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Il commesso del negozio di scarpe - I piedini di Justine


di crowley71
17.04.2017    |    14.257    |    8 9.0
"Trattenendosi da commenti porge un paio di sandali alla ragazza..."
Giorgio era commesso in un negozio di calzature in centro di una piccola città marittima, un piccolo paese.
Era l’inizio di luglio, una calda giornata, quando entra nel negozio Justine, una bella e giovane ragazza francese che era in vacanza in un villaggio vacanze vicino.
In quell’orario, più o meno quasi l’ora di pranzo, nel negozio non c’era gente: la maggior parte dei clienti, di solito, arriva nel tardo pomeriggio. Justine si avvicina agli scaffali e guarda le scarpe esposte, soffermandosi soprattutto su calzature aperte e sandali, molto più adatti al clima estivo e marittimo.
Giorgio si avvicina e osserva per un attimo la ragazza: fisico slanciato, gambe lunghe e snelle, seno non troppo abbondante e lunghi capelli neri. La ragazza, sentendosi osservata, si volta e guarda il commesso chiedendo: «Posso provare qualche modello di sandali». Giorgio risponde che ovviamente avrebbe potuto provare le scarpe… Occorre fare un passo indietro nel racconto: Giorgio era commesso nel negozio di scarpe da qualche anno e da quando aveva iniziato a lavorarci aveva scoperto una sua passione, fino ad allora rimasta nascosta o, forse, non ancora nata… la passione per i piedi femminili, cosa che rendeva per lui il negozio di scarpe, spesso, quasi un paradiso.
Justine guarda l’ora e si accorge che è molto tardi, quindi dice a Giorgio che sarebbe tornata nel pomeriggio. Detto questo, si allontana dal negozio, lasciando Giorgio a guardarla allontanarsi… inutile dire che il suo sguardo si era soffermato sui piedi della ragazza, piedi piccoli e affusolati, leggermente abbronzati.
Passa l’ora di pranzo e Justine torna al negozio, entra e si avvicina allo scaffale dove al mattino aveva visto qualche paio di sandali da provare. Giorgio si avvicina e prende qualche scatola e la posa a terra, a fianco dello sgabello dove si era seduta Justine.
«Sai… - dice guardando il commesso – sto cercando da tempo un paio di sandali leggeri, che mettano in risalto la forma del piede e ne lascino vedere l’abbronzatura e…» risponde Giorgio, con una prontezza di battuta a cui non era solito «…e che mettano in risalto questi piedini davvero splendidi e irrest… - scusa, mi sono lasciato andare ma davvero non volevo essere scortese o maleducato, non so cosa mi sia preso.. mi scuso ancora…». Justine lo guarda, si alza e si infila la sua scarpa, si allontana dallo sgabello e si incammina verso l’uscita…
Giorgio abbassa lo sguardo e pensa “l’ho fatta davvero grossa stavolta, ma davvero questa ragazza ha dei piedi troppo belli e non…” Mentre è preso dai suoi pensieri riecco la voce della ragazza.
Giorgio si gira e la vede seduta sullo sgabello che lo guarda e che con un sorriso gli dice: «Dai, non prendertela, in fondo… era un complimento, no?». Il commesso non crede alle sue orecchie: gli è davvero andata di lusso. Trattenendosi da commenti porge un paio di sandali alla ragazza.
Nonostante i propositi, Giorgio proprio non riesce a non guardare quei piedi… e, a dirla tutta, Justine ha proprio l’aria di volerlo stuzzicare non poco.
Si sfila la sua calzatura e alza il piedino verso Giorgio chedendogli: «Cosa dici, con cosa starebbero bene i miei piedi? Sandali, infradito o scarpe chiuse?». Giorgio guarda quel piede, bellissimo… cosa non farebbe per poterlo toccare, anche solo un attimo. «Allora? Cosa consiglia il commesso?» dice Justine sorridendo maliziosamente…
«Dai, prima la battuta esplicita e poi la timidezza? Guarda che prima scherzavo, mi fa piacere che si dica che i miei piedi sono belli». Incoraggiato dalla ragazza, Giorgio consiglia un paio di infradito, niente di meglio per lasciare scoperto il piede…
Justine, maliziosa, porge il piedino a Giorgio che non crede ai suoi occhi: sta per calzare un piedino bellissimo.
Prende la calzatura con una mano e con l’altra si avvicina al piede di Justine. La mano di Giorgio si ritrae e posa la calzatura, guarda Justine e dice: «Scusa ancora, stavo per toccare il tuo piede nudo e… no, non posso…».
«O almeno non qui…» risponde maliziosamente Justine.
La ragazza prova le infradito, le acquista e mentre paga lascia a Giorgio un biglietto – il suo telefono.
Il commesso è incredulo e sognante: avrebbe potuto chiamarla…
Arriva l’ora di chiusura e Giorgio chiama Justine e i due fissano un appuntamento per la sera.
Giorgio passa a prendere la ragazza che scende di casa con indosso le nuove scarpe. Appena in auto, Giorgio non può fare a meno di guardare i piedini che nel pomeriggio erano stati fonte di emozioni, sogni e pensierini maliziosi.
«Allora? Vanno bene i miei piedi con le scarpette nuove?»
Quasi balbettando, Giorgio risponde che sono bellissimi… ma il discorso non procede oltre.
La serata prosegue con un aperitivo, quattro chiacchere e una passeggiata e poi, a fine serata, nell’auto di Giorgio.
Justine sfila le scarpe e appoggia i piedi nudi sulle gambe del ragazzo che li guarda, quasi incantato.
«Puoi toccarli, se vuoi», dice Justine.
Un invito così non si lascia di certo inascoltato e Giorgio accarezza i piccoli e delicati piedi della ragazza, li tocca e li sfiora… ne prende uno tra le mani e lo solleva, portandolo vicino alla bocca.
Appoggia timidamente le labbra sul dorso di quel piedino così desiderato… «Puoi baciarli, se ti fa piacere», dice Justine, e Giorgio non se lo fa certo ripetere. Inizia a baciare, sfiorare e leccare quei piedini così delicati e belli.
«Sono davvero bellissimi i tuoi piedi» sussurra Giorgio «meravigliosi, delicati…» continuando a leccarli, baciarli, sfiorarli in ogni punto, prima il dorso, poi la pianta, il fianco, le dita… si sofferma a succhiare le dita e baciare la pianta.
«Dai Giorgio, ora… tocca a me» così dicendo Justine appoggia un piede tra le gambe di Giorgio, stuzzicando il pene attraverso i pantaloni. Giorgio tocca quel piede e guarda Justine che, intanto, gli aveva sbottonato i pantaloni e stava per sfiorargli il pene in piena erezione con il piede.
«Oh… ma i miei piedini ti piacciono davvero tanto, a quanto vedo»
Così dicendo prende tra i piedi il pene e inizia un ritmico movimento, un dolce “su e giù” che porta Giorgio al culmine del piacere in poco tempo…
«Che bello… si… continua così con i piedini…» ancora pochi movimenti e schizzi caldi bagnano i piedi di Justine…
Asciugati con un fazzoletto umidificato, i dolci piedini erano nuovamente puliti e profumati, pronti per le carezze di Giorgio che, ancora una volta, poteva leccarli…

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