in più su di te.
Esce così anche questa di scena.


"Non ti abbattere dai"- dice chi entra adesso nel racconto.

Mi sembra di tutt'altra pasta. Intanto è uomo.

"Uomo? Aspetta a dirlo"

"Non mi dire che sei gay! Con il tuo aspetto non si direbbe proprio"

"Come la maggior parte di voi persone reali, mi pare. Tutti insospettabili dall'aspetto ma poi, se capita l'occasione....quanti rinunciate a togliervi la curiosità?"

"Beh, però se sei gay, con tutto il rispetto che meriti, mi pare che tu non ti possa lamentare e venire a bussare da me per esistere. Annunci 69 dedica a te e a quelli come te una intera categoria di racconti, Voglio dire; per i gay spazio c'è. I racconti di quella fascia ne sono pieni"

"Buffo il tuo modo di pensare. Sarebbe come dire ad un bambino reale che sta per nascere "chi te lo fa fare a nascere? Tanto esistono già tante altre persone". Il bambino nasce perché ha il diritto di esistere e lo avrebbe anche se la popolazione mondiale fosse il doppio di oggi"

"Quindi? Non ho una storia per te, va bene? ..E poi ne ho scritti già abbastanza di racconti gay ormai, Rivolgiti ad un altro"

"Ottuso! Sei come dei genitori che di fronte ad un embrione fecondato dicessero "Vai da una altra coppia, noi abbiamo già abbastanza figli". In pratica come se tu mi volessi abortire"

"Non fare la morale, Non su Annunci69 almeno. Non che sia un sito amorale, ma esiste per alleggerire i pesi della vita, non per creare problematiche. Sei semplicemente fuori luogo con queste tue espressioni"

"Un modo come un altro di emarginarmi. Tu sei uno di quelli che dicono che nel mondo c'è spazio per tutti e poi fai storie per me che occupo zero spazio, che sono solo una idea, solo un personaggio?"

"Va bene, hai ragione, sei solo una idea, ma rompi le scatole lo stesso. Sei solo un personaggio ma sei uscito fatto male"

" Mi hai pensato e fatto tu. Caso mai tu non mi hai fatto come mi avresti voluto, io su di me non posso decidere nulla. Faccio e dico solo quello che tu mi fai fare e dire. Forse ce l'hai con me perché sono omosessuale?"

Strillo "No! Perché sei stronzo, perché rompi le scatole. Perché questo doveva essere un racconto divertente e non un qualcosa per innescare polemiche"

"Un racconto divertente? Senza un gay? Senza un frocio? Ma se ci avete riempito film e romanzi con la presa per i fondelli dei gay, facendoci apparire macchiette pur di ridere di noi. senza pensare che eravamo persone con sentimenti, emozioni.."

"Persone però. Tu invece sei un personaggio"

" Che autore del cavolo sei tu! Ma non hai capito che noi personaggi siamo più vivi di voi persone? Che viviamo della vostra vita poiché in noi proiettate voi stessi? Certo io sono personaggio, ma non SOLO UN personaggio, sono anche il riflesso di TANTE persone che in me si rispecchiamo, quelli che come me vorrebbero reclamare il diritto a vivere per quello che sono, comunque siano, e poterlo dire e mostrare liberamente, senza passare per il filtro della gente o, per quanto mi riguarda, di un autore. La gente condiziona quelle persone, tu vuoi condizionare me. La gente e tu avete paura che facciamo cose scandalose, eppure vi piacerebbe se le facessimo senza farlo sapere in giro. Ipocrita, chi è più fatuo? Io o tu? Io personaggio o voi persone? Su, coraggioso, lasciami vivere una storia, scrivila per me. Che ti costa? Niente... libera i pensieri e racconta storie, quelle delle tue fantasie, anche le più spinte. le più peccaminose. A te non costa niente, a noi personaggi dai la possibilità di esistere.."

-"Senti, pseudo sindacalista dei personaggi, io volevo scrivere qualcosa di erotico ma tu non sei affatto tale. Non basta esser etero o omosessuale per essere erotico. Bisogna farle le cose."

"Fammele fare. Scrivile ed io le farò"

"Di storie gay ne ho già scritte diverse. Dovresti avere altre tendenze per stuzzicarmi"

"Allora mi faccio da parte e ti mando qualche altro?"

"No. Grazie. Il non racconto è già lungo a sufficienza. Non c'è altro posto."

Esce di scena anche lui ma prima dice: "Grazie perché è vero che rompo i coglioni ma ora esisto anche io. Prima che tu scrivessi di me, io ero inesistente. Ciao scribacchino ...- ride ed aggiunge - autore sarebbe troppo, accontentati di essere uno scribacchino. Ciao."

Ehi, ehi, lettore, che fai?
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E' il personaggio che in questo non racconto ha fatto l'autore che te lo chiede gentilmente. Chi invece ha scritto pensa la stessa cosa, ma non lo direbbe mai.
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