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Lui & Lei

Il mio inizio con un lui .........decima parte week end Milano Maison dell'amour


di Membro VIP di Annunci69.it uniti666
12.12.2022    |    2.416    |    3 9.2
"Una volta sul letto venni travolta dalla biondina che disse di chiamarsi Ornella..."
Il week end che ci avrebbe condotto a Milano arrivò in un baleno.
Fabiana che ormai chiamavo Faby, mi scriveva tutti i giorni ed io a lei.
Fabio e Federico, partecipavano poco alle nostre conversazioni, a parte qualche sporadico messaggio di circostanza. Io e lei invece, eravamo attivissime nella conversazione. Ci comunicavamo ogni cosa ci andasse di dirci e spesso terminavamo le nostre conversazioni con il Mi Manchi!!!
Con Federico il Giovedì dell’Immacolata, partimmo dalla stazione Termini, a metà mattinata.
Il programma giornaliero ci avrebbe fatto fare anche un salto in albergo, prima di raggiungere la nostra amata spa naturista La Maison dell’ Amour.
Sapevamo che tre giorni alla spa sarebbero stati impegnativi, ma era troppo forte la voglia di rivederci con Alex e Moira.
Avevamo da dire loro tante cose, glielo avevamo comunicato anche in chat in settimana, ma anche loro avevano da dire qualcosa a noi , da qui , da parte mia, la voglia forte di vederli al più presto.
Quando arrivammo alla spa sbrigammo velocemente la parte burocratica.
Mentre eravamo impegnati in quello, vedemmo entrare Io storico frequentatore venticinquenne della volta scorsa. Quando ci vide , sembrò riconoscerci come qualcuno di familiare. Anche se dubito vivamente ci avesse associato agli amici di Moira e Alex , che aveva incontrato qualche settimana prima.
Al fianco del bulletto venticinquenne, una coetanea sgraziata, minuta e senza fascino.
Sapevo, già la scorsa volta, che se la portava dietro per entrare nelle spa e non pagare cifre esagerate com’era d’abitudine il costo dei singoli frequentatori.
La coetanea sgraziata pagò l’entrata di coppia per entrambi e il bullo ci guardò e ci fece l’occhiolino, come a vantarsi del gesto insolito per una donna. La quale lo venerava, ricevendo in cambio solo soprusi e cattiverie.
Mi schifò quello sguardo di approvazione e lo guardai come se non lo vedessi, senza trapelare emozioni, lasciandogli l’idea dell’insuccesso per il gesto che aveva fatto.
Lo ignorai entrando senza voltarmi a salutarlo, al contrario feci un sorriso carino e complice a lei, anche se ai miei occhi apparisse, in quel momento, come una vergogna per il genere femminile, consentire ad un uomo di trattarti con tale sufficienza.
La loro entrata la dimenticai come varcai la porta automatica di accesso agli spogliatoi.
L’idea di spogliarmi per accedere al locale, oramai, non era piu’ un problema per me, comunque c’era sempre il mio fedele e inseparabile perizoma color carne.
Il caldo del locale era avvolgente, la fame ci condusse immediatamente nell’area buffet .
Lì incontrammo una coppia, che come noi, era arrivata tardi per il pranzo, dato che erano quasi le 15:00, e insieme ci guardammo e ci salutammo, per circostanza, per poi sparire nelle aree dov’erano collocati una moltitudine di divanetti.
Cercammo Alex e Moira, subito dopo pranzo.
Le piscine in questa spa erano sparse in quasi 800 metri e più di locale, cercammo un pochino prima di trovarli.
Erano persi in chiacchere nella piscina piu’ grande, la mia preferita, ed erano in compagnia, ci vennero incontro con il solito fare affettuoso e allegro ci avvolgemmo nei loro abbracci e ci lasciammo presentare i loro amici.
La compagnia era piacevole ma ci impediva di poter parlare con loro.
Notammo che l’interesse verso i loro amici, fosse qualcosa di piu’ che un passatempo, allora decidemmo di salutarli per andare in altre vasche, con la scusa che avevamo sete.
Alex mi guardò ammiccando, conoscevo quello sguardo interrogatorio, come a chiedermi se andasse tutto bene. Non volevamo distrarli, volevamo fortemente, che facessero nuove conoscenze, per giocare sessualmente, in modo più intenso e completo, dato che noi avevamo invece deciso di non farlo più con nessuno.
La gelosia di Federico, in quei giorni, si era fatta sentire in modo forte e assillante.
Continuavo a chiedermi, se fosse giusto continuare in questo mondo Swinger, così trasgressivo ed eccitante da un certo punto di vista, ma tanto angosciante e teso per Federico.
I nostri ultimi incontri, fatti alla One Deluxe, erano stati delicati e soddisfacenti, ma cosa ci si potesse aspettare dalla realtà di Milano, ancora non lo sapevamo e in parte la temevamo. La volta scorsa eravamo con Alex e Moira, non dovevamo socializzare con altre coppie. Questa volta, invece, eravamo soli e alla ricerca di conquiste.
Nella vasca, che raggiungemmo, per allontanarci da Alex e Moira trovammo poca gente, una sola coppia in realtà.
Il lui di coppia era un uomo di bell’aspetto piuttosto giovane, pensavo, con un fisico asciutto e abbastanza muscoloso di media altezza e scuro di capelli e di occhi.
A suo fianco, c’era una bella donna anche lei molto giovane, con pelle olivastra, lunghi capelli lisci castani e un gran fisico formoso, anche se con poco seno.
Ci guardavano entrambi, insistentemente, li riconoscemmo, come la coppia incontrata al buffet alcune decine di minuti prima.
Iniziammo a parlare del pranzo che avevamo consumato insieme poco prima e di altro di irrilevante, che ci serviva solo per rompere il ghiaccio e provare a capire se ci fosse la giusta sintonia fra noi . Trovammo immediatamente un certo feeling, malgrado fra noi e loro ci fossero almeno vent’anni di differenza. Entrambi eravamo alla ricerca di una coppia con la quale appartarci, per giocare, ma in modo soft, com’era usuale esprimersi nel mondo swinger, per porre un limite ai giochi sessuali fra coppie.
Trovato il nostro punto in comune, per poter giocare, ci dirigemmo al piano superiore, adibito, anche in questa spa, a stanze calde e accoglienti per niente appartate, ma che consentiva alle coppie la possibilità di giocare.
Creammo, per quanto possibile, un luogo riservato, accostando, tutto intorno al nostro letto, le tende , affinchè avessimo un pochino di privacy .
Breve illusione, visto che era abitudine del posto , scostare le tende per guardare cos’accadesse all’interno.
Ignorammo la cosa, dovevamo abituarci, e iniziammo a giocare, ognuno con il proprio compagno.
L’eccitazione fra noi saliva gradualmente, io e la lei ci guardavamo, mentre i nostri lui, ci assaggiavano in mezzo alle gambe, facendoci bagnare sempre di più.
Ad un tratto, accade di nuovo, come accaduto alla Deluxe con Fabiana, sentii l’istinto di baciare la lei, quelle labbra erano morbide, calde e dolcissime.
La baciai per lunghissimi minuti, l’aria della stanza era diventata bollente, noi due ci baciammo e ci toccammo intimamente, mentre Federico e l’altro passarono dal gioco di bocche alla penetrazione.
Intanto intorno a noi si era fatta una piccola folla di curiosi e voyeuristi che si nutrivano dell’eccitazione, che i nostri giochi sessuali, stavano trasmettendo .
Tra essi anche il giovane venticinquenne e la sua povera accompagnatrice ,infelice, a causa sua, che guardavano insistentemente, come a sperare di essere invitati al mini party.
Federico ad un tratto uscì dalla mia vagina e mi voltò pancia sotto carponi, sul letto, iniziò a penetrarmi da dietro, mentre io mi masturbavo con una mano, consentendo all’altra di sorreggermi.
L’altro lui, invece, continuava a penetrare la sua giovane donna supina sul letto, mentre guardava la mia schiena e il mio sedere.
Sentii all’improvviso le mani del lui afferrarmi la testa e chinarla fino a raggiungere la vagina ben aperta, dalla posizione che aveva assunto, della sua lei, mi raccolse i capelli come a coda sostenendoli con la mano e mi spinse con una certa decisione vicinissimo al suo clitoride.
Una parte di me trovò questo molto eccitante, ma una parte si sentì invece spaventata dalla novità , dato che non l’avevo mai fatto.
Non sapevo cosa dovevo fare, se leccare o cosa, ma mi ricordai della frase di una lesbica, un giorno, che mi disse che quando e’ una donna che ti lecca, e’ meraviglioso perché sa cosa fare, sa cosa può piacere ,visto che ha lo stesso organo genitale.
Iniziai a leccare quella liscia pelle tra le grandi labbra sul piccolo bozzetto allungato che formava sopra il clitoride, e iniziai a succhiare forte alternando i due movimenti.
La lei, riceveva in contemporanea la mia attenzione calda liscia e aspirante sul clitoride, mentre il lui la penetrava sul davanti e iniziò a godere con evidenti spasmi di piacere .
Nel contempo Federico penetrava la mia vagina da dietro ed eccitata dai lamenti di piacer di tutti anche io raggiunsi il mio orgasmo insieme a loro.
Ci guardammo, all’improvviso, tra di noi. Inconsapevoli di cosa fosse accaduto con tanta naturalezza. Madidi di sudore ridemmo divertiti dal nostro pluri orgasmo condiviso in così tale armonia e complicità .
Cercammo di nuovo Alex e Moira, a seguito di una bella doccia, dopo le ore di sesso con la nuova conoscenza fatta, ma li trovammo appartati con i loro amici a chiacchierare e fu subito chiaro che anche allora, non fosse il momento per parlare con loro.
In pratica ci eravamo rincorsi con loro tutto il pomeriggio fino a sera, ma non avevamo trovato un momento per stare tra di noi serenamente.
Il giorno dopo io e Federico ci alzammo presto per farci insieme un bel giro per Milano, ci eravamo promessi di non andare alla spa quel giorno, Federico trovava noioso e stressante fare per tre giorni la stessa cosa.
Inoltre Milano, con tutto quello che aveva da offrire, ci permetteva di fare molto anche senza andare per la terza volta alla spa. La giornata era uggiosa, e fredda, inoltre eravamo sprovvisti di ombrello.
Così dopo una bella passeggiata sulle vie principali, decidemmo di raggiungere, di nuovo, Alex e Moira alla spa.
Arrivammo all’ora di pranzo, li incontrammo nello spogliatoio e decidemmo di passare del tempo con loro.
L’occasione di parlare non sembrava mai arrivare. Non appena ci sedemmo con loro per mangiare, una coppia di veterani del posto e del mondo swinger in generale , si affiancò a loro, togliendoci, l’esclusività della loro compagnia .
Erano simpatici e molto cordiali, avevano, l’atteggiamento da acchiappo nei confronti dei nostri amici, comunque impedivano a noi di avere del tempo soli con loro.
A due passi da noi ,una coppia ci fissava a tratti. Il lui era alto, aitante con un bel fisico muscoloso anche se leggermente pieno nella zona dell’addome, moro con la barba brizzolata , la lei era super magrissima senza seno, con biondi capelli corti, alla maschietto e occhi furbi e curiosi.
Eravamo distratti dalle chiacchere dei nostri amici e non notammo quando si alzarono e si allontanarono da noi.
La nostra attenzione volse ad altro intorno a noi e li dimenticammo rapidamente.
Moira, propose, dopo pranzo, di salire nelle stanze
Del piano superiore , per sbirciare cosa accadesse e se ci fosse la possibilità di vedere la stanza delle torture, come la chiamava per ridere.
Salimmo e notammo una calca di gente, in particolare in una stanza.
Mi feci largo dietro le schiene di curiosi e cercai di vedere anch’io.
Sul letto davano spettacolo in una bella pecorina, l’uomo che ci guardava giù da basso e la sua magrissima compagna dai capelli corti.
Mi guardavano e lui mi salutò fra tutti come se fossi l’unica, presente nella stanza. Mi vergognai, ma non mi mossi, guardai intorno a loro e troppa gente li guardava eccitata, avrei voluto scappare, ma non lo feci.
Moira capì il mio imbarazzo ma anche la mia reticenza a spiegare le motivazioni che mi impedivano ad allontanarmi da quello spettacolo, ma soprattutto, da quella coppia che tanto mi attraeva inconsapevolmente e senza motivo.
Mi invitò ad avvicinarmi alla coppia, ma non lo feci, allora propose di scendere di nuovo nelle piscine, ma non lo la seguii.
Federico mi vide ferma di fronte a loro, rapita, e rimase al mio fianco, mentre Alex e Moira si allontanarono da noi.
La coppia sul letto ad un tratto si fermò, si riavvolsero nei teli da bagno ci vennero incontro inaspettatamente.
Lei mi guardava in modo dolce e interessato, mi disse che aveva notato curiosità, da parte mia soprattutto e voleva sapere se mi fosse andato di giocare con loro, insieme a Federico.
Accettai, inaspettatamente, senza conoscere gli interessati, come eravamo soliti fare in genere.
Senza stabilire le dinamiche del gioco, eventuali limiti allo stesso, senza neanche presentarci.
Federico, mi guardava basito, dal mio consenso, a quello che stava diventando un appuntamento al buio.
Il lui che disse in seguito di chiamarsi, Maurizio, mi chiese se la presenza della calca intorno a loro prima, mi avesse turbata. Annuii, ci chiese allora di seguirlo e ci condusse in una delle poche stanze che si potesse chiudere a chiave, lasciando una parziale privacy apparente .
Una volta sul letto venni travolta dalla biondina che disse di chiamarsi Ornella.
Mi confessò che era impazzita dal primo momento che mi aveva vista, che era stata rapita dal mio seno pieno e sodo, dalla mia figura armoniosa e dal mio caschetto biondo sbarazzino.
Mi sussurrava all’orecchio che mi voleva con tutta se stessa e iniziò a baciarmi alternatamente dalla bocca ai seni e sul collo con una passionalità che mai avevo ricevuto da una donna.
Maurizio alternava i baci di Ornella ai suoi con carezze dolci ma decise su ogni parte del mio corpo come a scoprire quale fosse la parte di me che piu’ gli piacesse.
Ero avvolta da entrambi senza tregua e mi sentivo eccitata e spaventata nel contempo. Non riuscivo a vedere cosa accadesse intorno a me perché si alternavano sopra di me così frettolosamente che oscuravano la mia visuale.
Quello che più mi mandava in ansia era cosa stesse facendo Federico e soprattutto se anche lui, come loro si stesse divertendo.
Quello tsunami che mi travolgeva era una sensazione mai provata prima. Erano entrambi capaci di manifestare la propria eccitazione e il proprio desiderio in modo così travolgente da non lasciarmi il tempo di pensare.
Ornella si mise ad un tratto con la sua vagina a contatto con il mio inguine, le gambe a forbice tra le mie e iniziò a strusciarsi velocemente, mentre lui mi baciava voracemente sulle labbra e sui seni.
Raggiunse un sonoro orgasmo in pochi minuti.
Maurizio in quell’istante mi tirò a lui, togliendomi da sotto di lei mi attirò a sé in un caldo abbraccio e intanto mi baciava avidamente sulle labbra.
Mi fece poi guardare in basso verso le sue gambe, dove il suo grande Dillo emergeva fra le stesse in tutta la sua immensa bellezza.
Ornella nel frattempo giocava con Federico, ma lo posso solo ipotizzare, perché Maurizio mi metteva sempre in modo che non potessi vederlo, per evitare, forse, che qualcosa potesse interrompere quel momento tanto coinvolgente ed eccitante.
Mi fece sdraiare di nuovo supina sul letto, dove vidi Federico coinvolto da una calda bocca sul suo Dillo in erezione. Riuscii a guardare per poco perché Maurizio mi salì sopra , senza cadere su di me con il suo peso, ma coprendomi interamente con il suo corpo e le sue grandi spalle.
Mi sussurrava continuamente , che il mio seno, il mio sedere , la mia bocca e tutto fosse bello da impazzire .
Federico non riuscivo a vederlo, ma percepivo dal respiro calmo e dal silenzio, che non stava godendo. Anzi , che tutto quel muoversi di entrambi su di me lo stessero in qualche modo innervosendo.
Mentre la mia testa divagava, Maurizio lasciò la mia bocca scese giu’ verso il mio bacino, scese dal letto e mi afferrò dalle gambe per farmi arrivare al bordo.
Mi allargò le gambe e si avventò sulla mia vagina e prese a leccarla avidamente, alzai la testa per un istante per guardarlo. Ornella, trovando il mio busto libero da lui si allungò verso di me per baciarmi sul collo, lasciando Federico che giocava con il suo sedere tondo e sodo.
Si era creata una sorta di catena che iniziava con Federico che giocava con Ornella , la quale mi baciava focosamente mentre ai miei piedi Maurizio continuava a penetrarmi con le dita mentre mi leccava sul clitoride.
Tutto sembrava eccitante, ma troppo per me, che ero avvolta da talmente tante sensazioni, unite alla consapevolezza che Federico non si stesse divertendo.
Non vedevo cosa accadesse ai miei piedi, visto che Ornella mi copriva la visuale, ma la pausa di Maurizio con il suo gioco di lingua su di me, mi preoccupò.
Scansai Ornella che iniziò a succhiare il Dillo di Federico e mi misi a sedere per vedere in faccia Maurizio.
Mi prese entrambe le mani, mi guardò negli occhi, era tenero ma avido ed eccitato. Lo sguardo mi cadde sul suo Dillo e lo vidi pronto e con il preservativo infilato. Maurizio mi guardava, come per avere il mio consenso. Ci guardammo negli occhi, quell’istante sembrò lunghissimo “ COSA DEVI FARE !!!!!” gli sussurrai come in preda al panico.
Mi guardò ancora e mi fece un sorriso, le mie mani erano ancora fra se sue, “ NIENTE DI QUELLO CHE NON VUOI!!!”mi rassicurò “ LO VUOI? “ mi chiese allora speranzoso……il mio sguardo volse a Federico e il suo sguardo era pieno di tristezza e gelosia.
Feci cenno di no a Maurizio, con la testa, mi diede un bacio di nuovo sulle labbra e continuò a farlo mentre mi faceva ridistendere sotto di lui. Continuarono i sui caldissimi baci, ma il momento era passato.
Tolse il preservativo e mi guardò con sguardo pieno di comprensione, “ LO FAI PER LUI; LO SO!!!” mi disse e fui felice che capì .
Avevo rinunciato per amore del mio Federico o forse non lo volevo abbastanza , non lo so, ma non cambierei nulla di quel pomeriggio infuocato con loro….Non ero venuta, neanche Federico né Maurizio, ma era stato nella mia mente comunque tutto perfetto, carico di emozioni sensazioni, uniche provate per caso.
continua......
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